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Collegare termostati in serie


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Buongiorno a tutti, 

devo collegare due termostati in serie che poi vanno collegati ad un circolatore. Ho provato a fare uno schizzo di come penso che potrebbero essere i collegamenti materiali, ma vorrei prima essere sicuro.. Potreste darmi una mano?

Nello schizzo che allego i 3 fili L (blu), T (giallo) ed N (marrone) sono i 3 fili del cavo tripolare che collego alla scatola di derivazione. 

Allego anche foto dello schema interno dei termostati. 

51203d1449241834-collegamenti-elettrici-

schema.png

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Come deve funzionare l'impianto?

Secondo il tuo schema il circolatore si attiva quando entrambi i termostati danno il consenso, di solito dovrebbe essere il contrario, ogni termostato è associato ad una zona e quindi è possibile che un termostato chieda calore e l'altro no perché magari è in un zona momentaneamente disabitata o semplicemente è regolata ad una temperatura diversa, di conseguenza il circolatore deve partire quando uno dei termostati chiede calore alla caldaia e non quando lo fanno tutti e due.

La mia è solo una supposizione, non so come è fatto il tuo impianto, se ci sono elettrovalvole, più circolatori, tipo di radiatori e numero di zone, solo con queste informazioni si può valutare.

In ogni caso il tuo schema dal punto di vista elettrico è perfettamente funzionante.

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ciao Tsktsk 

la foto non si apre,dal tuo schema non riesco a capire se il filo giallo è la terra,poi vuoi che uno dei due termostati chiudendo il contatto faccia partire il circolatore o chiudendo entrambi , dacci maggiori dettagli.

BAD

 

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@maxpala2003 : è esatto, per questa parte dell'impianto il circolatore deve partire solo quando entrambi i termostati danno l'ok.  

@BADPI59: sì, il filo giallo è la terra 

grazie mille!

Modificato: da Tsktsk
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del_user_158461

Salve A Tutti.

Volevo solo chiedere per quale motivo i termostati sono in serie?

Se sono dei termostati ambiente ( per ipotesi) allora si può verificare che uno dei due ambienti venga influenzato dal termostato dell'ambiente che non gli riguarda.

Mi spiego, il termostato 1 è istallato nella stanza 1, il termostato 2 è istallato nella stanza 2, quando il termostato 1, rileva la temperatura per cui è stato impostato nell'ambiente 1 indirettamente anche l'ambiente 2 si troverà nella  medesima situazione dell'ambiente 1. allora perchè istallare due termostati? ovviamente la mia è un ipotesi.

Ago

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@BADPI59 intendi il filo marrone? in realtà non è collegato a nulla se non direttamente all'utilizzatore.. in che modo dovrei interromperlo?

 

@agos1969 sono termostati ad immersione, inseriti in due accumuli d'acqua (puffer e boiler). Il circolatore che è collegato ai due termostati deve partire solo se la temperatura del boiler è inferiore ad una certa soglia e quella del puffer superiore ad un'altra soglia. quindi è necessario che due condizioni indipendenti vengano verificate... 

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del_user_158461

 

Secondo normativa i colori delle line elettriche sono: 

Le tre fasi: nero, marrone, grigio.

neutro: blu

messa a terra: giallo verde

e come dice  BADPI59 nei collegamenti va sempre interrotta la fase

OK è chiaro anche il collegamento dei due termostati.

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scusate l'ignoranza... io non ho un impianto trifase.. fa differenza se interrompo il filo blu o quello marrone? 

(mi viene da pensare che "L" stia per "fase" ed "N" per "neutro".. sbaglio?)

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non sbagli L fase "nel tuo caso Marrone".......N neutro Blu quindi il tuo schema è giusto come dicevo sopra ma va cambiato il cablaggio colori per rispettare le normative.

 

BAD

 

Modificato: da BADPI59
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Secondo normativa i colori delle line elettriche sono: 

Le tre fasi: nero, marrone, grigio.

neutro: blu

messa a terra: giallo verde

e come dice  BADPI59 nei collegamenti va sempre interrotta la fase

Quale sarebbe questa fantomatica normativa?

Grossomodo la norma dice che in corrente alternata il blu identifica il neutro, il giallo verde la terra e tutti gli altri colori la fase, il resto come il fatto di interrompere la fase sono solo convenzioni che può essere giusto seguire, ma non c'è nessun obbligo normativo.

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salve sono molti anni che non uso termostati e simili.volevo pero' porvi un quesito.in questi casi dove il termostato e' immerso in acqua non e' assimilabile ad un pressostato polmone autoclave? se cosi non e' consigliabile cablare il tutto a 24 volt?se ho detto una castroneria me ne scuso.

saluti

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La parte immersa è quella relativa al sensore, poi dal foglio tecnico si conoscono le specifiche di isolamento e si sa se il dispositivo è adatto a lavorare a tensioni di rete.

Lavorare con tensioni SELV o PELV è sempre una cosa buona dal punto di vista sicurezza, però è obbligatorio solo in alcuni casi ben precisi.

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del_user_158461

Quale sarebbe questa fantomatica normativa?

Grossomodo la norma dice che in corrente alternata il blu identifica il neutro, il giallo verde la terra e tutti gli altri colori la fase, il resto come il fatto di interrompere la fase sono solo convenzioni che può essere giusto seguire, ma non c'è nessun obbligo normativo.

 Tutte le norme inerenti gli impianti elettrici in bassa tensione, espongono concetti di sicurezza legati al luogo di lavoro ed agli ambienti in cui vengono istallati.

In tutte le progettazioni che ho visionato in fase di esecuzione, viene sempre indicata l'interruzione mediante dispositivi di comando o di protezione sulla fase, perché solitamente la fase ha sempre una tensione ritenuta pericolosa al contatto per il corpo umano. Il mio parere e legato a questi fondamentali principi che fanno riferimento alle normative vigenti. 

Ago

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come dico sempre è opportuno distinguere tra ciò che dicono le norme e ciò che dice il buon senso. Non ricordo se nello specifico la 64-8 impone o no di interrompere la fase invece del neutro ma senz'altro il buon senso lo fa.

Modificato: da hfdax
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Certo il buon senso è importante ma dire che una cosa non è a norma perché chi ha fatto l'installazione la pensa in modo diverso mi sembra esagerato. Mi sembra inutile entrare nello specifico, dico solo che spesso si confondono le norme con le guide, anche se entrambe sono emesse dal CEI hanno ovviamente valenze ben diverse, tanto più che neanche le norme CEI hanno valore assoluto ma come ben sappiamo seguire queste normative ci garantisce la regola d'arte dell'installazione, ma non seguirle non vuol dire automaticamente che il nostro lavoro non è a regola d'arte, significa soltanto che dobbiamo dimostrarlo con i nostri mezzi e non con quelli del CEI.

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