Vai al contenuto
PLC Forum


Salvavita scatta con lampioni esterni


aleorsetto

Messaggi consigliati

Buongiorno ragazzi, ho un problema con l'illuminazione esterna. Ci sono 3 lampioni gestiti da un interruttore astronomico (nuovo) situato in un quadro dentro casa. L'altra sera alle 21:00 (accensione dei lampioni) scatta il salvavita e facendo dei tentativi ho capito che c'era un problema con i lampioni, tanto che l'ho dovuto bloccare su off altrimenti sarei al buio ancora adesso. Ho provato a rimuovere tutte e tre le lampade (cinesi -> difettose?) e l'interruttore astronomico, facendo un collegamento diretto ma salta comunque, quindi ho pensato che il problema è all'esterno, e molto probabilmente si tratta delle 1000 giunte che ci sono nei pozzetti (ovviamente non stagni). La cosa strana è che il salvavita (allego foto) non scatta subito ma dopo 5/10 secondi dall'accensione dei lampioni, dipende dalle volte. Inoltre in questi giorni sto facendo un lavoro con un elettricista proprio in quei pozzetti perché devo far passare un nuovo cavo, gli ho segnalato il problema ma lui prima di domani non riesce a venire, quindi volevo capire io il problema così quando viene sa già dove mettere le mani. 

PS: l'impianto che gestisce l'illuminazione è Molto vecchio e non è mai stato toccato. Capisco che senza vedere è molto difficile trovare il problema, però qualcosa in più degli altri si sa sempre. Aggiungo che scattano sia la levetta blu che quella nera.
Grazie e buona giornata!

1.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Mirko Ceronti
53 minuti fa, aleorsetto scrisse:

La cosa strana è che il salvavita (allego foto) non scatta subito ma dopo 5/10 secondi dall'accensione dei lampioni, dipende dalle volte

 

Non c'è proprio nulla di strano.
Se come penso hai imbarcato acqua in una qualche giunta, sappi che l'acqua a differenza di quello che molti credono, è un pessimo conduttore di corrente elettrica.
Per cui il fatto che scatti in così poco tempo, vuole dire che hai la giunta proprio a mollo.
Poi, la conducibilità dell'acqua è molto addizionata dai sali che possono trovarsi nel terreno, ma rimane comunque un componente per realizzare un ottimo "Dimmer" a separazione di conduttori.

Saluti

Mirko

Link al commento
Condividi su altri siti

Roberto Garoscio
il 10/5/2018 at 11:08 , Mirko Ceronti scrisse:

sappi che l'acqua a differenza di quello che molti credono, è un pessimo conduttore di corrente elettrica.

Finalmente ho trovato qualcuno che conferma quello che da sempre asserisco anche io. 👍

Link al commento
Condividi su altri siti

Matteo Mabesolani
18 ore fa, Roberto Garoscio scrisse:

Finalmente ho trovato qualcuno che conferma quello che da sempre asserisco anche io. 👍

L'acqua distillata è un pessimo conduttore di corrente, anzi è un isolante (basti pensare alle batterie per auto). Se in essa invece ci sono ioni inizia a condurre (l'acqua salata infatti conduce di più).

Link al commento
Condividi su altri siti

Mirko Ceronti

purTROPPO buoni :lol:.......!!!

Provate quindi solo ad immaginarvi la mia faccia :huh: quando nel lontano 1997 all'inizio del balzello che cominciò ad imporre i collaudi biennali per gli autoveicoli,  mi vidi bocciare l'auto della moglie, perchè la mascherina del fanalino posteriore della retromarcia, aveva una crepa; e la ragione della bocciatura fu che (testuali parole) :

Attraverso la crepa può infiltrarsi l'acqua, e provocare un cortocircuito a tutto l'impianto, con conseguente pericoloso blocco del mezzo durante un tragitto.....:o

Guardai l'esaminatore con un occhio chiuso ed uno aperto, e poi gli dissi che (lui) secondo me, necessitava di addestramento.... MOLTO !!!
E' fuori discussione, che se c'è una rottura, questa vada sistemata a prescindere, ma in un caso come quello, andava semplicemente fatto per un principio etico di metodo e di buona manutenzione del mezzo, e non certo perchè l'acqua (piovana inoltre) possa entrando, creare un cortocircuito in un impianto fra l'altro a 12 volt e non certo a 230.
Quindi si poveva limitare a dirmi che alla prima occasione lo sostituissi, invece che fare lo zelante assolutamente fuori luogo, bocciandomi la procedura per un vizio di forma.
Infatti poi alla fine, questi eccessi hanno portato al degrado dei collaudi medesimi, poichè di rilancio a ciò (nel tempo) si è fatto spazio un mercato di collaudatori compiacenti, che hanno fatto della concorrenza sleale, il loro cavallo di battaglia, "dandoci un tanto al chilo", e quindi se quelli come il tipo in questione non si son voluti trovare a chiudere l'attività dei collaudi, si son dovuti adeguare anche loro al pressapochismo ed al cerchiobottismo, chiudendo un occhio ed anche 2, davanti (spesso) ad evidenti carenze parecchio più di spessore che un fanalino crepato <_<

Saluti

Mirko
 

Link al commento
Condividi su altri siti

del_user_238595

Molto simpatico l'esperimento del portalampada in acqua 

 

18 ore fa, Mirko Ceronti scrisse:

 creare un cortocircuito in un impianto fra l'altro a 12 volt e non certo a 230.
 

