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Come scegliere un televisore


Luigi Di Donato

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Luigi Di Donato

Fonte : Facile. com

Buongiorno.

 

 

Scegliere un TV non è semplice: tutt'altro. Al giorno d'oggi si possono trovare in commercio centinaia di televisioni di marche differenti con caratteristiche e specifiche diverse da un modello all'altro. 
Si è assistito negli ultimi anni a una vera e propria invasione di sigle, numeri e tecnologie e chi non ha seguito costantemente tutte le evoluzioni del mercato, oggi, potrebbe avere le idee confuse riguardo la scelta di una TV
Fino a qualche anno fa la domanda ricorrente era una sola: è meglio un TV al plasma, LCD o a LED
Ad oggi questa domanda è ancora valida, ma al tempo stesso si sono aggiunte ulteriori tecnologie (DLNA, USB, Smart TV, LED, OLED e 3D attivo/passivo) che hanno reso la scelta ancora più complicata.
Con questa guida cercheremo passo passo di aiutarvi nell'acquisto del vostro TV, fornendo qualche spunto sui modelli e le caratteristiche, e cercando di trovare un buon compromesso tra il budget a disposizione e l'esperienza visiva e funzionale.

 

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Luigi Di Donato

Dimensioni di un televisore

La dimensione di un TV è la prima scelta da fare tenendo in considerazione lo spazio nel quale verrà posizionata e più precisamente calcolando la distanza che c’è tra le sedute da cui si guarda la TV e l’apparecchio.
Contrariamente a quello che si potrebbe credere, una maggiore dimensione dello schermo non significa necessariamente migliore visibilità. Infatti se lo schermo è troppo grande rispetto alla distanza di visione, l’immagine potrà risultare “pixelizzata”, rendendo i dettagli non definiti. Diversamente, uno schermo troppo piccolo, fa si che alcuni dettagli non vengano percepiti correttamente. 
Di conseguenza è meglio scegliere sia la risoluzione dello schermo che le sue dimensioni in funzione allo spazio che si dispone in casa e alla distanza tra apparecchio e divano/seduta. 
Per beneficiare al massimo della qualità della televisione, si deve quindi trovare uno schermo che consenta di ottimizzare la qualità di visione, beneficiando al massimo delle qualità dell’HD. 
Dal punto di vista esclusivamente tecnico, nella maggior parte dei casi, non ci sono differenze qualitative tra uno schermo grande e uno più piccolo, ragion per cui, all'interno dei modelli una stessa famiglia di televisioni è probabile che si trovino gli stessi componenti interni e la stessa tecnologia.
La differenza sostanziale sta nel prezzo. A pari condizioni, i modelli più grandi, proporzionalmente, hanno un prezzo più basso rispetto ai modelli più piccoli (tra un TV 24'' e un 32'' è più conveniente scegliere il 32''). Inoltre, i modelli più voluminosi possono riprodurre l'audio in maniera migliore in quanto sono dotati di altoparlanti più grandi.

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Luigi Di Donato

Frequenza di refresh 

Acquistare una televisione che abbia come riferimento il valore della frequenza di refresh è del tutto inutile se non controproducente. Il valore indicato in Hz (100 Hz, 200Hz, 600Hz ecc..), viene erroneamente preso come riferimento per la fluidità delle immagine quando difatti indica il numero di volte nella quale l’immagine viene aggiornata (“rinfrescata”) al secondo.La maggior parte dei televisori ha una frequenza di 50Hz e solo in quelli di nuova generazione (3D - led wall) possono arrivare a 240 Hz. Per mantenere un valore in Hz alto, la tecnologia del televisore tende a creare nuovi fotogrammi che realmente non esistono nella sorgente, interpolandoli a quelli esistenti. Questa operazione da una lato offre una maggiore fluidità all'immagine, dall'altro aumenta il rischio di artefarla.
Per una buona TV la frequenza media consigliata varia dai 50 ai 100 Hz

