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Impianti Elettrici Box Interrati Condominiali


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Buongiorno. :thumb_yello:
Prima di prendere l'incarico ho necessità di consigli e di un confronto con chi è più esperto di me.
Mi hanno chiesto di progettare l'impianto elettrico per le parti comuni di un condominio con 22 appartamenti, quindi vano scale, montanti contatori fino ai quadri di appartamento, ecc. E fin qui ci siamo, niente di particolarmente problematico.
Fanno parte delle parti comuni anche l'accesso ai 22 box auto condominiali interrati.
L'alimentazione dei singoli box verrà prelevata dai singoli contatori dei condomini (perchè così ognuno pagherà la sua corrente in base agli utilizzi che potrebbe avere nel box), mentre l'alimentazione delle parti comuni dei box (rampa di accesso, corridoi, locale autoclave, ecc) verrà prelevata dal contatore condominiale.
I box sono soggetti al rilascio del CPI. I VVF hanno prescritto soltanto la presenza del pulsante di sgancio di emergenza, senza altre particolari raccomandazioni. Verranno quindi previste 22 bobine di sgancio a mancanza di tensione, collegate allo sgancio di emergenza, che disalimenteranno le linee box dei singoli appartamenti. icon_idea.gif
Veniamo ai dubbi:
1) c'è la possibilità che una (o più) bobine di sgancio rimangano "incollate" e quindi, in caso di sgancio del pulsante d'emergenza, non disalimentino le singole linee? E' un dubbio lecito? In caso affermativo, come potrei risolverlo?
2)L'impianto elettrico e quello di illuminazione che si andranno ad installare nella rampa di accesso (parti comuni) e nei singoli box, devono rispettare qualche prescrizione particolare (essendo luogo MARCIO)? Se si, quali prescrizioni in particolare?
3) Riferimenti normativi?
4) Io, eventuale progettista elettrico, devo preoccuparmi anche dei calcoli relativi ai sistemi di areazione prescritti dalle norme per luoghi Marci (aperture, EFC, compartimenti REI, ecc) oppure è un incarico a parte che dovrebbe seguire chi sta presentando la SCIA ai VVF?

Grazie a tutti.

saluti

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1) c'è la possibilità che una (o più) bobine di sgancio rimangano "incollate" e quindi, in caso di sgancio del pulsante d'emergenza, non disalimentino le singole linee? E' un dubbio lecito? In caso affermativo, come potrei risolverlo?

Basta usare bobine a caduta di tensione e non a lancio di corrente, poi ovviamente il contatto deve essere calcolato in funzione del carico da interrompere e una manutenzione adeguata previene i guasti.

2)L'impianto elettrico e quello di illuminazione che si andranno ad installare nella rampa di accesso (parti comuni) e nei singoli box, devono rispettare qualche prescrizione particolare (essendo luogo MARCIO)? Se si, quali prescrizioni in particolare?

La cosa ideale sarebbe seguire le prescrizioni delle norme atex, ma mi sembra esagerato, io mi limiterei a prescrivere dei materiali almeno IP 55 e IK 07, per il resto occhio alle altezze delle installazioni, dovrai garantire un minimo per il passaggio degli automezzi.

3) Riferimenti normativi?

37/08

4) Io, eventuale progettista elettrico, devo preoccuparmi anche dei calcoli relativi ai sistemi di areazione prescritti dalle norme per luoghi Marci (aperture, EFC, compartimenti REI, ecc) oppure è un incarico a parte che dovrebbe seguire chi sta presentando la SCIA ai VVF?

La risposta sembra ovvia, in teoria tu devi pensare solo alla parte elettrica, ma nella pratica la questione è più complicata. Da come ho capito la SCIA è stata già presentata e i vigili hanno già fatto le loro prescrizioni e gi si deve solo adeguare o è tutto ancora da fare ?

Personalmente ho trovato sempre conveniente collaborare con eventuali altri progettisti che operano nello stesso cantiere, voglio dire che se c'è qualcuno che si sta occupando della SCIA la cosa migliore è parlarne insieme e qundi costruire le progettazioni con basi comuni. Chi redige la SCIA deve considerare le cose che hai elencato con relativi calcoli, ma poi tutte le apparecchiature elettriche devi farle funzionare tu, possono esserci aspiratori, sirene, luci di emergenza, segnalazioni vie di esodo eccettera, ne consegue che sarebbe meglio che uno solo si occupasse di tutto, ma quando non è possibile bisogna considerare che le due progettazioni sono strettamente correlate.

Spero nel mio piccolo di averti dato un punto di vista alternativo, per qualsiasi cosa chiedi pure.

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Innanzitutto grazie.

io mi limiterei a prescrivere dei materiali almeno IP 55 e IK 07, per il resto occhio alle altezze delle installazioni

Io avevo pensato a IP 4X per condutture e apparecchi di illuminazione e cavi afumex. E' sbagliato?

Per l'altezza delle installazioni nel corridoio comune sceglierei 1,15 m (compromesso tra barriere architettoniche e altezza minima per le manovre).

Da come ho capito la SCIA è stata già presentata e i vigili hanno già fatto le loro prescrizioni e gi si deve solo adeguare o è tutto ancora da fare ?

La SCIA è stata presentata da un altro tecnico che ha avuto solo risposte ufficiose dai VVF (tipo appunto la presenza del pulsante di sgancio). Ufficialmente non c'è ancora niente di scritto.

saluti

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Se la parte elettrica di distribuzione è incassataa 5mm nel muro, si seguono le prescrzioni generali, se la posa è a vista ...devi il capitolo della Cei 64 inerente le autorimesse.

Non ci sono comunque particolari prescrizioni, alcuni progettisti prediligono le conduture tipo metallico a vista se non possibile altro modo, ma è una scelta.

Io aspetterei la relazione tecnica dei VVF, immagino che il tecnico abbia avuto solo un consulto telefonico per capire l'entità dell'intervento.

Per le bobine ..la scelta dello sgancio per caduta di tensione va bene.

Comuque fai riferimento in primis al capitolo della Cei 64 ..poi ..prendi in esame anche la prescrizioni dei VVF, - quelle redatte per iscritto - che immagino non vadano oltre alla bobina di sgancio emergenza.

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Io avevo pensato a IP 4X per condutture e apparecchi di illuminazione e cavi afumex. E' sbagliato?

non posso sapere con certezza se è sbagliato, non conosco le dimensioni e le tipologie dell'mbiente dove sarà fatta l'installazione, potrebbe andare bene IP44 ma considera anche cosa c'è in commercio, spesso è difficile trovare una via di mezzo. Personalmente in questo tipo di lavori mi oriento sempre su IP55.

La SCIA è stata presentata da un altro tecnico che ha avuto solo risposte ufficiose dai VVF

Si è la procedura migliore, conviene rivolgersi prima a i vigili piutosto che discuterci dopo, spesso si trovano dei personaggi non molto preparati quindi finchè è possibile conviene assecondarli.

Per il resto rinnovo il consiglio di cercare una collaborazione con il progettista incaricato di redigere la SCIA, in caso contrario fai la tua progettazione intorno alla sua prescrizione e colma le eventuali lacune.

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