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Differenze Funzionali Tra Impianti Vecchi E Nuovi


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In questi giorni o tirato via i fili in un appartamento costruito nell' 86,linea generale unica da 4 mm derivazioni con 4,5 o 6 prese con cavo 1.5 entra ed esci circuiti lampade con 1 mm o 0.5, quadretto con solo un MT da 20 A.Secondo voi gli dico di rifare nuovamente l'impianto perche le nuove normative dicono di fare i collegamenti a stella? dopo tutto questo tempo giunture a nastro e prese passanti vi garantisco di non aver trovato nessun filo scotto o altro.
Quindi a voler far polemica un impianto fatto 30 anni fa resiste bene anche ora senza bisogno di calcoli sul diametro dei fili usati.(comunque cambiata la linea con cavi da 6 mm fino ad utilizzatori in cucina forno e lavastoviglie prese rifatte con 2,5 mm circuiti luce lasciati visto l'attuale uso di lampade a risparmio , inserito mtd da 16A al quadro.)

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Le norme in quanto tali sono da rispettare...Ok, nel tuo caso hai trovato un impianto che avrebbe tirato avanti ancora per anni senza problemi....ma in molti altri casi non è così...e una legge non può essere fatta ad hoc per ogni cittadino...

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il fatto che finora non ha preso fuoco e' solo questione di fortuna COMUNQUE gli elettricisti degni di tale nome nel 1986 non lavoravano certo facendo porcate che hai descritto

Modificato: da ivano65
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A quale norma ti riferisci?

alle varie norme CEI ,anche nell'ultima da lei postata al rigo 247 si dice che non puo essere fatta nessuna giunzione e/o derivazione nelle scatole portafrutti . :clap::worthy:

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Carlo Albinoni

si dice che non puo essere fatta nessuna giunzione e/o derivazione nelle scatole portafrutti

Per la verità si possono fare ma sono sconsigliate.

526.4 (...) Si raccomanda di non effettuare giunzioni entro scatole.

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il fatto che finora non ha preso fuoco e' solo questione di fortuna

No!

non è solo fortuna.

Se un impianto è stato realizzato con materiali di buona qualità e ci sono protezioni per cortocircuiti e sovracorrenti adatte alla sezione delle linee da proteggere, l'impianto è sicuro anche dopo decenni se non sono intervenuti fattori esterni a danneggiarlo.

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x livio, questo che dici e' fuori discussione, ma se leggi il primo post ti rendi conto a cosa mi riferisco: giunte con nastro isolante, sezioni vietate in circuiti a tensione di rete , magnetotermico sovradimensionato.

in queste condizioni basta un poco per far guai.

nel 1986 di certo gli elettricisti seri cose simili non le facevano ( quelli veri la terra la usavano fino dagli anni 70 e i differenziali li installavano anche se non obbligatori.

Modificato: da ivano65
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ivano io non mi riferivo allo specifico impianto ma in generale agli impianti datati.

Infatti ho ben specificato le condizioni.

Quello delle giunte nastrate era un po' un'abitudine degli elettrecisti della generazione di mio padre, anche perchè questi poveracci un tempo non avevano molte altre scelte.

Fino agli anni '60 il massimo della qualità era il tubo Bergman di lamierino isolato da cartone catramato ed il tubo Elios di lamiera rigida e non isolato, usato in ambiente dove serviva anche una certa protezione meccanica.

Comunque nel seminterrato di casa mia ho 2 scatole di derivazione, che tengo d'occhio costantemente, dove ci sono ancora 2 giunte isolate, eseguite da mio padre, che usò, udite udite, nastro isolante di carta.

Son passati ben 43 anni ma le giunte son sempre li, belle strette con il nastro che non da segni di degradamento.

Sarà l'abilità del mio genitore nel fare certi lavori, ma 43 anni son tanti.

Eppure un po' per scaramanzia e molto per una sorta di affetto non mi decido mai a rifarle con i morsetti. :smile:

Modificato: da Livio Orsini
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ti diro' a casa dei miei genitori l'impianto e' stato fatto nel 1969, ci abitano dal 70 , era fatto con messa terra ( attaccato al contatore idrico in quanto era l'unico sistema realmente funzionante) e magnetoter4mico generale da 16A ticino ( quasi un lusso per il residenziale dell'epoca)

ho fatto cambiamenti per adeguare le protezioni e fare un'impianto di terra ad anello e picchetti , ma mai ho avuto guasti.

purtroppo c'e chi invece lavorava ( ed erano in tanti) nel modo descritto nel post e ogni tanto se ne vedono le conseguenze

Modificato: da ivano65
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incredibile a dirsi ma ha usato esclusivamente cavi unipolari da 2.5mmq e da 1.5mmq. l'unico neo e' che non sono divisi i circuiti luce e forza e nemmeno ho potuto farlo per via dei tubi che non consentono di farlo.

