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Abbandonare il gas? Scelta impianto per villetta al grezzo


cesabas

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Buongiorno, sto trattando l'acquisto di una villetta a schiera, internamente ancora al grezzo.
Discutendo sulla tipologia di impianti da fare, stavo valutando la possibilità di non fare l'attacco al gas, ma utilizzare l'energia elettrica per riscaldare/raffreddare con pompe di calore ed un boiler elettrico per l'acqua sanitaria. Ovviamente sarebbe conveniente installare dei pannelli solari, meglio se con accumulo, per ottimizzare l'utilizzo dell'energia elettrica che sarebbe concentrata praticamente all'ora di pranzo e la sera.

Fare un impianto a pavimento, collegato ad un boiler con resistenza da alimentare con i pannelli e climatizzare tutta cosa potrebbe essere forse troppo costoso? In realtà avevo pensato ad una spesa sui 10.000€, ma a questo punto credo che o i pannelli solari o l'impianto a pavimento rientrino nel budget.
 

La villetta è di 2 piani, escludendo la taverna, di 45mq ognuno, ad oggi ancora al grezzo. Vorrei trovare una soluzione che non mi limiti per il futuro (oggi siamo solo in 2, domani chissà).

Vivo in abruzzo in una città di mare dove molto difficilmente si scende sotto lo zero.

 

Grazie se vorrete darmi qualche consiglio, buona giornata.

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  • maRK-2

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  • Simone Baldini

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Ciao

Io abito al nord e il gas non l'abbandonerei, forse xchè = perchè  lo USO.

Per abbattere i consumi e aumentare il confort, su un'appartamento da 119mq esposto a nord.

Con alcune modifiche, quelle possibili, ho ridotto la spesa portandola a meno di 1000€, dove 400€ sono per riscaldamento e il resto e acqua calda sanitaria.

Per limare un'altro pò le spese, appena possibile installerò un solate termico da utilizzare per l'acqua calda sanitaria.

Ma il sistema che adottero, probabilmente non è il classico,  xchè = perchè  ?? se controlli le bollette gas, vedrai che d'estate per mantenendo le stesse abitudini, la spesa di gas è minore.

Il motivo è dato dal fatto che l'acqua fredda in ingresso d'estate qui mi arriva a circa 17/18°C mentre d'inverno e di circa 5°C alzare con la caldaia e portare le temperatura dell'acqua in uscita a 45°C. cè un belpò di differenza

 

Per quello detto sopra, faro collegare l'uscita d'acqua del solare termico a 19° in all'ingresso dell'acqua della caldaia gas in maniera tale che la caldaia scaldi solo la differenza da 19 a 45.

Ma quello sopra sarà solo una limatura dei consumi.

Ho scartato il riscaldamento a pavimento xchè = perchè  per funzionare deve rimanere sempre accesa e ci vogliono 2giorni per raggiungere la temperatura di confort.

Quando ho rifatto l'impianto di riscaldamento, da specifiche del termotecnico, ho fatto portare un tubo da (non mi ricordo bene) diametro 24 sino al collettore, da lì ai termosifoni ho fatto mettere uno da diametro 14, in questo modo l'impianto fà da volano e l'appartamento si scalda in 30minuti

 

Regolamento

j) Divieto d'usare le K al posto di CH o C (perchè, cosa...), non come non, xche' come perche' ed altre distorsioni che provengono dall'utilizzo di videotel, irc ed SMS e che deturpano la nostra bella lingua.

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turista della democrazia

A prescindere dal fatto che Mark è già conosciuto per sparare numeri a caso, infatti quando, per quanto e perchè avrebbe l'acqua del solare termico fissa a 19°C? Quindi  i tubi non sono adibiti a volano termico ma bensì a condotti,  lasciamo perdere diametri maggiorati per ovviare a situazioni che normalmente e logicamente si fanno con le apposite apparecchiature. Inoltre il volano termico non ha alcuna prerogativa di scaldare prima, al contrario proprio per concetto ritarda la reattività iniziale per mantenere una scorta di energia una volta interrotta la fonte termica.

