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PLC Forum


Ritorno Liquido


peppemanu

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Buonasera a tutti!

vi interrogo per un piccolo consiglio?

Quale misura ritenete più giusta per essere "sicuri" di non aver ritorni di liquido al compressore?

vi do alcuni dati

Temperatura evap. -10

Temp° condensazione +45 a manom. +40 a termom.

espansione a valvola , evapor. ventilato.

Vi chiedo ora che delta ritenete più valido tra temp evap a manom e termometro a contatto sul tubo?

4/5/6/7° ?

grazie

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L amico dei frighi

non interrogarci.... ponici semplicemente una domanda :P

la differenza tra la temperatura letta a manometro e quella letta sul ritorno col termometro deve essere tra i 7 e i 11°K circa . viene comunemente chiamato surriscaldamento

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Interrogare intendevo in senso di chiedervi un consiglio ovviamente!

non mi permetterei mai!! grazie della risposta :thumb_yello::thumb_yello::clap: ..

Una curiosita? il delta è da intendere in gradi centigradi? grazie

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Cia a tutti.

Se la domanda è

Quale misura ritenete più giusta per essere "sicuri" di non aver ritorni di liquido al compressore?

considerando che, come ha correttamente detto L amico dei frighi, si chiama surriscaldamento, più questo valore è alto, maggiore sarà la quantità di refrigerante liquido che è evaporato, di conseguenza minore sarà la possibilità di ritorno di liquido al compressore. inoltre un valore di 7/11°K è comunemente accettato per le termostatiche meccaniche. (per le termostatiche elettroniche questo valore si riesce ad abbassare)

Detto così però sembra che maggiore è il surriscaldamento, meglio lavora l'impianto; ma non è sempre vero.

Si devono tenere in considerazione almeno altri due fattori.

Il primo è che con i compressori ermetici o semiermetici, il raffreddamento del compressore viene effettuato dai gas in aspirazione. Ovviamente più questo è caldo meno raffredda il compressore.

Il secondo fattore è la resa dell'evaporatore, dove maggiore è la supreficie dello stesso interessata dall'evaporazione del refrigerante, con conseguente cambio di fase da liquido a gas e con il calore assorbito calcolato in base al "calore latente" dello stesso e non al "calore sensibile", maggiore è la resa dell'evaporatore.

Su quest'ultimo aspetto faccio due semplici esempi. Se in un evaporatore attraversato da un flusso d'aria, la temperatura della stessa equivale alla temperatura del gas (surriscaldamento massimo), è evidente che non ci sarà scambio termico, percui non rafrredda nulla. I grandi impianti di surgelazione sono spesso a pompa e non a termostatica, con il vantaggio di avere una resa massima dell'evaporatore in funzione del fatto che viene alimentato con una quantità di gas almeno tripla rispetto a quella che riesce ad evaporare.

Ciao

Blueice :smile:

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il rischio di ritorno di liquido non è tanto quando la macchina è in funzione stabile ma il rischio c'è in particolare all'avviamento ad es l'evaporatore è allagato di gas refrigerante parte il compressore e il liquido corre velocemente verso il compressore

altri casi è dopo gli sbrinamenti delle pompe di calore

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  • 1 year later...

Credo che la condizione unica per il quale il liquido non riesce ad evaporare tutto, sia una portata massica maggiore del carico, considerando una ventilazione efficiente.

Quindi non rimane altro che l'organo di laminazione che non riesce a regolare la portata.

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Forse l'organo di laminazione non è in grado di controllare il flusso?

molto probabile, anche dovuto al fatto che qualcuno non l'abbia tarata bene

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Frigorista modena

Non è così.

Sarebbe così se la termostatica fosse un rubinetto, ma dato non lo è anche se lei chiude al massimo un po' di refrigerante passerà sempre e quando arriva al l'evaporatore e non evapora col tempo tornerà liquido.

Sai quanti compressori scoppiati ho visto per quel motivo?

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Credo che la condizione unica per il quale il liquido non riesce ad evaporare tutto, sia una portata massica maggiore del carico, considerando una ventilazione efficiente.

Quindi non rimane altro che l'organo di laminazione che non riesce a regolare la portata.

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Si è vero è una condizione possibile, quindi possiamo affermare che una termostatica non è in grado di controllare il flusso di refrigerante in ogni caso.

Ma come i può evitare che succeda una cosa del genere?

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Frigorista modena

Non si può, se non con centraline che avvertano temperature anomale dell evaporatore dopo uno sbrinamento ad esempio, ossia dopo lo sbrinamento questo deve essere a temperatura positiva altrimenti il ghiaccio mica si scioglie, o che sentano se le ventole si fermano.

Proprio la settimana scorsa ho sostituito un compressore da 1000 euro per quel motivo, e tutti quelli che entravano in cella mica uno che abbia detto che strano le ventole non vanno.

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Frigorista modena

Si perché durante la notte l'evaporatore era impaccato di ghiaccio e il compressore che era bello grosso ha continuato andare ore e ore e alla fine è scoppiato.

Valvole elettroniche per semplici celle francamente mi sembrano sprecate, oltre che costose, ma forse non hai capito che il problema è un altro, è fermare sia la valvola o il compressore che è difficile, ci vorrebbe un calcolatore di surriscaldamento che quando segna 0 kelvin blocca tutto.

Volendo si fa tutto, ma vallo a dire a chi compra che deve spendere centinaia di euro in più per centraline.

La teoria va bene è pratica che frega.

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Oppure basterebbe un semplice pressostato che chiude la valvola di intercettazione quando la pressione scende sotto un certo valore. Questo non costa molto.

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Frigorista modena

Tutto si risolve, se riesci a convincere il cliente a pagare di più per una eventualità molto remota.

Se ci riesci ti faccio i miei complimenti.

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Frigorista Carpi
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Si perché durante la notte l'evaporatore era impaccato di ghiaccio e il compressore che era bello grosso ha continuato andare ore e ore e alla fine è scoppiato.

 

Modena, non è intervenuto il pressostoto di bassa? Di solito hai un crollo della pressione quando si impacca tutto.

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