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Riparare l'alimentazione di una lampada di emergenza fluorescente


mcgaiver

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Salve ho una lampada di emergenza a cui è saltato un resistore ceramico e che vorrei sostituire. Ho cercato su web con la stessa scheda e ho trovato su di un forum spagnolo la stessa discussione. Mi sorge il dubbio però che oltre al valore di resistenza, sulla scheda mi manca uno dei due transistor. Uno è il classico 13003 che ho trovato già in un alimentatore da muro con presa usb 5V. Potreste darmi una mano a capire di quale si tratta?

 

Nota offtopic riguardo del 13003. Ho notato dal datasheet che ha un carico limitato e ho pensato se si potesse sostituire col 15005 che sopporta un carico maggiore. Cosa dovrei sostituire per evitare che il resto della circuiteria "mi prenda fuoco"? Vi chiedo questo perchè mi si sono bruciati due trasformatori perchè ho caricato sempre lo smartphone. Esso ha di suo un trasformatore da 2A in uscita, ho pensato che collegandolo ad uno da 1A si sovraccarichi e accorci la sua vita utile.

 

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C'è un utente che ha postato questo schema. E pare molto simile anche se non uguale. Può essere un resistore di caduta da 220K?

 

UXVAwyq.jpg

 

Qui ho trovato una scheda col resistore intatto, ma non vedo i colori.  Mi confermate?

 

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Quello schema non è neppure parente. Non torna il numero di componenti e non c'è per nulla il trasformatore...

Quello della foto è un alimentatore switching. Quello dello schema un alimentatore non isolato (occhio) con regolazione shunt.

Nella foto sotto, la resistenza è da 1ohm  a occhio circa 1W, tipo antifiamma.

Quello puntato dalla freccia "Zener" è un transistor...

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Nel post il tizio fà riferimento alla freccia sx poichè lì è presente uno zener che nella seconda foto manca ma nella prima c'è. Sulla sua destra è è montato il 13003.

 

Dunque riguardo al resto che ho scritto? :)

 

Sopra ho indicato 15005 ma in realtà è 13005 quello che vorrei utilizzare. Al posto del 13003.

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Misura che il transitor sia buono, anzi io darei una misurata a tutti i semiconduttori, tanto è poca roba.
Cambia la resistenza, dovrebbe essere 1 Ohm 1 W " flameproof "

Il transitor, inizia a lasciare il suo se è buono e inizia a vedere se va, dopodichè puoi anche pensare di montare il 13005 ma occhio alla disposizione di B C E, che mi sembra sia differente, in quanto cambia il tipo di "case"

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Anche lui stesso mi pare che abbia due piedinature differenti .

C'era una discussione un paio di anni fa , del utente Romella se non erro , dove credo ci sia anche lo schema da lui ricavata.

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Ti riferisci a questa?

Non credo che si tratti dello stesso circuito. In ogni caso il due trans sono buoni. Il dubbio non è capire cosa è guasto, ma individuare il valore del resistore all'ingresso subito dopo i cavetti della rete domestica. Ci sono valori discordi da tutti coloro che ho consultato. Chi dice 470 Ohm, chi mi dice da 100 a 180 Ohm vanno bene,  chi qui 1 Ohm 1 W " flameproof ".

 

C'è qualche buonuomo che mi suggerisce su quale testo o materiale didattico come dimensionare un componente per fare una riparazione che sia più di una sostituzione. In pratica anche pur con uno schema dinanzi, capire se il progettista è stato un pò disattento o abbia inserito erroneamente tali valori. Se il problema risulta abbastanza sofferto da parecchi utenti e una resistenza si brucia fisicamente vorrà significare che magari il progettista ha deciso di risparmiare piuttosto che rendere affidabile il suo progetto. O mi sbaglio?

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Per dimensionare una resistenza esiste una sola legge, la legge di Ohm. E la relativa legge di Joule.

Poi quelle resistenze messe in serie all'alimentazione servono in primis a limitare la corrente di carica del condensatore di livellamento (che essendo scarico è praticamente un corto circuito), e poi anche da fungere da fusibile termico per sovraccarichi prolungati.

Guardando il circuito, e notando i raddrizzatori da 1A, questa a occhio sarà la corrente di spunto in ingresso (anche se poi a regime scenderà a poche decine di mA).

Considerando che la resistenza è apparentemente da 1W o giù di lì, dalla legge di Joule P=V*I e dalla legge di ohm V=I*R. si ha P=I*I*R, da cui R=P/sqr(I).

Sostituendo, R=1/sqr(1)=1, ecco il nostro 1 Ohm. Son conti della serva, ovviamente. Per alimentatori più grandi si scende anche sotto 0,47ohm, potenza da vedere da progetto.

Il valore deve essere basso per non dissipare inutilmente energia durante il normale funzionamento, così che se per esempio poi a regime assorbiremo, che so, 20mA la dissipazione sarà solo 0,4mW... E anche la caduta sarà minima...

Sicuramente non potrà essere una 100ohm (se avessimo anche solo 0,5A a spunto), dissiperemmo (per breve tempo, ma va considerato) ben 25W... Quel che basta a far fondere il "filo" della resistenza troppo piccola. A regime poi, coi suoi 20mA, dissiperebbe 40mW, non tantissimo, ma in continuo son soldi buttati...

Non parlo poi per i 470ohm...