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Rapporto di contrasto

Il rapporto di contrasto non è altro che l'abilità della TV di visualizzare contemporaneamente immagini brillanti (bianche) e scure (nere), dando un’indicazione di quanto il bianco è più luminoso rispetto al nero. 
Il contrasto può essere misurato con due metodi: ANSI e Full On/Off. Il primo metodo (ANSI) si basa sulla percezione del bianco e nero in un'unica schermata su una scacchiera con 8 caselle bianche e 8 nere. Questo metodo, rappresenta una situazione più verosimile, in quanto un’immagine nello schermo può contenere sia zone di luce che di ombra, facendo rilevare quanto le zone di luce influenzano quelle nere e viceversa. 
Il secondo metodo Full On/Off, permette invece di misurare valori più elevati, riproducendo nello schermo prima la luminosità di una schermata totalmente bianca (Full ON) e successivamente interamente nera (Full Off). 
Il rapporto di contrasto può essere poi suddiviso in due categorie, definite "dinamico" e "statico". Per contrasto statico si intende la capacità fisica del pannello nella visualizzazione del nero in rapporto alla sua condizione opposta. Il contrasto dinamico è invece frutto di ottimizzazioni elettroniche che si riferiscono al complesso dei sistemi di retroilluminazione forzata e artificiale, non avendo nulla a che vedere con le caratteristiche del display.
La maggior parte dei produttori, cercano di “gonfiare” i numeri, mettendo volutamente in evidenza le caratteristiche effettuate con le misurazioni Full On/Off, pubblicizzando contrasti altissimi (1:1.000, 10.000:1, 100.000:1, ∞:1) e le “potenzialità” al contrasto dinamico riferendosi quindi a condizioni assolutamente incompatibili con la reale resa del pannello. 
Un'azienda seria dovrebbe adottare il sistema ANSI+Contrasto Statico, in quanto si avvicina maggiormente alla condizione reale di visione dei filmati.
In generale, leggendo solo le caratteristiche tecniche, non è possibile avere informazioni certe sulla qualità dell’immagine, si consiglia quindi prima dell'acquisto, di provare le potenzialità di un TV previa visione dello schermo accesso.

 

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Luigi Di Donato

LCD, LED, OLED o Plasma?

I televisori al plasma, anche se riescono a garantire una resa migliore dei colori, usano una tecnologia ormai obsoleta che, rispetto ai TV a LED, presenta molti svantaggi. Difatti questa tipologia di televisioni, tendono a consumare molta più energia rispetto ai LED e tendono ad esaurirsi dopo un certo numero di ore.
Inoltre, dato il loro spessore, soffrono del fastidioso “effetto ghosting” che tende a lasciare impresse sullo schermo le tracce di immagini riprodotte in precedenza.
Hanno però un buon contrasto dell’immagine e una buona vivacità dei colori nella gamma delle tonalità, che di fatto risulta superiore rispetto agli schermi LCD. Inoltre l'angolo di visuale non è limitato: lo schermo può essere visibile da qualsiasi angolazione. 

I televisori LCD (display a cristalli liquidi) non emettono luce propria, ma sono dotati diretroilluminazione. La luce colorata, provocata da stimolo elettrico, passa sì attraverso ai pixel, ma non permette di oscurarsi al 100%, impedendo così di avere colori particolarmente profondi. Nonostante questo limite tecnologico, la qualità della luminosità, del contrasto e dei colori è comunque ottima. Se si vuole acquistare un TV a LED si consiglia di puntare su un modello dotato di LED local dimming, che permette di ottenere un livello di nero simile a quello ottenuto con i plasma.
La differenza tra televisori LCD e a LED è minima. I primi sono retroilluminati con lampade a fluorescenza, i secondi sono sempre LCD, ma con una retroilluminazione a LED che garantisce consumi energetici minori
Le case produttrici dichiarano che grazie a questa tecnologia gli apparecchi consumano il 30-40% in meno rispetto ai loro predecessori, ma in realtà, in base ad alcuni studi effettuati, sembrerebbe che i consumi dei TV tradizionali siano complessivamente paragonabili a quelli basati su tecnologia LED.
Esistono inoltre due tipi di TV a LED: gli Edge e i Full LED. Nei primi, la retroilluminazione del pannello è disposta lungo la cornice del televisione. Nei secondi, i LED sono disposti dietro tutto il pannello LCD, garantendo una qualità dell’immagine migliore, ma anche un costo elevato rispetto agli Edge.

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Luigi Di Donato

I televisori OLED (diodo organico a emissione di luce), sono gli ultimi usciti nel mercato che vantano della tecnologia più avanzata. I TV OLED, a differenza degli LCD/LED, non usano fonti di luce esterne per l’illuminazione dello schermo. Ogni pixel è infatti in grado di emettere luce propria, consentendo di avere colori vivi e realistici, ottimo contrasto e neri più profondi. 
Questa tecnologia inoltre permette di avere schermi più sottili, o addirittura con pannelli curvi o flessibili oltre che di avere consumi energetici ridotti
Al momento, questi televisioni hanno un prezzo molto alto, ma sicuramente rappresentano il futuro.

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Luigi Di Donato

HD-Ready, Full HD o Ultra HD?

