Marcus2 Inserita: 22 giugno 2018 Autore Segnala Inserita: 22 giugno 2018 Grazie per i link e le informazioni. Interessante. Sopra i 10 kW è meno importante poter sforare per fase, ma con 6 kW in trifase è impossibile per un'abitazione non sforare. Come facevano quando non c'erano i contatori elettronici? Riguardo alla distribuzione, un elettricista mi diceva che qui non stanno a guardare tanto i kW di allacciamento (1/3 delle case hanno 20-30kW, per via dell'acqua calda istantanea), perché tanto con le abitazioni il coefficiente di contemporaneità è molto basso (il 3-4% del valore nominale, se ricordo bene), quindi nelle tariffe non ci sono differenze di costi in base ai kW . Non so se è diverso è per le industrie, dove lì ha senso parlare di "potenza impegnata". Dove lavoro c'è una grossa officina meccanica, dove la lancetta nel quadro elettrico sta fissa per 8 ore sui 500A (340 kW)! Prima, quando c'era qualche macchinario in più stava sui 600A. Però un'abitazione di potenza non ne "impegna" un bel niente.
DavideDaSerra Inserita: 22 giugno 2018 Segnala Inserita: 22 giugno 2018 @Sven_G il controllo viene fatto a partire dai 6kW, stando alle "condizioni generali di fornitura" si possono prelevare fino a 6kW su singola fase (10 solo se espressamente comunicato dal gestore), oltre possono far saltare il contatore. Si nominano i 10kW perchè prima era loscatto superiore ai 6kW che consentivano di prelevare tutto in monofase. Non mi meraviglierei se un contratto trifase da 10 saltasse quando si superano 6kW su una sola fase
Sven_G Inserita: 25 giugno 2018 Segnala Inserita: 25 giugno 2018 Non saprei, può anche essere: comunque ho solo riportato quanto detto dall’utente esperto... In quanto alla “potenza impegnata”, sono d’accordo che ha poco senso per le utenze domestiche. (A proposito di paesi europei, in Svezia (dove la situazione della fornitura è simile a quella tedesca: trifase domestico), basta chiamare il proprio gestore per far installare un fusibile principale di taglia maggiore e si ha disponibile la corrispondente potenza, che può andare dagli 11 kW (fusibile principale da 16 A, la fornitura base) e poi attraverso una serie di possibili taglie intermedie fino a ben 44 kW (fusibile principale da 63 A): un po’ strano che usino ancora i fusibili, però, all’origine dell’impianto elettrico di casa; e non so se il relativo montante sia già predisposto o anch’esso da cambiare, in caso di aumento di potenza...)
Marcus2 Inserita: 1 luglio 2018 Autore Segnala Inserita: 1 luglio 2018 Anche in Germania è così. Finchè non c'è da cambiare la linea principale in ingresso all'edificio, non si fanno problemi ad aumentare i kW. I fusibili di protezione generale a monte di tutto li usano anche qui. E' più sicuro, perché non c'è rischio che si incollino come i MT. Qui la linea principale che viene da fuori entra in una scatola con sigilli, con all'interno dei grossi fusibili di protezione generale, non accessibili all'utente. Da lì va al quadro contatori, dove all'ingresso anche lì ci sono 3 fusibili di protezione generale, accessibili, a monte di tutti i contatori. Finora non sono mai saltati fusibili.
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