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Interramento Cavo Telefonico E Montante Da Contatore Enel


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Dopo 30 anni è arrivato il momento di dover staccare i cavi telefonici ed ENEL dalla facciata dell'abitazione in quando c'è parecchio lavoro di ristrutturazione da fare su di essa!

Facendo un semplice e veloce progetto per l'interramento dei cavi telefonici e per il passaggio del montante che collegherà il contatore ENEL in futuro spostato all'esterno dall'addetto (ora è all'interno dell'abitazione), mi sono venuti alcuni dubbi:

- che diametro usare per il tubo per i cavi telefonici e per quello del montante;

- che diametro del tubo utilizzare per unire il pozzetto al palo telecom (il tecnico vuole per forza di cose che sbuchi sotto il palo, ma per il resto è stato motlo generico)

- se utilizzare pozzetti separati per i due cavidotti (telefonico e montante), oppure unico e di che dimensioni (40x40?);

- come entrare nell'abitazione: per esempio, metto uno o due pozzetti quasi vicino al muro esterno della stessa e utilizzo più tubi con diametri ridotti per arrivare alle due scatole di derivazione che verranno montate sul lato interno del muro confinante col pozzetto (?);

- nel pozzetto vicino al muro esterno posso installare anche un dispersore di terra (sfruttando quindi pozzetto e tubi per il montante), o se questo necessita per forza di un pozzetto a parte

- se avrebbe senso mettere degli scaricatori sia sul montante che sulla linea telefonica nella prima scatola di derivazione all'ingresso nell' abitazione.

Teoricamente i cavi dovrebbero avere un isolamento sufficente per utilizzare lo stesso pozzetto, ma non vorrei fosse una pratica altamente sconsigliata per altri motivi, anche se alla fine i due cavidotti viaggieranno paralleli (molto vicini) per una 20na di metri, percui i dubbi mi assalgono..

L'elettricista che dovrebbe occuparsi solo della posa dei cavi vorrebbe pozzetti separati (compreso quello del dispersore), tubi da 125mm e niente scaricatori. Mi ritroverei col giardino pieno di pozzetti..

Qualsiasi consigli è molto ben accetto, grazie.

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remo williams

L'elettricista che dovrebbe occuparsi solo della posa dei cavi vorrebbe pozzetti separati (compreso quello del dispersore), tubi da 125mm e niente scaricatori. Mi ritroverei col giardino pieno di pozzetti..

Mi chiedo perchè tu non ti affidi al tuo impiantista.

Gli scaricatori,al limite glieli imponi.

Dagli un pò di fiducia.

Noi siamo dietro una tastiera,lui ha visionato il tutto.

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Quello di sicuro. I lavori devono ancora comiciare, scavi compresi e nello specifico si deve ancora decidere sul come fare.

Normalmente cerco di sentire più pareri possibili, almeno per avere un' idea più ampia possibile di cosa mi aspetta.

Grazie della risposta.

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Gli eventuali SPD (adatti ai relativi utilizzi), li inserirei il più vicino possibile alle utenze da proteggere (magari nel QG, con collegamento a terra molto breve).

I cavi dati e energia non dovrebbero viaggiare insieme, a meno che non sono in tubazioni separate.

Anche io mi fiderei dell'elettricista (se di fiducia...).

saluti

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La mia esperienza:

1) Tecnici telecom ed Enel vogliono ciascuno la propria linea e non vogliono sentire parlare di classe di isolamento.

2) La loro preoccupazione principale è infilare comodamente il cavo , con o senza pozzetto.

3) abbi cura di usare tubazione con l'anima già inserita.

4) se usi i pozzetti questi saranno solo come rompitratta...basta quindi poter tirare il cavo e ri-spingerlo.

5) se il pozzetto rompitratta è comune procurati del tubo e dei manicotti, ovvero fai di modo che alla fine dell'infilaggio nel pozzetto si vedano i tubi.

6) Se il pozzetto verrà usato anche per il picchetto di terra....fallo dopo che se ne sono andati. Ti risparmi pe teorie più astruse.

