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Regolatore per moto con ponte a tyristori.


hfdax

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1 minuto fa, hfdax scrisse:

Entrambe le affermazioni sono vere.

La prima pero implica avere un alternatore con eccitazione separata. Purtroppo non è il mio caso.:(

La seconda sembra non essere condivisa dai costruttori di motoricambi.:thumbdown:

Esatto; gli statori meno evoluti non sono ad eccitazione separata.

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11 minuti fa, ekjk scrisse:

gli statori meno evoluti non sono ad eccitazione separata.

 

Scusa cosa sono gli statori meno evoluti?

Io conosco, come generatori dinamo e alternatori. Entrambi hanno uno statore ed un rotore. Sullo statore sono avvolti gli avvolgimenti di campo oppure sono montati i magneti permanenti che generano un campo fisso.

Avere dei magneti permanenti come generatore di campo ha dei pregi e dei difetti rispetto al campo generato da elettromagneti.

E' lapalissiano che se si usa un generatore a campo fisso, perchè tra i pregi risulta essere più compatto e, soprattutto, meno costoso non sarà possiibl effettuare una regolazione di tensione agendo sulle variazioni di flusso.

Però effettuare una regolazione di tensione con dei brutali cortocircuiti è una cosa veramente indegna.

 

Volendo limitare al minimo possibile i componenti si potrebbe ipotizzare l'uso di un ponte costituito da MOSFET in luogo dei 4 diodi controllati. =vvimante 6 per i sistemi trifasi.

Linear produce già controller e ponti di questo tipo, integrati, per sistemi monofasi.

Anche per questa circuitazione lo scoglio è sempre la sincronizzazione.

Si potrebbe ipotizzare un conrollo tramite PIC; magari questa idea selletica Stefano dott.Cicala.:)

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Si ci avevo pensato.

Sebbene non sia complicato farlo con un pic come già detto dall'inizio, forse non chiaramente, , a me risulta complicato testarlo e mi costerebbe più realizzare  tutto quello che serve alla prova che il circuito oggetto della discussione.

Il generatore trifase con un piccolo 12F1572 se vi ricordate, l'ho già fatto e funzionava pure bene. Dovendo simulare un inverter per motori asincroni, mi ero limitato alla gamma 10-100Hz. Poi bisognerebbe amplificare almeno la tensione ai valori citati, per fare le prove...e qui le banconote da 200€ andrebbero via come ridere.

Senza considerare l'effetto di bobine, candele e iniettori in termini di disturbi. Ci vogliono le carte da 500€ per avere qualcosa che simuli l'ambiente....poi ci sono vibrazioni e calore.....

E' su tali basi che ho definito supercazzola il tentativo di produrre in casa un dispositivo del genere - semicontrollatosincronizzatoinfrequenzastabilizzatointensionelimitatoincorrente - che possa anche garantire un minimo di affidabilità.

Sicuramente è più avvantaggiato chi può usare la moto per fare i test.

Basterebbe scrivere quello che serve al pic per far sì che possa pilotare un ponte scr.

lo farei semi controllato, per semplicità:superlol:...che poi è sufficiente.

 

Si prende come riferimento una sola fase e da quella si fa lo zero crossing, si calcolano i 3 ritardi con le giuste fasi in base alla tensione d'uscita.

 

Per quanto riguarda gli integrati che non vanno bene perché o troppo bassi in tensione o troppo bassi in corrente....per me sono tutti una buona base di partenza.

Bisognerà circondarli con adeguata circuiteria per raggiungere l'obiettivo.

Per assurdo, sarebbe un po' come dire che negli inverter HVDC da 500kV  e centinaia di kW ci sia un integrato da 500kV e centinaia di kW :whistling:

 

SOIC_Dimensions.gif.e8cba8b3d360b9dad75df75630289e68.gif 

 

 

 

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3 ore fa, dott.cicala scrisse:

Per quanto riguarda gli integrati che non vanno bene perché o troppo bassi in tensione o troppo bassi in corrente....per me sono tutti una buona base di partenza.