 

In realtà un cortocircuito 12V DC con una batteria con correnti di spunto che sono notoriamente elevati non è mica uno scherzo... sicuramente ci sono più incendi per cortocircuito in DC che in AC.

Link al commento
Condividi su altri siti

Mirko Ceronti
2 ore fa, huntersub84 scrisse:

In realtà un cortocircuito 12V DC con una batteria con correnti di spunto che sono notoriamente elevati non è mica uno scherzo... sicuramente ci sono più incendi per cortocircuito in DC che in AC.

 

Ah certo, ma questo solo una volta che tali cortocircuiti si producono :smile:
E per potersi produrre serve un conduttore degno di tale nome, che non potrà mai essere l'acqua piovana in un regime di tensione a 12 volt DC.
La pericolosità delle batterie automobilistiche, è data dal fatto che la loro resistenza interna è bassissima, e quindi la corrente che possono sviluppare è terribilmente devastante, e subito a valle dei poli, non v'è certo un magnetotermico che scatta per scongiurarlo, ergo..... guai + danni assicurati !!!
Questo può accadere se (ad esempio) un utensile metallico sfugge di mano durante un lavoro nei pressi, e disgraziatamente carambola toccando entrambi i poli.
Ma questi però, è un conduttore con resistenza che vale qualche frazione di milliOhm  :unsure:
Per cui (appunto) un vero e proprio cortocircuito propriamente detto.

Saluti

Mirko

Link al commento
Condividi su altri siti

del_user_238595

Certo Mirko, sono d'accordo.  👍

Tra l'altro le automobili hanno la protezione dei circuiti direttamente sul polo della batteria, quindi non c'è nemmeno 1cm di cavo in bando non protetto che possa provocare un cortocircuito, tra l'altro i fusibili sono perfettamente dimensionati per per la sezione del cavo, quindi prima di surriscaldarsi e sciogliersi il cavo, è già saltato il fusibile, questo lato utenze.
L'unico cavo in cui è prevista la possibilità di evitare sistemi di protezione è quello del motorino d'avviamento, e in teoria secondo la norma ISO Nautica (che condivide molto con quella automotive), anche tutti i circuiti di ricarica, quindi alternatori e caricabatterie.

 

Il mio era solo un "appunto" sul cc sulla 12DC, sia mai che qualcuno si metta a fare esperimenti! 🤣

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma se vi dicessi che mi è capitato di far toccare i poli di una batteria per auto con una chiave inglese (accidentalmente, ovviamente), tante scintille ma nessun danno, ne alla macchina ne a me. Ho avuto una particolare fortuna, oppure succede sempre così?

Scusate se siamo divagati molto dall'argomento centrale della discussione, ma tutto ciò è interessante da sapere...

Link al commento
Condividi su altri siti

del_user_238595

All'auto e a te non succede nulla perché la corrente passa per la tua chiave in quel momento, ma anche se tu prendessi entrambi i poli in mano della batteria, 12V con la resistenza corporea, la corrente che ti attraversa è troppo bassa per portare a degli shock.

Link al commento
Condividi su altri siti

Mirko Ceronti
29 minuti fa, Giulio Ohm scrisse:

che acqua ed energia elettrica NON vanno d'accordo.

 

 

Detta così acquista molto le sembianze di un luogo comune.
No, certo che non vanno d'accordo, ma non è nemmeno detto però ........che si scannino.
(magari)
E' proprio causa a questa loro (a volte) sorta di velata connivenza, che la questione si fa mooolto pericolosa :o
Perchè se come dicevo, l'acqua fosse un conduttore come il rame (e come qualcuno/molti lo credono) ad ogni contatto tra i 2, sarebbero fuoco e fiamme.
Invece purtroppo non è così.
(il filmato con la lampadina-pesce :lol: lo dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio)
Perchè se lo fosse, qualunque interazione accidentale tra corrente ed oro blù, scatenerebbe il tempestivo intervento di tutte le protezioni, ed in questo frangente Aleorsetto, non avrebbe avuto uno scatto incerto del differenziale dopo un tempo "x", ma avrebbe assistito allo sgancio repentino e risoluto del magnetotermico senza diritto di appello, e senza riuscire a riarmarlo previa la forzata rimozione dell'acqua dalla scatola.
Se moriamo quando il phon cade nella vasca da bagno, è proprio perchè acqua e corrente elettrica vanno molto più d'accordo di quel che si pensa <_< e la loro complicità in quel caso fa sì che nessuna protezione riesca a sganciare in tempo la circolazione di corrente, arrostendo così il malcapitato immerso.
Quindi ???
Semplice.....
....ALLA LARGA ;)

Saluti

 

Mirko

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi
51 minuti fa, Giulio Ohm scrisse:

Dove il tipo si guarda bene dal toccare l'acqua

Se il tipo (che poi è Mirko) fosse isolato da terra potrebbe toccare quello che gli pare.

O no?

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

Se il tipo (che poi è Mirko) fosse isolato da terra potrebbe toccare quello che gli pare.

O no?

 

 

Senza dubbio.

Molti anni fa, mi trovai a sostenere che stare in piedi su una branda metallica in tensione, con le scarpe da ginnastica( suola in gomma) non avrebbe procurato alcun danno ( e direi con buon approssimazione anche a piedi nudi) fui sfidato a scommetterlo ed a provarlo. Non l'ho fatto pur avendo la convinzione che era corretto quel che affermavo. Perchè un conto sono le condizioni teoriche (ideali) in cui si pone il tema, ma altra cosa sono le n variabilii in cui si realizza.

 

P.S.

Il fimato l'avevo visto dallo smartphone senza audio

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...