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Altivar 18 - Errore Ocf Sovracorrente


grandan

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Salve a tutti. Provo ad esporvi il mio problema, anche se con notevoli difficoltà per la mia ignoranza in materia.

Lo scopo è di comandare un motore trifase 220-380 di 0,55 CV di un trapano a colonna che ho collegato a triangolo ad un obsoleto Altivar 18 il quale, in bianco, pareva dover funzionare regolarmente. Inseriti i valori di targa specifici tranne il valore Amp perchè non presente e che ho ipotizzato 3,5, chiuso il contatto LI1-+24 e collegato il potenziometro 1-10Kohm +10-AI1-COM alla morsettiera, tutto pareva procedere a meraviglia. Purtroppo però, azionando l'interruttore del trapano per lo spegnimento ed il riavvio del medesimo l'ATV18, 3-4 volte su 10 va in difetto OCF - sovracorrente ( Corto circuito o messa a terra in uscita, ovvero, Sovracorrente nella resistenza di frenatura). Le prove che ho effettuato in seguito nella programmazione sono state infinite, senza risultato. Inoltre, ho sostituito tre interruttori e collegato altri tre motori con simili dati di targa ma, nulla di variato. Qualcuno può aiutarmi, ve nesarei infinitamente grato.

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Mancano un pò di dati:

Alimentazione dell'ALTIVAR, 220 o 380?

Collegamento del motore?

Se tutto corretto prova a staccare il contatto LI1-+24 ed alimenta il tutto, va in allarme subito?

ricollega contatto LI1-+24 , va in allarme?

fai sapere

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Purtroppo però, azionando l'interruttore del trapano per lo spegnimento ed il riavvio del medesimo

Un momento.....

Questo cosa significa, che con l'interruttore del trapano Tu sezioni solo il motore di quest'ultimo avendo l'inverter già alimentato altrove, (e quindi interrompendo le 3 fasi in uscita Inverter U-V-W) oppure con l'interruttore del trapano accendi l'inverter alimentandolo sugli ingressi L1-L2-L3 e questi fa partire il motore ?

Saluti

Mirko

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Buon pomeriggio e bensentito.

Allora, l'Altivar è alimentato dalla rete domestica (220 monofase) ed è collegato al motore alimentandolo a 220 trifase (coll. triangolo).

Ho fatto come mi hai suggerito: all'apertura mi da rdy e ricollegandolo mi da il valore della frequenza impostata con il potenziometro. Resto in attesa. Grazie

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Ciao Mirko. Si, con l'interruttore del trapano seziono solo il motore di quest'ultimo avendo l'inverter già alimentato altrove, (e quindi interromo le 3 fasi in uscita Inverter U-V-W, sbaglio?

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(e quindi interromo le 3 fasi in uscita Inverter U-V-W, sbaglio?

Potreppe essere una manovra corretta se eseguita ...correttamente. :)

E' la migliore sequenza per garantire la sicurezza e non stressare il DC bus con continue ricariche dei condensatori.

Riepilogo la sequenza corretta.

Azionando il pulsante di Stop la velocità (frequnza) viene portata a zero dando la'pposito comando all'inverter.

Raggiunta la velocità di zero, nel tempo previsto dalla rampa impostata, questo stato è segnalato dall'inverter con un'apposita uscita, si comanda il blocco dell'inverter e l'apertura del contattore del motore

Azionando il pulsande Marcia si chiude il contattore del motore, con la presenza dello stoto di OK dell'inverter (rdY?) si sblocca l'inverter e si comanda il "run"; l'inverter raggiungerà la frequenza corrispondente al riferimento nel tempo previsto dalla rampa impostata.

Non conoscendo questo inverter non ho usato le sigle dei contatti e dei comandi, am queste le puoi leggere sul manuale.

Modificato: da Livio Orsini
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e quindi interromo le 3 fasi in uscita Inverter U-V-W, sbaglio?

Se non fai la sequenza esattamente come Ti ha illustrato Livio, sì....sbagli... :)

Vedi, il principio da soddisfare, è che ogni volta che un organo di manovra a valle delle uscite inverter commuta, le uscite debbono essere "spente", il che non significa inverter disalimentato, ma inverter con il contatto di start, NON in start.