Bisognerà circondarli con adeguata circuiteria per raggiungere l'obiettivo.

Infatti probabilmente questa è la via più percorribile. Lo scoglio più duro probabilmente sarà proprio quello citato da Livio, cioè la robustezza del dispositivo rispetto alle condizioni ambientali. Di certo non mi metto a farlo finché non trovo qualcosa che, almeno in teoria, possa funzionare. L'idea da sola non è sufficiente :lol:

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7 ore fa, hfdax scrisse:

Infatti probabilmente questa è la via più percorribile

 

Mhmm se mi viene la voglia, visto che fuori fa molto freddo, magari provo a far qualche simulazione con componenti discreti, di un regolatore semicontrollato.

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1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

Mhmm se mi viene la voglia, ,,,,

Caro Livio, Questa e sempre e rigorosamente la "condicio sine qua non":superlol:

Comunque in un tuo precedente post hai suggerito l'idea del ponte a mosfet. E mi si è accesa la lampadina. Da elettronico pedestre avevo pensato al mosfet come elemento di regolazione lineare della tensione raddrizzata il che avrebbe determinato una eccessiva dissipazione sul mosfet stesso. Non ho pensato che usarlo invece come interruttore PWM ridurrebbe moltissimo la potenza dissipata sul mosfet e magari risolverebbe il problema. Circuito molto più semplice quindi intrinsecamente  più affidabile. Pensate sia una idea sensata?

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Dovresti prima raddrizzare la trifase e poi far seguire il raddrizzatore da un hi side mosfet switch pilotato in pwm. Nel caso però il mosfet andasse in corto o non si riuscisse a spegnerlo per tempo....PUFFFFF.....alla batteria e a tutto quanto ad essa connesso arriverebbe la piena tensione raddrizzata. :superlol:

Servirebbe allora una protezione di over voltage che comandi un scr il quale cortocircuitando l'uscita faccia intervenire un eventuale fusibile.

IMG_0919.thumb.jpg.91df579daac943610f72ca0d68883159.jpg

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1 ora fa, hfdax scrisse:

Comunque in un tuo precedente post hai suggerito l'idea del ponte a mosfet.

 

Vai a vedere LT4320 e la relativa documentzione tcnica. Non è adatto per il tuo impiego prchè monofase e tiene solo 90Vcc, però ti da l'idea di quello che intendo.

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4 ore fa, Livio Orsini scrisse:

 

Vai a vedere LT4320 e la relativa documentzione tcnica.

Fatto. Ho capito cosa intendi. Usare il mosfet per fare il ponte in modo da simulare un diodo ideale che in più ti da il controllo dell'apertura oltre che della chiusura, in pratica un interruttore ad alta velocità che quando è chiuso permette il passaggio della corrente in un unico senso. Geniale! Non ci sarei mai arrivato. :clap:

Cosa vuol dire essere un elettronico pedestre.:whistling:

Ci studio sopra , sia su questo che su quello suggerito dal Dottore.

Grazie per gli spunti :worthy:

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5 ore fa, dott.cicala scrisse:

Dovresti prima raddrizzare la trifase e poi far seguire il raddrizzatore da un hi side mosfet switch pilotato in pwm. Nel caso però il mosfet andasse in corto o non si riuscisse a spegnerlo per tempo....PUFFFFF.....alla batteria e a tutto quanto ad essa connesso arriverebbe la piena tensione raddrizzata. :superlol:

Servirebbe allora una protezione di over voltage che comandi un scr il quale cortocircuitando l'uscita faccia intervenire un eventuale fusibile.

IMG_0919.thumb.jpg.91df579daac943610f72ca0d68883159.jpg

Questa mi pare una buona soluzione. Comunque il controller lo si può alimentare con la batteria; la Texas fa degli high-side driver che gestiscono tensioni più alte.

