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contatore 6 kw trifase...quale sezione?


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ciao amici del forum...volevo chiedervi un parere sulla sezione da adottare per l'alimentazione parti comuni di uno stabile avente un contatore trifase da 6 kw..lunghezza tratto circa 30 mt...il tutto andrà in un sottoquadro dove poi si dirameranno le varie utenze comuni cercando di dividere il più possibile i carichi sulle fasi..

io ho pensato che un 6 mmq già andrebbe bene(6 kw trifase sono circa 12 A)anche per ulteriori ampliamenti oppure devo salire di sezione?

 

grazie  a tutti per i vostri pareri

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  • fradifog

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Secondo me per starci dentro la  con cdt dovresti usare il 10mmq.

Se la linea è in doppio isolamento potresti omettere il differenziale e mi racomando il mt con pi di 6 ka a monte.

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(6 kw trifase sono circa 12 A)

 

Se distribuisci poi in monofase devi considerare un'assorbimen to maggiore che potrebbe arrivare a 26A.

Poi, come giustamente ti ha fatto notare fradifog, si deve considerare la cdt: direi che 10mm2 sono più corretti. La differenza di costo per 30 metri di linea non è poi così significativa da giustificare il risparmio.

Comunque dipende dal protettore MGT che metterai alla partenza, il cui dimensionamento deve essere coordinato con la sezione del montante.

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grazie per le risposte..

quindi 10 mmq con a monte un magnetico da 32 A quadripolare da 6 ka?

a valle ho 2 quadretti..uno per ascensore,luci cantine,box e l'altro per le utenze del condominio(luci,citofono,cancello ecc)

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Non capisco, 6 KW trifase sono 2 KW per fase, su trenta metri di linea usare il 4 X 10 non è eccessivo?

A mio parere basterebbe il 2,5 mmq per avere una caduta di tensione bassissima, un C 40 per quale motivo?

Scusate forse mi sfugge qualcosa...

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Maurizio Colombi
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Non capisco, 6 KW trifase sono 2 KW per fase, su trenta metri di linea usare il 4 X 10 non è eccessivo?

Vige sempre la legge del  "Melius est abundare quam deficere" :P

 

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Scusate forse mi sfugge qualcosa...

... anche a me!

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...

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Scusate forse mi sfugge qualcosa...

.....anche a me !   6 KW trifase sono 2 KW per fase , quindi 8,7A  per fase ,  un C10  sarebbe gia' perfetto , se' poi vogliamo allargarci C16 e sezione 2,5 mmq.

per stare larghissimi con c.d.t. e cose varie ( 30 mt non sono nulla o poco piu' )  C16 e 4 mmq.  Fine

 

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6kW possono essere 6kW su una singola fase.

6kW su di una fase corrispondono a 26A com cosenphi = 1.

Quando si dimensiona si deve eseguire il calcolo per caso pessimo, non per caso più favorevole, quindi si si tiene conto, se si usa una linea trifase per alimentare carichi monofasi, del prelievo massimo su di una sola fase, evento molto meno improbaile di quello che comunemente si suppone.

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Scusa Livio se mi permetto, ma credo che debbano esserci anche delle protezioni a valle, sulle varie linee che deve servire mettera dei magnetici adatti a proteggere anche la linea che li alimenta.

Se poi utilizzi tutti i 6 KW alternativamente da una sola fase il discorso cambia, ma rischi di dover andare a tirare su il contatore molto spesso.

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del_user_158461

Condivido il pensiero di Roby 57. Se vi è un alimentazione trifase con disponibilità di potenza 6kW, perché utilizzare o meglio pensare che si possa creare una situazione gravosa di impegnare 6000W su una sola linea? Con le opportune protezioni si protegge la linea elettrica dimensionata. 

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Buonasera ecco qui aggiornata la norma cei 0-21 liberamente scaricabile http://www.ceinorme.it/it/comunicati/news/568-norma-cei-0-21.html.

che definisce il potere d'interruzione ( per forniture trifase fino a 33KW  devi utilizzare interruttori con PI di 10Ka) .. mentre per la sezione del montante la norma cei 64-8 indica in 6mm^2 la sezione minima ( fino a 16mm^2 la sezione del Pe deve essere uguale al conduttore di fase)

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Ai tempi, quando il limitatore ENEL era un semplice magnetotermico, veniva tarato dividendo la potenza contrattuale sulle fasi. Quindi 6KW ti davano la possibilità di prelevare 2,2 KW per fase corrispondenti a circa 8,7A. Oggi lo sgancio del magnetotermico  avviene tramite bobina comandata da un sistema elettronico che effettivamente vede la potenza e non la corrente fruita. In questo caso la potenza totale può essere prelevata anche su una singola fase.

Questo per quanto mi risulta (salvo  errori ed omissioni).

 

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Scusa Livio se mi permetto, ma credo che debbano esserci anche delle protezioni a valle,

 

Le limitazioni a valle lasciano il tempo che  trovano.

Le protezioni e le limitazioni si mettono a monte.

Se a monte limiti a 10 A, per esempio, la linea la dimensioni per 10 A. Se invece la limitazione generale è a 20 A. la linea la di mensioni per 20A. Questo è pacifico.

 

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Se poi utilizzi tutti i 6 KW alternativamente da una sola fase il discorso cambia, ma rischi di dover andare a tirare su il contatore molto spesso.

 

Assolutamente no. I contatori di nuova generazione la limitazione la fanno sulla potenza drenata non sulla corrente circolante. Non solo ma permettono di drenare un +10% di potenza a tempo indeterminato ed un +20% per alcuni minuti (questi dati non sono precisi perchè cito a memoria, però l'ordine di grandezza è questo).

