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PLC Forum


Protezione da sovratensione / blackout


dan64100

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Salve,

Su alcune linee di produzione in uno stabilimento industriale stiamo avendo una moria incredibile di componenti elettronici (controllers Robot, Remotati di PLC, PC, ecc..).

Il tutto avviene sempre a seguito di micro-blackout e/o sovratensioni occasionali.

Il cliente, che da poco è passato ad Enel, è cosciente del problema ma ci ha chiesto la valutazione per installare ups o sistemi di protezione di potenza.

 

A noi non interessa la funzionalità "canonica" dell'ups, sono linee di assemblaggio, non devono poter lavorare senza tensione (oltretutto mancherebbe l'aria e l'illuminazione), ma solo la protezione.

L'idea è quella di proteggere, a livello trifase, l'intera linea di produzione o i singoli moduli i quali sono indipendenti : c'è da capire come siamo messi con le calate e gli spazi, l'assorbimento totale a seconda dei casi va da 50 a 150 KW.

 

E' la prima volta che ci troviamo ad affrontare questo problema, in genere vengono risolti a monte dagli uffici competenti dei clienti.

 

Vorrei evitare di navigare a vista su google :) avete una marca/produttore affidabile da consigliarmi ai quali rivolgerci ?

 

Grazie

Davide

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Se è una questione di sovratensioni, a mio giudizio, la via più adatta alla soluzione del problema è porre dei dispositivi tipo SPD sulle linee di alimentazione.

 

Nelle apparecchiature industriali si usa(va) mettere dei varistori all'ingresso della rete proprio per evitare gli effetti disastrosi delle sovratensioni.

 

La potenza richiesta non è banale ed i costi per simili UPS sono....da mal di testa e non è detto che il problema sia risolto.

 

Io consiglierei anche di anlizzare la rete tramite apposito analizzatore-registratore in modo da poter avere una base certa su cui ragionare.

Sarebbe anche opportuno capire la natura di queste sovratensioni. Le micro interruzioni, di per se, non sono fonte di extratensioni disastrose.

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Si Livio, le microinterruzioni portano problemi a molti nuovi hardware che registrano dei dati runtime su micro SD all'atto dello spegnimento sfruttando delle piccole capacità.

Se lo spegnimento non è netto ed i componenti non sono ben progettati vanno in crisi.

In genere si risolve con un riallineamento software o uno spegnimento->attesa->riaccensione.

 

Quì il problema sembra più importante :( abbiamo già sostituito 4 controller di Robot una pressa elettrica ed un Panel PC.

 

Avrei i capelli bianchi (se li avessi :lol:) e ricordo che già 20 anni fa era tutto più robusto e certi impianti di stabilimento erano davvero da paura.

Oggi dopo un blackout c'è da fare il rapporto di guerra.

 

Sono d'accordo su SPD, gli UPS per quelle potenze costano cifre enormi ed hanno degli ingombri importantissimi.

 

Grazie per l'attenzione.

 

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In ordine alle microinterruzioni sono in commercio dispositivi di sostegno a supercondensatori, molto costosi.Per le sovratesioni sotto il 1kv sono disponibili regolatori limitatori a TR a nucleo mobile o a semiconduttori come limitazione.il resto e solo mero perditadi tempo e denaro. Il mio consiglio risiede in questo : linee MT/BT con cabinadi zona  dedicate per i macchinari piu onerosi in termini di potenza assorbita. Se il nostro plcforum ci fornisce due dati sulla potenza installata e sistema distribuzione possiamo dare un consiglio piu' analitico. Meglio inserire sin dasubito filtri per armoniche dedicati per le macchine ad inverters.probabilmente l'espansione dell'azienda cozza con un progetto non aggiornato alle esigenze.

Gli spd intervengono ad almeno 1kV..inutile parlarne per valori diversi piu' bassi derivati dalle manovre di rete.

