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Problema Di Attivazioni Convulse Pompe - Mai fidarsi di ciò che appare evidente


Mirko Ceronti

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Alcuni anni fa nell'azienda dove prestavo servizio come manutentore, si presentò un curioso problema che coinvolse uno dei 2 generatori di vapore che avevamo per alimentare i reparti di tintoria, confezionamento, e tutti i condizionamenti in modalità "Inverno".

Infatti una mattina mi chiama il caldaista addetto ai generatori di vapore, per dirmi che ha notato un anomalo comportamento nelle 2 pompe di approvigionamento acqua di uno di questi.

Tipo di sistema :

Generatore di vapore

Pressione = Bar 12

Produzione = Kg/h 10500

Potenza Max al focolare = Kw 8554

Combustibile = Gas/Nafta

N°2 Pompe (in ridondanza) :

Volt = 380/660

Amper = 21/12

Kw = 11

R.P.M. = 2900

Descrizione anomalìa :

La pompa di riapprovvigionamento acqua caldaia selezionata, parte e si ferma 5-:-6 volte in un minuto, con l'inesorabile deterioramento di tutti gli organi meccanici ed elettrici asserviti al sistema (parte a stella e scambia a triangolo).

La pompa a sua volta è gestita da un rilevatore di livello Omron tipo 61F-GP-N2 il quale fa capo a 2 sonde che intercettano il livello acqua della caldaia informando così il rilevatore il quale avvia la pompa quando il livello scende, e la ferma quando il livello raggiunge il valore di ok.

Il Delta ovviamente è fissato dalla distanza tra i 2 elettrodi.

Controlli preliminari :

Visto che si tratta di un rilevatore zoccolato di cui posseggo il ricambio a magazzino, altro non faccio che sostituirlo al volo ed attendere i risultati.

Dopo qualche minuto, l'arpeggio ricomincia, quindi metto a zero il selettore di selezione pompa, e comincio a scossare la testa ed a guardare negli occhi il caldaista.

Questi a sua volta mi fissa e mi dice :

:-Perchè mi guardi e non favelli ????

Gli rispondo che all'orizzonte vedo plumbee nubi di sonda-livello (elettrodi) da controllare, e costui m'implora di non fargli bere quell'amaro calice, poichè significherebbero 3 giorni di caldaia ferma, tra l'aspettare che scenda di pressione, che scenda di livello, e che si agghiacci di quel tanto da poter riuscire a lavorarci, così da smontare il barilotto dove son installati gli elettrodi di rilievo e sfilarli per (magari) pulirli.

Il tutto poi, a dita incrociate, poichè se disgraziatamente mentre si raffredda questa caldaia, si guasta l'altra, allora non è che quella ferma la si può far partire in 10 minuti, e la fabbrica si bloccherebbe. (e noi 2 finiremmo sul menù della direzione).

Gli dico che farò il possibile perchè ciò non si verifichi, ma se di pulizia agli elettrodi si tratta, pulizia agli elettrodi si dovrà fare !

Indagine Tecnica :

Riattivo quindi il sistema, caccio il tester (analogico a lancetta) in portata Volt, su 12Vca fondo scala e lo collego fra la massa del quadro caldaia, e l'elettrodo di Max Level, ossia colui che ferma la pompa una volta che il livello H20 è giunto al valore massimo, e controllo il segnale, il quale non è bello deciso come lo vorrei quando l'acqua lo lambisce, anche se (e va detto) l'acqua di un generatore di vapore è demineralizzata, quindi non molto conduttiva, ma comunque diciamo che sì, c'è una certa differenza tra quando è immerso 1-:-3 Vca, e quando è scoperto 5-:-6 vca, poi a volte lo si vede proprio a 0 Volt, altre volte no.

Quindi ripeto lo stesso test con la sonda di livello basso, ossia quella che si occupa di avviare la pompa, e qui noto un peggioramento della discriminazione tra valore di tensione ad elettrodo immerso, e valore ad elettrodo fuori dall'acqua.

Inoltre i valori appaiono più ballerini e critici.

barilotto.jpg

Però....è ancora poco per sancire (al di là di ogni ragionevole dubbio) la fermata e lo spegnimento di una caldaia con un intervento che avverrà solo fra 3 giorni, e coi rischi di cui sopra, quindi mi piazzo lì e stacco il filo dell'elettrodo di "partenza pompa" dalla morsettera del quadro (pin 8 sullo zoccolo), e lo sostituisco io con un cavallotto che partendo dal morsetto/elettrodo da cui ho appunto appena staccato il filo, va fino alla carcassa del quadro elettrico (massa) della caldaia.

