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PLC Forum


ne 555 con transistor in uscita che non vuole funzionare.


fioresara

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ciao e grazie ancora per l'interessamento, ho fatto le prove ma nulla di fatto sul collerttore del bdx ho sempre circa 3,5 volt, ho provato a pilotare direttamente gli 11  led a 6 volt, la corrente assorbita vale circa 120 mA, perciò per tagliare la testa al toro alimento direttamente i led dal 555, ho provato ed è tutto ok. Cosa ne dite ? il 555 ha una corrente di uscita pari a 225 mA, ho un margine sufficente?

 

 

Fiorenzo.

 

 

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Rinunciare a capire perché non possiamo controllare un transistor .....:(

 ho un margine sufficente?

 

Si , ma non lo fanno nemmeno i ci..i ..... 

Modificato: da gabri-z
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ho fatto le prove ma nulla di fatto sul collerttore del bdx ho sempre circa 3,5 volt,

 

Spiega un po' come hai misurato questa tensione. 

Io ho la sensazione che tu l'abbia misurata con un tester in continua, mentre il 555 stava pilotando il BDX53.

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 ho provato a pilotare direttamente gli 11  led a 6 volt, la corrente assorbita vale circa 120 mA, 

Questo vuol dire circa 11mA scarsi per LED ......

11mA X 1K = 11V   sulla sola resistenza. Se hai alimentato a 6V , come te lo spieghi ? 

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ciao rispondo a Livio, esatto ho misurato la tensione in parallelo al led mentre funzionava il 555, ma ad una frequenza bassa e si vedeva il tester che oscillava, ed inoltre la luminosità era ridotta.

per Gabri, gli 11 led hanno una proria resistenza di 1 k e la corrente misurata era la corrente totale assorbita dai led (11)

 

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HAI ESEGUITO UNA MISURA IN MODO ERRATO!

Il transistor quasi certamente lavora in modo corretto.

Il tester poveraccio cerca di seguire la variazione di tensione, ma per sua natura è costretto ad uan certa integrazione quindi legge un substrato di continua.

Se tu misuri con un oscilloscopio vedrai che la tensione varia tra circa 0.3V e la tensione di alimentazione.

gli 11 led hanno una proria resistenza di 1 k e la corrente misurata era la corrente totale assorbita dai led (11)

E' impossibile! 

Con 6 V in un ressitore da 1 K può scorrere una corrente di 6 mA.

Considerando sul LED come minimo cadono 2.5 V con 1K di ressitere in serie la corrente può essere alm massimo 3.5mA!

Ora o tu hai compiuto errori marchiani di misura, o il tuo tester è da buttare, o ci stai dando dei dati di fantasia.

Modificato: da Livio Orsini
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spiegato il fattaccio, sono riuscito ad aprire un led e mettere in evidenza la resistenza in serie è di 270ohm e non 1 kohm come sembrava vedendola attraverso il tubetto di protezione........scusate. La spiegazione di Livio non fa una piega, allora per pilotare alla piena tensione o quasi i led cosa dovrei fare? il transistor vorrei metterlo, per fare un bel lavoro, ma se mi produce una diminuzione di illuminazione non mi sta bene........

 

Fiorenzo.

 

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ciao gabri, ho già fatto tale prova ma non cambia niente, ottengo sempre una luminosità bassa ed inoltre anche in continua, sul parallelo dei diodi ottengo 3,5 volt, invece dovrei avere circa 6 volt......o no? sembra che il transistor non riesca ad andare in saturazione, sarà farlocco?

 

 

 

 

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Scusa ma tu hai provato a variare il rapporto pieno-vuoto dell'onda rettangolare che genera il 555? Questo tipo di circuiti lo si fa per avere un effetto dimmer variando il rapporto pieno-vuoto (duty cycle) e tenendo una frequenza di circa un paio di kHz, così da non notare sfarfallamenti.

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scusate ho sistemato tutto, ho sostituito il tip 31c con un tip 120 e tutto va alla perfezione.....era il transistor guasto........ho messo una resistenza da 1k in base ed una 4,7k tra base e massa.