Ad uscite spente puoi fare ciò che vuoi, ma io temo che, mentre Tu fai andare il motore del trapano per forare, nel momento che decidi di fermare il mandrino agisci sull'interruttore originale del trapano ed amen.

Così facendo, le scintille che si formano nei contatti dei poli di interruttore, (visto che l'inverter sta ancora erogando corrente) rischiano di offendere profondamente i finali dell'inverter medesimo, o quantomeno di mandarlo in errore.

Per cui, se è come penso, prima sistema questa cosa, e poi vediamo come vai. :)

Saluti

Mirko

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Bene, qualche cosa mi pare di averla capita, grazie. Ho fatto le dovute prove e l'inverter non ha dato segni di difetti.

Come diceva l'avvocato di jonny stecchino "in buona sostanza": non è corretto che utilizzi l'interruttore del trapano per avviarlo e fermarlo con i contatti di marcia chiusi (ponticellati LI/+24) ma devo su questi interporre un interruttore on-off che mi permetterà di comandare l'avvio e l'arresto dell'utensile senza stressare il variatore. L'interruttore originario può eventualmente servire ai fini della sicurezza. Ho detto "mi pare di aver capito", se voleste gentilmente darmi un cenno di assicurazione ve ne sarei grato. Comunque grazie.

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Direi che ci siamo :thumb_yello:

Poi anch'io ho inverterizzato il mio trapano a colonna giù in garage, (anche se in modo moooolto meno ortodosso dato che ho agito su un motore monofase a condensatore) e debbo dirTi che per il comando di start inverter, ho utilizzato un pedale a terra.

!!!! Comodissimo !!!!

Ti consente di avere le mani libere, quindi con una mano tieni fermo il pezzo, con l'altra accosti la punta al segno della bulinatura, e quando ci sei di fronte bene schiacci il pedale e la punta inizia a ruotare (e forare).

Poi ho aggiunto la resistenza di frenatura, di modo che quando lascio il pedale, il mandrino si ferma sul posto, e non dura a girare per inerzia.

Questo è molto prezioso, quando capita che il pezzo magari Ti scappa dalle mani, ed inizia a girare sbandierando pericolosamente, col rischio poi di staccarsi e volarTi in faccia per forza centrifuga, inoltre in quel caso nel mentre che il pezzo fa da "ventilatore" dovresti raggiungere l'interruttore sul fianco del trapano per fermarlo, invece in questo modo lasci il pedale e grazie alla resistenza di frenatura il mandrino (ed il pezzo attaccato) si bloccano sul posto.

Vedi Tu :)

Saluti

Mirko

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Non sai Mirko quante volte mi è capitato di vedermi girare il pezzo all'altezza dello stomaco! L'idea del pedale per l'avanzamento é notevole, ti confesso che mi alletta, soprattutto per la sicurezza. Ora però sto vagheggiando tra i parametri di inpostazione per ottenere la massima decelerazione del mandrino in chiusura. Ho notato che quando utilizzavo direttamente l'interuttore del trapano per l'arresto dello stesso, questo era pressochè immediato (a questo proposito mi pare di intuire che la resistenza di carica dei condensatori s'è ne avuta a male perchè con un secondo identico ATV18, che nel frattempo ho recuperato, il difetto non si presenta!) invece con l'azionamento attraverso interruttori sulla morsettiera il rallentamento è molto più lento. Probabilmente dovrò ricorrere ad una resistenza di frenatura ma non ho idea neanche di come sia da calcolare. Vedremo. Piacerebbe anche a me l'arresto istantaneo del mandrino.

Ma questa è un'altra puntata, per ora sono già soddisfatto di aver avuto le dritte per procedere correttamente all'impostazione dell'impianto. Grazie ancora.

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Probabilmente dovrò ricorrere ad una resistenza di frenatura ma non ho idea neanche di come sia da calcolare.

In questa sezione tra le discussioni in evidenza, c'è la mia sul dimensionamento dei motori. Nel primo messaggio trovi i links alle guide per il dimensionamento dei motori e dei resitori di frenatura.

Attenzione, se il tuo inverter ne è sprovvisto, devi aggiungere anche il modulo di frenatura. In questo caso, probabilmente, è sufficiente il resistore standard del gruppo.

