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Preriscaldamento acqua calda, ma conviene?


francogattone

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Salve a tutti,

ho da diversi anni una caldaia a condensazione per uso domestico Biasi Parva Condensing, alimentata a metano, da poco tempo ho scoperto dal manuale d'uso la funzione di preriscaldamento acqua calda con apposita attivazione tramite pulsante.

Attivando questa funzione, ho notato che la caldaia effettivamente preriscalda l'acqua alla temperatura imposta dall'utente (40°) e ad intervalli variabili si mette in funzione, a seconda della temperatura esterna se più o meno rigida. L'acqua dal rubinetto ci mette circa dieci secondi a scaldarsi.

La mia domanda ora è questa: devo aspettarmi un aumento considerevole dei consumi di metano?

Ma questo maggiore consumo secondo voi compensa il fatto che la mattina presto per far uscire acqua calda, e quindi lavarsi, occorre sprecare acqua corrente che esce fredda + la caldaia che deve vincere l'inerzia dell'acqua molto fredda dell'impianto?

In poche parole, questo preriscaldo è conveniente almeno con temperature rigide come quelle di questo inverno?

Ringrazio anticipatamente per le risposte.

Francesco

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io sinceramente i preriscaldi quando sono impostati li elimino per evitare facili intasamenti dei secondari.......alla fine recuperi solo qualche secondo

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Il bello di una caldaia istantanea dovrebbe essere proprio il fatto che non consuma niente quando non la usi; con il preriscaldo vai ad annullare questo effetto in cambio di ...nulla; a che serve tenere acqua calda (con le inevitabili dispersioni di calore) se poi deve essere scaldata di nuovo?

 

 

Preriscaldo, acqua celeris, fetecchiate assortite, i produttori le mettono per un solo motivo: ottenere più stelle in una classificazione che è l'equivalente caldaioso di quella fuffa markettara che è la classe energetica: AAA, A++++, AAAAAAA++++++++++++, AAAAAAA-50%, AAAAAAAAAAAAAAA-100%, AAAAAAAAAA+++++++++++-120% e immondiziame vario.

 

Il guadagno tangibile è pari a nulla, l'acqua calda arriverà cinque secondi prima... ma solo se il rubinetto di prelievo è esattamente sotto la caldaia, come nei test di laboratorio dei produttori.

 

Nelle condizioni reali in case reali buona parte del tempo si perde aspettando che esca dai tubi l'acqua fredda e venga sostituita dalla calda, quindi, come detto dal collega, sono funzioni inutili e anche controproducenti.

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Ragioniamo un attimo. Non sono un tecnico, ma vi invito ad analizzare vantaggi e svantaggi di entrambe le situazioni.

Classico esempio della mattina presto, temperatura esterna rigida invernale di questi giorni (supponiamo 0°C).
SENZA preriscaldo:

Vantaggi: non comporta ulteriori consumi di gas.
Svantaggi: consumo gas per portare l'acqua da molto fredda a 40°, e mantenerla il tempo necessario.

Acqua corrente a temperatura poco superiore al punto di congelamento, col tempo necessario alla caldaia per riscaldarla arriviamo quasi a 2 minuti. Molta acqua corrente viene pertanto sprecata inutilmente.

CON preriscaldo:

Vantaggi: Acqua calda mantenuta sempre entro un certo range di temperatura. Risparmio di acqua corrente.

Svantaggi: Il consumo di gas, tutto da valutare. Va detto che comunque nel momento in cui si apre il rubinetto a causa delle tubazioni fredde l'acqua non uscirà calda prima di 15-20 secondi.

 

Ora considerando che:

1) la caldaia, a prescidere che questa funzione sia attivata o meno, nel corso della notte si sarà comunque accesa diverse volte per evitare il congelamento dell'acqua presente nell'impianto,

2) questa funzione ha senso nelle giornate invernali molto rigide, e di poca utilità nelle notti più miti

La domanda delle domande rimane sempre la stessa: è conveniente il preriscaldamento si o no?

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Non conosco il principio di funzionamento delledi tutte le caldaie, ma quelle delle immergas si, e semplicemente tengono caldo una scorta di acqua del circuito primario per averlo già pronto e a regime im caso di prelievo di acs.

