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Doppio termostato???


Franzio

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 Buon giorno a tutti

 

Qualcuuno sa se esistono in commercio cronotermostati (ovviamente da incasso in scatola 503E) con 2 contatti in scambio??

I'impianto è il seguente: stanza da bagno con riscaldamento a pavimento (a passo 5, con resa sufficiente scaldare l' ambiente) e radiatore in alta temperatura (per dagli una botta di vita quando serve). Ovviamente le 2 tipologie di riscaldamento sono indipendenti, hanno scopi e usi differenti e vanno comandate da 2 termostati o crono differenti. Ma mi farebbe schifo vedere i 2 dispositivi in bagno. Da qui la speranza che, con tutte le cose inutili che esistono, qualcuno abbia pensato anche a un termostato per comandare 2 sistemi. D'altronde non sarò l' unico caso al mondo.  Qualcuno sa qualcosa??

 

Grazie in anticipo

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giacomocastelnuovo

il riscaldamento a pavimento, nasce per essere costantemente in funzione, io lascerei sempre in funzione la zona a pavimento, e collegherei lo scaldasalviette  al termostato, se proprio vuoi collegare un'unico termostato, puoi usare un relè a doppio scambio...

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Si è giusto che il riscaldamento a pavimento mantenga una temperatura costante, ma sarà comunque un termostato a comandarlo, aprendo il contatto quando è stata raggiunta la temperatura impostata ecc ecc. 

Ma, dando questo per assodato, e volendo partire da più lontano, essendoci l'integrazione del termoarredo in alta temperatura, come si può gestire??

Solitamente con impianti di questo tipo come ci si comporta?

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Alessio Menditto
2 minuti fa, Franzio scrisse:

, ma sarà comunque un termostato a comandarlo,

 

Qui ci sarebbe da discutere.

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E allora discutiamo. 

Cosa dovrebbe comandare il riscaldamento a pavimento altrimenti? Quando la temperatura ambiente sarà al livello desiderato, anche grazie a contributi esterni (irraggiamento solare ecc), il termostato chiuderà la testina di zona fino a nuovo ordine. Cosa non quadra? E il termoarredo?

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Alessio Menditto

No ma non una discussione alla ok Corral, è il concetto di riscaldamento a pavimento che non va tanto d’accordo con frequenti acceso spento, io che ce l’ho mi posso permettere di tenere le finestre aperte con 0 gradi esterni, cosa impensabile con i termosifoni, ma in pieno inverno non si spegne mai, io imposto mandata a 40 gradi ad esempio e lui lavora con la mandata a 40 gradi, ma appena lo spegnessi del tutto perché un termostato me lo fermasse come in un impianto a termosifone, dopo un ora tremerei già dal freddo.

L’idea dei pannelli radianti è anche sul risparmio energetico, scaldare acqua a 40 è diverso che scaldarla a 70 come coi termo.

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6 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

No ma non una discussione alla ok Corral

???

 

Comunque il concetto è chiaro e condivisibile ma, avendo io un'esposizione ottimale all'irraggiamento solare immagino che mi troverò nella situazione per cui in certi orari (mattina, sera, notte,...) per mantenere una temperatura costante sarà necessario il continuo circolo di acqua nell'impianto; ci saranno molto probabilmente orari e situazioni nella quali il sole farà la sua parte e, in certi ambienti della casa, il riscaldamento a pavimento sarà superfluo. Quindi come ci si comporta? Inoltre nella tua situazione non ci sono zone della casa (stanze non in uso, ripostigli,...) da non scaldare o da scaldare a temperature moderate (lavanderia,... da tenere a 18 e non a 22)?

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Alessio Menditto

Ah quindi non l’hai mai usato questo impianto?

È che il pavimento radiante funziona a “calore”, i termosifoni funzionano a “temperatura”, con la differenza che la temperatura la puoi misurare e controllare con un termostato, il calore no, è qui che nascono gli equivoci nell uso di questi due impianti diversissimi.