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......con disponibilità di potenza 6kW, perché utilizzare o meglio pensare che si possa creare una situazione gravosa di impegnare 6000W su una sola linea? Con le opportune protezioni si protegge la linea elettrica dimensionata.

 

 

 

Perchè se è una cosa è possibile capita.

Se non si mettono limiti ben precisi inn partenza si finisce sempre per prendere tutto quello che è disponibile. E' una legge empirica ma sempre valida.

O metto in partenza un bel magneto termico da 10 A che mi limiterà il prelievo a valle a 2.3kW nominali per fase (cosenphi = 1) oppure mi dimensiono la linea per il massimo possibile.

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Non sono un professionista,non ho la partita iva,non faccio impianti elettrici,ma mi sorprende il fatto che sfugga cosa dice la normativa.

A chi esegue impianti e  certifica,la domanda è:usate protezione a monte si o no?

 

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del_user_158461

No fradifrog ma che scherzi coooosa???? le normative e che roba che si mangia? per protezioni io uso due bulldog da trenta chili l'uno ovviamente sul monte nullo!

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Le protezioni e le limitazioni si mettono a monte.

Che le protezioni si devono mettere a monte è fuori discussione, io mi riferivo a quanto è stato detto in apertura, dove leggo

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.il tutto andrà in un sottoquadro dove poi si dirameranno le varie utenze comuni cercando di dividere il più possibile i carichi sulle fasi..

Per questo ho scritto 

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ma credo che debbano esserci anche delle protezioni a valle, sulle varie linee che deve servire mettera dei magnetici adatti a proteggere anche la linea che li alimenta

 

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A chi esegue impianti e  certifica,la domanda è:usate protezione a monte si o no?

 

La norma dice anche; se il tratto di linea che collega il contatore erogatore  è inferiore a 3 mt., la si può proteggere nel quadro a valle con un MT di adeguata taratura.

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cio' poiche' SI INTENDE  che nei detti 3 metri non possano succedere guasti tra i conduttori o tra essi o la massa.

in tutti gli altri casi e' obbligatorio un magnetotermico CON ADEGUATO  potere di interruzione.

l'uso del differenziale va' valutato a seconda di come e' realizzata la linea.

SE si guasta il contatore enel e cio' e' imputabile alla mancanza di detto magnetotermico verra' addebitato  l'intero costo del contatore e degli eventuali danni alla linea a monte.

soprattutto nei trifasi dove c'e' solo un sezionatore omettere dette protezioni  e' molto pericoloso.

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Maurizio Colombi
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SE si guasta il contatore enel e cio' e' imputabile alla mancanza di detto magnetotermico verra' addebitato  l'intero costo del contatore e degli eventuali danni alla linea a monte.

Ma quando mai ...

 

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" No fradifrog ma che scherzi coooosa???? le normative e che roba che si mangia? per protezioni io uso due bulldog da trenta chili l'uno ovviamente sul monte nullo! ".

Non ho capito il senso della risposta.

 

"La norma dice anche; se il tratto di linea che collega il contatore erogatore  è inferiore a 3 mt., la si può proteggere nel quadro a valle con un MT di adeguata taratura. "

Perché evidentemente con una sezione minima di 6 mmq e dopo 3 metri il pì passa da 6ka a 4,5 ka.

Comunque,la sezione minima resta 6 mmq

 

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Premetto:

Gem / limitatore  di potenza erogata:

E' un dispositivo che comporta - nelle versioni più recenti - di un sezionatore abbinato ad una bobina di sgancio - un micro-controllore ed un resistore Shunt controllano l'erogazione ed eseguono il distacco, - mentre e il resistore citato esegue la lettura della corrente con tolleranza max dell'1%. Ogni 15 secondi memorizza un report, ovvero una statistica dell'erogazione. In caso di superamento della potenza erogata si ha un distacco prefissato in un tempo massimo di due minuti, in altri casi eccezionali entro 2 secondi.

Di fatto, il Gem monta un tetrapolare da 63A nominali.

 

Lina montante:

Il relatori delle normative, hanno garantito una porzione di tratta della linea montante che può essere non protetta - previe caratteristiche adeguate come il II isolamento - nel limite massimo di 3 metri; questo garantisce agli installatori e ai progettisti di di posare la protezione adeguata nelle immediate vicinanze, con queste prerogative massime.

 

Nel nostro caso:

La potenza massima della nostra fornitura, sarà la medesima: 6Kwh (6.000W) + 10% = 6.600 Watt / 6.6kWh. erogabili in modo continuativo.

La potenza, ora può essere erogata anche nella sua interezza - anche  da una sola delle tre fasi: la corrente di linea Ib massima erogabile è di:  11,91A con cosfì 0,9.

E' certamente idonea  una protezione generale con un C20A/25A ( i C16A ed i C10A eventuali li lasciamo per le protezioni per le utenze singole o di gruppo).

Il potere di interruzione del primo dispositivo di protezione deve essere di 10kA , se la memoria non mi inganna.

Il micro-controllore del Gem - attiva l'intervento come previsto dalle curve di progetto, quando anche in una sola fase + neutro la corrente Ib supera il valore di 11,91A.

Rimane valido che, al rilevamento di una potenza nominale di 6,6kW - sia trifase o monofase, si ha l'intervento del Gem con la bobina di sgancio che attiva il sezionatore tetrapolare da 63A nominali.

 

La scelta della sezione  del montante deve essere riferita - in primis - alla corrente nominale del primo dispositivo di protezione e alla lunghezza della tratta, nonché alla cdt% che ci siamo prefissati, come  ad esempio il classico 2%.

 

La sezione minima ammessa è di 6 mm2.

 

 

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