Vai al contenuto
PLC Forum


Uso Di Un Trasduttore Di Livello


ambro00793

Messaggi consigliati

salve a tutti,

mi trovo per la prima volta a dover utilizzare un trasduttore di livello, per poter poi isualizzare su pannello operatore l'altezza del liquido in un serbatoio e di vederne l'andamento nel tempo.

il probblema è che non avendo usato mai il sensore, non ho idea di come collegarlo; sul manuale c'è scrito che bisogna dargli l'alimentazione, ma senza mai darne una precisa, si sa solo che la corrente in uscita sara di 4-20 ma

chiedo quindi a voi se cortesemente mi potreste dare una mano, su che tensione fornirgli ai morsetti di alimentazione. se puo essere d'aiuto il manuale è qui:

http://www.vega.com/downloads/BA/27501-IT.pdf

vi ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.

Andrea Ambrosini

Link al commento
Condividi su altri siti


Un manuale di 40 pagine ma, per quanto riguarda i collegamenti elettrici, non si sono certo sprecati.

Comunque, si tratta di un tradsuttore 4-20mA a 2 fili, con alimentazione da 9,6 a 36Vdc (pagina 35 del manuale).

Essendo un trasduttore a 2 fili, si alimenta direttamente dagli stessi fili che servono anche per il segnale.

Per il collegamento, dipende dalle caratteristiche del tuo modulo analogico, al quale andrai a collegare il trasduttore.

Se questo modulo fornisce anche l'alimentazione per il sensore, allora ti basta collegare i fili marrone (+) e blu (-) direttamente al modulo.

Se il modulo non fornisce alimentazione, allora devi alimentare il trasduttore collegando il filo marrone (+) al positivo del tuo alimentatore (+24Vdc va benissimo).

Il filo blu (-) del trasduttore lo colleghi all'ingresso + del modulo analogico, ed il negativo del modulo analogico lo colleghi a 0Vdc.

Il trasduttore, insomma, è in serie all'ingresso analogico.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 weeks later...

Per alimentare un lop di corrente , se non hai una scheda che ti fornisce l'alimentazione , devi utilizzare un alimentatore per ogni loop e che non sia il 24Vcc che usi per gli ingressi o uscite del PLC perchè nella migliore delle ipotesi non funziona .

Io normalmente utilizzo questi (http://www.seneca.it/prodotti.php?id_p=163) ma ci sono diverse ditte che li costruiscono .

Spero di non aver fatto una cosa contraria alle regole del forum suggerendo un prodotto , se si avertitemi .

Ciao

******Non sono ammessi link a siti personali

Modificato: da Livio Orsini
Link al commento
Condividi su altri siti

ciao, ti ringrazio della risposta.

nel mio caso utilizzo un plc siemens s7-314

nel mio caso potrei utilizzare il +24V che utilizza anche il plc?

ti ringrazio

Link al commento
Condividi su altri siti

Per alimentare un lop di corrente , se non hai una scheda che ti fornisce l'alimentazione , devi utilizzare un alimentatore per ogni loop e che non sia il 24Vcc che usi per gli ingressi o uscite del PLC perchè nella migliore delle ipotesi non funziona .

Perché non dovrebbe funzionare utilizzando il 24Vdc degli ingressi?

Da dove arriva questa strana teoria?

Personalmente, salvo casi particolari, ritengo utilizzare alimentatori dedicati per ogni trasduttore sia solo una inutile complicazione ed un altrettanto inutile esborso di denaro.

Se ti guardi in giro, vedrai che il mondo è pieno impianti con trasduttori alimentati con i 24Vdc degli ingressi. E funzionano benissimo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Perché non dovrebbe funzionare utilizzando il 24Vdc degli ingressi?

Da dove arriva questa strana teoria?

Io lavoro in una grande azienda del settore Gomma/Plastica come responsabile della strumentazione di processo e ti assicuro che su di un reattore chimico è meglio un alimentatore per ogni loop .

Questo significa che se applichi la soluzione più pulita (in senso di segnale) anche nelle piccole regolazioni non puoi che ottenerne il meglio.

Un alimentatore per loop di corrente (24Vcc 40 mA) non costa che una quarantina di euri ed il risultato è sicuramente buono (nessuna influenza tra anelli di misura diversi in caso di guasto in campo) in pratica e come se usassi una scheda in grado di alimentare i singoli Loop .

Se gli ingressi analogici sono isolati galvanicamente uno a uno il problema potrebbe anche essere minimo ma se hai due ingressi della scheda analogica con la massa in comune il discorso cambia .

A me per esempio è successo di non riuscire a leggere una sonda redox utilizzando il 24Vcc di alimentazione della scheda (segnale 4/20mA tecnologia 2 fili) su di un PLC 200 , ora non ho sotto mano la sigla della scheda ma se serve la vado a rilevare .

