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Arduini (con la i di Imola finale) cosa ho capito e cosa no


kym

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Son nuovo del mondo arduino, ho iniziato con l'attiny85 (perchè mi serviva una cosa trovata già più o meno fatta) e son finito ad "arduinare" e a passare ore ed ore in cerca di sorgenti per le cose più disparate e per capirci un pò di più.

 

Ma nel frattempo mi ero dotato di (dalla cina con furore) di diversi arduino mini, mini pro e di atmel mega più schede di sviluppo (un paio me le son fatte io perchè non esistevano).

 

Cosa ho capito?  che Arduino in realtà non è altro che un "traduttore semplificatore" del linguaggio usato diretto e completo di Atmel studio e una interfaccia seriale TTL con annesso "booloader" che altro non è che un pre-programma dentro pre-caricato dentro l'atmel che permette di gestire il micro via porta seriale a basso livello (TTL), e quindi diventa USB.

 

Quindi mi chiedo una cosa:  che senso ha fare i mini senza il convertitore TTL-USB e fare anche i mini-pro con l'usb? cioè, si possono comunque programmare con l'ide di arduino usando un programmatorino da pochi euro in ISP  a che serve andare via TTL con un convertitore (che costa circa la metà di un programmatorino) sprecando spazio nel micro dall'occupazione del bootloader?

 

Qualcosa mi sfugge?

 

Alla stessa stregua perchè vedo decine, centinaia, migliaia di progetti (anche bellini) con all'interno un arduino intero quando basta metterci un atmel328p, un quarzo e 2 condensatori (2,50 euro) metterci un connettore IDC e fare una cosa più "fi*a" e professionale che si programma con il programmatorino (10 euro) in ISP direttamente?

 

Alla fine, arduino, parlo dell'hardware non è altro che una scheda di sviluppo per Atmel328 etc. con regolatore, usb-ttl, qualche led e connettoristica varia, comodo per fare le prove, si può vedere in tempo reale con la seriale che sta facendo il micro come una sorta di debug, ma poi il "prodotto" finale dovrebbe a mio parere essere su chip atmel o al massimo su arduino mini (per la comodità di essere già assemblato) programmato direttamente in ISP e saldato su un pcb fatto ad hoc.

 

Discorso diverso per gli shield che già fatti che si attaccano direttamente sopra, ma sempre tutte cose "sperimentali" che poi andrebbero fatte con un PCB ad hoc etc.

 

O penso male io?

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Cosa ho capito?  .....

 

Dividi in 2 il dispositivo: Hw e Sw.

 

La parte He è stata sviluppata per avere una piattaforma di sviluppo a basso costo. Ha già inglobato l'alimentatore e l'intefaccia USB.

Sul micro è stato precaricaricato il firmware che serve per comunicare via USB con il PC ed un programma di bootloader, ovvero il programma necessario a caricare il programma utente sviluppato tramite gli attrezzi software, ovvero l'IDE di arduino.

 

In pratica volendo si può anche fare a meno del firmware del boot loader. Si perdono tutte le facilitazioni che esso offre e si programma il micro atmel come si programmano tutti i micro.

 

Puoi acquistare micro atmel con già il bootloader precaricato, oppure puoi acquistre micro vergini e trovi in rete parecchia documentazione che ti insegna come caricare il bootolader. Ovvimaente questo vale per i micro in contenitore DIP che puoi facilmente inserire su zoccolo. Per i vari qsp diventa molto più laborioso.

 

Io per risolvere alcuni problemi di sensibilità ai disturbi, legati alla scheda arduino, mi sono fatto un layout ad hoc su cui ho montato un arduino nano che occupa più o meno lo spazio di un pic 12F877.

I risultati sembrano buoni.

Mi sono anche fatto un shield che mi porta i connettori di arduino a connettori a vite passo 2.5 mm e nello spazio tra le due file ho inserito un alimentatore per accettare tensioni esterne sino a qausi 20V.

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Allora ho capito giusto.

Però son curioso, posta una foto dell'arduino nano adattato....