Comunque riguardo al quesito di cesabas occorre valutare per quanti gg/anno le temperature sono prossime allo 0 o comunque intorno ai 5/10°C, non tanto per la produzione di acqua sanitaria ma bensì per il riscaldamento dell'abitazione.

Il riscaldamento a pompa di calore standard tipicamente aria-aria o aria-acqua dove la fonte termica è l'aria esterna per quel che mi risulta ed allo stato attuale delle tecnologie non è molto conveniente quando occorre riscaldare per 5-6 mesi dei quali almeno 3 a pieno regime. Il discorso cambia in zone climatiche dove basta una scaldatina per un paio di settimane, in tal caso si adatta benone senza pesare troppo in bolletta anche il climatizzatore da "mercatone"

Costosi impianti ad alta efficienza infatti si avvalgono di sonde geotermiche dove l'energia termica necessaria al riscaldamento non proviene dall'aria esterna ma dal suolo.

Questo essendo a temp relativamente costante ed alta anche d'inverno non va ad influenzare le variazioni di resa dell'impianto in funzione delle temp esterne, in tal senso solo la tenuta termica dell'edificio influisce sui maggiori consumi quando fa freddo, mentre la pompa di calore con fonte termica aria esterna di per sè scende di resa quando fa freddo e   questo si agguinge al fatto che nel contempo l'edificio disperde di più (minor resa dell'impianto+maggiore dispersione= difficoltà di riscaldamento e/o consumi elevati)

Ovviamente solare termico, pannelli fotovoltaici, boyler sanitario a pompa di calore, tutto aiuta ma tutti sono soggetti alle variabili climatiche.

Quindi queste valutazioni occorrono per stabilire la convenienza.

Ad esempio ho notato che dalle mie parti durante l'inverno (novembre-febbraio) ci sarà stata una settimana di sole in tutto, tutto il resto nuvoloso, foschia e nebbia. Fotovoltaico e solare termico non è che avrebbero aiutato molto, certo chi li possiede sicuramente benefici ne ha avuti  ma sono sistemi in integrazione, se fossero state le uniche fonti energetiche/termiche avrebbero battuto i denti.

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Probabilmente Turista ha qualche risentimento, avevo un problema che alla fine mi sono risolto da solo :thumb_yello:

 

Umilmente, avrei le bollette del gas che da due anni mi danno ragione.

Sotto cè lo schema di funzionamento fatto "alla buona" da un'amico ingegnere termotecnico.

 

1cb7f83136b00bdfe244772c07f84df5.jpg

 

Non è stato stilato un progetto definitivo con i dettagli, solo xchè = perchè dovrei installarlo non dove abito attualmente, ma in un'altra abitazione altra regione.

 

 

 

 

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Andare a corrente per il riscaldamento, è praticamente un suicidio visto che non siamo in America dove la corrente costa pochissimo e in molte case il gas non arriva neanche.

 

 

Io ti suggerirei una caldaia a biomasse (pellet, legna... dipende dallo sbattimento) per il riscaldamento, un termoboiler per ACS; d'inverno lo scaldi con la caldaia, d'estate puoi farlo andare a corrente (o mettere il solare termico se proprio vuoi buttare via cartamoneta)

 

 

Per cucinare la cara vecchia bombola va più che bene, con 50€ ci copri dai sei agli otto mesi.

 

 

Boiler a PDC sono fuffolate, attualmente è una scusa per ammollarti un frigorifero al modico costo di 1000€, che non recupererai mai; quando avranno un prezzo più consono al loro reale valore, potranno essere considerati.

 

 

Fuffovoltaico e piani a indu-fuffa non mi esprimo neanche, mi sono già espresso in passato... specchietti per allodole, marketing, fuffa.

 

 

Per la cronaca pure io vivo al nord e il gas lo ho abbandonato oltre dieci anni fa, non ho potuto mettere la caldaia perché nell'appartamento i termosifoni non ci sono, quindi sono obbligato alla corrente per l'ACS tutto l'anno... ma se ci fosse un modo alternativo, lo userei (fermo restando che comunque anche col surplus di corrente pago lo stesso meno di quando andavo a metano)

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:thumb_yello::thumb_yello::thumb_yello::thumb_yello::thumb_yello:

 

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Qualunque cosa decidi di fare, per mè sarebbe meglio lasciarsi una "via di fuga" da eventuali errori di valutazione.

