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220 V Tra Fase E La Messa A Terra


Massimo Chieri

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Massimo Chieri

Salve ho effettuato un prova con il tester ad una presa di un impianto mi risulta tra fase e messa a terra 220v ma non c'è corrente ..ciò che significa quindi ..? C'è qualcuno che mi può aiutare a capire ..grazie a chi mi risp,,!

Modificato: da Massimo Chieri
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Direi che è una misura giusta, la differenza di potenziale tra una fase e la terra dovrebbe essere la stessa tra la fase e il neutro.

presumo che il tuo sia un sistema TT il che significa che il neutro del centro stella del secondario del trafo di cabina MT/BT è connesso franco a terra quindi in pratica il neutro e la terra hanno lo stesso potenziale che in teoria dovrebbe essere zero.

se vai a misurare nella tua presa tra neutro e terra in un impianto sano ti dovrai trovare valori di tensione di qualche Volt.

mi risulta tra fase e messa a terra 220v ma non c'è corrente

Come hai stabilito che "non c'è corrente"??

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Massimo Chieri

Direi che è una misura giusta, la differenza di potenziale tra una fase e la terra dovrebbe essere la stessa tra la fase e il neutro.

presumo che il tuo sia un sistema TT il che significa che il neutro del centro stella del secondario del trafo di cabina MT/BT è connesso franco a terra quindi in pratica il neutro e la terra hanno lo stesso potenziale che in teoria dovrebbe essere zero.

se vai a misurare nella tua presa tra neutro e terra in un impianto sano ti dovrai trovare valori di tensione di qualche Volt.

Come hai stabilito che "non c'è corrente"??

Direi che è una misura giusta, la differenza di potenziale tra una fase e la terra dovrebbe essere la stessa tra la fase e il neutro. Ho

presumo che il tuo sia un sistema TT il che significa che il neutro del centro stella del secondario del trafo di cabina MT/BT è connesso franco a terra quindi in pratica il neutro e la terra hanno lo stesso potenziale che in teoria dovrebbe essere zero.

se vai a misurare nella tua presa tra neutro e terra in un impianto sano ti dovrai trovare valori di tensione di qualche Volt.

Come hai stabilito che "non c'è corrente"??

perché o provato ad inserire un dispositivo a 220v ho spostato i seguenti fili fase terra laterali e staccando il neutro e non funziona ..ma non è bruciato ..!!

Non avrai scoperto l'energia a costo zero, adesso ci provo anche io e poi caso mai lo brevetto :smile: :smile: :smile: :smile:

facile fare battute quando una persona appena intrapreso questa professione ..! Noto un certo sarcasmo ..!

Direi che è una misura giusta, la differenza di potenziale tra una fase e la terra dovrebbe essere la stessa tra la fase e il neutro.

presumo che il tuo sia un sistema TT il che significa che il neutro del centro stella del secondario del trafo di cabina MT/BT è connesso franco a terra quindi in pratica il neutro e la terra hanno lo stesso potenziale che in teoria dovrebbe essere zero.

se vai a misurare nella tua presa tra neutro e terra in un impianto sano ti dovrai trovare valori di tensione di qualche Volt.

quindi è un procedura in cabina mt che il neutro sta messa a terra ho capito essendo il neutro a potenziale 0 divenne lo stesso anche il neutro giusto .,?! comunque grazie della serietà .! Sono ancora alle prime armi..credo che è sempre buono confrontarsi con persone che hanno più esperienza .!

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Massimo, a parte tutto quello che hai ricopiato! Fai copia e poi incollalo nella finestrina quote altrimenti non si capisce bene .

Ok ritorniamo all'argomento:

perché o provato ad inserire un dispositivo a 220v ho spostato i seguenti fili fase terra laterali e staccando il neutro e non funziona ..ma non è bruciato ..!!

Fai attenzione perchè questa potrebbe diventare una operazione pericolosa per te e anche per gli altri, piuttosto discutine tranquillamente nel forum prima di provare a fare certi esperimenti.

Da quello che scrivi ho capito che sei alle prime armi e comunque se colleghi la fase e la terra al posto del neutro e "alimenti" un carico monofase ti dovrebbe fare intervenire subito il differenziale di casa perchè giustamente la vede come una dispersione verso terra, sempre che ci sia....

quindi è un procedura in cabina mt che il neutro sta messa a terra ho capito essendo il neutro a potenziale 0 divenne lo stesso anche il neutro giusto .,?!

Allora il neutro del centro stella del secondario del trasformatore è connesso a terra in certi casi anche lungo la linea di distribuzione il conduttore di neutro è collegato a terra quindi assume lo stesso potenziale della terra cioè zero

Quindi deduco da ciò che l'impianto di messa a terra e buono .?!

Per capire se l'impianto di terra è buono oltre alle verifiche e ispezioni visive ai componenti dell'impianto c'è uno strumento apposito che misura il valore di terra, con il tester ti da una misura molto approssimativa anche perchè puoi misurare solo differenze di potenziale espressa in Volt, mentre lo strumento misura proprio il valore reale della resistenza di terra espresso in Ohm.

