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cose dell'altro mondo ( ICE 680R II serie)


sandor626

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Rinvenuto per caso questo Ice è la prova provata che così  esisteva anche nella produzione ICE uno strumento di  pari livello  dei migliori strumenti tedeschi ed americani dell'epoca.

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Ci pensi bene chi al giorno d'oggi ritiene essere pura nostalgia il rispetto  che ogni attempato signore, che abbia avuto la fortuna d aver  posseduto uno di questi strumenti, ancora tributa alla Ice e alle sue creazioni .

Uno strumento del genere legge , nonostante i quasi 50 anni sul groppone , la differenza anche di un solo millivolt nella portata dei 2 volt :

anche se non si può quantificare il valore , l'ago si muove impercettibilmente  sia in aumento che in decremento .

 

Non esistono altre espressioni :  sono cose dell'altro mondo !

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Sarei curioso vedere quanti degli strumenti d'oggi potranno fare lo stesso tra 50 anni....:thumb_yello: e non perché vorrei veramente esserci al mondo , solo per curiosità .

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Non mi è chiara la prova che hai fatto, hai soffiato sulla lancetta di un galvanometro con quale scopo? io ho alcuni 680R alcuni ancora perfettamente funzionanti gli altri li uso per la ricambistica e con il circuito collegato che fa da freno sono molto meno ballerini, direi ben ammortizzati.

Se hai un galvanometro di scorta meglio cortocircuitare i terminali per cercare di evitare danni mentre lo maneggi.

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ciccioilgrande
il 3/3/2019 at 23:29 , sandor626 scrisse:

Ci pensi bene chi al giorno d'oggi ritiene essere pura nostalgia il rispetto  che ogni attempato signore, che abbia avuto la fortuna d aver  posseduto uno di questi strumenti, ancora tributa alla Ice e alle sue creazioni .

Uno strumento del genere legge , nonostante i quasi 50 anni sul groppone , la differenza anche di un solo millivolt nella portata dei 2 volt :

anche se non si può quantificare il valore , l'ago si muove impercettibilmente  sia in aumento che in decremento .

 

Non esistono altre espressioni :  sono cose dell'altro mondo !

adesso non esageriamo ,il 680R è un buon strumento ma non fa miracoli;nella portata 2 volt ogni tacca corrisponde a 40 millivolt quindi non è possibile in questa portata leggere 1 millivolt;nella portata 100millivolt ,ogni tacca corrisponde a 2 millivolt,casomai in questo portata si può distinguere(spannometricamente ) un millivolt,ma che senso ha fare misure in questa portata quando l'impedenza d'ingresso è pari a :0,1x20000ohm/volt= 2 kohm,un pò pochi per uno strumento che si vuol far passare come professionale;per contro qualsiasi tester digitale odierno anche di pochi euro,offre per ogni portata almeno 2 megaohm di impedenza d'ingresso...

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ogni tacca corrisponde a 40 millivolt quindi non è possibile in questa portata leggere 1 millivolt

Rileggi bene...

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Uno strumento del genere legge , nonostante i quasi 50 anni sul groppone , la differenza anche di un solo millivolt nella portata dei 2 volt :

anche se non si può quantificare il valore , l'ago si muove impercettibilmente  sia in aumento che in decremento .

Non dice che "legge" un mV ma che basta un mV a spostare, seppur di pochissimo, l'indice ...  questo a indicare la bontà del galvanometro.

 

Quote

0,1x20000ohm/volt= 2 kohm,un pò pochi per uno strumento che si vuol far passare come professionale;per contro qualsiasi tester digitale odierno anche di pochi euro,offre per ogni portata almeno 2 megaohm di impedenza d'ingresso...

2 kOhm a 100mV sono 50uA, non vedo questo grosso problema 

 

A mio avviso, da riparatore, per quanto abbia una diversa gamma di strumenti anche digitali true rms ecc ecc, il 680 rimane uno dei tester più versatili e pratici.

Diciamo che si incappa più facilmente in errori di misura con un tester digitale che non con un analogico "serio"

Starei a elencare una serie di esempi pratici ma ho poco tempo, chi lo usa lo sa e continua ad usarlo...

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Livio Orsini
24 minuti fa, tesla88 scrisse:

A mio avviso, da riparatore, per quanto abbia una diversa gamma di strumenti anche digitali true rms ecc ecc, il 680 rimane uno dei tester più versatili e pratici.

 

Ed anche robusti visto dopo decenni funzionano ancora.

Solo tester come lo AVOMeter professionale ha maggior robustezza ed affidabilità, però occupa un volume maggior di quasi 10 volte!!!.

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Livio Orsini
4 ore fa, Lorenzo-53 scrisse:

Nel mio vetusto Unigor il commutatore occupa lo spazio di un 680

 

Se trovo un attimo di tempo e, soprattutto vglia, provo a mettere le foto dei 2 strumenti, tanto per fare un paragone.

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Livio Orsini

20190306_164823.thumb.jpg.8b7d26c562ea73e949c57ea6884d3b65.jpg

 

Notare la differenza di spessore tra i 2 tester

20190306_164609.thumb.jpg.1d49b1623c2d30255937342c4e2945ae.jpg

 

Notare al centro dello AVOMeter il tasto per raddoppiare la sensibilità dividendo per 2 il fondo scala e, sotto in basso ta i 2 selettori il "cut off reset", ripristina l'interruttore magnetico che apre sulla derivata di corrente del galvanometro così, in caso di scala errata, l'indice dello strumento non "sbatte" a fondo scala.

