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Aggiungere Un Secondo Circolatore A Impianto Termosifoni


datma

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Buongiorno a tutti, vorrei un vostro consiglio su l'aggiunta di un secondo circolatore al mio impianto di riscaldamento.

La mia idea è quella di trasformare questo impianto da alta temperatura a bassa temperatura sostituendo la caldaia a gas con una pompa di calore aria-acqua.

Per fare ciò ho dovuto aumentare la.superficie di scambio dei termosifoni.

L'impianto si sviluppa su 3 livelli dove in mansarda c'è un termosifone da 8 elementi da 600 e un termoregolazione.

Ne piano di mezzo c'erano 5 termo, ora ne ho aggiunto un sesto da 10x900 e sugli altri 5 ho aggiunto elementi per un totale di 13 elementi da 600,quindi ora nel piano ho 2 da 12x600, 1 da 8x600, 1 da 13x600, 1 da 10x900, 1 da 5x900.

Nel seminterrato ho 5 termo da 8x900 e uno da 12x900.

La caldaia è una vailant da 24000, non ho valvole di zona ma che vorrei mettere.

Adesso con questo ampliamento e abbassando la temperatura di mandata a 55 gradi ho i termosifoni caldi sulla parte superiore e tiepidi nella parte inferiore.

Mi è stato consigliato di aggiungere un secondo circolatore ma l'unico posto dove posso installarlo è sul ritorno vicino alla caldaia dove c'è già il circolatore della caldaia stessa ma sulla mandata.

Oppure dovrei sostituire il primo con uno più grande? Come faccio a dimensionare il circolatore?

Grazie Marco

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Hai già installato la pompa di calore sostituendola alla caldaia? Se si, puoi darci le caratteristiche tecniche? Magari se alleghi la scheda tecnica e anche il manuale di installazione possiamo fare dei ragionamenti.

Va da se che per dare una risposta tecnica adeguata sarebbe necessario avere molti più dati tecnici sulla caratteristica dell'impianto e dei terminali radianti.

Di per se la misura dei radiatori non è un dato molto attendibile sulla potenza installata anche se, con molta approssimazione, si possono stimare le potenze. Sarebbe meglio avere, per esempio la marca ed il modello. Se sono in alluminio pressofuso, magari sono FONDITAL, piuttosto che IRSAP, FAR, RAGAL, ce ne sono tante marche. Ma se individui il modello si riescono ad avere dal costruttore i dati di potenza.

Non ho capito, però, se sostituisci la caldaia a gas o installi la pompa di calore e lasci la caldaia a gas come supporto. Adesso l' ACS chi la produce? La Vaillant ?

Comunque a prescindere dalla necessità di analizzare le proprietà e le caratteristiche dell'impianto esistente, diciamo che non potrai aggiungere un secondo circolatore semplicemente aggiungendolo sulla mandata o sul ritorno dell'impianto esistente come se fosse in serie con il circolatore della caldaia e/o della unità interna della pompa di calore aria-acqua, ma, ribadisco una volta capito come si sviluppa l'impianto, valutare se: A) separare l'impianto e creare un primario sul generatore di calore ed un secondario verso i terminali interponendo o un accumulo inerziale, o un scambiatore di calore (magari a piastre saldobrasate di adeguata potenza). B) o semplicemente un separatore idraulico che consenta l'installazione di una pompa di rilancio magari a velocità variabile.

Per quanto riguarda le valvole di zona dipende sempre da come è sviluppato l'impianto delle tubazioni di M/R. Se ci sono dei cassetti collettore di piano e le tubazioni sono abbastanza accessibili si può pensare di gestire la distribuzione se contrariamente è un impianto ad anello non rimane che lavorare sui terminali radianti.

Ma mi sembra di capire che non hai spazio per installare accumuli o altri apparecchi.

Posso capirti se i miei suggerimenti ti sembrano più una complicazione piuttosto che una soluzione, ma ti posso garantire che le pompe di calore lavorano bene se l'impianto è ben realizzato altrimenti consumano un sacco di energia elettrica e rendono poco. In più se devi produrre anche l'ACS a maggior ragione.

Ti saluto.

Mauro

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Grazie Mauro per la tua disponibilità.