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Massimo Chieri

Si per ulteriore verifica con un multi metro come dovrei fare per vedere se la messa a terra tramite legge ohm .,!? E quali valori sono di norma per dire quanto l'impianto sta perfetto.?! Mi sapresti dare qualche dritta riguardo la misurazione in ohm

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Mi sapresti dare qualche dritta riguardo la misurazione in ohm

Un vecchio sistema per verificare la terra, anche se non ha validità di omologazione ufficiale, consiste nell'usare la legge di ohm.

L'ideale è disporre di un resistore da circa 1000W, ad esempio una stufetta elettrica od un fornelletto protatile elettrico, di 2 voltmetri in ca e di un amperometro ca.

Connetti la fase al resistore e chiudi il circuito sul morsetto di terra. Misuri la corrente circolante e, contemporaneamente, misuri la tensione ai capi del resistore e la tensione fase-neutro.

La differenza tra i 2 valori corrisponde alla caduta di tensione dovuta all'incirca alla resistenza di terra; il valore è leggermente maggiore del reale perchè è influenzato anche dal vala resistenza tra centro stella del trasformatore di cabina e terra.

Dividi la differenza di tensione per il valore di corrente circolante ed ottieni il valore della resistenza di terra.

Se non hai i 2 voltmetri puoi usarne uno solo, facendo lo scambio veloce non dovrebbero esserci significative variazioni della tensione di rete che possano inficiare al misura.

Ripeto la misura non è valida in assoluto, ma ti da una buona approssimazione.

Modificato: da Livio Orsini
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Non hai corrente perché non c'è carico.Puoi avere tensione a vuoto senza corrente,ma non viceversa.

Il multimetro ha un'altissima indipendenza d'ingresso ,ecco perché riesci a leggere la ddp senza danni.

Per misurare la resistenza di terra bisogna utilizzare uno strumento adatto.

Fa' attenzione....

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E quali valori sono di norma per dire quanto l'impianto sta perfetto.?! Mi sapresti dare qualche dritta riguardo la misurazione in ohm

Massimo, credo che l'esempio che ha indicato Mirko nella discussione del post precedente sia abbastanza chiaro ed esplicito.

Valori di norma come dici tu in un ambiente come potrebbe essere un impianto di civile abitazione dove "potrebbe" andare bene anche un impianto che presenta una resistenza di terra di 1666 Ohm

In questi ambienti la tensione di contatto considerata pericolosa è di 50 Volt

il tuo differenziale di casa ha una soglia di intervento di 0,03 A

la tua resistenza di terra quindi applicando la legge di Ohm deve valere: R= V/I

se sostituisci i valori ti da 1666 Ohm.

In teoria quindi se hai un differenziale con qella soglia e un impianto che presenta quella resistenza il differenziale dovrebbe intervenire perchè circolerebbe una corrente tale che appunto lo farebbe intervenire.

Cosa diversa succede nella realtà perchè anche avendo alte resistività del terreno potresti arrivare anche 50 Ohm

Ovviamente un buon impianto di terra fatto bene a regola d'arte presenta dei valori piuttosto bassi e potresti trovare anche 2 Ohm

Però questo valore si misura con apposito strumento professionale il quale ti da un valore molto attendibile e preciso.

Spero di essere stato chiaro e correggetemi pure se ho sbagliato in qualcosa

Ciao e buona serata a tutti

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Carlo Albinoni

2 Ohm è veramente poco, 1666 Ohm è una enormità

Consiglierei di stare entro 200 Ohm.

Tra l'altro le norme italiane a differenza degli altri paesi non mettono un valore massimo ammesso di Rt.

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Carlo concordo perfettamente con te,

il valore di 1666 Ohm che ho indicato è solo teorico, in pratica da quello che ho visto io almeno è difficile trovare valori superiori ai 50 Ohm di Rt

ovviamente più basso è il valore e meglio è.

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Mirko Ceronti
E quali valori sono di norma per dire quanto l'impianto sta perfetto.?! Mi sapresti dare qualche dritta riguardo la misurazione in ohm

Direi che Traliccio ha risposto giusto aggirando il valore in Ohm e rispondendo

In questi ambienti la tensione di contatto considerata pericolosa è di 50 Volt

Poi certo, se uno si mette a giocare con la legge di Ohm, i numeri in termini di resistenza grandi o piccoli che siano, saltano fuori per forza, ma ciò che conta è il valore di tensione.

Infatti sempre in quella discussione sopraindicata, al messaggio N°# 19, troviamo

a vostro avviso un valore ottimale di resistenza di terra quale sarebbe ?

Basterebbe rispondere "la più bassa possibile" per essere sicuri di non sbagliare, ma risulterebbe quantomeno banale e non dissiperebbe curiosità alcuna.

Per cui pur non esistendo un valore fisso di riferimento (se non appunto il "più bassa è e meglio è") diremo che il valore della RTU deve far sì che una volta che si trova attraversata dallapiù alta corrente che può permanere nell'impianto senza che le protezioni intervengano, non si venga a creare un potenziale maggiore di 50 Volt.

Quindi la persona che entra in contatto con l'utilizzatore con guasto a terra, non deve essere sottoposto ad una tensione AC maggiore appunto di 50 Volt.

Saluti

Mirko

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