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Differenza Tra Cosfi E Fattore Di Potenza


Gessen

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Dimentichi che solo è attiva solo una semionda. Rivedi cosa ho scritto nel #13. Con solo mezzonda attiva la potenza su carico resistivo è data P = R* I2 * 0.49.oppure P = R*0.7*I*0.7, dove 0.7 non è il cosenphi ma il coefficiente che converte la tensione RMS di una sinusoide intera in quella RMS di una tensione pulsante con semiperiodo pari a 0.

Bisogna sempre ricordare che il valore efficace non è altro che uil valore termico, ovvero equivale a quella tensione/corrente/potenza in corrente continua che produrrebbe il medesimo effetto termico in un resistore. Equivale alla radice qaudrata della sommatoria dei quadrati dei valori istantanei riportati al perioddo considerato, in pratica la media geometrica.

Modificato: da Livio Orsini
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del_user_155042
P = R* I2 * 0.49.

Questa è la potenza effettiva sul carico resistivo alimentato da una tensione continua pulsante .??

Quanto devo mettere come valore di corrente nel nostro caso ? 1,6 A ..??

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Bene , questi 350VA , sono potenza apparente (S) che il carico a valle secondario trasformatore, chiede .E fino a qui sei d'accordo con me .?

No :smile: !

Quei 350 Va, sono la potenza apparente (e non effettiva, lo dice il termine stesso) che deve avere il trasformatore, per potersi "permettere" di alimentare un carico che esige 250 Watt effettivi, in una siffatta situazione (diodo in serie)

Questa è la potenza effettiva sul carico resistivo alimentato da una tensione continua pulsante .??

Precisamente

Quanto devo mettere come valore di corrente nel nostro caso ? 1,6 A ..??

No.....devi mettere la corrente assorbita da una resistenza (lampada) da 500 Watt, a 220 Volt.

Ossia 2,27 Ampere.

Il prefisso 0,49, si occupa di convertire nei giusti valori i singoli parametri tensione corrente.

Saluti

Mirko

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del_user_155042
Ossia 2,27 Ampere.

questa corrente non esiste più , abbiamo il diodo e siamo analizando un circuito con il diodo . :worthy:

Sono piu confuso di prima !

Modificato: da bypass
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Correva l'anno 2007, prova effettuata con resistenza da immersione, e diodo in serie.

Misura effettuata con analizzatore di rete (altro che simulatore :lol: ) modello Chauvin Arnoux tipo C.A. 8334

cos-Fi = 1, PF = 0,77

">http://FULL%20ABCD1.jpg


Questa è la stampa edidtata direttamente dall'applicativo dello strumento dopo averla salvata in memoria e scaricata su PC ;)

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E poi....ma da dove possono mai sbucare 176 VoltAmpere reattivi da una resistenza ??? :huh:

La potenza reattiva è quella che si rimpallano generatore e carico, ora qui sarebbe impossibile pure se al posto della resistenza ci fosse un'induttanza feroce, causa al diodo di mezzo...


questa corrente non esiste più , abbiamo il diodo e siamo analizando un circuito con il diodo . :worthy:

Noneee.....quando si usa il prefisso 0,49, va considerata la corrente piena, come ho anche scritto.....

Il prefisso 0,49, si occupa di convertire nei giusti valori i singoli parametri tensione corrente.

Saluti

Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
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Quindi reattiva a parte che è uno scivolone software del simulatore, anche quest'ultimo Ti dice comunque che i Voltampere necessari sono 362, e che i Watt sviluppati sono 249.
Ora, potenza attiva diviso potenza apparente, danno 0,68 di fattore di potenza, ossia il rapporto tra le 2 potenze.

Il cos-fi, che invece è il coseno dell'angolo di sfasamento tra tensione e corrente, è (nella semionda in cui ha possibilità di prodursi) uguale ad 1, poichè l'angolo di sfasamento tra tensione e corrente (nel momento della semionda positiva) è uguale a zero.

Il fatto che una potenza apparente si trovi ad essere uguale ad una potenza attiva, solo perchè c'è (in un caso senza diodo) un cos-fi = 1, non ci dà titolo di affermare che quella apparente è diventata attiva, ma solo che sono identiche come valore.

Ma se il fattore di potenza è P/S (attiva diviso apparente) , allora qui ce qualcosa che non quadra , 250W /352W ..?? W / W ..?? cos è rendimento ..??

250 sono Watt, ma i 352 sono e rimangono Voltampere

Chi fornisce energia è parametrato in voltampere, chi la consuma è (generalmente tranne le elettrovalvole in AC) parametrato in watt.

Saluti

Mirko

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del_user_155042

Vedendo 265 W di potenza attiva e 375VA di potenza apparente e queste due non uguali tra loro , in mezzo, per fare quadrare i conti ,qualcosa doveva esserci per forza .

Ecco la potenza deformante che fa tornare i conti .

La potenza apparente 375VA.

La potenza attiva 265W.

La potenza reativa , non cè , cosfi 1 senfi 0.

Avendo qella apparente 375 VA e quella attiva 265W , non avendo reativa .

Cosa ce in "mezzo" .?

Potenza deformante ,con la quale,

in questo caso, con il cosfi 1 , è giustificata la differenza tra 375VA di potenza apparente e 265W di potenza attiva, pur avendo un cosfi = 1 .

Sbaglio qualcosa adesso ..??

Nota :

Correzione Unità di misura della potenza deformante nel post 35.

La potenza deformante non ha un significato fisico , percio l'unita VA è sbagiata .

Modificato: da bypass
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  • 2 months later...
  • 6 years later...

Appurato che PF e cosfi coincidono solo per carichi LINEARI, nel caso Reale di applicazioni industriali esiste sempre potenza distorsiva per cui FP e cosFi non coincidono.

Questo vuole dire che vettorialmente la distorsiva si somma alla Reattiva (lungo la stessa direzione)?

Ma soprattutto e-distribuzione indica in bolletta cosfi e la quota energia reattiva su quella apparente. Vorrei sapere su cosa ragiona e-distribuzione per il calcolo della  penale quando  Reattiva>Attiva del 33%:mi spiego meglio...per non avere penali devo avere cosfi>0,95 oppure FP>0,95 in presenza di carichi distorsivi?

Modificato: da nisorbi
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