Aggiungere due tubi e lasciali li abbandonati per ogni evenienza non costa molto.

 

Dimenticavo, il mio di impianto l'ha progettato un termotecnico, che mi ha fatto litigare con l'idraulico che l'ha installato (mi aveva avvisato delle abitudini degli idraulici).

Ancora oggi ringrazio il termotecnico

 

 

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Io sono dell'idea che non ha molto senso spendere soldoni per impianti che ti fanno risparmiare 4 soldi...

Per carità, va valutata la situazione, ma spesso conviene spendere il minimo per l'impianto è cercare di risparmiare in altro modo (isolamento termico in primis, ecc ecc).

Alla fine anche l'impianto da 20mila euro ha una sua durata fisiologica...e se in quel lasso di tempo non riesco a risparmiare di più della differenza che c'è con la spesa di un impianto normale, ovviamente non ne varrebbe la pena.

Caldaietta, tubi e buonanotte...risparmi subito.

Che poi se c'è poca roba installata, è quella poca roba che si può rompere/guastare.

Al massimo anch'io vedo bene una stufa a biomassa abbinata, ma nulla di più. 

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ciao,considerando che sei in abruzzo e sul mare avresti un atemperatura esterna di una decina di gradi anche nei mesi piu' freddi e considerando che la casa è nuova avra una classificazione per lo meno C,per cui non vedo nessun problema ad installare una Pdc ad alta efficienza con sistema idronico con tubo da 20 mm in multistrato e come terminali metterei dei ventilconvettori ,la Pdc la prenderei anche per l'acqua sanitaria.Lascia stare il riscasldamento a pavimento per dove ti trovi non ne vale la pena in quanto il funzionamento di questi tipi di impianti e pressocchè continuo.Non dar retta alle chiacchiere di pseudoprogettisti ed improvvisati che ti hanno risposto,il posto dove si vive e le temperature medie esterne sono la discriminante che fanno propendere per un tipo d'impianto piuttosto che un altro.Se poi  integri questo sistema  ad un sistema a pannelli fotovoltaici e solari ti rendi energeticamente autonomo.

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Carlo Albinoni
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Andare a corrente per il riscaldamento, è praticamente un suicidio visto che non siamo in America dove la corrente costa pochissimo e in molte case il gas non arriva neanche.

 

 

Solo in Italia l'uso dell'energia elettrica è stato così penalizzato dagli anni '70 tramite la tariffazione "progressive" dell'energia elettrica domestica, a vantaggio di qualunque altra cosa che non sia energia elettrica (metano, GPL, pellet, legna, carbone....).

 

Con la riforma delle tariffe in corso, piano piano l'uso dell'energia elettrica diventerà meno penalizzante, fatto salvo che ognuno deve fare ben I conti per sè.

 

In ogni caso si tratta di un passaggio virtuoso verso le energie rinnovabili. Oggi il 40% circa dell'energia elettrica è da fonte rinnovabile, potenzialmente ancora di più.

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terminali metterei dei ventilconvettori

 

:( ossignur

 

Solo un progettista della zona sà consigliarti al meglio, i calcoli li effettua tenendo conto di tutte le condizioni soprattutto quelle dell'abitazione.

Digli che deve fare solo il progetto e che il lavoro lo faranno altri. :thumb_yello:

Il progetto non costa molto e visto che il lavoro lo fanno altri, non ha nessuna convenienza a NON fare un buon lavoro.

 

Spendi il meno possibile xchè = perchè secondo mè Valejola ha ragione

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turista della democrazia
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Probabilmente Turista ha qualche risentimento, avevo un problema che alla fine mi sono risolto da solo

La mala fede implica il divagamento su altri fronti (dove anche lì si è indifendibili) omettendo commenti su quanto fatto notare nel contesto presente.

