Vai al contenuto
PLC Forum


Domanda per i rivenditori o x chi lavora autonomamente


penna

Messaggi consigliati

Buongiorno

Volevo porre questa domanda a chi lavora in proprio in questo settore e sopratutto ai rivenditori

Se riusciste a trovare un venditore bravo, che conclude contratti senza mai abbassare il prezzo.

Secondo voi quale è la % giusta da dare ad un venditore che ti procura clienti?

quale è la % giusta invece da dare ad un venditore che su nominativi dati da voi lui trasforma in ordini?

quale è la % giusta da dare in caso di plus valore...esempio contratto di caldaia a condensazione piu installazione, su listino 1400 euro, lui la riesce a vendere a 2400 euro

su quel margine in piu' (1000 euro) che lui ha "creato dal nulla" quanto sia giusto dargli?

 

Grazie mille per le risposte

Link al commento
Condividi su altri siti


Quote

quale è la % giusta da dare in caso di plus valore...esempio contratto di caldaia a condensazione piu installazione, su listino 1400 euro, lui la riesce a vendere a 2400 euro

 

su quel margine in piu' (1000 euro) che lui ha "creato dal nulla" quanto sia giusto dargli?

 

Altro che premio! Meriterebbe un soggiorno gratis nelle patrie galere, già è quasi un furto il prezzo di listino maggiorarla del 71% è sicuramente una grassazione.

 

La definizione corretta non è "creato dal nulla", ma "truffato"!:angry:

 

Queste sono le operazioni che fanno crescere la nomea di "ladri" per gli operatori del settore; tutto a scapito degli onesti professionisti che applicano ricarichi onesti.

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

Altro che premio! Meriterebbe un soggiorno gratis nelle patrie galere

:roflmao:

 

Io sono dell'idea che un lavoratore bravo debba guadagnare bene (altresì detta meritocrazia) ma in questo caso devo dire che do ragione a Livio, vendendo una caldaia a prezzi di listino ci sono già dei margini importanti, non ne vedo proprio il bisogno di maggiorlarli ulteriormente. :smile:

 

Comunque per rispondere alla tua domanda , in genere il rapporto agente/mandante indipendentemente dal settore funziona così:

- all'agente deve essere assegnata una zona geografica di competenza.

- se i prezzi di vendita posso avere variazioni importanti viene fatta la cosiddetta "tabella provvigionale", l'agente ha la facoltà di applicare lo sconto che ritiene opportuno per concludere l'affare e ovviamente applicando sconti maggiori avrà provvigioni minori. Se i prezzi hanno variazioni minime può essere considerata una provvigione fissa.

- non c'è differenza di provvigione tra una vendita di un cliente trovato dall'agente e la vendita di un cliente che ad esempio ha chiamato in azienda, se rientra nella zona dell'agente questo deve essere affidato a lui e ne deve percepire le provvigioni. Il motivo è semplice, se non viene applicata questa regola il mandante divente concorrente dell'agente (il che è un paradosso).

Unica eccezione è rapprensentata da quei clienti che già esistevano prima dell'arrivo dell'agente e che per qualche ragione l'azienda ha deciso di gestire direttamente (clienti direzionali) ma anche in questo caso, seppur in misura minore, l'agente in genere ha diritto ad una provvigione.

 

Per quanto riguarda il margine dei 1000 euro in piu, se fosse un mio agente guadagnerebbe una bella raccomandata con su scritto che al ripetersi di una cosa del genere il contratto verrà risolto e l'agente dovrà trovarsi un altro mandato.

1000 euro potrebbero anche sembrare un incasso interessante nell'immediato, ma questo comportamento nel tempo potrebbe arrecare danni non indifferenti all'azienda.

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Come scrive giustamente Livio,c'è il rischio che anche gli onesti si prendano "l'etichetta comune"di ladri!Spesso la gente tende a fare "di ogni erba un fascio"!