La pompa di calore ancora non l'ho acquistata, voglio passare in pdc in quanto ho un eccesso da fotovoltaico circa 3000 kwh. Se puoi consigliarmi una pdc è ben accetto, per quanto riguarda i radiatori sono in alluminio pressofuso di circa 10 anni e non riportano loghi o stemmi che possano farmi arrivare alla marca. Forse sono da 60W/elem. Delta T 45 gradi. Voglio eliminare completamente la caldaia a gas e ora non so se utilizzare una pdc per termo e acs o separare le cose con due macchine.

Su due piani ci sono i collettori mentre in mansarda i termo sono diretti, purtroppo non so come sono collegati i tre piani. comunque in settimana installero le valvole di zona (Caleffi 644252).Ho un piccolo locale tecnico dove potrei fare accumulo. La sezione del rame tubi presa con calibro è 12 mm.

Appena arrivo a casa posto qualche foto

Grazie Marco

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Sono, comunque, disponibile a darti qualche dritta ma mi sembra che tu abbia bisogno di un termotecnico progettista per arrivare ad un risultato soddisfacente. Credo che le problematiche

da affrontare siano parecchie. Intanto in che zona climatica sei? E questa è una prima domanda delle 100 alle quali dare delle risposte per capire quale apparecchi installare sempre che sia

conveniente farlo. Mi sembra di capire che ti vuoi "affrancare" totalmente dall'utenza gas che in effetti è sicuramente una scelta intelligente ma bisogna essere certi di riuscire a soddisfare le esigenze di utenza con l'energia elettrica. Se le tubazioni in CU da 12 mm. sono quelle di M/R la vedo grigia. Se invece sono quelle che dai collettori vanno ai terminali diciamo che ci si potrebbe stare. Però, te lo ribadisco, a mio parere ci vuole una bella diagnosi tecnico/energetica prima di spendere soldi.

Comunque buona giornata

Mauro

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Vivo a Roma,zona climatica D e la casa in questione ha poco meno di 10 anni come isolamento a solo quei 10/15 cm di intercapedine,le finestre sono in alluminio con doppio vetro,credo che come classe energetica sia in G.

Quei 12 mm sono i tubi che partono dai collettori ai termo.

Sicuramente sarebbe la miglior cosa avere un parere di un termotecnico; ma quanto mi costerebbe?

Modificato: da datma
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se 12 mm sono i tubi che partono dal collettore ai caloriferi siamo un poco al limite ma possiamo starci

considera che se un radiatore è alimentato classicamente con la mandata in alto e ritorno in basso il calorifero sopra sarà alla temperatura della mandata e sotto a quello del ritorno

se la mandata è a 80 gradi e il ritorno a 60 il calorifero sotto è ancora caldo..se la mandata è a 45 gradi e il ritorno a 30 pare freddo

nel tuo impianto devi vedere di bilanciarlo al meglio perchè se ci sono tubi da 12 in certi punti e poi magari hai una parte dell'impianto con tubi piu generosi l'acqua passerà in proponderanza verso la parte di impianto con sezioni maggiori

se monti una pompa di calore vedi che pompa ha solitamente tendono ad avere prevalenze maggiori di quelle delle caldaie perchè spesso gli si collegano dei ventilconvettori

io comunque la caldaia anche se stai a Roma che è zona favorevole per le pompe di calore dicevo la caldaia la terrei sia come riserva o booster (cioè scaldare rapidamente l'acqua al mattino quando parte l'impianto) e poi per l'acqua calda a meno che tu non voglia proprio cessare la fornitura di gas

3000 kwh una pompa di calore può magiarseli anche in poco tempo..ora quanti mc di gas consumi?

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Mi piacerebbe staccarmi definitivamente dal gas se lascio la caldaia non posso passare in tariffa D1.

Mi avevano proposto la ibrida della rotex ma non mi piace perché l'acs è prodotta con la caldaia.

Attualmente non faccio testo sul consumo di gas in quanto accendo i termo solo quando fa veramente freddo ed in quel caso consumo 1,3 m3/h

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io opterei per la produzione separata di acqua calda sanitaria con una pompa di calore a gas r134a che è in grado di produrre acqua sanitaria bella calda senza resistenze elettriche e poi altra macchina separata per il riscaldamento

comunque valuta bene il tutto

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Come vedi dalle risposte, peraltro ben indirizzate e centrate, è evidente che è consigliabile approfondire le problematiche facendo uno studio preciso sulla situazione impiantistica, energetica e anche in funzione delle tue esigenze future.