Se ti entra calore per irraggiamento la caldaia scalda meno l’acqua, ma in pieno inverno fidati non avrai questo problema.

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L'impianto è in costrizione in questi giorni. 

Con che logica la caldaia scalda meno l'acqua? Ci sarà comunque di mezzo una pdc e dei pannelli solari. 

Posso anche capire il concetto di calore e temperatura ma, non essendoci dei sensori di calore, ma solo delle sonde di temperatura, come posso:

_ non scaldare un locale non utilizzato

_ scegliere di avere 18 gradi in camera, perché si dorme meglio con l'aria "fresca"

_ scegliere dì averne 22 nella zona giorno perchè è quella più vissuta

_ ecc ecc.

??

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Alessio Menditto

Non è che è inutile, è assurda, cioè io costruisco un impianto radiante per risparmiare, perché scaldare acqua a 40 costa meno che scaldarla a 70, e per un ridicolo termoarredo (che potrebbe essere benissimo elettrico, in bagno non ci passi la vita), sei costretto a scaldarla comunque a 70 per poi miscelare con la fredda da mandare a 40 nei tubi radianti.

È una cosa talmente ridicola che non fa neppure ridere.

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Alessio Menditto

Ci sono comunque negli impianti a pavimento termostati di zona, ovvio che se hai una camera che non usi mai la puoi bloccare, però nel tuo caso specifico è vero che di solito i bagni sono più freddi con questi impianti perché ci sono meno tubi, ma proprio per quello non ha senso spegnere in bagno, quindi i due termostati non servono a molto secondo me.

 

La logica di scaldare acqua è semplicemente un termostato che tiene l’acqua alla temperatura impostata, da me in pieno inverno è 40 gradi, la caldaia modula per cercare di tenere 40 gradi.

Il tuo impianto ho letto sarà a pdc e pannelli quindi avranno progettato bene tutto, il mio era un discorso generale ma che si applica anche al particolare.

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29 minuti fa, Franzio scrisse:

L'impianto è in costrizione in questi giorni. 

Con che logica la caldaia scalda meno l'acqua? Ci sarà comunque di mezzo una pdc e dei pannelli solari. 

Posso anche capire il concetto di calore e temperatura ma, non essendoci dei sensori di calore, ma solo delle sonde di temperatura, come posso:

_ non scaldare un locale non utilizzato

_ scegliere di avere 18 gradi in camera, perché si dorme meglio con l'aria "fresca"

_ scegliere dì averne 22 nella zona giorno perchè è quella più vissuta

_ ecc ecc.

??

 Di questo discorso cosa mi dici?

 

I ridicoli termoarredi sarebbero 4, uno per bagno e 2 nel corpo scale. Si dice che senza termoarredo in alta, nel momento della doccia, la sensazione di caldo non sia ottimale. Intendiamoci, anche io sono contrario, ma il mio termotecnico mi ha convinto a farla. Poi posso sempre decidere di non installare i radiatori, non sono quei 4 tubi di predisposizione che fanno il costo dell'impianto.

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3 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

Ci sono comunque negli impianti a pavimento termostati di zona, ovvio che se hai una camera che non usi mai la puoi bloccare, però nel tuo caso specifico è vero che di solito i bagni sono più freddi con questi impianti perché ci sono meno tubi, ma proprio per quello non ha senso spegnere in bagno, quindi i due termostati non servono a molto secondo me.

Infatti io, essendo tra l'altro elettricista e dato che mi faccio da solo l'assistenza delle opere edili per risparmiare qualcosa, prevedo una scatola per termostato in ciascun ambiente poi immagino che vedrò come utilizzare l'impianto (temperature e zone) in base alla resa effettiva del sistema (pdc, solare, gas).

Posto che non abbia senso spegnere il bagno, serve comunque un termostato (a questo punto non crono) anche solo per abilitare la zona, giusto?

E il termoarredo chi lo comanda?

