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Mi Spiegate Cos'è La "coppia"?


Taita64

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antonellod'orazio

ciao

il discorso sarebbe un pò "lunghetto" però se vuoi dare una sbirciata al link sotto

www.**********.net/vis_resource.php?section=Lezio&id=132

per un discorso più semplice ti posso mandare un tutorial della Control tecniques

semplice da capire e con vari esempi

ciao dammi un indirizzo e-mail

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Detto da "meccanico", la coppia è la forza applicata sull'unità di braccio, si esprime in Nm (Newton metro o, se preferisci, in Kgm, Kilogrammo metro), da non confondersi con N/m (il momento).

Se hai un albero che trasmette una coppia di 10 Nm, a 10m di raggio avrai disponibile una forza di 1 N

Spero di aver risposto con sufficiente chiarezza.

Se vuoi approfondire la cosa nel campo elettrico, puoi dare un'occhiata qui

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ehm ehm.. nll ..qui si va sulla meccanica, e mi trovo a mio agio.

Il momento si esprime in Nm ed è esattamente la stessa cosa della coppia, ovvero il prodotto di una forza per un braccio di leva

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Detto da "meccanico", la coppia è la forza applicata sull'unità di braccio, si esprime in Nm (Newton metro o, se preferisci, in Kgm, Kilogrammo metro), da non confondersi con N/m (il momento).

:(

Il momento si esprime in Nm ed è esattamente la stessa cosa della coppia, ovvero il prodotto di una forza per un braccio di leva

:rolleyes:

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Diciamo che si parla di momento nel caso di una sollecitazione che provoca uno tensione (uno stress) sull'elemento meccanico; quindi si parla di momento flettente (esempio classico una forza che sollecita una trave appoggiata agli estremi), momento torcente (un albero che deve resistere ad una coppia)...

quando invece parliamo di "coppia" in meccanica la si dovrebbe intendere come "coppia di forze", ovvero un sistema composto da due forze complanari, parallele, di eguale intensità e verso opposto; quindi la "coppia" possiede diverse grandezze: il braccio della coppia, il momento della coppia, etc etc

In generale "coppia" dovrebbe intendere la risultante delle forze che agiscono sul sistema, che appuinto possiede un momento etc etc

Modificato: da Hellis
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Quest'ultima mi piace di più, Hellis (forza applicata ad un braccio = momento) esiste un momento flettente ed uno torcente, entrambe caratterizzati da una forza applicata ad una certa distanza dal fulcro ed esiste la combinazione delle due (es.: molla di torsione). Per capire la reazione della sezione del materiale ti occorre anche il modulo di resistenza e poi puoi lanciarti nella progettazione di organi meccanici. :)

(Sono passati diversi anni, ma qualcosa ricordo ancora del passato all'ITI spec. meccanica) ;)

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Anche se tra coppia e momento ( riferito ad una forza ) non si fa una grande distinzione,

ricordo che il momento di una coppia è definita come un sistema di forze parallele di uguale intensità e verso opposto applicate ad una distanza b dal corpo sul quale agiscono.

Quindi la distanza tra le due forze è il braccio.

Il momento di una forza rispetto ad un punto è sempre la forza per il braccio ( ecco perchè non faccio molta distinzione tra coppia e momento ) solamente che il braccio è uno solo ed anche la forza.

Poi ovviamente il discorso si applica a più forze con distanze diverse rispetto ad un punto ecc ecc....

Il discorso di Hellis è chiarissimo.

Ciao.

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Oh gente... a dire il vero con l'elettronica, la programmazione etc etc non ci azzecco nulla (seguo la programmazione come passione personale prima di tutto, e cerco anche di capire qualcosa di sistemi elettromeccanici ed elettronici per avere una cultura più ampia possibile, quindi per poter capire i problemi di tutti i tecnici che partecipano allo sviluppo di una macchina).