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Ho fatto una prima simulazione con un semiponte a SCR, da 60Hz a 600Hz sembra possibile controllare l'innesco nei primi 90° con una discreta risoluzione.

Se la buona volontà continua ad assistermi domani proseguo e, amgari in settimane riesco anche ad arrivare a qualche cosa di riproducibile.

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1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

Ho fatto una prima simulazione con un semiponte a SCR, da 60Hz a 600Hz sembra possibile controllare l'innesco nei primi 90° con una discreta risoluzione....

Grande Livio!!:) Intendi che l'innesco oltre i 90° non funziona proprio o che vedi una perdita eccessiva di precisione?

1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

Se la buona volontà continua ad assistermi ....

Nessuna fretta, La moto riposerà in garage fino a maggio come minimo :superlol:

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Niente da fare. la soluzione semplice su cui confidavo è efficace solo per 90° della semionda; quindi la regolazione è molto grossolana e limitata.

Per estendere la regolazione a tutti i 180° o poco meno, la circuitazione diventerebbe molto complessa e complicata, specie per la grande variazione di frequenza.

 

L'unico modo abbastanza semplice ed efficace è la regolazione con MOSFET in PWM.

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Questa è un'applicazione che a prima vista sembra banale ma nasconde insidie.

A componenti discreti non si ottiene molto di più di quello che già fa l'industria, con i risultati che conosciamo.

O si usa un micro e si pilota il ponte, o si raddrizza e si regola in pwm a valle.

La soluzione più economica è quella del micro+scr, quella ottimale sarebbe riuscire a trovare LTC7001 ma nè RS nè Mouser nè altri lo hanno a catalogo.

Non ho guardato Texas

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40 minuti fa, dott.cicala scrisse:

quella ottimale sarebbe riuscire a trovare LTC7001

 

Credo che anche linear faccia vendita diretta al pubblico anche per unità, come fanno TI e Microchip (così non danno più campioni gratuiti;))

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Tra le vostre osservazioni e le prove fatte da Livio, ora ho le idee più chiare e ho deciso di abbandonare l'idea del raddrizzatore controllato per abbracciare quella del:

57 minuti fa, dott.cicala scrisse:

si raddrizza e si regola in pwm a valle.

Anche perché la programmazione del Pic dovrei mettermi a studiarla partendo da zero. E son sincero, in questo la voglia latita :).

Oggi pomeriggio verifico in laboratorio se ho già dei mosfet adatti allo scopo, altrimenti li ordino e poi mi metterò a fare anch'io qualche prova.

Tra l'altro mi sembra che rispetto al semicontrollatosincronizzatoinfrequenza :superlol: sia una semplificazione non indifferente.

 

OT: come si insersce la firma nel profilo, come le vostre  Ciao, Livio  o ...Ciao!.....Stefano.?

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2 minuti fa, hfdax scrisse:

come si insersce la firma nel profilo, come le vostre  Ciao, Livio  o ...Ciao!.....Stefano.?

 

Devi editare il tuo profilo e poi spuliciare le voci che hai nel menù a tenda fino a "settaggi account"

 

PS La mia è un afirma previlegiata perchè com ponente dello staff. Per gli utenti la firma deve contenere solo saluti e nome (cfr regolamento)

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Scusa Dot. Cicala. ma non ce la faccio più. A costo di fare la figura del tonto (parlo dell'amico di Lone Ranger naturalmente:lol:) te lo devo chiedere.

Cosa raffigura l'immagine relativa al PIC16FHV84A che hai inserito in uno dei tuoi precedenti post? :whistling:

8 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

PS La mia è un afirma previlegiata perchè com ponente dello staff. Per gli utenti la firma deve contenere solo saluti e nome (cfr regolamento)

Si in effetti vorrei mettere solo "ciao, Dario"

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15 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

Devi editare il tuo profilo e poi spuliciare le voci che hai nel menù a tenda fino a "settaggi account"

Fatto. Mi sfuggiva la voce "settaggi account" io entravo direttamente in "profilo." grazie.

 

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