Link al commento
Condividi su altri siti

ho letto attentamente quello che avete scritto e sono parzialmente daccordo

sono perfettamente daccordo sul fatto che con il cliente bisogna essere onesti

non sono daccordo sul fatto che pagare di piu' un prodotto sia truffa, cioe, se vado dal fruttivendolo e ha i pomodori

a 5 euro al kg quando la media degli altri fruttivendoli è di 1 euro al kg non lo vado a denunciare ( e non ci sarebbero nemmeno gli estremi)

semplicemente, non compro i pomodori da lui...non capisco perchè parlate di truffa

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

1000 euro potrebbero anche sembrare un incasso interessante nell'immediato, ma questo comportamento nel tempo potrebbe arrecare danni non indifferenti all'azienda

 

Si efettivamente questo è molto vero....non ci avevo pensato

Link al commento
Condividi su altri siti

La cosa andrebbe analizzata in modo più ampio. I pomodori più cari  potrebbero essere più buoni, di migliore qualità, da agricoltura biologica, ecc... Ma la tua caldaia è uguale identica a quella che vende un altro ad un prezzo più basso.

È vero, non è una vera e propria truffa, ma il cliente potrebbe considerarla tale e fare un passaparola negativo arrecando  danno alla tua azienda. 

In genere non si supera il prezzo di listino al pubblico, eventuali oneri in più dovrebbero essere conteggiati sotto altra forma: tariffa oraria maggiore (ognuno vende il proprio operato al prezzo che vuole e nessuno lo può contestare), oppure altri servizi come un contratto assistenza o cose del genere. 

 

Se il venditore è così bravo dovrebbe utilizzare le sue risorse in modo "più onesto" :)

Link al commento
Condividi su altri siti

allora una volta un esperto di marketing mi disse che alcuni fruttivendoli bravi, prendono due qualità di un articolo (esempio i pomodori) e li differenziano di prezzo...MA ATTENZIONE; QUANDO NON TROVANO " QUALITA DIVERSE AL MERCATO GENERALE, dividono la stessa qualità in 2 casse, su una ci scrivono 1 euro, su l'altra 1,5....perchè...non per truffare la gente, ma semplicemente xchè una certa fascia di mercato associa al prezzo la qualità, quindi se non mettesse la cassa con 1,5 a quei clienti semplicemente NON VENDEREBBE, ovvio devi essere sicuro che la qualità sia comunque buona altrimenti ti bruci.

 

Tornando alle caldaie...ma sapete Enel a quanto le vende? ho visto una installazione di una camera aperta  ( Baxi se non ricordo male)...fatta malissimo, senza lavaggio di impianto ne valvole termostatiche...la signora ha pagato 2800 euro...AVETE CAPITO BENE 2800 euro caldaia a camera aperta

Ed Enel continua a venderle, ogni giorno ne installa centinaia di queste...

 

Link al commento
Condividi su altri siti

comunque volevo sapere la provviggione media di vendita al privato...prodotto (caldaia, clima, termostufecc..) piu installazione, so che sicuramente puo' variare a seconda della marca o del prodotto...ma in media, di quali % parliamo in questo settore?

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

allora una volta un esperto di marketing mi disse che alcuni fruttivendoli bravi, prendono due qualità di un articolo (esempio i pomodori) e li differenziano di prezzo...MA ATTENZIONE; QUANDO NON TROVANO " QUALITA DIVERSE AL MERCATO GENERALE, dividono la stessa qualità in 2 casse, su una ci scrivono 1 euro, su l'altra 1,5....perchè...non per truffare la gente, ma semplicemente xchè una certa fascia di mercato associa al prezzo la qualità, quindi se non mettesse la cassa con 1,5 a quei clienti semplicemente NON VENDEREBBE, ovvio devi essere sicuro che la qualità sia comunque buona altrimenti ti bruci.

Questo E' vero, è risaputo che molte persone attribuiscono il maggior prezzo alla maggiore qualità, ma in tal caso il fruttivendolo dovrebbe almeno fare una scelta e mettere nella cassa da 1,5 euro i pomodori più belli :)

 

Quote

Tornando alle caldaie...ma sapete Enel a quanto le vende? ho visto una installazione di una camera aperta  ( Baxi se non ricordo male)...fatta malissimo, senza lavaggio di impianto ne valvole termostatiche...la signora ha pagato 2800 euro...