 

Ma i fuse come si cambiano? i chip vergini sono a 1Mhz .... tutta la roba che i trova in giro è a 16Mhz ..... senza caricarci il boot di arduino come li setti i fuse con il programmatore?

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Però son curioso, posta una foto dell'arduino nano adattato...

 

Spiacente ma dovrei smontare l'apparato ed aprire la scatola e questo proprio non lo faccio; aspetta la prossima realizzazione.:)

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Ma i fuse come si cambiano?

 

Per questo devi leggerti il datasheet del micro.

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i chip vergini sono a 1Mhz ....

Come tutti i micro la frequenza dipende dall'oscilaltore che usi o dal quarzo che monti. A memoria credo che il limite per questi micro sia 16MHz.

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Premetto che ho esperienze antiche di programmazione in linguaggio "C".

Utilizzo Arduino UNO da un anno e mezzo in modo intensivo per realizzare progetti, cioè prototipi.

Le cose che mi piacciono di Arduino sono davvero tante, ne cito solo alcune:

1) la completezza del software (non si finisce mai di scoprire cose nuove);

2) la buona qualità dell'IDE e la velocità della compilazione;

3) la possibilità di verificare in tempi rapidissimi gli errori logici di programmazione, tramite la verifica (feedback) dei valori delle variabili che si possono visualizzare sul display (la gestione delle variabile numeriche è piuttosto critica).

4) la corposa documentazione reperibile in Internet, compreso librerie particolari;

5) i tanti ingressi e uscite di segnale che si allacciano ai sensori, senza dover provvedere a costruire PCB dedicati.

Se a ciò aggiungiamo i costi contenuti di Arduino e del display seriale con cui si riescono a fare millanta cose, senza altro hardware - e senza usare il saldatore - la programmazione diventa una cosa davvero veloce, piacevole e intrigante. Per nulla stressante.

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Comunque prima di elogiare tanto arduino (sia per la parte sw che hw) devi partire dal fatto che ha semplicemente messo a disposizione di chiunque un hardware di contorno già completo e un linguaggio talmente semplice che è comprensibile da chiunque. Poi se andiamo a vedere nel dettaglio hai interferenze sui pin analogici causate da una progettazione hw non ottimale, reset sporadici ecc. Poi il c di arduino impiega almeno 20 volte di più ad essere eseguito di un programma in c "puro".

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Arduino è un oggetto di divertimento per gli hobbisti, come me, ma trova largo impiego nella prototipizzazione, cioè nei laboratori di "ricerca e sviluppo" delle aziende, che cercano specialisti di software Arduino e nella gestione dei "sensori". Arduino non è per nulla disprezzato nelle grandi aziende di informatica. Così mi dicono.

Se un software fa bene il suo lavoro con Arduino Uno e con l'hardware di contorno, può essere utilizzato con una scheda cosidetta "proprietaria" che usa un microprocessore Amtel o altro ancora. Venduta senza far cenno alcuno ad Arduino, naturalmente. E con un software segreto, che più segreto non si può.

Risparmiare sulla progettazione e accelerare i tempi è una necessità. Sono le logiche di mercato. Del mercato attuale che "brucia" i prodotti in tempi radissimi e bisogna essere veloci e arrivare prima. Anzi, primi.

In ogni caso il consumatore ci guadagna. E questo a me sembra positivo, anche se fa morti e feriti tra gli ultimi.

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Concordo con Skele....  infatti era il dubbio che avevo io sul fatto di usare arduini per progetti "seri" lasciando bootloader e hardware arduino al posto di mettere un atmel puro, l'evenuale quarzo e programmarlo in ISP senza lasciare dentro altro.

 

Per esempio poco fa son riuscito dopo tanti tentativi ad usare il delay per un timer di 10 minuti senza bloccare l'esecuzione del resto del loop ed è venuto una figata di progetto, però, se lo carico via seriale (arduino) all'accensione penso nel momento che carichi i bootloader mi lancia un impulso su un led (se ci metto un relè comandato da un transistor devo mettere un condensatore altrimenti fa un micro impulso) invece se è puro senza il bootloader non lo fa, per caso l'ho scoperto, ma per puro caso proprio nel momento che son passato dal UNO al MINI che ho programmato via ISP.

