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Cavi elettrici del vicino nelle mie canaline!


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In un garage recentemente acquistato ho notato che il pezzente che ha costruito l'edificio ha pensato bene di usare la canalina dal mio lato per servire anche il garage adiacente.

La canalina è murata 1 o 2 cm sotto l'intonaco, quindi penso di poter ragionevolmente dire che sono dal mio lato e non "in mezzo", inoltre i cavi del vicino arrivano prima nelle mie scatole di derivazione e da queste tramite un foro passante vanno dall'alta parte (quindi non c'è speranza che il vicino riesca a metter mano ai suoi cavi senza farlo da dentro il mio garage).

Siccome so che più di qualcuno qui si sarà già trovato ad affrontare il problema, chiedo:

Esiste una base normativa/legale per imporre al vicino di realizzare una canalina dal suo lato?

Visto che sicuramente non posso tagliargli i cavi, potrei (come ho intenzione di fare) realizzare una nuova canalina murata dal mio lato, ma resterebbero comunque le scatole di derivazione (vecchie e orrende) con i suoi vecchi cavi che magari potrebbero anche prendere fuoco e far danni in caso di sovraccarico o altro.

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Maurizio Colombi
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Esiste una base normativa/legale per imporre al vicino di realizzare una canalina dal suo lato?

NO.

Ma dovresti sottoporre il problema all'amministratore del condominio, che ne sa certamente più di noi, e che riuscirà a darti risposte certe.

 

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 i suoi vecchi cavi che magari potrebbero anche prendere fuoco e far danni in caso di sovraccarico o altro.

Se l'impianto è minimamente protetto, questa è solo una remota ipotesi ...

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I fili sono sulla tua proprietà, quindi puoi sempre tagliare i fili, così il vicino sarà costretto a prender provvedimenti.:P

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del_user_158461

Salve a tutti, vorrei dire la mia. 

Non sono un esperto di leggi condominiali però mi permetto di quotare quanto detto da Maurizio Colombi, in particolare: 

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Ma dovresti sottoporre il problema all'amministratore del condominio, che ne sa certamente più di noi,

 The user tu dici,

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In un garage recentemente acquistato ho notato che il pezzente che ha costruito l'edificio

 quindi lasci intendere  che il costruttore ha realizzato un impianto elettrico con caratteristiche che tu ritieni inadatte, in questo caso è da ritenere che il responsabile sia il costruttore,  ma sta di fatto che se esiste un regolamento di condominio che credo tu abbia sottoscritto al momento del rogito notarile, non puoi di tuo libero arbitrio come ti consiglia in forma allegra Livio Orsini,

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I fili sono sulla tua proprietà, quindi puoi sempre tagliare i fili, così il vicino sarà costretto a prender provvedimenti.:P

 eliminare la linea elettrica del tuo vicino, che di buon grado potrebbe risponderti che non è stato lui a mettere la linea elettrica nella tua proprietà e ritrovarti nel commettere tu un abuso di rimozione. Nella complessita dei regolamenti di condominio esiste un termine che se non erro si chiama " servitù coatta o coattiva", vuol dire che in un condominio alcune parti che sono da ritenersi private, possono essere utilizzate per servizi condominiali essenziali la cui unica prerogativa è quella di dover passare appunto all'interno o adiacente ad una proprietà privata. Nel tuo caso è da verificare quanto scrive Roby 57 

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La corrente è privata, ognuno dal suo contatore o è comune?

Cioè l'alimentazione elettrica dei garage è collegata ad ogni singolo contatore elettrico intestato al rispettivo proprietario oppure vi è un unico contatore che in comune alimenta tutti i garage?

Spero di esser stato chiaro e soprattutto d'aiuto.

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Maurizio Colombi

Partiamo dal fatto che:

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La canalina è murata 1 o 2 cm sotto l'intonaco

quindi si presume che l'impianto sia realizzato sotto traccia!

 

Prendiamo in considerazione il fatto che le pareti divisorie di una cantina non sono le pareti perimetrali del Forte di Bard,

valutiamo l'ipotesi che non è scritto da nessuna parte dove comincia e finisce la proprietà di una parete da 10 centimetri  di spessore (intonaco incluso),

teniamo conto che la conduttura non è alla mercè di tutti, ma per arrivare ai conduttori attivi bisogna togliere un pezzo di muro,

sorvoliamo sul fatto che:

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inoltre i cavi del vicino arrivano prima nelle mie scatole di derivazione e da queste tramite un foro passante vanno dall'alta parte 

perchè qualche metro prima, questi famigerati cavi, si mescolano tutti insieme nel vano contatori ...