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Giuseppe Signorella

La prima cosa che consiglierei, ed è quella (consigliata da Livio), monitorare, ed anche per un tempo abbastanza lungo la "qualità" della rete elettrica .

Non è detto che il problema sia generato o proveniente dall'esterno. 

Monitorare la distorsione armonica,(THDV e THDI) in uno ad una buona raccolta dati, è una buona base di partenza su cui ragionare, differentemente si rischia di andare solo a tentativi.

 

 

 

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Di fatto..non vedo mai una rilevazione preventiva con strumentazione idonea. Fatto questo...con i dati alla mano si ragiona.io ..la vorerei cosi : filtri armoniche esterni sui robot con annessi stabilizzatori a TR a nucleo mobile.

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Con 50 e 150 kw..forse dei TR di zona in MT/BT erano idonei.con un impianto gia' posato e senza spazio...forse la soluzione degli stabilizzatori a supercondensatori e lastrada piu' percorribile , si possono installare fuori dallo stabile ed anche in loco in forma piu' limitata.il costo e' elevato ma e' la soluzione ideale e spesso univoca...salvo che non si voglia rifare tutto l'impianto...che se e' cosi', forse andava progettato diversamente. Per le armoniche, scordatevi di trovare una macchina gia' predisposta, costerebbe troppo, si deve integrare con filtri aggiuntivi progettati ad hoc.

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Adelino Rossi

Se si pone attenzione sulle micro interruzioni e-o sulle sovratensioni, a mio parere, più le prime che le seconde, lasciando da parte le scariche atmosferiche, le armoniche e disturbi vari.

Il cliente sarà alimentato da una cabina BT oppure MT, io installerei uno strumento di monitoraggio continuo con registrazione della tensione elettrica a più canali, almeno due o tre.

Certamente il primo canale sarà collegato a livello di tensione di consegna nella cabina principale, il secondo a livello di quadro di distribuzione di area, se disponibile, un terzo canale potrebbe essere collegato direttamente all'energia che alimenta una delle macchine automatiche. Questo strumento, (oscilloperturbografo) dovrebbe essere alimentato tramite batterie tampone per garantire la registrazione anche in caso di mancanza rete. Dovrebbe inoltre poter essere consultato in modo facile da qualche tecnico aziendale. Si dovrebbe avere lo schema unifilare preciso della distribuzione elettrica all'interno dell'azienda con riportate tutte le macchine oggetto dell'indagine. Dovrebbe essere redatto un registro delle anomalie e delle fermate delle macchine della fabbrica. Tutti gli eventi di fermata accidentale dovrebbero esservi riportati con data e ora e associati alla eventuale attivazione del registratore di rete. Poi in modo specialistico vi si dovrebbe associare l'esatta percentuale di abbassamento della tensione. Si inizia cosi a costruire il registro degli eventi e i relativi danni per guasto o fermo macchina.

Possono essere poi essere adottate varie soluzioni di modifica dell'impianto elettrico. In genere gli abbassamenti e le interruzioni brevi sono eventi insiti nell'esercizio delle reti di distribuzione e (fatti salvi eventi palesemente deficitari della distribuzione) i contatti con l'ente fornitore difficilmente portano alle soluzioni del problema.

Per eventuali migliorie successive è necessario capire il valore tipico delle micro-interruzioni, il tempo dell'evento e i kw alimentati e persi durante l'evento. A mio parere, tra azienda e tecnici di manutenzione, (anche se esterni) dovrebbe instaurarsi una sorta di collaborazione continuativa e fiduciaria nel tempo e non una prestazione improvvisa e sporadica solo perchè c'è stato un problema. Il grafico visualizza una registrazione  di una stazione a 130Kv dove si possono notare due abbassamenti da 60 millisecondi.  

A suo tempo, (molti anni fa) ho avuto modo di registrare 60 abbassamenti di tensione a livello 230Kv nel mese di agosto. Facci sapere se quanto sopra è indicativo o meno della tua situazione.

 

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