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La domotica e il risparmio energetico


gattomom

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Ciao a tutti.

Uno dei maggiori argomenti che le aziende utilizzano per spingere i propri sistemi domotici è il risparmio energetico.  

Però non quantificano mai la percentuale e soprattutto non lo mettono mai in relazione all'investimento iniziale che il generico utente deve sostenere. 

Sono il primo a sostenere gli impianti domotici per tanti motivi, ma l'argomento risparmio energetico è una freccia che non voglio mai scoccare. 

Questa è la mia idea, chiaramente siete liberi di smentirmi e, quindi, farmi cambiare idea.

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Buonasera.. certo il poter regolare la potenza luminosa in funzione dell'illuminazione esterna tanto per fare un esempio crea risparmio.. ma forse vogliamo demandare ad un impianto domotico quello che dovremmo fare noi... quanti lasciano le luci accese di una stanza dove non c'è nessuno e intanto sono in bagno a farsi una doccia.. tanto il GEM registra .. oppure nei negozi dove per il troppo caldo (poco confortevole) tengono le porte aperte.. mica abbassano la temperatura e il contatore segna... oppure pretendono di volere fare una lavatrice, accendere un forno ed un ferro da stiro contemporaneamente.. ma per fortuna si sono fatti istallare un sofisticato controllo dei carichi... serve consapevolezza dei comportamenti sbagliati che si traducono in bollette salate

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Spesso gli impianti domotici sono una specie di giocattolo per adulti, il sostituto del trenino elettrico.

Hanno bellissime presentazioni video, ma utilità pratica poca.

Poi ci sono impianti seri, ben progettati e, soprattutto, ben integrati con l'impianto di riscaldamento e climatizzazione che effettivamente consentono di ottimizzare i consumi energetici.

 

Io sono del parere che per avere dei risultati pratici di qualche valore impianto di riscaldamento/climatizzazione e impianto domotico devono essere progettati contemporaneamente in modo da avere il massimo dell0'integrazione e delle sinergie.

Solo in questo caso si possono avere dei buoni risultati nell'ottimizzazione dell'energia, anche se difficilmente quantificabili in termini assoluti.

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del_user_56966

Allora facciamo un punto che possa essere utile per tutti gli addetti, i non addetti, gli appassionati! :)

 

cercherò di essere sintetico e concreto perché entrare nel merito dei singoli argomenti richiederebbe un manuale ...

 

1) la Legge Italiana col decreto attuativo 63 Giugno 2013 rende obbligatorio (da subito) progettare e realizzare impianti classificati e secondo le Norme Europee,

quello che non fu capito (o si preferiva non capire) dai più al tempo è che per fare un immobile non bastava realizzare l'involucro e gli infissi ma servivano anche impianti adeguati e quindi efficienti descritti dalla norma, e questo il decreto legge lo pone come obiettivo al pari dell'isolamento termico.

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Questo era e rimane l'unica soluzione per non incorrere in questo tipo di problemi "legali"...LINK

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Lo stesso decreto attuativo identifica le soglie temporali dei fine 2018 e fine 2021 come termine della "progettazione classica" quella che oggi viene ancora erroneamente confusa con la "Domotica generica" a favore degli impianti a "consumo quasi zero" o NzeB, e non è un consiglio ma un obbligo di legge, quindi i pareri personali in questi casi a poco servono, ti adegui (e adesso velocemente) o cambi lavoro!

Oltre a questo tutti gli enti certificatori hanno abolito la parola "Domotica" in quanto tende a confondere esattamente come descritto da voi sopra con i gioghi inutili ai fini del risparmio Energetico che invece è l'argomento principe, oggi quello che è richiesto e di poter classificare gli impianti e quindi per poterlo fare devono essere realizzati secondo la Norma UNI EN15232 e la relativa guida CEI 205-18, in pratica gli impianti di Building Automation (ex Domotica) non conformi con questi standard di regolazione non sono più utilizzabili nella realizzazione di immobili efficienti specialmente se devono essere in Classe di Efficienza B o A.

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Il nuovo Conto Termico 2.0 indica esplicitamente che gli impianti di Building Automation devono essere conformi alla EN15232 - CEI 205-18 quindi se l'impianto non è progettato e classificato secondo queste norme diventa anche inutile fare domanda per gli incentivi.