Favorevoli o meno moralmente, è comunque una comodità in più...e si sa, le comodità si pagano.

Fortunatamente gli ultimi modelli ce l'hanno disattivabile, quindi è semplicemente un in più da attivare/disattivare a piacimento.

Io non ci trovo nulla di così antipatico in un sistema di quel tipo perché comunque un pizzico di confort in più lo dà.

Ovvio, poca roba, ma non si può dire che non c'è.

Secondo me ha senso usarlo se si usa l'acqua spesso, così si limitano le perdite, seppur minime, di calore accumulato.

Se invece l'acqua viene usata poche volte al giorno, allora il senso cala molto.

 

Ps: d'inverno, col riscaldamento acceso, c'è poi da ricordarsi che la caldaia spesso e volentieri è già a regime. Quindi è più probabile dover aspettare meno anche con preriscaldamento spento. 

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Per rispondere a bl4st3r, ho fatto le prove e cronometrato in due mattinate diverse. Senza il preriscaldo per far arrivare l'acqua corrente a temperatura (40°, e mi ritengo uno che non ama lavarsi con l'acqua molto calda) occorre sprecare circa 1'40" di acqua corrente. Con il preriscaldo 25".

La comodità del preriscaldamento acqua sanitaria credo sia indubbia, ma non esiste nessun dato riguardo al consumo medio in MC di gas necessario per tenere attivata questa funzione.

La condizione ideale sarebbe quella di impostare il preriscaldamento a fasce orarie, e mi spiego meglio: sapendo ad es. che ci svegliamo alle 6.00 di mattina impostare la caldaia col preriscaldo dalle ore 5.50 alle 6.30, disattivando la funzione negli altri orari. Io sto facendo questo manualmente, ovvero mi copro mi metto il cappotto ed esco fuori casa al freddo e schiacciando il tastino prima di andare al bagno, ma devo ammettere che non è il massimo della comodità quando fuori la temperatura segna -4°C... cari produttori di caldaie, ma impostare un orario a questo preriscaldo no eh? Troppo comodo vero? Ahiahiai!

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Beh francogattone, senza offesa ma tu però esageri.  :o

Cioè io non mi sognerei mai di attivarlo o disattivarlo al momento del bisogno...tantomeno se dovessi uscire al freddo per farlo! :wacko:

1 perché risulterebbe molto scomodo (vanificando la natura del sistema stesso...cioe dare confort)

2 perché non otterrai nemmeno nessun guadagno alla prima accensione perché sprecare comunque gas

In pratica fare come fai tu è un unico controsenso.

Invece lasciarlo sempre acceso il senso ce l'ha, perché fa tutto in automatico e l'acqua arriva prima.

Se poi vuoi pensare solamente al risparmio allora il preriscaldamento è di natura una perdita in più.

Ok che gli accumuli sono coibentati, ma di calore un po ne perdono e quello lo sprechi.

A maggio ragione se lo attivi e disattivi a orari, vai a scaldare una cosa che poi lasci raffreddare naturalmente...quindi anche quello sarebbe uno spreco.

Morale: ribadisco il mio post più sopra. 

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Valejola è vero che comunque dovrei sprecare gas, ma il tutto è finalizzato anche a sprecare meno acqua corrente possibile.

Calcola tutte le mattine di rigido clima invernale quanta acqua corrente si spreca inutilmente per 1'40" al giorno... se c'è da consumare più gas per tenere attiva questa funzione, almeno quando la temperatura di notte si attesta su livelli attorno allo 0°C, quanto consumo potrà esserci in più?

Considerando che comunque la caldaia esterna in condizioni simili, e temperatura prossima al congelamento, partirebbe lo stesso ogni tot ore per la funzione antigelo...

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ti costa meno 1'15 di acqua aperta in più che di gas.....io in ogni caso li evito perchè il preriscaldo lavora sempre con temperature piu alte di quelle impostate e tende a incrostare prima gli scambiatori a piastre, soprattutto dove l'acqua è gia dura di suo.
certo che non pensavo sinceramente tutto questo tempo di anticipo....magari fai uscire acqua con meno flusso la mattina e vedrai che il tempo di arrivo diminuisce

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Il rischio di incrostare di calcare anzitempo le piastre degli scambiatori, a preriscaldamento acceso, fa saltare il banco... a questo punto è meglio lasciar perdere questa idea e andare avanti come si è sempre fatto. Si spreca acqua corrente, e si attende l'uscita dell'acqua sanitaria a temperatura

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CON preriscaldo:

Vantaggi: [...] Risparmio di acqua corrente.