Sei pregato di non sporcare questo 3d con il problema che con grande falsità dici di aver risolto dall'altra parte.

Sei invitato inoltre a commentare con cognizione di causa, se non sei all'altezza tecnica (e non sono l'unico convinto che non lo sei) lascia perdere, qui non è una gara a chi sembra più furbo.

Chiuso OT, da parte mia.

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A mè il termoconvettore l'ha sconsigliato il dottore, spero che qualcosa ne saprà.

la conferma l'ho avuta anche da google, "pneumologo termoconvettori"

Se andiamo tutti a zappare in giro ci rimarranno solo persone con le tonsille gonfie.

 

Prendi tutto per buono anche i termoconvettori, le informazioni "aggratisse" sono sempre "aggratisse"

 

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Tralascia la diatriba con Turista.

Nel tuo caso, ogni errore costa "successimanente" in manutenzione e costi d'esercizio.

E spesso sono superiori al costo dell'impianto

 

 

 

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Io valuterei nel tuo caso una soluzione "ibrida" che ormai tutti i costruttori propongono. Si tratta di una pompa di calore + caldaia che interagiscono con un'elettronica dedicata che ti permette di scegliere in ogni istante quale delle due fonti di calore sono piu' convenienti. Con una soluzione siffatta terrei anche conto della eventuale possibilita' di avere anche il raffrescamento a pavimento, visto che in piu' ti costerebbe solo un paio di deumidificatori (uno per piano). Purtroppo non ci e' dato sapere come evolvera' il mercato energetico in futuro e quindi avere 2 fonti energetiche diverse (a mio parere) puo' implicare una spesa immediatamente un po' piu' elevata, ma nel lungo periodo potrebbe risultare ben piu' lungimirante di soluzioni o solo gas o solo elettrico. Tieni in ulteriore considerazione che montare un impianto a pavimento un solare termico e/o una pompa di calore puo' migliorare la classe energetica della tua abitazione e permettere dei recuperi economici (parlo di recuperi fiscali) anche su abitazioni nuove.

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E' mai è possibile che non si possa dissentire senza usare toni offensivi?

Alle volte sembra di aver a che fare non con persone adulte ma con dei piccoli monelli.:smilie_nono:

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Simone Baldini

L'idea di abbandonare il gas ormai stà entrando in mente alla gente. Io sono del parere che il gas serva, soprattutto per dare una garanzia di fuizione del servizio. Le pdc sono ormai all'altezza di soddisfare i fabbisogni ma hanno sempre dei limiti d'esercizio che quando vengono superati è un problema.

Io opto sempre per il gas anche se oggi sul nuovo non è piu' possibile, quando hai un edificio isolato bene e vai a spendere una cifra inferore ai 1000 euro per riscaldare 150 mq, francamente inventarsi altro per ridurre questa cifra mi sembra assurdo. Se vuoi spendere meno ti prendi una casa piu' piccola!

Le pdc hanno ottime rese e consumano meno con temperature miti, ma basarsi solo sulle pdc si rischia di spendere come col gas. Un impianto ibrido sarebbe l'ideale ma a qual punto hai doppi costi d'installazione e di manutenzione per pochi benefici. Inoltre ti rimane il problema dei fornelli che dovranno essere ad induzione, dell'acqua calda sanitaria che dovrai avere anche li una pdc, e del rischio che se la temperatura scendo oltre lo standar non riuscirai a scaldarti a dovere.

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 Un impianto ibrido sarebbe l'ideale ma a qual punto hai doppi costi d'installazione e di manutenzione per pochi benefici. Inoltre ti rimane il problema dei fornelli che dovranno essere ad induzione, dell'acqua calda sanitaria che dovrai avere anche li una pdc, e del rischio che se la temperatura scendo oltre lo standar non riuscirai a scaldarti a dovere.

