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Alimentatore da praticone e batteria invertita


vindemit

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Chiedo innanzitutto scusa per aver parafrasato il titolo di un thread di Maverick87 di qualche giorno fa, ma ieri sera mi si è presentato lo stesso problema: alimentatore usato come caricabatteria, infausta distrazione, contenuto panico e moderata rassegnazione (moderata per il motivo che l'alimentatore in questione era stato acquistato per pochi euro in un mercatino dell'usato e comunque a me faceva, e spero col vostro aiuto continuerà a fare, comodo). Sappiate che nel campo dell'elettronica mi considero, fin da giovane, un praticone vale a dire che, pur avendo scarsissime o nulle conoscenze, spesso riesco a risolvere piccoli problemi sostituendo qualche resistenza cotta o qualche condensatore esploso. Detto questo, se mi invitate a lasciar spazio a problemi più interessanti, vi capisco e mi ritiro in buon ordine e soprattutto metto mani al portafogli.

Vengo al dunque, il suddetto alimentatore regola con continuità la tensione d'uscita tra 5 e 15 Volt con corrente massima di 2 A ed è protetto, si fa per dire, da un fusibile da 0.25A. Quest'ultimo nell'incauta manovra, è saltato senza però impedire danni peggiori agli altri componenti. Sperando di veder tornare in vita l’alimentatore, ho provato a sostituire il fusibile con uno da 1A (avevo solo quello sotto mano) e dando tensione, ho visto una piccola nuvoletta a livello dei due diodi in serie alle due uscite del trasformatore, ma soprattutto udivo un ronzio/vibrazione abbastanza forte. Ispezionando la basetta (non chiedetemi di disegnare il layout) noto una bruciatura a livello dei due diodi e, da intemerato praticone, per cominciare proverei a sostituirli ma non so quale tipo scegliere, non sembrano comunque diodi raddrizzatori. Allego foto per provare a riconoscerli e qui mi fermo perché sostituire eventualmente altri elementi comincia a farsi dura visto, ad esempio, che il regolatore di tensione è ormai introvabile.

Oltre a trasformatore, interruttore, fusibile, potenziometro, la componentistica è ridotta all'essenziale:

regolatore di tensione Motorola MC1723CG a 10 pin

transistor di potenza Motorola 2N3055

condensatore elettrolitico da 1000µF 25V

condensatore elettrolitico da 220µF 16V

condensatore (ceramico?) con vaga indicazione 560

3 resistenze di valore indefinito

resistenza ceramica 0.22Ω  7W

trimmer

2 diodi indefiniti

Ringrazio chi vorrà rispondermi e pazienza se arriveranno commenti ironici e/o sprezzanti.

 

 

 

 

canon 005.jpg

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Grazie per la risposta ma nella configurazione a 10 pin bisogna cercarlo negli States o in UK e comunque a prezzi assurdi. Il mio alimentatore l'ho pagato, nuovo imballato, meno di 10 euro in un mercatino dell'usato. Ma a parte questo, sono disposto a perderci del tempo solo se c'è da cambiare qualche diodo. Avevo comunque già pensato di acquistare un alimentatore un po' più serio con tante lucine :-)

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se puo' interessarti io ne ho appena realizzato uno che varia la tensione da 1,25-18V erogando fino a 5A

con pochi componenti lo realizzi.

ho anche postato lo schema in un topic

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24 minuti fa, Darlington scrisse:

Iniziare a leggere la sigla dei diodi invece di fissarsi sul regolatore di tensione che non sai manco se è rotto?

Infatti è quello che pensavo di fare, ma mi chiedo chi può avere una vista così acuta da discernere delle sigle così piccole. Io no!

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Vedo che lo schema è transformer-free, right? Ho premesso la mia ignoranza in materia perciò chiedo qualche chiarimento:

1)   per D1a-D2a mi dai una sigla, mentre per D1-D2 fornisci i dati elettrici (10A 1000V).

2)   R1 lo dai con valore 200R 1W. Non capisco cosa indichi quella R.

3)   cosa indica J1 (ingressi per un voltmetro?) e cosa è XH?

4)   nel titolo dello schema indichi un range di tensione variabile tra 0V e 12V mentre nella tua prima risposta parli di 18V.

Grazie ancora

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 D1A-D2B sono dei normali diodi  4007

D1-D2 dei diodi rettificatori da 10A 1000V

R1 200  R sta per Ohm  deve avere una potenza di 2W

j1 j2 nel mio caso sono dei connettori da circuito stampato con passo tra i pin di 2,54mm,  xn e' il modello del connettore, questa uscita da 12V la uso per alimentare una ventola da 12V per raffreddare il dissipatore del Lm338T.

lo schema che ho postato l'ho disegnato io, pensavo mi forniva 12V mentre dopo averlo realizzato ho visto che a vuoto la tensione potevo regolarla da un minimo di 1,25V ad un massimo di quasi 20V.

il progetto prevedeva l'utilizzo di un regolatore di tensione LM338K, poi visti i costi l'ho sostituito con un LM338T montato su un generoso dissipatore piu' ventola.

il circuito va alimentato da un trasformatore a presa centrale da 15V per ramo in grado di fornire almeno 2,5A ognuno.

il circuito funziona alla perfezione.

se hai altri dubbi chiedi pure.

ciao

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Collegando la batteria al contrario hai mandato una tensione inversa che potrebbe aver guastato :

- il transitor di potenza, misura tra Collettore ed Emettitore, se trovi continuità in entrambi i versi è sicuramente guasto

- i diodi raddrizzatori, non ben identificati, puoi montare degli 1N5402 tanto per fare un esempio, comunque qualunque raddrizzatore da IF>2A e Vrrm>100V va bene. Misurali smontandoli dal circuito, se conducono in entrambi i versi sono andati

-l'integrato potrebbe essersi danneggiato avendo ricevuto una tensione di alimentazione inversa

 

L'integrato lo trovi quì : https://www.ebay.it/itm/LM-723-INTEGRATO-METALLICO-FONDO-DI-MAGAZZINO/112769522942?hash=item1a41965cfe:g:YQEAAOSwcN1aZcda

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Indipendentemente dal fatto che io riesca o meno a risolvere il guasto, sono davvero stupito dalla vostra premura per la disattenzione di un inesperto come me. Proverò a seguire i vostri consigli e, al di là del valore intrinseco del mio povero alimentatore, sarei veramente felice se riuscissi a rimetterlo in sesto. Voglio approfittare ancora della vostra premura per togliermi una curiosità: a cosa era dovuto quel ronzio (quasi una vibrazione) quando ho riacceso l'apparecchio dopo aver sostituito il fusibile saltato?

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Buona parte di alimentatori costruito negli anni 70,80 utilizzavano il classico LM 723 con il transistor NPN 2N3055 o PNP darlington. Capitava spesso di far bruciare diodi transistor collegando batterie... Verifica anche i condensatori che ne ho trovati diversi in corto. Comunque quelli della Bremi Cte Alpha che ho da quarant'anni sono sempre funzionanti. Non saranno di classe AAAA come rendimento però ...

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