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Alessio Menditto

Franzio non mi permetto di discutere col tuo termotecnico ci mancherebbe, avrà progettato come doveva, volevo solo dire che in 20 anni che ho questo favoloso impianto, ideato millenni fa, non ho mai avuto bisogno di termoarredi, e se ne avessi avuto bisogno avrei messo uno elettrico, ma assolutamente non avrei mai buttato dentro acqua a 60, 70 gradi per scaldarlo quando ho fatto l’impianto proprio per avere la mandata a 40 gradi.

 

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 Capisco i tuoi ragionamenti sul discorso temperature, che in parte faccio anche miei; tuttavia, come dici tu, il termotecnico avrà progettato come doveva. 

Mi rimane il dubbio sulla termoregolazione.

Per il riscaldamento a pavimento va bene un termostato (non crono) per ogni zona, e fin qui ci siamo, giusto?

Idem per il vanno scale coi termoarredi in alta. 

E per i termoarredi dei bagni??

 

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Alessio Menditto
il 14/10/2018 at 09:30 , giacomocastelnuovo scrisse:

 

il riscaldamento a pavimento, nasce per essere costantemente in funzione, io lascerei sempre in funzione la zona a pavimento, e collegherei lo scaldasalviette  al termostato, se proprio vuoi collegare un'unico termostato, puoi usare un relè a doppio scambio...

 

 

Per me la risposta era già questa.

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3 ore fa, Alessio Menditto scrisse:

Ci sono comunque negli impianti a pavimento termostati di zona, ovvio che se hai una camera che non usi mai la puoi bloccare,

 Mi pareva di capire che avessimo dato per assodato che ogni zona deve avere un suo termostato.

Quindi anche il bagno per il riscaldamento a pavimento. 

E per lo termoarredo?

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il 14/10/2018 at 09:30 , giacomocastelnuovo scrisse:

il riscaldamento a pavimento, nasce per essere costantemente in funzione, io lascerei sempre in funzione la zona a pavimento, e collegherei lo scaldasalviette  al termostato, se proprio vuoi collegare un'unico termostato, puoi usare un relè a doppio scambio...

Così facendo vorrebbe dire far funzionare sia pavimento radiante che termoarredo contemporaneamente. E cioè con frequenti on/off anche per il riscaldamento a pavimento. E poi hanno 2 scopi differenti. Non mi pare molto sensato, se mi posso permettere. 

Vorrei solo capire in altri casi simili come ci è comportati. 

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Alessio Menditto

Riassumiamo un attimo perché c’è un po’ di confusione....la differenza tra Termosifone e Pannello radiante è la temperatura di mandata.

Siamo d’accordo che NON puoi mandare acqua a 70 gradi nel pavimento?

Se si proseguiamo.

Ora io non so come è fatto il tuo impianto, ma so che l’acqua da 70 gradi può diventare di 40, miscelandola con la fredda, ma da 40 non può diventare di 70 a meno che non la scaldi.

Siamo d’accordo?

Ora, nel tuo bagno, al pavimento devi avere 40 gradi e nel termoarredo 70, perché quello altrimenti non scalda.

Siamo d’accordo?

Se si, adesso hai un piccolo problema da risolvere, ossia se la sorgente di calore è UNA, come fai ad avere da una parte 70 gradi e dall’altra 40?

Si risolve (semplificando ovviamente) tenendo la mandata a 70, così hai il termoarredo che scalda, mentre ci sarà acqua fredda che raffredda acqua da 70 a 40 da mandare al pavimento.

Se abbiamo dato per scontato che almeno in bagno, dato hai meno tubi, l’acqua debba scorrere SEMPRE nei tubi, il termostato che dovrebbe bloccare il flusso al pavimento, in questo caso ad esempio potrebbe alimentare una elettrovalvola che alimenta il termoarredo.

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Il problema che affligge anche molti vecchi termoidraulici è che sono convinti che tra il riscaldamento convenzionale e quello a pavimento non ci sia differenza, il che è come dire che tra un Fokker DR1 ed un Grumman F-16 Tomcat non c'è niente di diverso, alla fine volano e sparano tutti e due.