Il fatto che qualcun'altro venda un prodotto di bassa qualità ad un prezzo alto non ti giustifica in caso di contestazione. Il tuo cliente può ugualmente parlare male della tua azienda additandoti come "disonesto" perchè gonfi i prezzi... è questo il vero rischio.

Alcuni rivenditori cercano volontariamente prodotti "anonimi" per evitare che il cliente possa fare confronti... in questo modo anche se il prodotto è inferiore è comunque tutto da dimostrare. Probabilmente Enel ha fatto lo stesso. :P... ovvio che anche in questo caso se il prodotto è di pessima qualità prima o poi ti bruci.

 

Quote

comunque volevo sapere la provviggione media di vendita al privato...prodotto (caldaia, clima, termostufecc..) piu installazione, so che sicuramente puo' variare a seconda della marca o del prodotto...ma in media, di quali % parliamo in questo settore?

Mah... sinceramente io non lavoro in questo settore, ti posso dire la mia idea essendo nel commercio da qualche anno...

Il venditore dovrebbe avere una provvigione calcolata in base a quanto ti fa guadagnare, il che dovrebbe essere assolutamente indipendente dalla marca, dal modello, dal settore, ecc. Questi calcoli vengono fatti a priori.

Tieni presente che la provvigione è un incentivo, il venditore dovrebbe essere spinto a vendere più possibile perchè così guadagna di più. Se un mese il tuo venditore vende talmente tanto che gli devi pagare 10.000 euro di provvigioni tu devi essere contento perchè significa che te ne ha fatti guadagnare almeno 50.000 (cifre ovviamente indicative).

Per fare un esempio, se tu compri caldaie ACME e su quelle caldaie ACME ti fa uno sconto del 50%, praticamente vendendo al prezzo di listino tu fai un ricarico del 100%... è lecito pensare che un 10% del prezzo di vendita vada in provvigione al venditore.

Poi ci sono altri fattori complementari, il venditore potrebbe avere un fisso oppure no, potrebbe avere un rimborso spese oppure no, potrebbe avere l'auto aziendale oppure la propria, potrebbe avere il telefono aziendale oppure il proprio, potrebbe avere un contratto monomandatario o plurimandatario... tutte cose che in una certa misura potrebbero variare la percentuale di provvigione.

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

allora una volta un esperto di marketing mi disse che alcuni fruttivendoli bravi, prendono due qualità di un articolo (esempio i pomodori) e li differenziano di prezzo...MA ATTENZIONE; QUANDO NON TROVANO " QUALITA DIVERSE AL MERCATO GENERALE, dividono la stessa qualità in 2 casse, su una ci scrivono 1 euro, su l'altra 1,5....perchè...non per truffare la gente, ma semplicemente xchè una certa fascia di mercato associa al prezzo la qualità, quindi se non mettesse la cassa con 1,5 a quei clienti semplicemente NON VENDEREBBE, ovvio devi essere sicuro che la qualità sia comunque buona altrimenti ti bruci.

 

Quello non è un esperto di marketing quello probabilmente è uno "spin doctor" di qualche politico che va per la maggiore.:lol:

 

A parte il principio non trascurabile che vendere pomodori o caramelle non è la stessa cosa che vendere beni semidurevoli, rimane il punto nodale che si tratta pur sempre se non di truffa almeno di frode in commercio.

Se io vendo il medesimo prodotto a prezzi differenti commetto frode in commercio. Questo è uno dei motivi per cui le vendite insaldo possono essere effettuate solo in determinato periodi ed a determinate condizioni.

Differente se avendo una partata di pomodori che vendo al prezzo di 2€ al kg li ribasso ad 1€ al kg dopo averne venduto la metà. C'è anche una giustificazione pratica: inizialmente potevo attendere per la vendita, dopo un certo periodo non posso più attendere perchè la merce potrebbe avariarsi e diventare invendibile, quindi si giustifica anche un ribasso notevole pur di perdere completamente il ricavo dovendo gettare la merce.
 