Se ti guardi in giro, vedrai che il mondo è pieno impianti con trasduttori alimentati con i 24Vdc degli ingressi. E funzionano benissimo.

Funzioneranno sicuramente ma che sia la miglior tecnica ho qualche dubbio visto che nel chimico , nel farmaceutico e nel Petrolifero si usa un alimentatore per Loop

Poi ogniuno sceglie come crede .

Link al commento
Condividi su altri siti

Io ho solo detto che funziona benissimo anche senza utilizzare alimentatori dedicati per ogni loop, non che sia la soluzione migliore. Questo sarà da valutare caso per caso.

Comunque, capita anche a me di operare nel settore farmaceutico, ed anche in quel settore (dove un batch vale spesso decine, ed in alcuni casi anche centinaia di migliaia di euro e dove, ancora più importante, in caso di malfunzionamento si potrebbe mettere a rischio l'incolumità degli operatori con fughe di sostanze tossiche dagli isolatori) l'alimentazione dei trasduttori con il 24Vdc degli ingressi non è assolutamente tabù.

Per quanto riguarda poi il fatto che gli ingressi analogici non siano galvanicamente separati tra loro, se si eseguono i collegamenti rispettando alcune semplici regole tutto funziona comunque egregiamente senza problemi di sorta. E per non mettere in crisi il resto del sistema in caso di cortocircuito di un trasduttore, può bastare un semplice fusibile.

Se consideriamo poi che praticamente tutti i plc dispongono di moduli appositi per trasduttori a due fili (che forniscono quindi anche l'alimentazione), penso sia meglio scegliere il modulo adatto all'origine piuttosto che aggiungere componenti non indispensabili.

Riguardo il costo, una manciata di alimentatori da 40 euro l'uno può sembrare una spesa ridicola per chi è abituato ad operare su impianti di costo elevato. Ma ci sono invece anche una miriade di impianti dove i pochi vantaggi derivanti dall'utilizzo di questi alimentatori sono insignificanti, mentre non lo è il loro costo. Che poi non è solo quello di acquisto, ma si deve considerare anche che occupano spazio e che devono essere cablati.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao, sono d'accordo su tutta la linea con Batta, visto che parlando di loop di regolazione, non posso che metterci il becco.

Non servirebbe aggiungere molto altro su quello che fino ad ora è stato detto, dato che alla fine se rispettiamo collegamenti equipotenzialità e altri accorgimenti, semplici, funziona TUTTO egreggiamente con un singolo alimentatore. Vogliamo poi mettere due ridondati, ben vengano, vogliamo aggiungere dei separatori galvanici multicanale, con selezione del carico collegato, perfetto, vogliamo poi mettere dei separatori galvanici (se parli di grossi impianti, nel chimico e nel farmaceutico avrai a che fare con barriere Exia e quindi il discorso di alimentazione del 24 V DC decade, dato che quando sono posizionate a gruppi dispongono di un proprio BUS di alimentazione con singolo o doppio alimentatore da qualsiasi tensione), ben vebgano, ma poi i costi non potranno che lievitare, anche senza mettere un alimentatore per ogni loop.

Dopo di che dovresti anche considerare il MTTF (Mean Time to Failure), che su un alimentatore da 40 euro sarà poi inferiore che su alimentatore di ben altra famiglia e fascia. Se poi moltiplichi il tutto per n loop che hai, potrai essere concorde che il tuo indice di guasto sarà molto maggiore di quello potresti avere con un singolo alimentatore.

Possiamo poi star qua a discutere su altri pregi e difetti, ma non possiamo categorigamente bocciare una delle due soluzioni.

Ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

Dopo di che dovresti anche considerare il MTTF (Mean Time to Failure), che su un alimentatore da 40 euro sarà poi inferiore che su alimentatore di ben altra famiglia e fascia. Se poi moltiplichi il tutto per n loop che hai, potrai essere concorde che il tuo indice di guasto sarà molto maggiore di quello potresti avere con un singolo alimentatore.

Concordo perfettamente.

Non si deve infatti trascurare che quello che non c'è non si rompe.

Con questo non voglio asserire che l'uso di alimentatori separati debba essere sconsigliato.

Come già detto, caso per caso si dovranno fare le opportune valutazioni.

A volte accade però che si fa così... perché si è sempre fatto così.

L'unica cosa sulla quale sono in completo disaccordo con "Arwen" è quando afferma (cito):

Per alimentare un lop di corrente , se non hai una scheda che ti fornisce l'alimentazione , devi utilizzare un alimentatore per ogni loop e che non sia il 24Vcc che usi per gli ingressi o uscite del PLC perchè nella migliore delle ipotesi non funziona .

Liberissimo di utilizzare alimentatori separati, ma affermare che con un solo alimentatore non funziona, è assolutamente sbagliato.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...