 Io, sinceramente, in una villetta come quella indicata, nella zona climatica del centro italia, farei riscaldamento con pdc e caldaia combinata in integrazione/sostituzione, adotterei un bollitore con un sistema solare termico, e lascerei i fornelli a gas. Se avessi anche un po' di fotovoltaico forse cercherei di togliermi anche i fornelli e (se la disponibilita' economica lo permette) farei l'acqua calda con uno scaldabagno a pdc+solare termico. Fare riscaldamento e sanitario con la stessa pompa di calore secondo me e' una soluzione troppo tirata, per fare sanitario occorrono troppi kw e la pdc lavorerebbe troppo a lungo in sanitario. I costi del gas per sanitario e cucina in un anno dovrebbero essere abbastanza bassi (io con una soluzione identica ma alimentata a GPL, 4 persone, casa 160 mq solare termico sottovuoto con bollitore da 200 litri spendo circa 250 euro l'anno di GPL). Oggi una caldaia a condensazione costa circa un migliaio di euro, il surplus dell'installazione come costo e' tutto qui, in quanto la maggior parte delle pdc attuali ha gia' a bordo l'elettronica per gestire la seconda fonte di calore per integrazione/sostituzione........ Nulla vieta di usare come seconda fonte di calore una caldaia a pellet, ma in quel caso i costi (di acquisto) aumentano un po' e c'e' sempre il discorso della "gestione" del pellet che per alcuni e' troppo scomoda........

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io seguirei il consiglio di valejola....per 90 metri una buona caldaia a condensazione e magari impianto a pavimento....in abruzzo sul mare ( io sto a san benedetto del tronto quindi ne so qualcosa) non conviene spendere cifre esorbitanti.
sicuramente avrai un isolamento con i controc...
quindi il gas ce lo vuole.......poi magari aggiungi una bella stufa a pellet se vuoi quella sensazione "effetto" camino

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Grazie mille per le risposte!

L'idea del pellet mi frena per la "scomodità". Ovviamente potrei installarlo ed utilizzarlo magari in quei giorni in cui le PDC non vanno per le temperature basse.
L'isolamento della casa dovrebbe essere buono, con cappotto da 10cm ed infissi in vetrocamera.
Ad oggi siamo in 2 e lavoriamo tutto il giorno, torniamo solo per pranzo e per cena. Considerate anche le le PDC verranno comunque installate per l'aria condizionata.
Se non faccio l'impianto per i termosifoni, con quello che risparmio per l'allaccio al gas e la caldaia, posso prendere i pannelli solari.

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Frigorista modena

Cesabas leggo sempre "scomodità" abbinata alla parola "pellet", che sicuramente a volte è vero, ma qualche sa

crificio bisogna pur farlo...se ci fosse una cosa comoda ed economica tutti la farebbero.

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Frigorista Carpi

Porto la mia esperienza:

Alcuni anni fa mi sono fatto un impianto fotovoltaico ad isola da 4,5 kw di pannelli e 16Kw di batterie al piombo.

Caldaia senza bollitore, con boiler elettrico che funziona automaticamente in base alla stato dell'energia accumulata nelle batterie.

Quindi per concludere le spese elettriche sono calate del 70% e quelle del gas di un buon 20% (in pratica il risparmio del gas e dovuto al boiler che va col fotovoltaico.)

quindi il mio consiglio e di non abbandonare il gas ma sfruttare l'energia del sole il piu' possibile.

 

Allego foto durante la realizzazione:

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Interessante visto che oramai i prezzi dei pannelli sono ribassati.

Il costo delle batterie a quanto ammonta?

E' da un po' di tempo che ci sto pensando ad un qualche cosa di simile.

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Ho clienti con impianti simili, sia termici sia fotovoltaici...poi scopri che sono case poco abitate o addirittura case di villeggiatura.:wacko:
E allora viene normale chiedersi "ma chi te l'ha fatto fare".
Sto logicamente prendendo in considerazione situazioni estreme, ma valutate bene i costi iniziali e le future manutenzioni/sostituzioni perchè poi il guadagno durante l'utilizzo deve sopperire a queste spese.

Altrimenti è solo un lavoro controproducente sotto tutti gli aspetti...

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quanto costano le batterie? e quanto durano?
perchè il prezzo del fotovoltaico è sceso forte ma rimane sempre il problema di accumulare energia da quanto so io

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