7) Il diametro dei tubi

Se un lavoro del genere lo fa il tuo elettrecista egli per non perdere la faccia ci mette tutto l'impegno possibile mentre quelli dell'ENEL o della TELECOm fanno le signorinelle....alla minima difficoltà..."Non si può fare!". ...che cavi useranno lo sai?

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Maurizio Colombi

Mah....di solito, se si parla di conduttore che arriva al contatore ENEL.......le disposizioni minime per i diametri dei tubi e le lunghezze delle tratte, le da il preventivista. Ed a queste disposizioni ci si deve attenere.....e soprattutto conservare le "scritte" del preventivista, che serviranno per mostrare al "tecnico" in caso in cui

fanno le signorinelle....alla minima difficoltà..."Non si può fare!". ...

Se stiamo invece parlando di tubazione per la linea montante (dal contatore al quadro di distribuzione) saranno problemi dell'installatore stabilire le dimensioni e le lunghezze!

Se si tratta di cavi Enel (interrare il cavo che alimenta il contatore) sono del parere che:

fallo dopo che se ne sono andati. Ti risparmi pe teorie più astruse

anche se sarà impossibile trovare un "buco" libero per accedere al tubo :P

Se si tratta di montante dal contatore.....sarebbe assurdo non utilizzare lo stesso tubo anche per la terra!

Un discorso a parte, e molto complicato, lo vedo per Telecom.........Questi signori, sono un po' allo sbando e non si permetteranno MAI di venire a vedere la preparazione di un lavoro.......tanto poi lo farà la ditta appaltatrice! In ogni modo: tubo di diametro adeguato (25 mi sembra più che adatto) tubazioni dedicate e pozzetti separati (anche da un semplice setto in cemento, plastica o legno) e tratte non superiori ai 20 metri...... le regole che si utilizzano generalmente per le condutture sotterranee!

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Gli eventuali SPD (adatti ai relativi utilizzi), li inserirei il più vicino possibile alle utenze da proteggere (magari nel QG, con collegamento a terra molto breve).

Purtroppo le utenze sono parecchio distanti dal dispersore, sarà difficile soddisfare entrambi i requisiti (vicino ad utenza e dispersore). Far viaggiare il cavo di terra che collega lo scaricatore al dispersore assieme a tutto il resto potrebbe essere una soluzione "critica"?

4) se usi i pozzetti questi saranno solo come rompitratta...basta quindi poter tirare il cavo e ri-spingerlo.

La tratta telefonica è lunga 20 metri giusti, posso risparmiarmi i pozzetti secondo te? Il tecnico telecom si è raccomandato di usare almeno un pozzetto vicino al palo e uno ogni 20m.

5) se il pozzetto rompitratta è comune procurati del tubo e dei manicotti, ovvero fai di modo che alla fine dell'infilaggio nel pozzetto si vedano i tubi.

Quindi il pozzetto in comune non sarà un problema se il tutto è fatto come dovrebbe?

.che cavi useranno lo sai?

Telecom userà il solito cavo che usa anche per le tratte aeree (doppino con due conduttori monofilari), mentre enel boh.. devono ancora venire a fare il sopralluogo. Dal contatore in su decideranno loro, non so nemmeno quanto vogliano per usare il palo e quanto per passare sotto la strada! :(

Se stiamo invece parlando di tubazione per la linea montante (dal contatore al quadro di distribuzione) saranno problemi dell'installatore stabilire le dimensioni e le lunghezze!

Il contatore andrà spostato, quindi ci sarà lo scavo e la posa del montante e lo scavo e la posa del tratto enel che va al contatore. A me interessava qualche parere sul primo, dato che come mi confermate anche voi, sul secondo si è obbligati a seguire le direttive, meglio se scritte, del preventivista.

tubazioni dedicate e pozzetti separati

Quindi i pozzetti vanno sempre separati? :o

Grazie.

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Maurizio Colombi

Quindi i pozzetti vanno sempre separati?

Sarebbe meglio fossero due pozzetti, anche piccolissimi, uno per ogni linea.....in caso contrario un solo pozzetto, ma con una separazione all'interno !