 

Livio:  i chip vergini sono ad 1Mhz come li porti ad 8 interno senza modificare i fuse? negli Attiny85 sono ad 1Mhz vergini si può con i fuse portarlo a 8Mhz.

 

La questione nasce dal fatto che ho letto non ricordo dove che puoi modificare i FUSE anche per far diventare un I/O il pin reset.... ma poi non lo puoi più riprogrammare a meno di non resettare (cambiare) il fuse, si parla di attiny in genere o di atmega corrotti etc.

 

Probabilmente non mi capiterà mai di aver necessità di togliere il reset (al limite uso un chip con più i/o) ma sono curioso per natura :whistling:

Ho visto un apparecchietto cambia-fuse, tu hai mai cambiato i fuse ad un micro? come e con cosa? e per fare cosa?

 

http://www.simpleavr.com/avr/hvsp-fuse-resetter

http://waihung.net/using-internal-oscillator-on-atmega328p/

 

 

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Luigi dovresti smetterla con questa campagna pro Arduino a tutti i costi, sembri uno che ha azioni delle società che produce arduino.:lol:

 

Arduino è un ottimo dispositivo, ma con i sui limiti., punto. Non fa mirabilie è solo un oggettino comodo e divertente. Come Raspberry e altre schede similari.

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Risparmiare sulla progettazione e accelerare i tempi è una necessità.

Certoamente. Infatti produttori come TI, Micrchip (che ha anche acquisito il 100% di Atmel), STM, Intel, e via elencando hanno schede simil arduino per la valutazione dei micro e tools specifici per accelerare i tempi di sviluppo Hw.

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Poi se andiamo a vedere nel dettaglio hai interferenze sui pin analogici causate da una progettazione hw non ottimale, reset sporadici ecc

 

I reset sporadico, come anche blocchi del programma, son dovuti alla scarsa immunità EMC, ma per lo scopo per cui è stato progettato arduino la compatibilità EMC è sufficiente.

Quando poi si vuol utilizzare arduino seriamente per risolvere problemi di automazione e controllo bisgna metterci delle robuste pezze, disaccoppiare tutti i segnali da e per il campo, filtrare robustamente l'alimentazione.

Io per poter "pezzare" come si deve, ho usato arduino nano come se fosse un componente. Ho realizzato una scheda su cui ho inserito il nano come se fosse un integrato 40 pin dip.

Ora son più di 6 mesi che sta lavorando senza accusare problemi. Però non posso affermare di aver fatto prove esaustive, perchè le prove di compatibilità EMC devono essere effettuate con strumentazione specialistiche che non ho a disposizione. Diciamo che, in modo empirico, ho raggiunto la ragionevole convinzione di un funzionamento decente.

 

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Poi il c di arduino impiega almeno 20 volte di più ad essere eseguito di un programma in c "puro".

 

Puoi installarti la suite di atmel +visual tool di atmel o di MS così sviluppi il software di arduino in ambiente C/C++ con l'ottimizzazione tipica di un compilatore C/C++.
 

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Per esempio poco fa son riuscito dopo tanti tentativi ad usare il delay ......

 

 

Se all'accensione ti amnda alta un'uscita significa che non è inizializzata allo stato basso. Nella procedura di set-up, che lanciata dal reset iniziale del micro, devi mettere le condizioni iniziali anche delle uscite, se vuoi che partano come desideri.

 

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i chip vergini sono ad 1Mhz come li porti ad 8 interno senza modificare i fuse?

 

Questa non la capisco. Intendi forse che di default il micro è configurato per usare un oscillatore Lf? Se intendi questo è normale per quasi tutti i micro controllori.

 

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tu hai mai cambiato i fuse ad un micro?

 

Certo, tutte le volte che uso un PIC. E' sufficiente usare matlab dove c'è l'apposito tool. Anche per Atmel c'è qualche cosa di analogo nell sua suite.