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Comunque nel seminterrato di casa mia ho 2 scatole di derivazione, che tengo d'occhio costantemente, dove ci sono ancora 2 giunte isolate, eseguite da mio padre, che usò, udite udite, nastro isolante di carta.
Le giunte belle strette fatte col filo rigido non si "lascano" tanto facilmente col tempo, ne ho parecchie sparse per casa (non di proprietà, sennò sarebbe tutto nuovo) e non hanno mai accennato a scaldare :unsure:
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calma,sapevo di scatenare un vespaio,io pero non ho mai detto che non c'era l'impianto di messa a terra ,comunque una terra efficiente senza MTD credo aumenti i rischi di contatto indiretto tra qualche filo sfoderato vedi cavi di phon (vi garantisco di averne visti diversi) ferri da stiro e altri elettrodomestici e le parti metalliche collegate a terra.

Comunque le giunte che ho trovato erano fatte attorcigliando circa 5 cm di rame nudo,questo bastava a garantire un contatto elettrico ottimale,cosa che con i morsetti non sempre pare sia garantita fili sfoderati per uno o due centimetri e inseriti nel reoforo del morsetto.

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Attenzione!!!!! giuseppe967, con questa discussione solleverai un vespaio indescrivibile...... :whistling:

grazie Maurizio ,ma credo di essere abbastanza soddisfatto visto che ognuno giudica efficenti i propri impianti vantando messe a terra sui tubi dell'acqua e gridando all'indecenza quando vengono realizate da altri,

incredibile a dirsi ma ha usato esclusivamente cavi unipolari da 2.5mmq e da 1.5mmq. l'unico neo e' che non sono divisi i circuiti luce e forza e nemmeno ho potuto farlo per via dei tubi che non consentono di farlo.

le loro giunte vanno bene perche cè qualche filo rigido gli altri non meritano di essere considerati elettricisti,mtd da 16A e cavi da 2,5 mm ,questa non e una linea ai confini dell'incredibile? :toobad: :toobad: :thumbdown:

Le giunte belle strette fatte col filo rigido non si "lascano" tanto facilmente col tempo, ne ho parecchie sparse per casa (non di proprietà, sennò sarebbe tutto nuovo) e non hanno mai accennato a scaldare :unsure:

sono riuscito a tirare fuori il fatto che molti nel forum giudicano solo per farlo senza analizare effetivamente l'argomento.Io anche se in affitto avrei rifatto le giunte l'impianto lo uso io :worthy:

giunte con nastro isolante, sezioni vietate in circuiti a tensione di rete , magnetotermico sovradimensionato.

la linea era da 4 mm quindi in linea con il mt da 20A in realta il cavo più sottile era 1 mm con un isolante inferiore a quelli attuali,in pratica l'impianto nel suo complesso risultava bilanciato per l'uso a cui era sottoposto tutte le prese erano da 10A la linea da 4 mm arrivava fino agli utilizzatori della cucina con la sua bella messa a terra. :thumb_yello::clap:

Modificato: da giuseppe967
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mi sembra che ti dai alle polemiche senza senso.

HO DETTO CHIARAMENTE CHE:

i tubi dell'acqua ai tempi in cui non c'erano i differenziali ERANO l'unico sistema efficace per realizzare una terra efficiente in campo residenziale.

ED ERA OLTRETUTTO AMMESSA DALLE NORME DEL TEMPO. ( era l'unico sistema per ottenere una RT inferiore a 1 hom , in grado di far intervenire

un magnetotermico da 16A) e tutti sanno che i differenziali a quell'epoca erano poco diffusi oltre che essere poco affidabili essendo prodotti in fase di sviluppo.

che poi c'era il furbo di turno che metteva un paletto facendolo passare per efficente era un'altra storia , in quanto SENZA DIFFERENZIALE era come non ci fosse.

