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Uscita Cuffia Per Amplificatore Con Ic T-Amp


michelevis

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Salve a tutti, ho costruito un amplificatore con i classici finali Tripath TK2050

Avendo questi l'uscita per le casse con i negativi separati non è possibile

aggiungere l'uscita per cuffia.

Chiedo a voi come fare senza aggiungere un'altro finalino all'interno.

Grazie

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Ci vuole un trasformatore di bilanciamento audio da 120 o 600 Ohm, del tipo usato per collegare apparati professionali con XLR ad apparati commerciali con RCA

http://www.q-audio.com/images/balanced.jpg

Il tuo e' il caso "B"

I due piedini di ingresso vanno in parallelo all'uscita altoparlante e i due piedini di uscita possono essere il polo caldo e la massa dell'uscita cuffia, collegabile con la massa del trasformatore dell'altro canale..

Modificato: da patatino666
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Sicuramente la potenza dell'amplificatore e' sufficiente ad avere un alto volume in cuffia.

Se fosse troppo alto si puo' mettere in serie all'uscita dell'amplificatore una resistenza da 220 Ohm 1/2 W per ogni canale.

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Il problema e' la tensione continua presente sulle boccole di uscita.

Un partitore non risolve il problema e dissipa inutilmente potenza, mentre il trasformatore isola totalmente la massa della cuffia dalla tensione di alimentazione dei finali a ponte e contemporaneamente fornisce un minimo di carico ai finali.

Al massimo, al posto di R2,nello schema, ci vorrebbe un elettrolitico da 10 uF, 63 Volt, per isolare la componente continua, ma va poi parallelato con 100 KOhm, per evitare distorsione e rumori all'accensione.

Modificato: da patatino666
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Scusate ma...dove sono i valori ai quali attenersi come da tabella?

il C non polarizzato lo metterei tra 1 e 2.... 2-3-4 formano un attentatore a T,

La resistenza 1 farà da carico fittizio, ma servirà comunque attenuare un po'....

In ogni caso l'interposizione di questo circuito avrà un impatto sul timbro....anche se stiamo parlando di un T-Amp :whistling:

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questo è quello che dice l'articolo

1) Partitore resistivo "generico", adatto cioè ad interfacciarsi con la maggior parte delle cuffie.
Questo circuito, a differenza degli altri (vedi oltre ai punti 2 e 3), offre all'amplificatore un carico di tutto riposo (la resistenza vista dall’amplificatore dipende essenzialmente da R1), evitando problemi di instabilità che potrebbero insorgere nell'amplificatore in particolare condizioni di lavoro.
Il progetto del circuito proposto in fig.1 è stato realizzato dall'ing. Fulvio Chiappetta e tecnicamente può essere indicato come cascata di “pi greco” e “L”.
Nella tabella sotto riportata, sono indicati i valori dei componenti (per un solo canale) in funzione della potenza di targa dell'amplificatore, espressa su un'impedenza di 8 Ohm, cui si intende collegare il partitore:

034625d38fb019e5285a141b619c4557.jpg

4) Partitore resistivo per amplificazioni a ponte.
Per gli amplificatori con i canali a massa non comune, oppure quelli con circuitazione "a ponte", esiste la possibilità di connettere un partitore resistivo come quello proposto da Fulvio Chiappetta nello schema n.1, variando il valore della resistenza R1 e il suo collegamento al circuito, come visibile dallo schema sotto riportato: si noti anche che questo partitore richiede un collegamento all'amplificatore a mezzo 3 fili (per canale).
Per maggiori informazioni tecniche, si leggano gli articoli scritti sull'argomento dall'ing. Chiappetta sulle riviste Costruire HI-FI e Fedeltà del Suono.

57a41c9c39846a6ae5cf49c7600726aa.jpg

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