 

Fatte queste debite premesse, posso affermare con certezza, e rincuorare l'amico TheUser, che questo problema è insensato, che esistono milioni di casi identici al suo, che nessun amministratore si permetterebbe mai di investire capitali per risolvere questo problema e che la situazione e del tutto ... sotto controllo!

 

IMHO

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Maurizio :thumb_yello::clap::superlol:

........ tutto questo vuol dire, che anche se partissero da contatore comune o diverso ....... non si è autorizzati alla manomissione.

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In effetti anche io non capisco quale sia il reale problema... Personalmente sarei più preoccupato del contrario, se i miei fili passassero nella proprietà altrui... Fosse mai che questo è un furbetto e mi ruba la corrente :superlol:

 

 

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Maurizio Colombi
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Personalmente sarei più preoccupato del contrario, se i miei fili passassero nella proprietà altrui..

... non farmi ripetere tutta la pappardella che ho scritto prima ... :whistling:

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La corrente è privata, ognuno dal suo contatore o è comune?

Ognuno ha il suo contatore. Garage e appartamento sono un unico impianto che deve essere rifatto e certificato a norma. Voi lo certifichereste un impianto con i cavi del vicino nelle canaline del committente??

 

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Personalmente sarei più preoccupato del contrario, se i miei fili passassero nella proprietà altrui... Fosse mai che questo è un furbetto e mi ruba la corrente

Sentirò l'altro proprietario e l'amministratore, eventualmente appena fiuto disinteresse posso sempre sfoderare la leva della paura: Beh chissà chi potrebbe venire dopo di me, si fiderebbe di avere i suoi cavi che passano nel garage di un rumeno dove non serve nemmeno mettere 2 rubacorrente dato che ci sono già i morsetti? Fossi in lei approfitterei della mia disponibilità e metterei una economica canalina esterno muro dal suo lato.

E se non basta ci ricamo sopra ancora di più!:lol:

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 eliminare la linea elettrica del tuo vicino, che di buon grado potrebbe risponderti che non è stato lui a mettere la linea elettrica

 

Se non c'è un'esplicita documentazione che certifichi la servitù, puoi sempre sostenere che ignori cosa sia ed a cosa servano quei fili che, essendo sulla tua proprietà, hai pensato di eliminare.

 

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The user i ladri non hanno nazionalità

 

Questo è vero, però esistono le statistiche e le statistiche non sono razziste e nemmeno hanno preferenze, sono completamente neutre.

Basta leggere la stampa, ascoltare i notiziari radio televisivi, specie quelli locali, per comprendere che statisticamente è più probabile che certi tipi di reati vengano commessi da persone di nazionalità ben precisa secondo località geografica.

 

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Maurizio Colombi
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Voi lo certifichereste un impianto con i cavi del vicino nelle canaline del committente??

Sicuramente abiterai in una palazzina, sicuramente questa palazzina avrà i suoi anni (una trentina come minimo) sicuramente avrai qualcuno sopra e sotto il tuo appartamento, sicuramente anche tu potresti "rubare la corrente" al tuo vicino addirittura senza scendere in cantina.

Ma tornando alla domanda iniziale, certo che dichiarerei conforme quell'impianto, se le protezioni di linea ci sono, se gli apparecchi installati sono idonei al luogo di installazione, se ho i requisiti tecnici per realizzare la dichiarazione di conformità ... perchè non dovrei farlo?

 

P.S. fai attenzione, non si è mai certificato nessun impianto!

 

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del_user_158461

No Livio non sono d'accordo, la stampa e i media in genere che mettono in evidenza la notizia più interessante, non sempre ladri "locali" vengono tirati in ballo dentro la notizia tante cose non vengono dette, il cui motivo è semplice; la notizia più "vendibile" ( obbrobriosa realtà) va avanti le altre no. Tornando al l'oggetto del post, ripeto di affrontare la cosa in sede condominiale, pensa se al posto del tuo vicino ci stavi tu è l'indomani ti ritrovavi senza corrente e scoprivi chi  aveva tagliato i fili........  Credo che un attimo di riflessione sia dovuto.

 

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Per favore non apriamo discussioni OT che lasciano il tempo che trovano.

Meglio lasciare stare certi commenti, tanto ognuno ha delle idee ben precise su certi fenomeni sociali.

Su questo forum non si tollerano risse da "talk show" televisivi.