Poi ci sono tools simili nei software dei vari programmatori.

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******N.d.M*******

 

Questo e gli altri messaggio compeltamente fuori tema son stati rimossi.

Per favore non iniziamo una rissa verbale.

Se avete qualche osservazione inerente al tema della discussione scrivete.altrimenti astenetevi.

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Livio, il problema che mi dava era che all'accensione (alimentando solamente il chip stand-alone) mi mandava per un istante alte due uscite proprio nel momento chiamiamolo di caricamento del bootloader, almeno crededevo, poi la pratica me ne ha dato ragione, e posso imputare a quello il problema o comunque ho risolto togliendo il bootloader, non ho cambiato niente nel listato e senza bootloader le uscite non fanno un istante di livello alto, se rimetto il bootloader invece lo fanno.

 

Il delay è un altra cosa ed altro micro (attiny85) su cui faccio girare un multibutton (a seconda di quanto lo tieni premuto o se lo premi due volte veloce manda alta un uscita) però mi serviva mettere una sola uscita non solo on-off ma anche timerizzata. Percui ho provato e riprovato in tutti i modi, ma non ho trovato un timer che potesse lavorare non all'interno del loop.  Nel lopp c'è solo la discriminazione di come premi il pulsante poi i vari pulsanti sono delle funzioni singole, se nella 1 mettevo il delay per farla durare 10 minuti, quando partivi con il click normale poi non potevi più usare gli altri 3 pulsanti virtuali perchè il micro ovviamente era congelato nella parte del pulsante 1.

 

Ho risolto egregiamente facendo fare il delay alla funzione uno di 10 minuti ma a far girare comunque il loop come se fosse un multitasking, e funziona pure.

 

Ora devo ultimare l'ultima modifica:  il 3/4 bottone si attiva tenendo premuto a lungo, uno più dell'altro.

Io li voglio separare voglio che e tengo premuto per il 4 non ci sia il passaggio per il 3 .... Perchè  con tutto a zero se voglio accendere l 4 devo far accendere il 3 .... non sono divisi l'autore del programma li ha intesi così e sto provando a modificare con un pò di varibili l'attivazione del 3 solo se la pressione dura più di X ma entro X ... mentre il 4 solo se la pressione è superiore di X .... insomma a personalizzarlo.

 

I chip vergini (attiny85 e atmega328 etc.) sono tutti settati tramite i fuse per usare l'oscillatore interno che è a 8mhz ma con attivo il bit di divisione X8 nei fuse, quindi funzionano ad 1mhz senza quarzo esterno.

 

E' poi l'ide arduino nel caso del 328 a modificare il fuse per fargli usare l'oscillatore esterno (non è previsto l'uso dell'interno, esempio metti come scheda mini pro e ti da le due scelte, anche se non le capisco nei fuse quando metti oscillatore esterno non gli devi dire se 8 o 16, sarà che setta altri accorgimenti.

 

http://www.engbedded.com/fusecalc

 

Dei pic non ci metto becco, pur avendoli usati non li conosco per niente.

Ma negli atmel/arduini etc.  per quale motivo hai dovuto cambiare i fuse? e come l'hai fatto? se l'hai fatto.

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LUIGI, tu che hai esperienze di programmazione in C .....

 

Potresti riuscirci sicuramente a fare un interfaccia simile a questa: http://it.emcelettronica.com/gfarduino-generatore-di-funzioni-arbitrarie-con-arduino

 

ma per questo progetto: http://forum.arduino.cc/index.php?topic=109849.0

 

Cioè, rendere fruibili stand-alone la selezione di frequenza e duty cycle (tramite encoder con step-variabile 1hz/10hz/100hz e 1khz/10khz/100khz) che vari in tempo reale tutto.

 

Sarebbe fighissimo un oggettino così stand-alone in pratica un generatore alimentato a 5V  che spazia tra 1hz ed 1mhz con dc indipendente.