Svantaggi: [...] Va detto che comunque nel momento in cui si apre il rubinetto a causa delle tubazioni fredde l'acqua non uscirà calda prima di 15-20 secondi.

 

Quote

è comunque una comodità in più...e si sa, le comodità si pagano.

[...]

Io non ci trovo nulla di così antipatico in un sistema di quel tipo perché comunque un pizzico di confort in più lo dà.

 

Francogattone ha capito quel che volevo dire...

 

Per capirci, senza preriscaldo: attendi 5 secondi che l'acqua esca calda dalla caldaia, e 30 secondi che l'acqua calda percorra i tubi.

 

Con preriscaldo, attendi 0 secondi che l'acqua esca calda dalla caldaia, e 30 secondi che l'acqua calda percorra i tubi.

 

Il guadagno reale praticamente non c'è, a cosa mi serve mantenere calda l'acqua nell'accumulo in modo che esca calda subito dalla caldaia, se poi comunque ho un tot di metri di tubazioni FREDDE da percorrere?

 

 

La cosa può avere senso se il punto di prelievo è immediatamente attaccato alla caldaia, ma nel mondo reale quante volte questo è possibile?

 

O hai la caldaia in cucina e il bagno distante dalla cucina (disposizione classica del 99% delle case attuali) e quindi del preriscaldo ne beneficia solo il rubinetto della cucina, oppure hai la caldaia in bagno (impianto datato) e quindi ne beneficia solo il bagno.

 

Se hai la caldaia in un locale tecnico o nel seminterrato, è distante da tutti i punti di prelievo e non ne beneficia nessuno.

 

In quei pochi appartamenti che hanno cucina e bagno con una parete comunicante ne beneficiano tutti, ma i 5 secondi di attesa in meno, non giustificano il consumo di gas o energia elettrica per il preriscaldo, a mio parere.

 

 

La cosa funziona benissimo solo nei test di laboratorio dei produttori per assegnare quelle 'zzo di stelle, perché il punto di prelievo è tipo a venti centimetri dalla caldaia, ma nessuno vive in un laboratorio...

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Darlington le differenza temporale però è diversa da quello che dici tu.

Forse hai letto male ma da 35sec di preriscaldo acceso si passa a 100sec.

Non so tu ma secondo me la faccenda cambia sul discorso confort.

Ok che i secondi per riempire il tubo rimangono gli stessi, ma almeno si tolgono i secondi che la caldaia ci impiega a far uscire l'acqua in temperatura.

E non sono di certo 5 perché 5 sono già solo di sicurezza iniziale per l'accensione fiamma... 

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E non sono di certo 5 perché 5 sono già solo di sicurezza iniziale per l'accensione fiamma... 

 

 

Si neanche i 30 secondi sono veramente 30 perché dipende dalla lunghezza dei tubi.

 

Era per far capire che la differenza è risibile, sul confort influisce poco perché è una frazione del tempo che invece viene impiegato per riempire i tubi.. quindi, ha senso sprecare combustibile per 'sta cosa? Secondo me no, poi ognuno è libero di far quel che vuole..

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Non hai capito...ok che i secondi per riempire i tubi non vengono diminuiti.

Quelli si eliminano solo con accumulo e ricircolo.

Ma almeno si eliminano del tutto i secondi che la caldaia ci impiega ad accendersi e a scaldarsi.

Quindi si sta parlando sempre di un guadagno di tot secondi ad ogni accensione.

E nel caso di francogattone si parla di un minuto netto, che non è sicuramente poco visto che risulta essere il 60% dell'attesa totale.

Poi si può anche stare qui a discutere del lato economico e delle eventuali conseguenze pratiche...che in certi casi tolgono un po tutto il senso, ma sul discorso confort e tempistiche il guadagno c'è ed è tangibile.

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