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Ripristino Nel Vano Contatore


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l'installatore mi ha fatto un impianto così:

vano contatore (contore 3 kW -> MT 20A F81N/20) ----> tratta interrata dal muro perimetrale del giardino fino al quadro casalingo --->

--> quadro principale:

F80/SG motore del riarmo automatico, 2 moduli
F80/MC modulo controllo guasti impianto, 1 modulo
G723H/25AC interruttore differenziale 30 mA ---> poi in derivazione tutti i MT del tipoF881NA/xx per le varie zone 10, 16 e 25A.

Le uniche due volte che c'è stato un corto, è scattato il MT esterno da 20A, immagino perché più debole di quello casalingo con autoripristino, e ci è toccato uscire a ripristinare.

Pensavo di mettere un MT da 32A nel vano contatore, oppure va messo un ripristino automatico anche li?

E' necessario un differenziale anche nel vano contatore?

Modificato: da efa
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C'e' qualcosa che non torna...la selettività in senso vertitcale a favore delle correnti di cc nel settore residenziale non è concepita, le protezioni in tal senso sono senza ritardo intezionale e si distinguono solo per le curve di intervento - che sono sempre la curva C.

In certi casi, un corto circuito parziale od anche franco in una linea terminale - con molti metri di cavo e di sezione modesta come 2,5mm2 o 1,5mm2, può determinare una corrente di cc tale da attvare la prima protezione a monte come un C16 o un C10, e lasciare inalterate le altre come un C25 o un C32.

Se il valore della corrente di cc è elevato, nell'ordine di 1000/2000kA ..le protezioni intervengono tutte in senso verticale, compreso il sezionatore del Gem.

La temperatura di esercizio di un modulo MT determina anche una curva di intervento diversa..se esso è surriscaldato oltre la temperatura di ambiente ..potrebbe intervenire anche per correnti minori a favore dei sovraccarichi.

I moduli F881NA/xx dovrebbero avere la sola protezione termica/magnetica sulla F ed il neutro interrotto: sembra che una fase sia stata associata ad un neutro non protetto in cc. Altrimenti, doveva intervenire la prima protezione a monte del guasto, ed in sequenza le altre in relazione alle correnti.

Sei cerro che era un corto...? perché con le utenze 3.3kW, si possono assorbire fino a 4kW per un massimo di 3 ore, ma con l'algoritmo del Gem, è possibile assorbire per paradosso anche quasi 5kW per un tempo massimo di 2 secondi, oltre il quale il Gem seziona l'impianto.

Se puoi dare più info è meglio...

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se per GEM intendi in contatore elettronico dell'Enel, quello non è mai saltato.

Quello che è saltato è il MT da 20 A (F81N/20) che c'è subito dopo, ma sempre nel vano contatore.

E' messo li per proteggere la tratta interrata fino in casa.

Il corto si è verificato al momento in cui abbiamo acceso una luce zone notte, perché nel portalampada era colata dell'acqua di condensa da un corrugato che esce all'esterno dell'isolante termico perimetrale e poi rientra!

A monte di quella lampadina c'è:

F881NA/10 luci zona notte nel quadro zona notte

F72N/32N sezionatore 32A (senza protezione) nel quadro zona notte

F881NA/25 nel quadro principale per tutta la zona notte

e poi ancora a monte il differenziale

poi la tratta interrata

F81N/20

contatore Enel

Modificato: da efa
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ma se metto un C25 al posto del C20 nel vano contatore, pensate che da quel momento salteranno prima quelli interni di sezione?

Oppure è meglio addirittura un C32?

Il C20 attuale è un 6 kA, se metto un C25 devo mettere sempre un 6 kA, o basta un 4.5 kA ?

grazie

Modificato: da efa
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C'e' qualcosa che non mi torna, prima di spendere soldi per un C25 6kA - puoi mettere solo quello da 6kA - aspetta un attimo...il modulo C20 potrebbe anche essere difettoso..

I differenziali dove sono..?


Se mi fai due foto ci ragiono....

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nel post con cui ho aperto il thread avevo descritto come mi hanno fatto l'impianto:

vano contatore:

contatore Enel da 3 kW

MT 20A, 6kA : F81N/20 (sempre nel vano contatore)

tratta interrata dal muro perimetrale del giardino fino al quadro casalingo

quadro principale:

F80/SG motore del riarmo automatico, 2 moduli
F80/MC modulo controllo guasti impianto, 1 modulo
ID 30 mA: G723H/25AC interruttore differenziale

poi in derivazione tutti i MT 4.5kA del tipoF881NA/xx per le varie zone 10, 16 e 25A.

In particolare: F881NA/25 nel quadro principale per tutta la zona notte

quadro zona notte:

F72N/32N sezionatore 32A (senza protezione) nel quadro zona notte

F881NA/10 luci zona notte nel quadro zona notte

Foto? Vuoi le foto del quadro elettrico? E che informazione in più ti da rispetto all'elenco dei pezzi?

In ogni caso ci sono max. 40 kB per thread/utente (che trovo anacronistico per un forum), provo a mettere qualcosa di ultra compresso partendo dai 4 MB che fa la fotocamera, sperando che si veda ancora qualcosa.