 

Premesso questo rispondendo alla domanda sopra, ci sono due punti fissi da considerare, 

a) l'immobile deve consumare una quantità di energia pari al dichiarato in certificazione energetica alla vendita, altrimenti si incorre nel reato di truffa ecc.. ecc..

B_) L'Unica modalità ammessa per Classificare gli impianti è quella prevista dalla legge e relative norme di settore, la norma una volta realizzato l'impianto ne permette la classificazione e indica le quote percentuali previste a livello Europeo per ogni tipo di Classe.

La norma oltre a favorire i parametri di verifica da riportare nella certificazione dell'immobile indica anche come monitorare e manutenere l'immobile per evitare che l'efficienza (e quindi la certificazione energetica) decada nel tempo.

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Aggiungerei anche una nota d'interesse sul fatto che gli Impianti di questo tipo non possono essere ne progettati ne messi in marcia da personale non conforme alla norma UNI CEI TS 11672 

per il semplice motivo che questi impianti devono dare dei risultati ben precisi e quindi sia il progettista che gli attori in campo devono possedere nozioni d'integrazione elevate che permettono di svolgere esattamente quanto serve per ottenere la corretta classificazione Energetica,

e comunque di base le figure professionali responsabili della progettazione, installazione e asseverazione delle funzioni dei sistemi di Building Automation previste dal Decreto n°37 del 22 Gennaio 2008.

 

 

 

 

 

 

 

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del_user_56966
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Ok. Mi puoi quantificare una percentuale di risparmio? 

 

è leggermente più complesso di come lo poni tu, 

La EN15232 propone due diversi metodi di calcolo dell'influenza di un sistema di automazione sulla prestazione energetica di un edificio

a) Calcolo Dettagliato

b)Calcolo Basato sui fattori di efficienza BAC factors

a loro volta esistono cinque diverse tipologie di calcolo dettagliato...

volendo invece valutare un fattore di efficienza, per fare un esempio devi indicare su che tipo di impiantistica viene fatta la valutazione

ovvero su che base si classifica l'impianto nel progetto e la tipologia di immobile a cui ti riferisci, inoltre l'efficienza viene valutata sulle singole voci 

e non c'è un fattore complessivo.

 

Per fare un esempio semplificato:

se la percentuale di riferimento del consumo per l'impianto Riscaldamento/Raffrescamento si considera come un 100%

un sistema con classe di efficienza D ( in Europa non è più utilizzabile ) avremo che D = 100 * 1.51 con un aumento dei consumi del 51%

al contrario un sistema con classe di efficienza A (Altissima Efficienza) avremo che A = 100 * 0.70 con una riduzione dei consumi del 30%

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Ah! Chiaramente il calcolo diventa inutile se l'impianto non viene progettato e realizzato seguendo scrupolosamente le indicazioni progettuali previste dalla norma

ovvero i fattori si applicano a patto che esistano prodotti di progetto siano adeguati per le specifiche funzioni che nella norma sono ben definite per la classe energetica che si vuole realizzare, 

e nel caso della Classe A oltre questo deve esistere una serie di funzioni accessorie che vanno ben oltre il normale startup dell'impianto come avviene ancora oggi nella maggior parte degli impianti.

Ignorare la norma oltre a vari problemi anche di tipo legale oggi comporta anche l'impossibilità di usufruire degli incentivi del GSE

in quanto gli impianti incentivati sono solo quelli di Building Automation conformi alla EN15232

 

 

 

 

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del_user_56966

 

Io sono un System Integrator non vendo nulla se non 35 anni di esperienza in automazione...

e grazie a questa la garanzia della qualità del risultato..

cosa che oggi non è affatto scontata...

 

 

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Buonasera io delle percentuali di risparmio non mi lascio facilmente convincere.. vorrei vedere una casa con le stesse abitudini ( cucinare al forno-fare lavatrici-stirare) prima e dopo avere istallato un impianto domotico con classe di efficenza A le fatture bimestrali dei consumi di energia elettrica..

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del_user_56966

 

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prima e dopo avere istallato un impianto domotico con classe di efficenza A

 

Siete ancorati alla "Domotica" è questo che frega!

