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Obbligo messa a terra negli impianti condominiali?


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Recentemente ho acquistato un appartamento in un condominio del 1973 dove in qualche momento tra il 2000 e il 2008 (suppongo) hanno fatto il solito "adeguamento" degli impianti elettrici, posizionando dopo il contatori il classico quadretto con i differenziali+magnetotermici per ogni appartamento. Nelle canaline che salgono agli appartamenti ancora non ho guardato perchè da quello che ho visto in garage già mi sento male, ad ogni modo in casa c'è ancora... "lui":

http://img3.annuncicdn.it/f9/73/f9734a7d741842dbf1a56e065ab3504e_big.jpg

 

In pratica è la solita storia già sentita e risentita... cavi unifilari, canaline piene perchè in comune (tanto che nella scatola di derivazione in garage ho i cavi del garage adiacente) e ovviamente si sono dimenticati di portare terra nei garage.

La settimana prossima andrò a fare due paroline con l'amministratore, ma prima di ciò volevo sapere da qualcuno del mestiere:

  • I famosi lavori dell'epoca fatti un po' in tutti i condomini per l'installazione dei salvavita, da quale normativa/legge erano dettati ?
  • La normativa dell'epoca richiedeva di portare la terra in tutti i locali?
  • E se non lo prevedeva all'epoca, oggi come dovrebbe fare un povero cristo a portarsi, privatamente, la terra in garage passando per canaline sature?
  • Si può obbligare il condominio ad adeguarsi?... anche perchè il sottoscritto in garage di traffica parecchio e non è raro sentire di gente che ci resta secca in un vecchio garage senza terra, magari mentre usava la saldatrice.
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probabilmente il garage è proprio a norma così, essendo autorimessa non è permesso nessun altro uso e non sarebbero permesse prese quindi la terra non serve..

 

 

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Beh, intendiamoci:

La sua funzione principale è senz'altro quella di autorimessa ma:

  1. Arriva la corrente
  2. Arriva l'acqua potabile
  3. E' collegato alla rete fognaria per lo scarico dell'acqua

Tutte cose che fanno presupporre una qualche fruibilità ulteriore a quella del semplice ricovero per auto.

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x The USER: Legge 5 marzo 1990, n. 46 "Norme per la sicurezza degli impianti" a cui erano soggetti gli impianti (elettrico e non solo) relativi agli edifici adibiti ad uso civile. O meglio, devi far riferimento al D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n.46" nel quale all'articolo 5 (Installazione degli impianti) al Comma 8 è scritto "Per l'adeguamento (............... omissis). Si considerano comunque adeguati gli impianti elettrici che presentino i seguenti requisiti: sezionamento e protezione contro i contatti diretti, protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA."

Ora la Legge 46/90 è stata sostituita ed abrogata dal Decreto 22 gennaio 2008, n. 37 che nell'articolo 6 (Realizzazione ed installazione degli impianti) al comma 3 è scritto "gli impianti elettrici nelle unità immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all'origine dell'impianto, di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA".

 

Tieni presente che ad eccezione delle Norme CEI 0-16 e 0-21, tutte le altre norme CEI,  sono norme di buona tecnica e non norme di legge e pertanto, non sono strettamente obbligatorie. Le leggi sono approvate dal Parlamento e non da una associazione come il CEI.

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Quote

arriva la corrente ma ci sono prese o arriva solo con la luce?

quanti posti auto sono in totale?

Ci sono prese elettriche vecchie con scatola a muro che *presumo* non siano state create dai proprietari precedenti ma sono sempre state li.

In ogni caso al giorno d'oggi ho visto che i proprietari degli altri garage, e il precedente nel mio, hanno installato prese elettriche supplementari

 

Che differenza fa quanti garage ci sono?

Ad ogni modo lo stabile ha sui 18 garage

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oltre i 9 posti si è sottoposti alle norme antincendio, che rende la cosa ancora più complicata...

per come lo descrivi secondo me si sono "messi a norma" un po' e un po'... 

 

preparati che se per qualche motivo decidono di mettersi a norma seriamente volan soldini.. e i VVF prob farebbero togliere gli utilizzi elettrici dai box.