Comunque anch'io, visti i pochi dati disponibili, sono, a spanne, sulla stessa linea di Erikle. Intanto dalla tua ultima affermazione mi sembra che l'esigenza di climatizzazione invernale sia meno pressante. Allora la climatizzazione estiva ce l'hai già? non ce l'hai e la vorresti? non te ne frega niente? Perché se l'esigenza della climatizzazione estiva esiste e desideri attuarla potresti valutare di sostituire i terminali radianti con dei ventilconvettori. Ma anche qui e necessario verificare il tipo di isolamento delle tubazioni e se puoi cablare un sistema di smaltimento delle condense. Magari investire su nuovi radiatori in Al pressofuso potrebbe non essere poi cosi "furbo". I ventilconvettori, dopo molti anni di abbandono e rifiuto perché usati soprattutto in uffici, si stanno, ultimamente, riaffermando. Perché, pur con i loro difetti, (rumore, sollevamento polvere, sensazione di calo del confort non appena si ferma la ventilazione, ecc,) sono dei terminali molto versatili, immediati nella trasmissione del calore cosi come del raffrescamento. Adatti a lavorare con temperature di progetto abbastanza basse per cui adatti alle PDC. Gli ultimi modelli sono dotati di sistemi, sia bordo macchina che remoti, di regolazione e climatizzazione.

Per l'ACS tutto dipende dai tuoi consumi. Ogni soluzione può essere valida, unica PDC con produzione ASC istantanea o con scambiatore in accumulo, ulteriore scaldaacqua tipo NUOS, per assurdo semplice scaldabagno a resistenza.

Tutto si deve rapportare all' investimento al risparmio sui consumi energie primarie e relativo diagramma temporale dell' ammortamento dell' investimento.

Mi sembrava di aver capito bene che la tua intenzione era quella di chiudere l'utenza metano per poter attivare l'utenza sperimentale tariffa D1.

Sulla qualità Rotex, credo, non ci siano dubbi. Forse i prezzi non sono, poi, cosi competitivi. Ultimamente ho avuto a che fare con apparecchi OLIMPIA SPLENDID e devo dire che per rapporto qualità prezzo possono essere tenuti in considerazione.

Ti saluto e buon lavoro.

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per i ventilconvettori però dei tubi del 12 proprio non vanno meno e poi c'è da vedere se c'è la tensione e lo scarico condensa oltre all'isolamento..insomma si finisce che deve rifare tutto

bisognerebbe fare dei calcoli ma anche con la D1 credo che si possa eguagliare il gas non credo che si possa fare meglio anche a Roma e specie con i radiatori

Purtroppo le pompe di calore risentono e molto nella loro efficienza (il famoso COP) quando gli fai scaldare acqua a 50 o 55 gradi

i dati che dichiarano i produttori vanno letti bene passare dai 35 gradi classici a cui dichairano i dati i produttori ad es a 45 gradi sembra un nulla ma quei 10 gradi fanno diminuire e di parecchio il COP

Poi a Roma ok ma se qualche altro legge questa discussione e megari abita al nord c'è da stare molto attenti al comportamento delle varie macchine frigorifere a temperature rigide

i dati dei cataloghi e delle brochure vanno capiti a fondo all'apparenza sono tutte macchine dc inverter etc etc t minima di funzionamento etc ma non è così

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Ho chiuso dal collettore completamente un piano e i termo continuano ad essere caldi sopra e tiepidi in basso quindi credo che non sia un problema di circolatore ma come dice erikle sopra temp di mandataa, sotto temp di ritorno.

Ora ho installato una valvola di zona.Caleffi 642052 e x il momento vorrei azionarla manualmente tramite interruttore come.devo fare i collegamenti dei fili?

Grazie Marco

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vorrei azionarla manualmente tramite interruttore come.devo fare i collegamenti dei fili?

Neutro al morsetto 2, Fase all'interruttore poi al morsetto 1, Terra al 5

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