Quote


1000 euro potrebbero anche sembrare un incasso interessante nell'immediato, ma questo comportamento nel tempo potrebbe arrecare danni non indifferenti all'azienda.


 

 

Considerazioni morali a parte un venditore intelligente non "tira a fregare" il cliente.

Lo puoi fare una volta o due, poi vieni scoperto e la voce si sparge e da te non compran più nemmeno gli spilli.

Quando lavoravo c'erano un paio di venditori che non volevo nemmeno ricevere; non mi importava quale prodotto e quale marca vendevan. Se avevo bisogno di un prodotto che vendevano loro contattavo l'azienda e chiedevo che la trattativa avvenisse tramite altra persona. Non era antipatia personale "a pelle", ma questione di serietà e onestà professionale.

 

Purtroppo da alcuni anni a questa parte si affermando la filosofia, almeno da noi, dell'arraffare subito il più possibile, poi eventualmente scappare.

Questa filosofia quando viene applicata sui mercati esteri va a rafforzare l'idea dell'italiano imbroglioncello e magliaro. Purtroppo le aiende serie sono danneggiate da questi pirati. Un'azienda seria che si presenta su un nuovo mercato deve faticare ancora di più se è italiana proprio per convincere i potenziali clienti che non appartiene alla genia degli arraffa-arraffa.

 

Circa 30 anni fa qaundo il mercato cinese si stava aprendo ricordo un'azienda a cui feci l'automazione per 3 macchine destinate al mercato cinese. I committenti avevano ordinato la medesima tipologia di macchine ad alcune aziende perchè stavano costruendo 3 fabbriche pilota. Non avevano esperienza e volevano valutare praticamente le soluzioni proposte dai vari fornitori.

3 macchine erano veramente una campionatura per il potenziale mercato perchè si trattava di fabbiche per produrre volumi enormi di prodotto simil tessile.

Ebbene questi imbecilli, perchè non c'è altro termine per qualificarli,  per lucrare maggiormente adottarono le soluzioni più povere possibili sia sulla meccanica che sulla automazione e motorizzazione; sapevano benissimo che le prestazioni vendute non sarebbero state mai raggiunte.

Alla mia obiezione sulle scelte, il loro direttore marketing sorridendo furbescamente mi disse pressappoco: "certo lo sappiamo bene che non raggiungeremo gli obbiettivi di produttività contrattuali, però il contratto prevede solo una piccola penale e questa costa molto meno che raggiungere gli obbiettivi."

Poi, guardandomi fisso e ridendo contento. mi disse: "Sa loro son cinesi, ma mi non sono mona".

Invece lo era eccome se lo era. Per lucrare qaulche miline (di lire) subito, si ne perse alcune centinaia neglia nni a venire.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao Livio

Come prima cosa devi sapere che mi tolgo il cappello prima di parlare con te...perchè immagino tu abbia molta esperienza e conosca il mercato molto bene.

Non concordo con te sul fatto che il prezzo alto rovina il mercato...tutto l'opposto è il prezzo basso che rovina il mercato e la professione

Detto questo non sto dicendo che sia giusto o meno vendere a un prezzo piu alto o piu basso...

 

personalmente (parere personale) trovo molto piu pietoso vedere gente inprovvisarsi venditore che per strappare il contratto fa la gara al prezzo piu basso...svendendo la sua professionalità e la professionalità di chi eseguirà i lavori e ti posso assicurare, che di gente che "gioca" al preventivo piu basso c'è ne a bizzeffa, questo spesso porta ad un "tirare a campare" quando va bene, nella speranza che un giorno il passa parola faccia piovere contratti dal celo...questo è quello che fanno il 99% delle aziende italiane in tutti i settori.