Ovviamente il display un pò più grande un 16x2 che è anche più di semplice reperibilità con una riga la frequenza e l'altra il DC e da un lato un quadrato di setup.

 

Girando l'encoder passi sopra Duty, Freq e setup.

 

Quando clicchi su ad esempio la frequenza la vari ruotando l'encoder e quando ripremi la setti.

Stessa cosa per il duty cycle.

 

Quando invece premi su setup si apre una altra videata del display dove ruotando passi su step DC, step FREQ e EXIT

 

Se clicchi sullo step della frequenza setti ruotando uno di questi step 1hz/10hz/100hz/1khz/10khz/100khz e confermi con il click e poi o vai su exit e torni alla videata iniziale o cambi alla stessa maniera anche lo step del DC tra 1% e 10%  fatto questo exit e ti ritrovi sulla videata iniziale.

 

Ti piace? penso che piacerebbe a molti qui .... il tutto ben inscatolato in uno scatolotto con alimentazione 5V (diretta) o 7-25V con regolatore.

Si potrebbe aggiungere anche un paio di 18650 litio con la sua schedina di controllo per la ricarica

 

 

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proprio nel momento chiamiamolo di caricamento del bootloader,

 

Ma questo non è significativo, il bootloader dovresti caricarlo con sistema fuori servizio, ovvero senza collegamenti ad ingressi ed uscite fisiche.

 

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problema o comunque ho risolto togliendo il bootloader,

 

Questa non l'ho capita. Il programma di bootloader serve solo per caricare il programma esecutivo, poi rimane dormiente sino al riconoscimento di una richiesta di programmazione.

 

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I chip vergini (attiny85 e atmega328 etc.) sono tutti settati tramite i fuse per usare l'oscillatore interno che è a 8mhz

 

Ovvio è la configurazione di defoult.

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Ma negli atmel/arduini etc.  per quale motivo hai dovuto cambiare i fuse? e come l'hai fatto? se l'hai fatto.

 

 

No, non uso micro atmel se non come schede arduino, per cui non devo fare nulla.

Questo è uno dei pochi vantaggi che hai usando arduino.

Se devo lavorare con un micro embedded preferisco usare i PIC perchè li conosco meglio e perchè dispongo dell'attrezzatura necessaria.

Anzi sto pensando di usare come arduino le schede basate sui micro della Microchip, così almeno mi ritrovo anche tutti gli strumenti di sviluppo.

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Potresti riuscirci sicuramente a fare un interfaccia simile a questa:

 

Questo alvoro, visualizzatore a parte, è un po' povero come generatore, si basa per la generazione delle forme d'onda su un D/A_C R-2R con risoluzione di 8 bits, quindi con +/-127 livelli per semionda. Il principio è semplice si scrivono delle tablle che contengono i codici normalizzati per transcodiificare un conteggio di 256 bits. Variando il il clock del contatore varia la frequenza generata. Ho usato questo principio più di 40 anni fa per generare un sinusoide ed una cosinusoide a frequenza variabile. Non c'erano ancora microprocessori abbordabili e bastarano 2 PROM e 2 contatori da 4 bits in cascata.

L'encoder è usato come interfaccia al posto di un potenziometro

Comunque l'articolo è completo di tutto, anche dello sketch di arduino, ti basta scaricarlo, unzipparlo e caricrlo su arduino e funziona; se non funziuona hai fatto errori nel montaggio del circuito.

Anche l'altro che è stato presentato come video su youtube è un bel lavoretto.

Ma basta studiarsi un po' come funzionano i timer di arduino (atmel) è non è difficile da realizzare anche partendo da zero. E' solo un po' "palloso".

 

 

 

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Quando tu accendi (dai tensione) ad un atmel carica prima il bootloader e poi il programma che hai messo tu, il bootloader sta sempre diciamo in esecuzione.

Indipendentemente se sei in programmazione oppure no, infatti si dice che se programmi l'atmel senza metterci (come fa arduino) il bootloader il tuo programma all'accensione del micro si carica più velocemente (anche se credo che è roba di milionesimi di secondo).