 

 

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Semmai, in primis..possiamo affermare che l'amministratore eventuale di questo condominio è tenuto a verificare le parti comuni, intese come servizi, impianti e sicurezza.

Nel nostro caso, dovevrebbe verificare che  la parte comune dei garage, risponda alle prescrizioni della normativa vigente in termini di luogo a maggior rischio d'incendio.

Qualcosa è cambiato in merito, ci sono vincoli meno restrittivi, ma una verifica preliminare dei VVFF sarebbe il primo passo per capire dove dirigersi.

Per il resto, la 90 aveva previsto un primo step di aggiornamento normativo, con l'adozione anche del solo differenziale l'addove non era previsto l'impainto di terra.

PS: I garage si possono intendere come particelle intese come box, univoche e di proprietà,  mentre   le pertinenti parti comuni dovrebbero essere soggette alla  responsabilità dell'amministratore. Semmai, eventuali porte taglia-fuoco in Rei, dovrebbero permettere di consentire entro i box prese elettriche in FM ed impianti anche canalizzati con tubazioni all'esterno. Provo a verificare cosa prevede la normativa oggi. Comunque, i VVFF possono certificare l'ambiente con livelli differenti.

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Una volta stabilito che si tratti di un autorimessa (area coperta destinata esclusivamente al ricovero, all sosta e alla manovra degli autoveicoli con i servizi annessi) e  non di semplici garage fuori terra, da Agosto 2011 (DPR 151/2011) un autorimessa per essere soggetta all'ottenimento  del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) da parte del Comando Provinciale dei VV.FF. deve avere una superficie complessiva coperta superiore a 300 m2 (il numero di posti auto è indifferente).

Nel caso delle autorimessa soggette al CPI si deve far riferimento al DM 1 febbraio 1986 e relativi aggiornamenti e/o aggiustamenti alle leggi e norme attuali in ogni caso, essendo luoghi a Maggior Rischio in Caso d'Incendio si devono rispettare le prescrizioni generali previste nel DM e ad eventuali prescrizioni specifiche richieste dal Comando VV.FF per a specifica autorimessa ad esempio per compensare delle deroghe.

Perchè un locale o box non rientri nelle pertinenze di un autorimessa è richiesto che tra il locale o box e le parti comuni dell'autorimessa vi sia una zona filtro, non è sufficiente la sola porta REI tanto più che in molte autorimessa, l'aerazione permanente viene garantita attraverso bocche di Lupo perimetrali che comunicano con le aree di accesso condominiali dell'autorimessa attraverso apposite apertura sui box e sulle serrane d'accesso dei box stessi  percui, non sempre è possibile chiudere con una porta REI il proprio box.

In linea di principio non è vietata l'installazione di prese di corrente nei box o nelle aree condominiali di autorimesse soggette a CPI, tutto dipende dall'uso fatto delle prese stesse, il problema sta nel fatto che una volta installata la presa in un box chi garantisce che venga utilizzata in modalità consene al luogo?

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Perdonami, ma quali sarebbero per la legge le "modalità consone al luogo"?

 

Cioè, la presa può essere ammessa o vietata a seconda di cosa ci attacco? 

 

Tipo un aspirapolvere per pulire l'auto è permesso, ma un caricabatterie per ricaricarne la batteria scarica è vietato perché lavora in condizioni di funzionamento non presidiato?

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Mi viene il dubbio che vista la varietà di termini usati, autorimessa, garage, box, non stiamo parlando tutti della stessa cosa, specialmente visto che adesso son saltate fuori pure le porte tagliafuoco.

Nel mio caso i garage, box o come volete chiamarli sono sul perimetro dell'edificio e danno sull'esterno singolarmente.

Quindi non esiste una zona comune chiusa o coperta che collega e permette l'accesso ai garage. Ogni unità è a sé.

Quindi direi che CPI e VV.FF possiamo lasciarli fuori

 

 

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qjueste cose le puo' affermare con sicurezza l'amministratore per cui ti conviene chiedere.

in caso di verifiche dei VVFF  ti assicuro che non usano la manina leggera,

per quanto riguarda gli impianti e'  una situazione normale in fabbricati dell'eta' del tuo.

comunque per modifiche rivolgiti a personale che rilasci le dichiarazioni del caso.

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