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Tralasciando gli aspetti inerenti l'impianto elettrico fine a se stesso e la relativa sicurezza, va sottolineato che cavi elettrici, tubi, ecc. possono sconfinare legittimamente in un altra proprietà, solo se è stata validamente costituita la servitù.

Abbiamo una servitù apparente se il passaggio dei cavi o tubi è a vista, mentre se il passaggio è nascosto (non a vista) si ha una servitù non apparente.

 

Per gli impianti di telecomunicazione il problema è differente in quanto la servitù relativa al passaggio dei cavi è disciplinata dall'articolo 91 del DLgs 259/03.

 

In base al Codice Civile (articolo 1058 e 1061), le servitù possono essere costituite solo per contratto e pertanto se non vi è tale clausola contrattuale, la servitù non è validamente costituita, ed il proprietario dell'immobile dove avviene lo sconfinamento può agire a tutela della proprietà, intimando al vicino di spostare i cavi o i tubi (articolo 949 del Codice Civile).

 

La Servitù su di una proprietà può essere:

  • volontaria, ossia è stipulata per libero accordo tra le parti
  • coattiva, se imposta ex lege mediante sentenza del Giudice o un atto amministrattivo della pubblica amministrazione per impianti di pubblica utilità (ad esempio un eletrodotto)
  • per usucapione, si determina quando il proprietario di un fondo o immobile subisce di fatto la servitù senza reagire, per oltre venti anni. Si può costituire solo nel caso di servitù apparenti dove, i cavi, i tubi (gli impianti in genere) sono a vista e quindi sono note al proprietario del fondo in cui avviene la servitù.

 

 

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del_user_158461
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Per gli impianti di telecomunicazione il problema è differente in quanto la servitù relativa al passaggio dei cavi è disciplinata dall'articolo 91 del DLgs 259/03.

Ti riferisci agli impianti radio televisivi?

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ma quanto è vecchio l'impianto?o meglio la struttura?

44 anni (anno + anno -).

Ovviamente non esiste alcun atto notarile, c'è solo lo stato di fatto. I cavi li ha messi là il costruttore e verosimilmente la situazione è la stessa per gli altri garage.

Quindi per 15 garage si è risparmiato di far scavare 7 canaline extra.

 

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The user i ladri non hanno nazionalità. Questa te la potevi evitare

Gli stereotipi si. E' un mezzo fine a uno scopo, devo far spostare dei fili, non fare pubblicità progresso :P

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Maurizio Colombi
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Per gli impianti di telecomunicazione il problema è differente in quanto la servitù relativa al passaggio dei cavi è disciplinata dall'articolo 91 del DLgs 259/03.

Lasciamo perdere questo articolo che parla di tutt'altro rispetto a quello di cui stiamo discutendo!

 

Continuiamo a basarci sulla logicità dei fatti, stiamo parlando (presumo ed attendo conferma da ieri) di impianto sotto traccia e stiamo parlando di una parete di 10 centimetri intonaco compreso, realizzata con forati di dimensione 8 centimetri con due fori (se siamo fortunati).

Bene, a questo punto ripeto: dove inizia la proprietà del'utente A e dove finisce la proprietà dell'utente B?

Evitiamo di lustrarci gli occhi (e la mente) con elucubrazioni mentali e/o con articoli del Codice Civile che parlano di servitù, quando la servitù deve essere riconosciuta all'interno di un muro di cui non conosciamo la proprietà?

Per servitù, e quindi per poter applicare qualsiasi articolo di qualsiasi codice, si intende qualcosa per cui, chi ha il diritto di servitù, deve obbligatoriamente accedere alla proprietà altrui per utilizzare il bene o il servizio oggetto della servitù .... ma stiamo parlando di UN TUBO DI PLASTICA nel muro!

Un tubo di plastica o di qualsiasi altro materiale che non si vede e che non si sa se esiste o meno! Con un ingresso fuori dalla proprietà ed una uscita all'esterno di un'altra proprietà.

Più che questione da "elettricisti", questa potrebbe essere questione da "legali", primo perchè non esiste nessun "consiglio" stabilito da chi da consigli sulla realizzazione degli impianti elettrici e secondo perchè è tecnica consolidata da diversi decenni (da quando si sono introdotte le realizzazioni sotto traccia) di far passare i tubi all'interno dei muri ... altrimenti si sarebbero chiamate "installazioni a parete" o "installazioni a vista".

E ripeto, se non si tratta del muro di cinta del Forte di Bard, non credo che nessun legale si possa accollare la "rogna" di stabilire se questa installazione è da ritenersi regolamentare. oppure no. Anche perchè (IMHO) stiamo parlando di "aria fritta" ! 

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