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PLC Forum


Diodi Schottky in antiparallelo


mc1988

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Buonasera,
ho un problema che, già solo a scriverlo, sembra più di taglio "poliziesco" che di tipo tecnico (e mi scuso già per questo esordio poco convenzionale).
Ho a che fare con una PCB di cui non conosco (se non in maniera assai vaga ed imprecisa) provenienza ed utilizzo.
Su questo circuito stampato sono presenti solo: un connettore maschio a tre pin (di cui i pin 2 e 3 in corto fra loro ed a massa), due diodi Schottky (Vishay 1N5822) in antiparallelo ed una piccola lampada a bulbo con filamento (G4, 2 pin, 6V, 10W). Non sto ad allegare lo schema circuitale perchè è semplicissimo: i diodi Schottky in antiparallelo sono fra il pin 1 del connettore ed un capo della lampada, mentre l'altro capo della lampada è equipotenziale con i pin 2 e 3 quindi a massa.
Ora, la mia domanda è: quale potrebbe essere "il senso" di questo circuito? perchè i diodi Schottky in antiparallelo così connessi alla lampada?
Grazie per quello che saprete dirmi.

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Sembra una lampadina funzionante a 6 volt, anche in AC.

Evidentemente chi la ha venduta aveva connettori e diodi in abbondanza e non sapeva cosa farne... :lol:

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I 2 Diodi così connessi squadrano il segnale nell'intorno dello 0, la lampada funge da resistore di limitazione di corrente. Però non c'è nessuna utenza della tensione squadrata........

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L'uso dei diodi Schottky è tipico della radiofrequenza, quindi il sistema potrebbe essere, anzi certamente è, un adattatore di lampadine a bassa frequenza per utilizzi in alta frequenza. L'unica perplessità che ho è se possa essere interpretato come un sistema risonante fra l'induttanza del filamento e la capacità delle piste. Ma non credo.

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Grazie, comincio a chiarirmi un po' le idee...
Un'altra domanda: nella configurazione descritta i due diodi non introducono una caduta di tensione complessivamente di circa 0,6-0,7 volt al carico della lampada?

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anzi certamente è, un adattatore di lampadine a bassa frequenza per utilizzi in alta frequenza.

 

Scusa Paolo, ma i due diodi in antiparallelo non fanno altro che squadrare la tensione con un'ampiezza pari al livello di 0.15 - 0.45V in funzione della corrente diretta.

Quindi ai capi dei 2 diodi si avrà un segnale ad onda quasi quadra di ampiezza compresa tra 0.3Vpp e 0.9Vpp.

Ai capi della lampada si avrà la tensione di partenza decurtata dalla cdt dei 2 diodi.

 

Non ci può essere rettificazione di segnale sinusoidale.

 

inoltre con un alampada a filamento come da descrizione ( lampada a bulbo con filamento (G4, 2 pin, 6V, 10W )) che la tensione di alimentazione sia in cc o in ca l'unico parametro significativo è la tensione RMS che deve essere 6V.

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Buongiorno,

vedendo che la discussione comincia ad entrare nel tecnico ritengo opportuno allegare foto della schedina, anche se magari non perfette. 

20170516_145447 - Copia.jpg

20170516_145459.jpg

20170516_145518.jpg

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Così come è non ha molto senso come circuito, a meno che la lampada non si ad incandescenza, ma a scarica di gas; però anche in questo caso non ne vedo la funzione.

Forse si potrebbe capire di più se si potesse avere quakche informazione sul circuito/dispositivo in cui è inserita la scheda.

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10 W / 6 V a gas ?:whistling:

Il pcb mi pare molto curato per una cosa semplice , per questo ho pensato alla parte di stabilizzazione ampiezza di un oscillatore.

Non riesco invece a trovare la logica per la presenza dei diodi...sarà la capacità delle giunzioni ?

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10 W / 6 V a gas

 

No, no!

Se è a gas questi dati non c'entrano. Se son stati letti i dati o la sigla sulla lampada è un conto, invece se si sono ipotizzati questi dati dalle dimensioni è un'altra cosa, da qui l'ipotesi di una lampada al neon. Le dimensioni sono compatibili con questi dispositivi usati come stabilizzatori di tensione o soglie. di tensione.

 

Rimane il fatt che ikl circuito così come è, avulso dal resto dell'apparato, ha poco senso.

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