 

solo 1 su 100 ha l'intelligenza di investire in venditori capaci (che li devi strapagare, non pagare ma strapagare se vuoi quelli davvero bravi) che escono dalla gara del prezzo e portano a casa contratti ad alto margine, il che non significa truffare il cliente, ma anzi, se fatto in maniera onesta questo si traduce in un servizio migliore per il cliente, in quanto tu imprenditore hai piu margine per servire il cliente e far fronte ad inprevisti

 

tutto questo pero' è un mio parere personale, se ritenete piu etico fare la gara del preventivo piu basso, rispetto la vostra opignone.

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

esempio contratto di caldaia a condensazione piu installazione, su listino 1400 euro, lui la riesce a vendere a 2400 euro

 

Quote

Ma dove trova questa gente che con questi tempi butta via 1000 euro io non ne ho mai incontrati.

 

Dai commenti che ho letto ho intuito che  forse qualcuno non ha capito cosa vende Penna.

Lui vuol vendere un lavoro da artigiano, non da commerciante.

Non compra una caldaia e la rivende col rincaro, ma la rivende installata. A questo punto il prezzo varia  in base a come viene curato il lavoro.

La medesima caldaia può essere installata con due flessibili volanti in due ore o con tutti i crismi e curando ogni dettaglio.

Se io voglio un lavoro certosino e intendo pagarlo non penso che si possa accusare Penna di truffa, se mi da il lavoro che gli chiedo e se me lo rincara di 1000 euro.

E se sono soddisfatto non sarò certo io a rovinare la piazza all'azienda. Anzi, ne parlerò bene.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Beh... Se così fosse cambierebbe tutto,  io sono il primo a riconoscere il merito a chi lavora bene, ma non mi sembrava questo il caso, perché paragonare un prezzo di listino ad un prezzo che comprende l'installazione? 

Link al commento
Condividi su altri siti

Scusate ma non credo sia una truffa vendere con un ricarico di 1000€, altrimenti credo che i follettari sarebbero in carcere già da un po' .(fine OT)  Inoltre il cliente ha ancora la facoltà di poter chiedere più preventivi. Certo nel caso della caldaia ci potrebbe stare il reato, visto che magari il venditore ha approfittato della necessità di sostituire una caldaia guasta. In questo caso il cliente ha fretta e non sta molto a confrontare.

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

Scusate ma non credo sia una truffa vendere con un ricarico di 1000€,

 

Tecnicamente no, è "circonvenzione d'incapace".:smile:

 

Quote

Lui vuol vendere un lavoro da artigiano, non da commerciante.

 

Dal messaggio iniziale non sembra proprio. Sembra voglia vendere un la voro da venditore.

Infatti inizia con:

Quote

Se riusciste a trovare un venditore bravo, che conclude contratti senza mai abbassare il prezzo.

 

 

Io torno a ripetere che un giusto guadagno ci deve essere, il tempo impiegato e la professionalità devono essere retribuite.

Così come è ingiusto e dannoso vendere a margine troppo esiguo è altrettanto ingiusto e dannoso vendere con un ricarico troppo elevato.

 

Anche se si trattasse di un installatore che vende al cliente finale "spennare" il cliente non è comunque sinonimo di serietà professionale.

 

Facciamo un esempio basato sull'esempio di apertura della discussione.

Ti chiama un tizio che deve installare una nuova caldaia e ti chiede un preventivo.

Applichi tutti i prezzi di listino, ti tieni largo sui materiali di consumo e preventivi il doppio delle ore al massimo della tariffa; fai così perchè il possibile cliente ti sembra un sempliciotto danaroso.

Sei abbastanza abile nel "venderti", sai presentare molto bene il lavoro, il cliente è veramente un po' ingenuo e ti assegna il alvoro senza farsi fare alcun preventico di raffronto da altri.

Esegui il lavoro e quello ti paga.

Passa qualche mese e questo, casualmente, si rende conto (un amico, un conoscente che ha appena effettuato un lavoro simile, etc.) di aver pagato un prezzo quasi doppio del prezzo corrente.

Ovviamente legalmente non può fare nulla, si è trattato di un libero contratto tra due persone maggiorenni capaci di intendere e volere. Il lavaro è anche ben fatto con tutte le certificazioni previste dalla legge e la qualità dei materiali è buona.