(vedi anche figura 1)

Il caldaista tiene d'occhio lui il livello acqua attraverso lo spioncino a bordo caldaia, e quando mi dice che siamo ad un punto in cui la pompa dovrebbe partire, io stacco da massa il cavallotto, ed il level detector dà il comando di partenza pompa.

Una volta partita, per come funziona la logica di questi rilevatorini, posso di nuovo toccare a massa, anche per simulare l'avvenuto reincremento di livello causa la chiamata di acqua della pompa, poi sto lì così, ed a fermare la pompa ci penserà poi l'elettrodo del Max Level una volta che torna a bagno.

Ciò avviene, per cui la pompa si ferma, il livello torna ad abbassarsi causa appunto che la caldaia sta andando, e quando arriva sotto al livello di guardia, io stacco di nuovo il mio collegamento fittizio da massa, e la pompa riparte, mi ricollego a massa, e la pompa una volta ri-raggiunto il Max Level si ferma ad opera dell'elettrodo incaricato.

Vado avanti con questo giochetto per ben 2 ore, col caldaista sempre lì che mi avvisa quando fare lo start; e mai e poi mai che in queste 2 ore il sistema abbia sbagliato un solo colpo.

Poi alla fine ricollego l'elettrodo di Min-Level originale, eliminando il cavallotto simulatore che avevo fatto io, e....TAC si ricomincia con le partenze e le fermate convulse, esttamente il difetto che faceva.

C'è poco da dire, ed il caldaista lo sa pure lui, anche se la cosa non gli piace; bisogna smontare gli elettrodi dal barilotto ed ispezionarli.

Le cocenti lacrime che solcano silenziose le sue gote, mi commuovono, al punto da farmi appellare al 3° comandamento del manutentore :

3): Mai fidarsi di ciò che appare evidente !

Nelle 2 ore che avevo passato a fare da elettrodo di fondo, guardando il circuito applicativo del level detector sullo schema della caldaia, avevo notato una cosa che non mi era piaciuta, e che dentro di me avevo sopito auto-dicendomi

:-Va beh, daccordo, ma poi la caldaia è 2 anni che va senza mai aver dato problemi, e sta cosa emerge solo oggi ?

(Ma dai....!)

Quale cosa ?

Il filo di massa del ritorno elettrodi, era stato "comodamente" preso da un punto qualunque dello chassis metallico del quadro caldaia, invece che dalla carcassa del barilotto stesso, anche se il barilotto a sua volta è un tutt'uno con lo chassis della macchina.

Anche se teoricamente la massa fisica della struttura è un tutt'uno col quadro elettrico, a me come metodo non piace; da manuale i fili di ritorno comune (specie nel caso di segnali deboli) vanno portati ognuno al suo circuito di condizionamento del segnale, invece qui il cablatore ha praticamente fatto finta di aver a che fare con un'automobile ed ha trattato la carrozzeria come punto comune di ritorno di massa per tutti i segnali.

Infatti poi c'è da dire che la caldaia è pur sempre andata.......fino ad oggi !

Quindi ?

Quindi ho chiesto al caldaista (che è anche il fabbro aziendale)

:- Mi salderesti un dado di 8Ma sul bordo del barilotto ?

Non ho manco finito di chiederglielo che era già lassù con elettrodo pinza e maschera, ed in men che non si dica io avevo il mio bel dado saldato dove volevo.

Gli caccio una vite ed un capocorda con pinzato un filo di terra da 1,5 mmq, il cui capo opposto collego direttamente nel morsetto 1 dello zoccolo octal ospitante il Level Detector. (figura 2)

Riattiviamo il tutto; ora (però) con il collegamento comune di ritorno elettrodi preso dallo chassis del barilotto, e portato direttamente allo zoccolo (pin 1) del Detector.

Beh.......credeteci se Vi pare, ma da allora non ha più sbagliato un colpo !

barilotto1.jpg

Ed il caldaista ?

Ha aperto un FAN-CLUB a mio nome, e le iscrizioni vanno a ruba..... :superlol:

Saluti

MirKo

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