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Carlo Albinoni

Purtroppo le utenze sono parecchio distanti dal dispersore, sarà difficile soddisfare entrambi i requisiti (vicino ad utenza e dispersore).

Ma non è affatto necessario che sia vicino il dispersore.

E' necessario che sia vicino al "nodo di terra", cioé quel punto in cui si incontrano:

- il cavo che va al dispersore (che può benissimo essere lontano)

- il cavo di collegamento all'SPD

- i cavi di protezione che vanno a tutte le utenze che devono essere protette dall'SPD.

Modificato: da Carlo Albinoni
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  • 1 month later...

Come promesso anche se in ritardo aggiorno il thread. Alla fine si è optato per usare pozzetti separati enel e telecom, rispettivamente da 40x40 e 30x30. Il tubo da 125mm per entrambi i cavidotti, dato che il minimo acquistabile era da 50m, mentre il tubo tra pozzetto telecom e palo telecom è da 60mm, tra palo enel e manufatto 150mm (a causa del manufatto, che aveva i due tubi da 60 che collegano la cassetta porta contatori abbastanza distanti tra loro da non consentire l'uso del 125 per intercettarli entrambi...) e infine tra manufatto e pozzetto montanti 2x40mm.

Non resta che collegare i pozzetti esterni all'abitazione e passare i cavi. Per il montante cosa usereste? Un cavo FG7 bipolare da 10mm², oppure due cavi monopolari sempre da 10mm²? L'unica differenza è il diametro, che è rispettivamente di 17,5mm² e 2x 9,5mm².

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Argh! Ero sicuro di averlo riportato, mea culpa!

Ci saranno due utenze, una da 3kWh e una da 6kWh. Per comodità e per un possibile aumento di potenza dell' utenza da 3kWh, entrambi i montanti lunghi 23m e 27m circa, avranno cordine da 10mm².

Facendo due calcoli e considerando la resistività del materiale 2x10-8Ωm, teoricamente dovrebbe bastare un 6mm² per avere una caduta di tensione inferiore del 4% con 6kWh (2,25V), mi domandavo quindi perchè normalmente si sovradimensiona così tanto il montante.

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Per il montante è da considerare una caduta di tensione del 2%, o addirittura dell' 1%, a mente non lo ricordo mai.

Mentre la cdt del 4% è considerata quella totale di tutto l' impianto.

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userei anche io il singolo

cosi' usi l'avanzo anche per i collegamenti successivi (ponti vari fra interruttori nel quadro, collegamento contatore-magnetotermico di protezione etc) altrimenti col bipolare dovresrti sgusciarlo

piuttosto è normale che nelle pose dei cavi di telefonia lascino le sonde dentro i corrugati ?

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piuttosto è normale che nelle pose dei cavi di telefonia lascino le sonde dentro i corrugati ?

Intendi i cavidotti che si usano in esterno e che lasciano una sonda dopo la posa del cavo?

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esatto

perchè io in garage dove entra tutto ho scoperto (a parte il corrugato da una spanna) di averne una infilata dentro (e deve essere anche abbastanza avanti perchè a tirarla non viene via...)

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Forse hanno lasciato un pilota all' interno del cavidotto per evitare, in caso di futuri infilaggi di cavi, di dover ripassare la sonda.

Così, invece, hanno già pronto un pilota dove legare la nuova linea da passare.

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personalmente preferisco le corde singole, in quanto oltre a riutilizzare gli spezzoni riesci pure a fare un bel lavoro all'ingresso del contatore e sugli interruttori (mantieni il doppio solamento fino al morsetto)

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altrimenti bisogna "pelarli"

oltre al fatto che secondo me come sezione effettiva sono anche leggermente più piccoli

Modificato: da fraandco
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Forse hai ragione, ma dai datasheet in rete sembrano leggermente più spessi due unipolari che un singolo bipolare. Il parere dell' elettricista che segue i lavori è che per lui lo stesso, dato che una volta arrivato nella scatola di derivazione interna passerà a due cordine N07K della stessa sezione. Grazie a tutti per le info! =)

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