Potrest anche verificare dal manuale se il tuo inverter prevede l'opzione per iniezione di corrente continua, In questo caso il problema frenatura sarebbe risolto brilantemente.

a questo proposito mi pare di intuire che la resistenza di carica dei condensatori s'è ne avuta a male

Oltre al resistore di precarica hai sicuramente stressato la batteria dei condensatori, riducendone la vita. :(

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  • 2 weeks later...

Ciao Livio, si, l'ATV ha tra i parametri regolabili la funzione di "Corrente di frenatura mediante iniezione di corrente continua automatica all'arresto" con 0,7 (In) preregolato di base e valore max impostabile pari a (In) dove (In) corrisponde alla corrente di uscita permanente del variatore. Inoltre, è impostabile il tempo di frenatura mediante iniezione automatica all'arresto. Parametri che ho provato in diversi valori ma senza ottenere visibili differenze. Sicuramente sbaglio in qualcosa. Ha comunque l'uscita verso la resistenza di frenatura PA-PB.

Sai dirmi se con i parametri regolabili che ti ho descritto dovrei ottenere un arresto rapido del motore anche in assenza della resistenza che, in ogni caso, non so di che si tratti e come la potri reperire? Grazie ancora per gli aiuti che ho raccolto fin qui con grande piacere.

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Mirko Ceronti

NO..NO…NO…un momento… :unsure:

Sai dirmi se con i parametri regolabili che ti ho descritto dovrei ottenere un arresto rapido del motore anche in assenza della resistenza

Questo sarebbe ciò che si definisce un “assurdo” nel campo della fisica. :)

L’energia cinetica accumulata dal carico durante la rotazione, va da qualche parte (ed in un qualche modo) DISSIPATA.

Per cui senza resistenza, rischi di mandare in errore l’inverter per sovratensione sul bus D.C. nel momento in cui inizi a ridurre il tempo di rampa, poiché il motore inizia a comportarsi da GENERATORE “pompando” energia dentro all’inverter, energia che se non viene dirottata altrove (resistenza appunto) rischia di danneggiare il medesimo.

Per darTene un’idea, puoi provare a leggere questa discussione, dove prima Livio (messaggio N°# 11) dà un’esauriente spiegazione teorica, e di seguito io (messaggio N°# 12) provo di scimmiottare un’esposizione pratica sul concetto di resistenza di frenatura servendomi di un ciclista.

http://www.plcforum.it/forums/index.php?showtopic=69486

Grazie ancora per gli aiuti che ho raccolto fin qui con grande piacere.

Piacere nostro ;)

Saluti

Mirko

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Livio Orsini
Ha comunque l'uscita verso la resistenza di frenatura PA-PB.

Sicuro che sia l'uscita verso il resistore e non verso il gruppo di frenatura?

Come ti ha già scritto Mirko L'energia potenziale accumulata dal motore e dal suo carico deve essere comunque dissipata o raccolta.

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Testuale: PA-PB = uscita verso la resistenza di frenatura e, sullo schema di collegamento per preregolazione di base, PO-PA-PB = resistenza di frenatura eventale. Ho provato a regolare i seguenti parametri di "livello 1": Idc - corrente di frenatura mediante iniezione di corrente continua automatica all'arresto - al valore massimo in Amp 3,6 (di base è 0,7 corrente di uscita permanente del variatore) e tdc - tempo di frenatura mediante iniezione automatica all'arresto - al valore di base di 0,5 secondi. Risultato senza visibili differenze. Mi pare di aver capito però che ancora sbaglio sottoponendo il variatore ad inutili sofferenze e che, senza resistenza di frenatura non potrò mai ottenere un arresto immediato del mandrino, come quando tolgo corrente al variatore con l'utensile in movimento. Perdonatemi ma ho fatto il geometra per 37 anni e il mio hobby è il restauro di lambrette ma, un po' per esigenze ed un po' per curiosità mi sono fatto prendere da questo ultimo problema. Mi era venuta l'idea di postare il file della guida all'impiego in italiano che, tra l'altro, potrebbe essere utile anche ad altri perchè difficilmente reperibile ma non vedo come fare e se si possa.

Grazie a tutti.

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