Il risparmio energetico non si applica alla sola "abitazione" si applica alla Building Automation ovvero all'intero stabile, 

un immobile efficiente è ritenuto tale solo se esegue le funzioni previste dalla EN15232 in caso contrario non è classificabile...

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Quindi la prima domanda è, il tuo esempio è su una realizzazione progettata secondo la EN15232 oppure secondo una domotica che svolge funzioni non normate?

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1) Risposta: Si il mio dubbio è su una realizzazione conforme al 100% con la norma CEI 205-18 in fatto di classificazione Energetica degli Impianti

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2) Risposta: No intendo una realizzazione dov'è prevista una buona Domotica ma che non svolge le funzioni previste dalla norma CEI 205-18 in fatto di classificazione Energetica degli Impianti per quel tipo di BA.

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Ok se la tua risposta è si possiamo procedere,

Se l'immobile è conforme alla norma devi elencare tutte le funzioni EN15232 previste dal progetto.

in questi casi da subito un primo guadagno effettivo (ancora prima di risparmio energetico quotidiano) è la possibilità di accedere agli incentivi del Conto termico 2.0 oppure alle detrazioni fiscali.

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Se invece è No fermiamoci qui perché questo tipo di soluzioni parlando di efficienza e certificazione energetica non sono più applicabili, e quindi oggi è inutile affrontare l'argomento dei consumi...

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Prima di tutto in caso di valutazioni Energetiche poniti sempre questo dubbio, visto che oggi parlare di "Domotica" in forma generica

oltre che fuori luogo non è affatto professionale. 

 

 

 

 

 

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del_user_56966
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Come sempre Ale molto dettagliato... ?

 

Grazie Angelo, sono temi molto ampi da trattare in poche righe,

quindi si fa quel che si può! :lol:

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Mi sembra tutto marketing. Dati concreti non gli ha citati ancora nessuno. 

Servono esempi concreti per convincere il generico utente a spendere molto, molto, e ancora molto per installare un impianto domotico.

 

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del_user_56966

 

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Mi sembra tutto marketing. Dati concreti non gli ha citati ancora nessuno.

 

Complimenti per la comprensione della spiegazione, Infatti la UNI EN15232 - CEI 205-18 attuata col dl. 63 4 Giugno 2013 non è affatto concreta anzi è tutto marketing dell'Unione Europea... :wallbash:

il marketing semmai lo fa chi vuole trovare ad ogni costo argomenti per vendere la "Domotica generica"

argomentazioni spesso improbabili che la rendono un prodotto che effettivamente

se non per scopi ludici non ha alcun senso ne proporre ne installare...

 

e non si rendono conto che nel 90% dei casi  la figura che fanno è semplicemente questa...

 

 

 

 

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Buonasera io delle percentuali di risparmio non mi lascio facilmente convincere.. vorrei vedere una casa con le stesse abitudini ( cucinare al forno-fare lavatrici-stirare) prima e dopo avere istallato un impianto domotico con classe di efficenza A le fatture bimestrali dei consumi di energia elettrica..

 

I risparmi veri si ottengono ottimizzando i consumi per riscaldamento e climatizzazione.

 

I risparmi che si possono ottenere spegnendo automaticamente la luce in una stanza quando non ci sono persone presenti, sono praticamente nulli; nzi forse l'automatismo consuma più di quanto si risparmia.

 

Se si cucina usando un forno elettrico l'unico modo per risparmiare energia è.......non usare il forno elettrico.

 

Insomma per isparmiare energia sull'uso degli elettrodomestici le modalità sono indipendenti dalla domotica; le modalità sono:

  1. L'uso di elettrodomesti di maggior efficienza a partire dalle lampadine
  2. Ottimizzazione delle abitudini di uso degli elettrodomestici; ad esempio concentrando l'uso della lavatrice e della lavastoviglie in modo da sfruttare iol pieno carico e ridurne l'uso settimanale.
  3. Scelgiere, per quanto possibile, di usare gli elettrodomestici più energivori, come lavatrice e lavabiancheria, nelle fasce orarie di minor costo. Non si risparmia energia ma si riduce il costo della stessa.

 

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