Però le fregature bruciano, ed anche le persone tranquille diventan vendicative.

La prima cosa che farà il bravuomo sarà iniziare una campagni di informazione non certo positivi nei confronti del furbo installatore.

Oggi oltre al passa parola con parenti, amici e conoscenti, ci sono i social networks e, soprattutto, le associazioni consumatori.

 

Se il "sempliciotto" mazzolato ha un po' di cattiveria e spirito vendicativo, tempo qualche mese e ogni cliente vecchio o potenziale del "bravo venditore" sarà informato della filosofia aziendale: spremi il massimo!

Conseguenze:

  • La persona sarà interpellato solo come riferimento di prezzo: se non è inferiore a quello proposto da lui ogni prezzo è considerato un furto.
  • Sarà un altro tassello per consolidare la fama di "ladri" degli operatori del settore
  • Se un cliente sarà costretto a servirsi ancora da lui ci saranno estenuanti trattative sul prezzo ed il cliente avrà comunque la sensazione di esser stato fregato.

 

Alle volte basta un "furbata" del genere per perdere una clientela consolidata.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

i follettari vendono a listino folletto... che poi detto listino sia folle senza tto è un altro discorso.

 

se mi vendi una sime (esempio) che di listino ufficiale viene 1400 a 2400 solo di vendita beh un po' da delinquenti è, te ne approfitti di uno che va a fiducia e non chiede altri preventivi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

 

Ciao Livio

Come prima cosa devi sapere che mi tolgo il cappello prima di parlare con te...perchè immagino tu abbia molta esperienza e conosca il mercato molto bene.

Non concordo con te sul fatto che il prezzo alto rovina il mercato...tutto l'opposto è il prezzo basso che rovina il mercato e la professione

 

 

Questo mercato specifico no, ma il mercato in generale si; le regole generali di mercato non cambiano secondo tipologia di merce.

 

Il prezzo basso rovina solo il mercato della bassa qualità.

Chi non ha altre frecce al suo arco cerca di prendere fette di percato abbassando i prezzi, ma è sempre una lotta tra poveri, perchè ci sarà sempre quello che farà un prezzo inferiore.

Chi offre materiali e prestazioni di buona qualità può permettersi, entro certi limiti, di non giocare al ribasso.

 

I prezzi troppo alti non rovinano il mercato in generale, rovinano il mercato di chi li pratica.

 

Se ti rivolgi ad aziende non riesci a praticare prezzi troppo elevati.

Già riuscire ad ottenere pochi % in più della media è un'impresa difficilissima e solo se offri qualche altra cosa in cambio.

Per esempio ci sono grossisti che mediamente vendono ad un 5% in più del prezzo medio, però offrono un magazzino vastissimo tanto che ci trovi praticamente tutto quello che ti serve con consegna immediata e, nel caso non fosse disponibile subito, in genere possono approviginarlo in 24 ore. RS è un esempio di questa politca. Ma si tratta sempre di pochi %, meno del 20% in più nel caso più oneroso.

Oppure dai altri servizi come consulenza tecnica di elevatissimo livello, oppure sei particolarmente simpatico al titolare dell'azienda.;)

 

Se tu rivolgi ai privati è sempre più difficile trovare il pirlotto che accetta il primo prezzo dal primo instalaltore che contatta. Oramai quasi tutti sono capaci di informarsi e fare confronti. Quindi se il prezzo proposto è troppo elevato il possibile cliente non si fa più sentire e passa ad altri il lavoro.

 

C'è poi il caso del cliente storico. E' il cliente che si rivolge al solito artigiano per una certa tipologia di lavoro; in genere chiede un'idea di massima del prezzo, non contratta molto e si fida della qualità.

Mazzolare un cliente simile è da imbecilli, perchè prima o poi se ne renderà conto.

Per prima cosa non entrerai mai più in casa sua per qualsiasi lavoro, nemmeno se ti offri non di farlo gratis il lavoro, ma di fare anche un piccolo regalo.

