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Azionamento Multiplo Di Motori - Bilancio efficienza - sicurezza - economicità


minetor

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In primis un cordiale saluto a voi ed un grazie anticipato a quanti leggendo vorranno fornire supporto,

veniamo al dunque. Mi è stato chiesto di azionare quattro coppie di motri di piccola taglia (0.37 Kw) per ventilazione assieme ad altri due motori, rispettivamente ed approssimativamente da 0.18 e 11kW per movimentazione.

Tenedo conto che i due motori possono essere accesi senza nessuna necessità di sequenza così come per le quattro coppie che addirittura potrebbero essere avviate contemporaneamente e per le quali non si pongono problemi di regolazione velocità. cosa consigliate?

- Salvamotore - Contattore per ciascun motore della coppia e marcia-arresto a coppia (avrei protezione di ogni motore e limiterei la somma delle correnti allo spunto)

- Unico inverter per gli otto motori (apparentemente più economica ma ai fini di protezione sia dei motori che dell'inverter come la mettiamo?)

- Salvamotore - Contattore per coppia (decisamente non ortodosso ma più economico)

per gli altri due motori pensavo a comandi e protezione marcia arresto separati.

Grazie per l'attenzione

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Diciamo subito che, se non devi regolare la velocità, l'uso dell'inverter è inutile. Al limite un soft starter per il motore da 11 kW.

Per i motori "frazionari" ossia con potenza assorbita < 1 HP o <750 W, l'uso del salvamotore serve solo a proteggere la linea di alimentazione. La vera protezione termica per questi motori la si effettua, con buona sicurezza in tutte le condizioni di esercizio, tramite pastiglia termica o, in assenza di questa, tramite clixon sulla carcassa del motore.

Per il motore da 11 kW l'uso di un protettore termico ad immagine termica, il così detto "salvamotore", da buoni risultati se le condizioni ambientali e di uso sono quelle ottimali. Attualmente tutti i motori di buona qualità di taglia > 5 kW (dato approssimato) hanno le pastiglie termiche di serie.

Riassumendo.

Protezione della linea di alimentazione tramite fusibili "accompagnamento motore" o MGT, contattore di marcia e pastiglia termica o clixon per la protezione del motore.

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Grazie per la risposta, e mi scuso per il mio non tempestivo ritorno.

Trovandomi spiazzato dalla Sua (Tua) risposta riguardo l'uso dei salvamotori come "salvamotori" ma piuttosto "salvalinea" sono ora a chiedere una delucidazione teorica (o più o meno tale) in quanto tale progetto è un aspetto di un più complesso sitema elettronico (il mio ramo di pertinenza) di un tema d'anno per un esame universitario.

Ne approfitto ad ogni modo per ricapitolare la sua (tua) proposta

linea di alimentazione - fusibili aM (dimensionati in base alla somma dell'asorbimento degli otto motori (nella configurazione stella poichè alimentati a 380)) - contattore per ciascun motore (o posso permettermelo per coppia?) e circuito a basso voltaggio per l'attuazione marcia-arresto ed emergenza.

un'ultima considerazione e richiesta: dovendo poi porre in essere e predisporre un bilancio, mi potrebbe indicare a titolo di esempio (ritenendo sempre e comunque quanto mi dirà non publicità ma incipit per una ricerca su google) una marca e modello di pastiglia termica o clixon che a quanto ho capito sono da montare sul motore?

Grazie di tutto e mi scuso per la eventuale prolissità e lapalissianità.

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Pastiglie termiche: sono inserite negli avvolgimenti dei motori; se imotori ne sono sprovvisti non è possibile inserirle. I clixons, che sono il termine inglese onomatopeico del termostato bimetallico, li producono praticamente tutti i produttori di elettromeccanica, quindi c'è solo l'imbarazzo della scelta.

.fusibili aM (dimensionati in base alla somma dell'asorbimento degli otto motori (nella configurazione stella poichè alimentati a 380)

Questo non mi sembra corretto. Anche se i motori hanno un'unica partenza inevitabilemente le linee di alimentazione si divideranno motore per motore; ebbene ogni singola linea deve essere protetta. Questo è quanto previsto dalle normative vigenti, fa eccezzione una tratto di linea di lunghezza totale <1 m [cito a memoria]; è comunque buona pratica limitare le linee non protette a lunghezze trascurabili.

Inoltre , anche in caso di unico comando di marcia arresto, è buona pratica comandare singolarmente, con apposito contattore, ogni singolo motore. Il comando di marcia-arresto e l'arresto di emergenza possono essere effettuati anche tramite comandi a 230 V prevedendo contattori con apposite bobine e pulsanti adeguati per l'isolamento.

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