Modificato: da efa
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mi hanno alzato il limite a 170 KB (che è ancora pochino).

Purtroppo diventa tutto poco leggibile, non si vedono più le sigle dei moduli.

A chi devo chiedere per far alzare questo limite che è troppo restrittivo?

post-191983-0-03278600-1397081611_thumb.

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A chi devo chiedere per far alzare questo limite che è troppo restrittivo?

Usa un servizio come ImageShack che è gratuito, carichi la foto e ti restituisce un link in cui si può vedere senza alcuna compressione

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Beh..un bel quadro semi-domotico a 3 linee din...ora me lo studio, sembra ben fatto...l'unica pecca...risiede nell'unico modulo differenziale...anche se a riarmo automatico..non so se questo impianto risale alla V3 del 2011...? questo dovrebbe essere un esempio per tutti gli impianti...con qalche accorgimento in più...

Personalmente, penso questo: Preferisco i differenziali immini ai transienti e tipo A e i modili 2P (protezione F+N).

Un bel Generale tipo interruttore sezionatore.

Un riarmo automatico per la porzione di impainto priviliegiata.

Una fotina del cablaggio interno è gradita.

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Carlo Albinoni

l'unica pecca...risiede nell'unico modulo differenziale...anche se a riarmo automatico..

Infatti, in caso di guasto non ti garantisce alcuna selettività.

E, in caso di scatto intempestivo, ti richiude (forse) ma dopo un buco di alimentazione.

Evidentemente piace così!

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Altra pecca...non cedo gli Spd...di solito nell'impianto domotico livello 3 cap 37 Cei 64-8, è previsto...gli impianti domotici, per loro natura sono molto più sensibili alle sovratensioni transitorie, e per questo motivo è semrpe ragionevole proteggerle con gli Spd a monte e in loco con la limitazione fine.

Rimane il mistero di questo C20 a monte che scatta a favore dell'antagonista a valle che è un C25...?? mah..secondo me il generale a montante è un C32...!

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rogito della casa 11/2012, mi state dicendo che erano già obbligatori i due differenziali?

Le protezioni da sovratensione stavo pensando di metterle io, ma l'installatore era tenuto a metterle lui?

E manca anche il 15% di spazio libero ...

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Probabilmente, la DIA è datata antecedente alla data del sett/2011 - e dato che era attiva già da prima ..il tuto impianto è stato dettato in deroga rispetto alla variante, come in tanti hanno fatto per non dovere, rettificare il progetto elettrico.

Ma lo puoi fare pure ora:

Sezionatore generale; anche interrutore sezionatore purto - basta etichettarlo, io nel mio ho usato una etichetta giallo.

Poni almeno due differenziali che servono due crcuiti o porzioni di impianto, ma dato che il tuo impianto è domotico e la superficie è certamente superiore ai 90m2, qui ricadiamo nel livello 3, e ci vogliono 3 differenziali che servono algtettanti circuiti ed infine l'SPD tipo II entro quadro associato a barra EQP, che avrai certamente in una scatola di derivazione.

Non so se riuscirati a rettificare, peccato perché hai un bel impianto - ma non funzionale come la V3 - ora cap 37 Cei 64.8.

Poco importa se funziona bene, anche se vendi un giorno, troverai difficilmente uno che ti loda l'impianto elettrico e ti da di + ...mentre la norma si prefiggeva di dare maggiore lustro alla parte impiantistica elettrica con maggiore valore all'immobile.Mah..questioni di punti di vista.


Il 15% di spazio libero si può lasciare alla storia, manca anche il Relè Massimo Consumo..insomma ..lascia com'è..se ti è funzionale lasica perdere..

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ok, DIA del 04/12/2009

Interventi per migliorare la sicurezza e il confort mi piacciono.

Solo che poi invalido la certificazione ...

Modificato: da efa
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Mi chiedo in base a cosa si decida che numero di differenziali montare in un impianto domestico, d' accordissimo sul fatto che un unico differenziale pone problemi sostanziali dal punto di vista della continuità di servizio, ma dettare il numero minimo di differenziali/linee in base alla superficie dell' immobile mi pare... strano? :unsure:

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Ogni differenziale si propone di monitorare una parte di impainto, ovvero un circuito.. se ho un circuito come le luci esterne o il garage è bene associarlo ad un differenziale univoco.

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Mi sfugge comunque come tali scelte siano subordinate alla superficie dell' immobile, non discuto dell' immensa utilità di una grande separazione delle linee ciascuna con il suo differenziale, però leggere che sopra i 90mq sia necessaria l' installazione di 3 differenziali, da un lato lo trovo difficile da comprendere (cpecie perchè 90mq non son sta grande superficie), dall' altro trovo che sia una prescrizione arbitraria... :unsure:

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Carlo Albinoni

però leggere che sopra i 90mq sia necessaria l' installazione di 3 differenziali, da un lato lo trovo difficile da comprendere (cpecie perchè 90mq non son sta grande superficie), dall' altro trovo che sia una prescrizione arbitraria

Ma non è richiesto dalla norma.

Comunque, ciò che conta sono i carichi. La superficie, indirettamente, è un indice degli ipotetici carichi.

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