Poi quello ovviamente parlarà con amici, parenti e conoscenti e farà un discorso di questo tenore: "Per anni ho sempre fatto fare i lavori all'elettricista Scintilla (o all'idraulico Acquafredda), e mi sono accorto solo ora che è un gran ladro! pensa che mi ha fatto pagare...."

E' ovvio che oltre al cliente ne perderai altri di acquisiti e di possibili futuri. Perchè? Perchè se senti che il tizio è un artigiano onesto e coscienzoso accetti con beneficio d'inventario, ma se ti riferiscono che è un disonesto la psiche umana è portata ad accettarlo come dato di fatto!

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Quoto,  e aggiungo che io sono per la meritocrazia e penso che una persona che lavora bene deve essere pagata bene, ma su una caldaia c'è già un ricarico importante, non c'è bisogno di aumentarne il prezzo di listino. 

Spesso si sente dire: "quella ditta è un po' cara, ma lavora molto bene!", questo potrebbe essere anche un plus per qualcuno che preferisce la qualità al risparmio, ma bisogna fare molta attenzione perché se vendi lo stesso oggetto a 1000 euro di più e magari il tuo concorrente lavora come o addirittura meglio di te, la frase potrebbe diventare: "quella è una ditta di ladri, stanne alla larga!" 

Il confine è sottile. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

Spesso si sente dire: "quella ditta è un po' cara, ma lavora molto bene!",

 

Chi lavora bene veramente, non ricarica esageratamente i componenti, ma si fa pagare il giusto prezzo sulla manodopera e sui materiali di consumo che sono di buona qualità e quindi con prezzi un poco più elevati dei materiali scadenti.

 

Il vero problema di oggi, purtroppo, è farsi riconoscere la qaulità, il lavoro ben fatto, la competenza che c'è a monte. E questo è molto importante. Un instalaltore veramente capace è anche in grado di consigliare il cliente in modo che ottenga di massimizzare i risultati minimizzando i costi.

 

Purtropp oggi i lavori si pagano a peso. Le conoscenze professionali son come il software: non si vedono subito e quindi non si vogliono pagare.

Ma ricare esageratamente i listino non è indice di competenza professionale, anzi....

Link al commento
Condividi su altri siti

Infatti... Il prezzo di listino per come la vedo io può essere solo abbassato (entro certi limiti) come una sorta di sconto, ma mai aumentato. 

In molti settori il ricavo sulla merce rivenduta è già alto (sconti per acquisto all'ingrosso abbastanza alti), quello delle caldaie credo sia uno di questi. 

Il professionista, se vuole, può ottenere altri ricavi ad esempio vendendo la sua professionalità, la quale, se legittima, non può essere contestata. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Frigorista modena

Peccato che in realtà il cliente finale mette sempre in discussione la professionalità piuttosto che il materiale.

In altre parole se io per riparare un danno che blocca un ristorante ci metto due secondi perché magari si è solo staccato un filo, il cliente mi dirà "tutto qui?".

Se gli chiedo la chiamata e un ora di manodopera lui sicuramente mi dirà è troppo perché ci ho messo troppo poco tempo.

Detto questo, rare volte mi si è contestato il valore del ricambio, ma molte più volte mi si è contestato il valore della "professionalità".

Link al commento
Condividi su altri siti

Purtroppo succede anche questo :lol:

È capitato anche a me di essere contestato ad esempio perché impiegavo troppo tempo a fare un lavoro, mentre un collega che era intervenuto in precedenza era sempre velocissimo... La realtà è che lui "tamponava" il problema mentre io cercavo di risolverlo definitivamente magari dovendo anche mettere a posto cose che non aveva messo a posto il collega. 

Risultato: il mio collega passava per esperto che in 5 minuti aveva risolto, io passavo per inesperto che arrancava nel tentativo di fare un lavoro che non ero in grado di fare, o in alcuni casi (ancora peggio) passavo per quello che faceva correre le lancette inutilmente facendo così lievitare la fattura :blink:

Fortunatamente in alcuni casi potevo spiegare, anche se non è facile difendersi senza gettare fango sul collega. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...