 

Io parlo di micro già programmato, se c'è il bootloader dentro quando do tensione mi fa un lampeggio sulle uscite, se non c'è il bootloader (programmato ex novo senza arduino o con l'opzione per non usare bootloader) il lampeggio sulle uscite non c'è.

 

Perchè non lo so, ma ho provato diverse volte con due micro diversi, il bootloader se è presente come dai tensione fa un lampeggio sulle uscite, lo si vede chiaramente nell'oscilloscopio ma anche con i led se messi senza resistenza (3,3V).

 

Riguardo i due generatori, quello con il video su youtube controllato via seriale è fantastico, ho capito che è fatto di nulla a livello hardware ma fa egregiamente il suo lavoro.

Invece quello dell'encoder fa altre onde ma a me non servono e comunque fino a 1500hz. almeno la quadra, troppo poco.

 

Io vorrei l'interfaccia autonoma per quello che ora si controlla da computer, quello del video su youtube col listato sul forum di arduino.

Io l'ho provato, lo sto usando, è magnifico per quello che devo fare io, la rottura è che devi avere vicino un computer per controllarlo.

 

Per questo chiedevo a LUIGI se riusciva a farlo diventare stand-alone, penso che farebbe un oggettino che tanti desiderano.

Certo poi si può pure migliorare, in fondo può arrivare a 16mhz clock del atmega328, ma per l'uso comune 1 mhz basta avanza credo.

Il bello è poter partire da 1hz secco e cambiare il DC con precisione, con un potenziometro non ci riesci se non mettendo un multigiro e facendo dei range.

 

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Quando tu accendi (dai tensione) ad un atmel carica prima il bootloader e poi il programma che hai messo tu, il bootloader sta sempre diciamo in esecuzione.

 

Ma questo lo fa qualsiasi micro se ci hai caricato un programma di bootloader.

Il problema è che che sia Atmel o Microchip o qualsiasi altro, non va in esecuzione se non riconosce la connessione attiva.

Altra cosa che mi lascia perplesso è il mandare alte 2 porte non usate per la trasmissione dei dati. Se non è un boot loader farlocco o se non c'è stato errore di caricamento non deve succedere.

Quali sono le porte che ti vanno alte?

 

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Certo poi si può pure migliorare, in fondo può arrivare a 16mhz clock del atmega328, ma per l'uso comune 1 mhz basta avanza credo.

 

Non puoi salire oltre perchè devi avere un minimo di fattore di divisione.

Non hai risorse Hw sufficienti per poter avere un'interfaccia che non sia seriale. L'alternativa è quella di usare un'altro arduino per l'interfaccia e farli colloquiare in seriale.

 

Ho avuto 10 minuti di tempo ed ho guardato un po' più il SW e le libreririe, forse si può fare qualche cosa anche a livello Hw. Se ho un po' di tempo lo provo su di un Arduino mega e vedo se non è un lavoro lungo mettergli un'interfaccia con qualche tasto ed un  display.

 

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Queste due  PB5 e PB3 se c'è il bootloader appena do alimentazione fanno un lampeggio.

PB4 e PC3 ad esempio no....

Se tolgo il bootloader non lo fan nessun pin.

 

Dici che non si può arrivare più alto di frequenza? non supportano anche 20mhz (o più) gli atmega328 ?

Prova un pò se ti viene un idea di come renderlo stand-alone, sarebbe veramente comodo.

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PB5 e PB3

 

Su quale micro? attiny85 0 atmega328 ? Perchè con tutti gli arduino che ho provato (1, mega, nano) questo non accade.

Tu quel bootloader hai caricato?

 

Ho prvato al volo con una scheda arduino mega che ho in casa ma non esc il PWM, anche se ho cambiato il pin; in casa ora ho solo un'atmega ed un paio di nano; magari provo anche il nano. Ma credo che si debba fare qualche modifca e devo guardarlo meglio.

Per l'interfaccia è solo questione di risorse Hw per inserire i dati; forse basta un display 2x16 in I2C e qaulche tasto, per selezionare gamma di frequenza e forma d'onda.