Però la progettazione ed il calcolo meccanico sono il mio pane quotidiano, quindi non è che sia un "luminare": ne so (spero) almeno quanto voi nei vostri campi di applicazione.

nll: Luca di nome e perito industriale spec. meccanica? abbiamo almeno due cose in comune.

Modificato: da Hellis
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Se prendiamo una trave e la conficchiamo nel terreno considerando una lunghezza di L = 2 m.

Supponiamo di applicare in tutti i casi una forza costante pari a F = 100 N.

A seconda del punto dove applichiamo la forza cambierà il momento applicato, infatti prendendo i vari casi:

1 estremo superiore Mmax = F x L = 100 x 2 = 200 N m

2 a metà Mmedia = F x L / 2 = 100 x 1 = 100 N m

3 alla base della trave Mmin = F x 0 = 100 x 0 = 0 N m

Quindi a seconda di dove applichiamo una forza abbiamo un momento diverso.

Quello calcolato è il momento flettente.

Il momento si applica principalmente a calcoli di strutture dove le strutture sono fisse e si vuole fare un dimensionamento delle varie travi etc, di modo che è valido il principio dell'azione-reazione, ogni forza è compensata da un'azione uguale e contrare, analogamente i momenti.

La coppia è la stesso cosa del momento solo che non si considera la reazione.

Il discorso della coppia si applica più a macchine rotanti per il quale la coppia rapprensenta praticamente un'indicazione della "forza" che devo applicare per poter far girare qualcosa, non ho più un discorso statico ma ho qualcosa in movimento.

Prendiamo i motori, questi hanno una coppia resistente meccanica che bisogna vincere per far girare la macchina creando una coppia elettrica motriche tramite un campo magnetico rotante.

Considerando il motore come un cilindro, se voglio farlo girare in senso orario devo applicare una coppia motrice oraria, chiaramente devo vincere la resistenza meccanica della macchina che agisce in senso antiorario.

Se la prima è maggiore della seconda la macchina accelera e si avvia, altrimenti resta ferma.

Le coppie praticamente sono come delle "forze" ma sono rotanti, non hanno quindi un punto di applicazione ma un centro di rotazione, nel caso del motore l'asse della macchina.

La coppia resistente meccanica dipende dal momento d'inerzia della macchina, infatti per logica più la macchina è grande più è grossa è quindi più pesa e bisogna applicare una coppia elettrica maggiore per farla girare.

La coppia elettriche motrice tu la crei tramite il campo magnetico, si creano delle forze magnetiche che moltiplicate per il braccio (che in questo caso sarebbe la distanza rispetto all'asse dei conduttori posti nelle cave del rotore) e sommate tra di loro di danno la coppia.

E' un discorso complicato spero di non essere saltato troppo di palo in frasca.

Ciao a tutti

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A pagina 6-7 del file dim_motori inserito da Livio Orsini, (a cui faccio i complimenti per il bel lavoro fatto) capisci bene il concetto di coppia.

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Vedo che dopo qualche secolo di storia il concetto di coppia ha continuato a suscitare alcune perplessità.

L'idea di coppia era espressa dagli ingegneri del diciottesimo secolo per rendere conto della forza torcente applicata alla rotazione di un'albero. Così trovarono efficace raffigurare due forze uguali ma opposte e applicate tangenzialmente al raggio d'azione. Già allora i fisici sapevano perfettamente che era sufficente, e anche più semplice, considerare una unica forza perpendicolare al suo braccio; per l'appunto, i momento. Tuttavia l'espressione "coppia" è sopravvissuta nel gergo dei meccanici.

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Probabilmente il termine va fatto risalire etimologicamente all'esempio classico, quello del torchio. Non per niente in inglese si chiama TORQUE...

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Già, quì rischiamo di cadere nella semantica della coppia meccanica! ...lo stesso termine inglese TORQUE deriva dal verbo torquere in latino volgare, probabilmente derivato dallo strumento del torchio “torculum” in cui servono una coppia di mani per produrre la torsione. ;)

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