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Cablaggio Lan, Tv, Telefono,citofono Ed Allarme


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Saluto tutti, Sono un perito elettronico ultracinquantenne e lavoro nel settore elettromedicale e laboratorio analisi per una multinazionale farmaceutica, sto cambiando casa e mi appresto a rifare completamente l'impianto elettrico. Avrei alcuni dubbi a proposito delle normative del 2013: è possibile far coeistere nei medesimi corrugati, cavi di rete, telefonici, citofono ed antenna Tv? Pare che la normativa limiti la coesistenza solamente in virtù delle tensioni in gioco e dell'isolamento dei conduttori; do per scontato che impianto luce 10A e prese 16A possano condividere corrugato (nero o grigio) e cassette di derivazione senza separazione.....
Ho letto che per conduttori telefonici, antenna e dati è consigliato il corrugato verde (consigliato o obbligatorio?) mentre per il citofono il corrugato da utilizzare è il blu ed infine va usato il marrone per l'allarme. Considerando che per tutti questi dispositivi la tensione è < 50V mi chiedo se la normativa prevede che non possano cobitare nello stesso corrugato e condividere le medesime cassette di derivazione

Altra domanda, l'utilizzo degli scaricatori sul centralino  è obbligatorio qualsiasi sia il livello (1, 2 o domotico) di impianto scelto (l'impianto che devo fare è su un villino urbano a schiera di 3 piani)?

Avrei, e mi scuso, un altro quesito: è necessario inserire un MT da 16A separato per ogni elettrodomestico della cucina o è sufficiente un MT 16A per lavatrice (portando cavo da 4mm a presa shucko) ed un MT16A per il resto degli elettrodomestici?
Grazie per la risposta

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-i colori dei corrugati puoi lasciarli perdere..

 

-la coesistenza dei cavi è possibile se tutti sono isolati per la tensione massima presente nel corrugato (quindi anche il doppino telefonico deve essere isolato per i 230V ad esempio)

però tutta quella roba in un corrugato solo non riesci a farla passare quindi a sto punto è meglio dividerli con criterio (come già hai detto tu) se poi hai spazio e corrugati a sufficienza so che l'allarme è preferibile tenerlo separato da tutto.

 

-come MT per questo e per quell'altro è una scelta tua, chiaramente hai un numero minimo di linee da fare a seconda del livello, ma come le dividi lo scegli tu.. io ad esempio ho appena fatto un impianto di un bilocale e per la cucina ho fatto un MT16 per tutte le prese, un MT10 per luci e cappa e un MT20 per l'induzione.

se tu hai spazio nessuno ti vieta di mettere un MT per ogni elettrodomestico da incasso (potrebbe tornare utile in caso di guasti) ...

 

io però non sono un "civilista" meglio sentire altri, e ti suggerisco le guide che tutti i produttori hanno messo a disposizione, a me piace quella della gewiss ma c'è anche bticino ecc ecc

 

http://www.gewissprofessional.com/wp-content/themes/gewiss/assets/download/pdf/guida-tecnica.pdf

 

 

 

 

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per quanto riguarda la coesistenza, a livello sicurezza basta che i cavi abbiano un isolamento adeguato (riferimento norma CEI 36762, siglatura C4(U:)=400v)

Per quanto riguarda la normativa "dati" i cavi LAN devono viaggiare in tubazioni separate e oppurtunamente distanziate.

per quanto riguarda gli impianti di allarme se vuoi fare un impianto a norme le scatole e le tubazioni devono essere separate e "tamperizzate", altrimenti l'impianto potrà essere dichiarato solo di livello 1

 

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Ringrazio Reka e Microchip1967 per la pronta risposta, posso quindi riepilogare che:

- Cavo Antenna, telefono e citofono possono coabitare nella medesima scatola e passare dallo stesso corugato anche se sarebbe meglio evitare ma solo per dare un ordine maggiore.

-Cavo Lan deve essere ben separato da detti cablaggi

-Cavi allarme, per poter certificare l'impianto a livello >1, devono essere separati e "tamperizzati", in caso contrario la certificazione sarà per livello=1

-Cavi elettrici per linea 10A e linea 16A possono passare dallo stesso corugato e condividere le stesse scatole di derivazione

-I MT li posso distribuire come meglio credo purchè si rispetti il numero di circuiti previsto dalla norma (es Impianto livello 2 >125 m2 minimo 6 circuiti protetti da 2 differenziali da

30 mA)

-Mi mancherebbe di capire se e quando è obbligarìtoria l'installazione dello scaricatore sul centralino

 

Grazie 1000, info veramente utilissime!!!

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io ho la lan che all'interno dell'ufficio convive con l'impianto elettrico senza troppe separazioni, non potevo fare altrimenti.. ma non mi da problemi.

chiaro che potendo fare tutto da zero i corrugati non sono mai abbastanza :P

 

gli scaricatori, visto il costo relativamente contenuto io li metterei anche se non obbligatori

 

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Lo scaricatore di sovratensione è obbligatorio solo se ricorre l'ipotesi del rischio R1,ossia perdita di vite umane, per quanto concerne il rischio R4 relativo a perdite economiche è una tua scelta.

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  1. Grazie ceschino. Si, avevo letto qualcosa in merito ma non riesco a capire come stabilire se nel mio caso l'ipotesi di rischio R1 sussiste o no... Si tratta, come detto, di un villino a schiera in zona urbana, non so come si possa calcolare il livello di rischio.

 

Grazie

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Qua viene il bello! In questo dovresti farti aiutare da qualcuno che opera nel settore. E' un calcolo piuttosto complesso che diventa semplicissimo con l'aiuto di software specifici in uso tra installatori e progettisti. Inoltre per farlo devi essere in possesso del dato di Ng  per il punto esatto in cui si trova l'edificio e questo teoricamente andrebbe richiesto al CEI, dietro pagamento di € 15,00 + iva. Solitamente è difficile che in condizioni generiche il valore di R1 superi il valore tollerato dalla norma, almeno per la mia zona. Ma............Se vuoi esserne certo, ripeto, dovresti farti aiutare.

Saluti

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  1. Grazie ceschino, faro senz'altro come mi suggerisci cercando l'aiuto di personale qualificato perchè mi sembra in effetti un po' farraginoso...

Grazie ancora

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scusa ma rimango dell'idea che il costo non incide per nulla nelle spese che stai sostenendo quindi mettili e basta.. ci vivi te e i tuoi cari, anche se il rischio è basso che ti frega..

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Quote
  1. mmmh... in effetti, va a finire che spendo di più a capire se va messo o no che a metterlo a prescindere! Una sicurezza in più non guasta.

Come ti dicevo per i non addetti ai lavori può sembrare difficoltoso mentre, con l'ausilio di opportuni software, è semplicissimo per chi opera nel settore ed è a loro che ne spetta il compito della valutazione, scegliendo quello adatto a seconda il tipo di rischio, nel momento in cui realizzano un impianto.

Ribadisco che in ambienti ordinari, quali gli edifici civili, è molto difficile incontrare un valore di R1 che superi quello tollerato, almeno per la mia zona, e che per le apparecchiature sei tu a scegliere.

I costi variano secondo il tipo ma alla fine credo che  Reka non abbia tutti i torti.

Saluti

 

 

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