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Valutazione Giunto Caldo Termocoppie Elettrosaldate


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Ciao a tutti, chiedo un parere tecnico per l'ennesima querelle, che mi vede opposto a metallurgici/trattamentisti.

Partendo dal presupposto che mai mi sono spinto nel loro ambito di competenza, però ora mi viene data come inattaccabile, la teoria (per me tale) che, elettrosaldando i due capi di un cavo termocoppia (spero che sia di estensione e non di compensazione), nello specifico K, su di un materiale ferroso, ad una distanza "X", sia il modo migliore per la rilevazione superficiale nei trattamenti.

Ora, il nodo cruciale è proprio questo : si rende partecipe del circuito,al GIUNTO CALDO, un materiale estraneo a quello di cui sono costituiti i due conduttori.

La spiegazione, che mi era stata fornita 6 anni fa, era che cosi era sempre stato fatto e cosi si continuava a fare (tipica... meno tipica se stiamo parlando di una multinazionale). La mia contro spiegazione era che qualcuno avesse, determinato in maniera empirica, che il giunto saldato NUDO (materiale-materiale attorcigliato, elettro saldato al pezzo in un sol punto), fosse troppo sensibile, come tempi di risposta, per cui, interponendo il materiale, si creava una sorta di filtro, che permetteva un uso più consono al trattamento (ovvio è che l'elettrosaldatura dei conduttori è la soluzione più economica per loro, con decine di punti di contatto ripetuti su enne pezzi, per enne volte l'anno, e su questo aspetto do' ragione).

Ora, però, questi tesi mi è stata ribadita, avvalorata da corsi di trattamento, tenuti da eminenti esperti del settore che ribadiscono questa metodologia.

Da una prima rilettura di documentazione GISI, l'unico punto che trovo attinente a questa installazione è la legge dei metalli intermedi, in cui si cita che :

" Inserimento di un metallo C in posizione di misura T1 (giunto caldo), il che permette di poter unire mediante saldatura i materiali della termocoppia A e B con un diverso materiale C" (più esaustivo è il disegno di esempio che ora non riesco ad allegare).

Però poi, nella documentazione successiva o anche in diverse altre fonti, non trovo riscontro pratico o almeno una spiegazione avvalorata da dati.

Mi lascia dubbioso proprio questo aspetto. Qualcuno ha esperienza in merito ?

Ciao a tutti

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