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Efficienza Di Un Trasformatore/raddrizzatore Di Corrente (3000A)


montese

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Buongiorno a tutti,

Di un raddrizzatore di corrente (alimentatore con trasformatore e ponte di diodi al selenio) vorrei verificarne l'efficienza.

Ho a disposizione una pinza amperometrica e l'amperometro a pannello con 3000A fondo scala (a lancetta).

Da premettere che la macchina avrà almeno 30 anni.

Ingresso 380V 50Hz.

Uscita 5-15Vcc 3000A

Uno dei problemi che mi si pone è misurare la corrente in uscita in quanto si presenta con barre di rame e la pinza è troppo piccola.

Quindi mi dovrei fidare dello strumento a bordo macchina, al massimo posso prendere i valori dallo shunt con un tester moderno.

Di alimentatori moderni a inverter leggo efficienza 90%, immagino che come termine di paragone dovrei tenere quello.

Secondo voi potrei fare qualche calcolo?

(Ad es. rapportando la corrente in entrata a 380V e quella in uscita a 5-15V?)

Un'altra domanda (se ne è già parlato, ma per i motori):

La macchina è composta da due trasformatori che lavorano in parallelo. Ognuno di essi ha in uscita tre barre di rame che vanno poi al ponte e sono sufficientemente piccole per poter misurare la corrente con la pinza amperometrica.

Durante una lavorazione ho misurato 250A su ogni barra.

Ipotizzando un ponte perfetto, quale sarebbe la corrente assorbita dall'utilizzatore dopo il ponte?

Leggendo dallo strumento a pannello è di circa 700A.

Non ho la più pallida idea di come rapportare questi due valori.

Ho letto che per i motori trifase non si sommano le correnti di ogni fase.

Vale anche per i ponti raddrizzatori?

Massimo

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massimo correggimi : se la macchina è vecchiotta, potresti chiedere ad un avvolgitore quale è il rendimento di quel tipo di trafo , portando magari una foto ( fosse nuovo cerchi il catalogo del costruttore )

io suggerisco un altro ragionamento sui ponti : a seconda del tipo di diodo dovresti sapere quale è la sua caduta di tensione , esempio 0,3.... 0,6 volt

moltiplicato per la corrente inizia ad avere il valore di potenza dissipato dai ponti

dissipato in calore ma che moltiplicato per i vari altri rendimenti ti darà poi il rendimento complessivo

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Grazie Luigi,

ho già avuto esperienze con avvolgitori che oltre ad avvolgere non sanno far altro.

A me interessa anche sapere se col tempo il rendimento è sceso ulteriormente.

I diodi in selenio tendono ad ossidare e rovinarsi, se ci metti pure che stanno vicino a dei bagni galvanici...

Vorrei fare dei calcoli reali, non teorici, tipo:

Entra 380Vac 3fasi 10A, esce 12Vcc 500A, ho una efficienza di...., e poter paragonare tale valore a quello degli alimentatori ad inverter.

Insomma devo vedere quanto potrei risparmiare sulla bolletta in termini percentuali cambiando gli alimentatori.

Forse in realtà il calcolo è molto banale, ma ho imparato che di solito non è mai così! :)

(PS: l'esempio l'ho inventato, non sono dati reali!)

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Durante una lavorazione ho misurato 250A su ogni barra.

Ipotizzando un ponte perfetto, quale sarebbe la corrente assorbita dall'utilizzatore dopo il ponte?

Leggi dell'Elettronica di Potenza, pontificano (per un ponte trifase completo a 6 diodi) che la corrente circolante sul ramo D.C è 1,22 volte maggiore di quella circolante su una delle tra fasi in ingresso A.C. nel caso non vi siano condensatori di filtro (spianamento) sul lato D.C.

Quindi se sul ramo D.C. misuro 100 Ampere D.C., su ognuna delle tre fasi in ingresso al ponte avrò 82 Ampere A.C..

Saluti

Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
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