Grazie a tutti per i vostri consigli e per avermi dato retta mi spiace che vi ho fatto perdere tempo inutilmente...

 

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Gabri, non di disperare....l'importante è che prima o poi sia arrivato a capire il problema.

A onor del vero va dato atto a fioresara di essere una persona corretta.

Ha trovato la causa e non ha avuto remore e spiegare problema e soluzione adottata. Molti in situazioni analoghe spariscono.:toobad:

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 Molti in situazioni analoghe spariscono.:toobad:

Questo è vero , per cui , :thumb_yello:

Dato che soffro (spero di no , ma i fatti lo ''dicono'' in chiaro ) della stessa malattia di Tomaso ..... mi domando :

 Come si potevano misurare 3,5 V , oscillanti anche :whistling: , sul collettore di un transistor guasto alimentato a 6 V e comandato con onda quadra a 50% circa di duty-cycle ?

Scommetto che se provo tutti i miei transistor (i guasti li ho buttati , ho imparato la lezione :superlol:  ) nello stesso circuito , trovo più o meno lo stesso valore .

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Dipende da come è guasto.

Ti racconto un piccolo aneddoto che a uno come te può interessare.

Quando ero giovane, ovvero parecchie decine di anni fa, ho lavorato come addetto alla certificazione di qualità di apparati militari.

Si trattava, nello specifico, di un  sistema di test per batterie di missili anti aerei che, oggi sono abbondantemente superati ed osoleti.

Dunque il progetto era USA e la mia azienda costruiva su licenza.

I progetti militari, alcontrario di quelli civili, sono fatti in modo tale che basta che un componente esca di poco dai paramentir tipici perchè il circuito non funzioni più.

La ragione è evidente; in caso di fuga (pardon ritirata strategica) basta asportare velocemente pochi componenti per rendere inservibile l'apaprato.

Quando iniziammo i lotti di produzione NATO la Rayton produceva i transistor impiegati che, pur rientrando nella specifica JAN2N1890 (accidenti ricordo ancora la sigla, che memoria che ho:P) avevano un Hfe tipico un poco minore.

C'era un circuito a soglia che 9 volte su 10 non rientrava nei parametri. Io avevo trovato la giusta correzione, cambiando leggermente la polarizzazione. però non era possiible effettuare la modifica se non dopo che tutta la procedura burocratico fosse stata espletata e, comunque, mi venne fatto notare io non potevo proporre modifiche, il mio compito era esaurito con la segnalazione del "guasto" ripetitivo.

Rimaneva il problema delle consegne. Ogni mese dovevano essere consegnati 30 apparati funzionanti secondo specifiche. I controllori eran militari, quindi se c'era scritto che la lampadina si diveva accendere con un segnale applicato all'ingresso "X" compreso tra 20mV e 30mV, così doveva essere, altrimenti l'apparato non veniva accettato.

E lì ebbi una delle mie idee brillanti.:clap: (autoapplauso)

Avevo notato che scaldando i transistori, tramiti sovracorrente di collettore, sino a che il case raggiungeva un colore brunito (ma poi a freddo tornava al colre originale), il transistore aumentava di motlo il suo guadagno. Questo fino a quando, dopo poche ore, tirava le cuoia.

Detto fatto. Senza dire niente a nessuno perchè altrimenti sarebbe scoppiato un caso internazionale, preparai un certo quantitativo di transistors "truccati".

Per 6 mesi gli apparati uscirono consì, poi ilgiro burocratico si completò. Vennero apportate le modifiche alla polarizzazione del transistore e non ci fu bisogno di sostituire i transistori con quelli truccati.

Poi 4 squdre di persone partirono per i paesi che avevano ricevuto gli apparati precedenti per effettuare i revamping quindi sostiutirono anche i transitori che oramai eran defunti.

 

Così chiudo in bellezza l'anno 2015 con un ricordo della gioventù

 

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