 

Occhio, i ragionamenti sopra sono spannometrici, per dare un'idea delle grandezze in gioco, non me ne vogliano i putisti. Addirittura, per la funzione che ha e al limite per provare se il resto funziona, può anche essere ponticellata...Meglio se si alimenta poi il tutto con un variac

 

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Ho messo quella da 1 ohm e non è grossa come quella precedente. Si brucerà subito visto che non dissiperà calore come quella di prima. Ora però ho collegato l'alimentatore è quasi mi si friggeva il condensatore da 4,7 uF. L'ho dissaldato e provato con capacimetro ma segna valori attorno a quelli di targa. Più o meno 4,2 ,3. Che accidenti può essere ora?

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Ho cambiato il condensatore elettrolitico da 4,7 uF all'ingresso che stava friggendo. Al primario dello switching arriva tensione ma come faccio a verificare che sia buono?

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Quote

 come faccio a verificare che sia buono?

Cosa ? 
L'alimentatore se è buono lo sai provando in uscita la tensione a vuoto e a carico.
Il condensatore credo sia sicuramente messo meglio di quello che "friggeva", probabilmente era in perdita e si è tirato dietro la resistenza di protezione...

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Intendo lo switching. Credo sia l'unico che non funzioni. Ho messo il resistore da 1 ohm, controllato i diodi e il transistor 13003.  Vorrei capire come verificare con accuratezza il funzionamento di tutti i componenti. Per esempio non è che lo switching non oscilla come dovrebbe?

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10 ore fa, mcgaiver scrisse:

Intendo lo switching.

 

Intendi il CI che fa da regolatore SMPS.

Senza strumenti adeguati non c'èmolto da verificare, ed anche con un oscilloscopio le verifichi sino ad un certo punto.

Questo è il problema principale di tutti i sistemi retroazionati, essendo un anello chiuso su se stesso è sempre non facile individuare dove c'è il guasto, specialmente a distanza.

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6 ore fa, Livio Orsini scrisse:

 

Intendi il CI che fa da regolatore SMPS.

Senza strumenti adeguati non c'èmolto da verificare, ed anche con un oscilloscopio le verifichi sino ad un certo punto.

Questo è il problema principale di tutti i sistemi retroazionati, essendo un anello chiuso su se stesso è sempre non facile individuare dove c'è il guasto, specialmente a distanza.

 

  • Pare sia semplice da riparare in quanto le piste non sono lunghe km e con 1000 diversi tipi di componenti. Dunque riparare questa diavoleria non è mai semplice quando si parla di alimentatori switching?
  • Puoi essere più dettagliato per poter capire se approfondire questi argomenti?
  • Di strumenti adeguati cosa intendi?
  • Cercando a proposito dei sistemi retroazionati trovo del materiale da potermi studiare. L'alternativa a tali sistemi, o meglio pro e contro di entrambi?
  • Dare un seguito al post mi farebbe senz'altro piacere.

 

 

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Si tu che hai scritto: " Intendo lo switching. "

Definisci switchig, se non tu va bene la mia risposta.

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Non ho detto che non mi va bene la risposta. Hai usato l'acronimo CI e non sò a cosa ti riferisci.

Riguardo ai punti scritti col pallino ti chiedevo se potessi spiegarmi punto per punto cosìcchè io possa approfondire o studiarmi la cosa per i fatti miei. L'ho messo apposta con i paragrafi così da evitare confusioni.

 

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Pare sia semplice da riparare in quanto le piste non sono lunghe km e con 1000 diversi tipi di componenti. Dunque riparare questa diavoleria non è mai semplice quando si parla di alimentatori switching?

  • Puoi essere più dettagliato per poter capire se approfondire questi argomenti?
  • Di strumenti adeguati cosa intendi?
  • Cercando a proposito dei sistemi retroazionati trovo del materiale da potermi studiare. L'alternativa a tali sistemi, o meglio pro e contro di entrambi?
  • Dare un seguito al post mi farebbe senz'altro piacere.

 

 

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13 ore fa, mcgaiver scrisse:

Hai usato l'acronimo CI e non sò a cosa ti riferisci.

Circuito Integrato.

E' un acronimo in uso da una cinquantina d'anni ormai, pensavo fosse conosciuto.

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Salvo che quello che sembra un transistor in TO92 sia un circuito integrato per gestire il PWM dello Switching, credo che  sia un circuito auto-oscilante, quindi un circuito "povero" ma che per quello che deve fare va anche bene.
Il problema è che spesso un componente guasto se ne tira dietro altri. Al momento non ho capito se hai riparato o no la scheda.

Visto che è un po' che hai iniziato la riparazione, se non ne sei venuto a capo ti consiglio :

A - di ricavarti lo schema elettrico facendo reverse engineering  della scheda

B - verificare i componenti, bene, tutti, singolarmente.

Siccome è una schedina con 15 componenti in tutto, non dovrebbe esser particolarmente difficile, in compenso sarebbe un buon aiuto.

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Concordo con tesla, io inizierei con verificare gli avvolgimenti del trasformatore, se è interrotto è inutile andare avanti. Anche io sono abbastanza convinto che sia un auto oscillante, a vedere dalle foto sembra non ci sia nemmeno feedback dal secondario, d'altronde se deve alimentare solo una lampada flourescente forse va bene così.

 

Ciao, Ale.

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