 

L'impianto a pavimento ha una inerzia impressionante se confrontato con un impianto a termosifoni, quindi comandarlo con un termostato è inutile ed anche controproducente: questi impianti si lasciano sempre attivi, e la caldaia modula sulla base della temperatura esterna.

 

Sul termoarredo inutile concordo con Alessio, è come comprarsi una Koenigsegg e poi volerci installare a tutti i costi il gancio per trainarci il carrello col legname, è puramente ridicolo e si va a vanificare l'essenza stessa del riscaldamento a pavimento cioè la possibilità di lavorare a bassa temperatura 

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 Forse non ci capiamo. 

Come si evince dalla mia considerazione e domanda originaria, qui non si vuole mettere i  discussione il principio dell'impianto, sebbene preciso che mi faccia piacere parlarne. 

Anche perché non è così:

1 ora fa, Alessio Menditto scrisse:

con la fredda, ma da 40 non può diventare di 70 a meno che non la scaldi.

Siamo d’accordo?

Ora, nel tuo bagno, al pavimento devi avere 40 gradi e nel termoarredo 70, perché quello altrimenti non scalda.

Siamo d’accordo?

Se si, adesso hai un piccolo problema da risolvere, ossia se la sorgente di calore è UNA, come fai ad avere da una parte 70 gradi e dall’altra 40?

Si risolve (semplificando ovviamente) tenendo la mandata a 70, così hai il termoarredo che scalda, mentre ci sarà acqua fredda che raffredda acqua da 70 a 40 da mandare al pavimento.

L'impianto di riscaldamento è in bassa temperatura, alimentato da pdc e solare. La parte in alta che fa i termoarredi (2 x bagno più il corpo scale) si ottiene integrando con la caldaia a gas, che si occupa anche dell'acs.

Mai più andrò a prendere acqua fredda, scaldarla a 70 gradi, e poi aggiungere acqua fredda perché l'ho scaldata troppo!

Il mio dubbio riguarda la termoregolazione degli ambienti. In particolare del bagno che ha tutti e 2 i sistemi, nel caso in cui serva il termoarredo nelle mezze stagioni o per dare una botta di caldo nel momento della doccia.

Ma secondo i vostri principi non ha senso tenere temperature diverse in ambienti diversi che hanno utilizzi diversi, giusto? Dato che ci si basa solo sulla modulazione della caldaia in base alla temperatura esterna. 

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Alessio Menditto

Il discorso non cambia, in bagno la mandata a pavimento dev’essere sempre aperta, con la mandata dei termoarredi (che apprendo è a gas) che sempre dipenderà dal termostato.

Cioè se non diamo per scontato che la mandata ai tubi del radiante IN BAGNO debba essere continua, certo che allora avresti bisogno del termostato che dici tu, ma se la mandata è continua, non hai più bisogno di un termostato “doppio”, ma di uno semplice che comanda SOLO il termoarredo.

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Alessio Menditto
11 minuti fa, Franzio scrisse:

 

Ma secondo i vostri principi non ha senso tenere temperature diverse in ambienti diversi che hanno utilizzi diversi, giusto?

 

Non ho mai detto questo, anzi!

Ho proprio chiarito che con i pannelli radianti il concetto “puro” di temperatura non ha molto senso.

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3 ore fa, Franzio scrisse:

Ma secondo i vostri principi non ha senso tenere temperature diverse in ambienti diversi che hanno utilizzi diversi, giusto? Dato che ci si basa solo sulla modulazione della caldaia in base alla temperatura esterna. 

 

non è così, in un impianto fatto bene e non con i piedi la regolazione nelle varie stanze (volta a mantenere l'omogeneità delle temperature o per esempio non scaldare troppo le camere da letto) si fa eccome, ma non si usano i termostati: si bilancia tramite le testine sui collettori

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