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Atmega328 (arduino uno).... quello col bootloader originale lo faceva.

Poi ho programmato un atmega328 vergine senza mettere nessun bootloader (clock interno 1mhz come default) con il mio sketch e non lo faceva.

Incuriosito da questo fatto ho pensato che era il chip dell'arduino uno (o la scheda) che avesse problemi ed ho invertito i chip, quello dell'arduino come stand-alone e lo faceva (16mhz quarzo esterno) allora ho messo quello senza bootloader in arduino senza programmare niente e non lo faceva, infine gli ho messo il bootloader con l'ide 169 e lo faceva pure lui, cancellato a zero e messo solo lo sketch non lo faceva più.

 

Magari è una combinazione del mio programma (un multibutton) non lo so....  Però dimostra che una qualche diversità cè tra con e senza bootloader come dicono in tanti.

Come ti dicevo l'ho scoperto per puro caso altrimenti avrei messo un paio di condensatori e finiva li....

 

Si sicuro basta un display 16x2 e qualche tasto o un encoder rotativo (forse è più semplice).

Come forma d'onda fa solo quadra, io mi riferisco a quello controllato dal computer non quello con il display a colori che fa altre forme d'onda ma arriva solo a 1500hz

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Si sicuro basta un display 16x2

 

L'interfaccia è più povera ma il display deve indicare solo la frequenza, il tipo di forma d'onda e, nel caso di PWM, il duty. Con un po' di fantasia si può riuscire ad avere tutte le combinazioni. AL limite si può pensare ad un 4x16 sempre in I2C, per ridurre il numero di porte impegnate.

Per sceglere il tipo di forma d'onda basta un selettore a 4 o 5 posizioni, magari rrangiato come partitore resistivo e letto da un canale analogico.

Frequenza e duty possono essere impostate con 2 potenziometri a 10giri che permenttono una buona risoluzione.

Comunque son tutte ipotesi di lavoro che vanno analizzate. Analisi che puoi fare anche tu, perchè lo sketch è semplice e ben documentato.

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Però dimostra che una qualche diversità cè tra con e senza bootloader come dicono in tanti.

 

Che ci sia dfferenza è lapalissiano, non fosse altro perchè il boot di suo richiede determinate risorse Hw. Però mi suona comunque strano questo comportamento. A me non è mai successo, anche perchè se mi fosse successo me ne sarei accorto perchè quesi segnali li uso.

Potrebbe essere che sian messi alti come uscite e io li uso come ingressi quindi non me ne rendo conto. Alla prima occasione verifico.

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Livio, mi sopravvaluti e tanto anche. :superlol:

 

E poco più din un mese che traffico con ste cose...

Sto diventanto matto per un pulsante figurati fare una cosa come quella.

Vediamo se LUIGI ci sforna qualcosa in fondo per lui dovrebbe essere molto facile programma da molti anni.....

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Sto diventanto matto per un pulsante figurati fare una cosa come quella.

 

Basta applicarsi e pian piano ci si arriva; tutti siamo ignoranti solo che con lo studio, l'applicazione e l'esperienza diminuiscono un poco le cose che ignoriamo.

Poi c'è, invece, qualcuno che si crede un gran sapientone ed ignora tutti i pareri degli altri, anche quando è evidente che ha scritto una gran corbelleria. Questi personaggi sono invece da evitare ed i loro elaborati son da.....osservare con molta diffidenza.   ;)   :smile:

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  • Livio Orsini locked e unlocked this discussione

Già, poco più di un mese fa non sapevo nemmeno cosa erano i micro atmel, oggi non solo inizio a programmarli ma inizioa capirne anche di fuse, bootloader etc.

Un giorno farò l'astronauta :superlol:  e sarà arduino a controllare il mio "pollo" 15

 

Speravo che Luigi sfornasse un codice sarebbe venuto un bel progettino, lui che programma da un decennio o più lo saprebbe fare..... :(

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lui che programma da un decennio o più lo saprebbe fare..... :(

 

C'è anche chi ci crede.:smile:

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