Prima di conoscere singolarmente le qualità delle varie risoluzioni, è utile sapere che ogni immagine digitale è composta da piccoli punti (pixel), simili a piccolissime lampadine, che all'interno dello schermo possono assumere diversi colori e tonalità. Maggiore è il numero di pixel e la risoluzione, migliore e dettagliata sarà l'immagine. 
Con la definizione HD-Ready si indica un pannello che conta 1280 pixel in orizzontale e 720 in verticale, (generalmente indicati con 720p o anche 1280x720). Questa risoluzione è molto bassa se paragonata ai nuovi modelli in commercio, ma è comunque buona per la visioni di vecchi filmati. Questa tecnologia è comunque obsoleta, ma si può trovare nei modelli di TV a basso prezzo.
I TV Full-HD oggi sono quelli di uso più comune. Disponibili in varie misure e con caratteristiche di vario genere, hanno tutti uno schermo con 1920 pixel in orizzontale e 1080 pixel in verticale (indicato generalmente con 1080p o 1920x1080). 
Il Full-HD è in questo momento il  formato più usato (e probabilmente lo resterà ancora per alcuni anni), in quanto la maggior parte dei film prodotti e venduti, sono realizzati a questa risoluzione.
Nel mercato però stanno uscendo televisioni con una definizione e qualità maggiore: i TV UltraHD (UHD).
Questi televisioni contano 2840 pixel in orizzontale e 2160 in orizzontale (2840x2160), ma possono avere una definizione che rientra anche tra i 4096x2304 e i 7680×4320. Un maggior numero di pixel consente infatti di cogliere un dettaglio estremamente superiore, ricavandone una sensazione di coinvolgimento del tutto nuova, aumentandone sia il realismo dell'immagine che la profondità, e avvicinando la gamma che è in grado di vedere l’occhio umano.
Fanno parte dell’UHD, il 4K e l’8K. Il primo prevede una definizione pari a 2840×2160 pixel, il secondo arriva fino a 7680×4320 pixel. Di fatto l’approdo all’Ultra HD sarà approntato partendo dal 4K, e via via, con l'evolversi della tecnologia fino all'8K, facendo diventare l'Ultra HD il prodotto del futuro.

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Luigi Di Donato

Smart Tv e servizi aggiuntivi

Da un po' di tempo a questa parte cresce il numero di televisori capaci di interfacciarsi a una rete digitale domestica o di accedere a servizi via web. Le Smart TV (o Internet TV) possono identificare quei dispositivi che integrano al loro interno una connessione Internet e altre funzioni aggiuntive.
Infatti, grazie alla connessione a internet è possibile navigare sul Web, o tramite le app disponibili estendere le possibilità a giochi, social network, mappe e servizi. Grazie alla videocamera è possibile effettuare videochiamate (skype ad esempio) e in streaming accedere a contenuti video legali e on demand.
Si possono inoltre visualizzare foto e video memorizzati sullo smartphone, tablet, notebook o ascoltare mediante l’impianto hi-fi la musica presente sul dispositivo mobile.

 

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Luigi Di Donato

Cosa collegare al TV

È opportuno controllare tutti gli ingressi che determinano la tipologia di apparecchi periferici che possono essere collegati al televisore. Tra tutti è importante che ci siano:

  • Il Video Composito è lo standard minimo di connessione composto da un pin RCA giallo (video) e altri due RCA, bianco e rosso, per l'audio stereo. 
  • L'HDMI permette di visualizzare immagini ad alta definizione ed è necessario per connettere un lettore Blue-Ray, Satellitare HD, Computer, o TV e DVD players capaci di riconvertire il segnale ad alta definizione per incontrare le specifiche dello schermo. 
  • L'S-Video permette di mandare la componente analogica del segnale video attraverso una presa multipin. Il segnale audio non è incluso in questo tipo di connessione. 
  • Le uscite USB possono essere utilizzate per vari collegamenti (camere digitali, dispositivi digitali, ecc.). 
 
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  • 6 months later...

Ciao Luigi

ho ripreso questa discussione perché è finalmente arrivato il momento di cambiare tv

girando per i soliti centri Samsung regna sovrana ma sinceramente come marchio non mi fa impazzire.

Nella guida che hai messo a disposizione parla di molti fattori da tenere in considerazione ma non delle marche..

Tu cosa consigli ? io sarei orientato per un 55 o 65"

 

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Luigi Di Donato

Per i consigli sono la persona meno indicata, quando acquisto qualcosa penso solo a risparmiare visto che poi alla fine nell'80% dei casi il risultato e' uguale, cioe' dopo 2 anni devi solo pregare che continua a funzionare.

 

Il fatto e' che e' vero che la roba buona costa, ma non e' vero che quanto spendi tanto vale, ti posso portare come esempio Mivar, costava poco ma ottimi apparecchi.

 

Mio suocero all'epoca compro' un Nordmende, ottima marca, un milione e piu' di lire, una vera croce per me che ero il fidanzato della figlia e facevo il tecnico. si rompeva ogni mese, una volta il triplicatore, l'altra il verticale e cosi' via. Gli presi un mivar, intorno alle 400 mila lire e a momenti sono nonno e funziona ancora bene.

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