LE PROTEZIONI NON SONO CALCOLATE sull'uso bilanciato o meno dell'impianto ma DEVONO essere calcolate SECONDO COME viene realizzato l'impianto.

la linea da 2.5mmq DEVE essere protetta da MTD da 16A.

non ha senso invece portare dei fili da 4 alle prese ( che possono essere da 10 o 16 A ) e proteggere il tutto con un MT da 20. oltretutto( pare di capire ) ci sono derivazioni con filo persino da 1 ( cosa da molti anni vietata negli impianti elettrici.

in pratica in caso di sovraccarico la presa di turno sarebbe andata arrosto senza che intervenissero protezioni.

se poi ci fosse stato un corto sui fili da 1 l'ncendio sarebbe stato quasi sicuro.

Modificato: da ivano65
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anche io a casa ho una parte di impianto elettrico (non prioritario però, con minimo assorbimento) con cavi rigidi e presunto nastro isolante che stanno li dal 1953 belli e buoni.

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  • 3 weeks later...

BELLA DISCUSSIONE, comunque UN TECNICO VALUTA PRIMA DI TUTTO AD OCCHIO POI MANUALMENTE ,IL DISCORSO DELL'IMPIANTO CHE è DATATO ,SI SA CHE ALL'EPOCA LA TECNOLOGIA ERA DIVERSA DA OGGI, PER QUESTO CI SONO LE NORMATIVE CHE CI INDIRIZZANO NELLO SVOLGERE UN LAVORO A REGOLA D'ARTE ,POI OGNUNO SI PRENDE LE PROPIE RESPONSABILITA', MA LE NORMATIVE PARLANO CHIARE IN UNA MODIFICA O AMPLIAMENTO DI UN IMPIANTO SI VALUTA L'ETA ,SE ANTECEDENTE AL 1990 O DOPO POI VERIFICHI LA SFILABILITà DEI CAVI IL N° DI SCATOLE DI DERIVAZIONE E PASSAGGI,LE CONDIZIONI IN CUI AVVERSA QUESTO IMPIANTO DA LI APPLICHI LE NORMATIVE ,SE L'IMPIANTO E DI 3kW O 4,5 KW 6 KW IN BASE ANCHE AI MQ DELLO STABILE DA LI SI IMPOSTA L'IMPIANTO ,OGGI CONSIGLIANO ED IMPONGONO PER LE CERTIFICAZIONI UN MINIMO DI 2 CIRCUITI A SALIRE ANCHE SE E DATATO L'IMPIANTO SI DEVE ADEGUARE ALLE NUOVE NORME ,LINEA DI 6 IN PARTENZA DAL CONTATORE AL MT GENERALE SENZA INTERRUZIONE NEL PASSAGGIO CAVO; LINEA DI 4 ALLE UTENZE CON ANNESSE AL CENTRALINO 2 MTD PER LUCE E PRESE PER UN MINIMO DI SICUREZZA . I PASSAGGI DELLE PRESE UN MASSIMO DI 2 ENTRA ED ESCI SEMPRE NELLE VICINANZE. comunque LA NORMATIVA PREVEDE TUTTO PER LA SALVAGUARDIA DELL'IMPIANTO E DELL'INDIVIDUO CHE CI ABITA comunque A VOI LA MODALITA DI LAVORO SICURA

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vinlo non e obbligatorio ma se dovrai fare un adeguamento in un appartamento dove non hai abbastanza spazio abbastanza cassette di dev.o prese e non sai che tipo di cavi sono passati , dovrai pur verificare.sembra d' obbligo

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le nuove norme prevedono una maggior efficienza di protezione gia nel centralino se una volta gli mettevano un solo salvavita oggi prevedono dice i DM ministeriale

- All’art. 6, comma 3, del DM 37/08 è scritto: “gli impianti elettrici nelle unità immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13/03/90 si considerano adeguati se dotati di: • sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all’origine dell’impianto; • protezione contro i contatti diretti; • protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiroe a 30 mA


perciò chi non si e adeguato si dovrà adeguare e allora si che l'elettricista diventera ricco ,non vedo l'ora

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Maurizio Colombi

Sycyly, mi sembra che tu stia farneticando! :o

Mi sembra che quello che scrivi non abbia fondamento, o meglio, che non c'entri nulla con l'argomento che stiamo trattando!

Cerchiamo di tenere i piedi saldamente fissati al terreno!

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- All’art. 6, comma 3, del DM 37/08 è scritto: “gli impianti elettrici.......

Traducendo il legalese in italiano corrente, significa che se immediatamente a valle del contatore è posto un MGTD con Id <=30 mA un impianto, realizzato prima del 13-03-1990, è in regola con la legge vigente.

Non credo che un'elettrecista possa arricchirsi installando un MGTD, nemmeno se applicasse tariffe che potrebbero configurare un vero e proprio ladrocinio. :P

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