 

Modificato: da Livio Orsini
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ciccioilgrande
54 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

20190306_164823.thumb.jpg.8b7d26c562ea73e949c57ea6884d3b65.jpg

 

Notare la differenza di spessore tra i 2 tester

20190306_164609.thumb.jpg.1d49b1623c2d30255937342c4e2945ae.jpg

 

Notare al centro dello AVOMeter il tasto per raddoppiare la sensibilità dividendo per 2 il fondo scala e, sotto in basso ta i 2 selettori il "cut off reset", ripristina l'interruttore magnetico che apre sulla derivata di corrente del galvanometro così, in caso di scala errata, l'indice dello strumento non "sbatte" a fondo scala.

 

scusa ma quei grossi strumenti erano a valvole?in ogni caso il confronto è improponibile in quanto si vede che sono strumenti degli anni 40 o 50,il confronto bisogna farlo con strumenti della stessa epoca;questa è la mia opinione: un tester elettronico odierno è molto piu preciso ,leggero ed affidabile del 680R,che è un ottimo strumento per elettricisti;qualcuno ha detto che la bassa impedenza che ha il 680R conta poco ,ebbene invece per le riparazioni elettroniche è molto importante in quanto se si deve misurare  una bassa tensione con un impedenza alta,volerla misurare con questo strumento vuol dire falsare la misura,altrimenti mi dovreste spiegare a cosa servono i tester elettronici visto che c'è questo meraviglioso tester ICE 680R...poi ognuno la pensi pure come vuole

Modificato: da ciccioilgrande
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Inserita: (modificato)

la mia intenzione era quella di sottolineare la differenza tra il galvanometro di questo specifico 680R , il seconda serie, rispetto alle altre serie di 680R .

Credo che chiunque frequenti queste pagine capisca i pregi dei multimetri elettronici ( digitali , come pure analogici)

come pure i pregi degli strumenti digitali , ma anche qualche difetto :

numero finito di count

 

Invece la realtà non ha una misura inferiore oltre la quale non si può scendere, può sempre trovarsi un ulteriore decimale .

Non a caso il calcolo infinitesimale non è stato scoperto nell'epoca dei calcolatori elettronici ,

ma, guarda caso, nel 1600 

 

 

 

 

Modificato: da sandor626
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Si tratta di una strana teoria per degli strumenti che hanno uno zero ben definito come punto di partenza e dall'altra parte l'infinito, sia positivo che negativo

Funziona così, misuriamo una grandezza sconosciuta e utilizziamo le divisioni della scala dando un valore ad ogni tacca, se la grandezza sconosciuta è infinitamente piccola dovremo dividere anche la scala in parti di valore ancora piu piccolo, infinitesimali, ed essendo una teoria non ci sarà limite al numero di divisioni.

 

 

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Livio Orsini
14 ore fa, ciccioilgrande scrisse:

scusa ma quei grossi strumenti erano a valvole?

 

ma no! :smile: E' un normale multimetro completamente passivo, relizzato in versione  ..... carro armato (non per niente era anche in dotazione alla NATO).

 

14 ore fa, ciccioilgrande scrisse:

che sono strumenti degli anni 40 o 50,i

 

Sbagliato! Risale agli inizi degli anni '60; quelli anteguerra avevano la cassa in legno. Un mio amico ne aveva uno italiano con cassa in legno di ulivo!

 

L'ICE è un 680e, proviene da Olivetti, lo acquistai ad una fiera dell'elettronica, da un surplussaro, negli anni '80, quel modello veniva prodotto negli anni '60 e in izio anni '70.

 

7 ore fa, sandor626 scrisse:

Credo che chiunque frequenti queste pagine capisca i pregi dei multimetri elettronici ( digitali , come pure analogici)

come pure i pregi degli strumenti digitali , ma anche qualche difetto : numero finito di count

 

Certo.

Alla fine anni '60  lavoravoad un programma di elettronica professionale (sistemi d'arma antiaerei); per alcune misure di precisione si usavano voltmetri di fferenziali Fluke. Erano strumenti meravigliosi.

In pratica si basavano su di una tensione campione, precisissima e stabilissima.

Veniva fatto il confronto tra questa tensione e ola tensione di riferimento tramite una serie di partitori resistivi a decadi.

C'erano 7 decadi, ed in più leggevi la deviazione di un  galvanometro a zero centrale.

Il fondo scala era 199,9999 V Apprezzavi 0.1 mV su 200V. Al metrologico li calibravano con uno standard primario di tensione ogni 3 mesi e quasi mai era necessario anche un minimo ritocco al riferimento.

Modificato: da Livio Orsini
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3 ore fa, Livio Orsini scrisse:

C'erano 7 decadi, ed in più leggevi la deviazione di un  galvanometro a zero centrale.

ne ho usato uno simile in un laboratorio svizzero, un Siemens, sotto la scala "normale" in una finestrella ce n'era un'altra e sul vetro era inserita una lente di ingrandimento focalizzata su quella per distinguere le divisioni

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Salve, io ancora oggi lo uso spesso l'ICE 60, me lo consigliò il professore di elettrotecnica, nell' 1982.... pensa un pò....quando mi ha dato problemi sono sempre riuscito a rimetterlo in funzione.

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  • 3 years later...
  1. il regolamento, al punto "s" vieta gli accodamenti onde evitare confusione e disguidi nelle risposte.
  2. questa discussione è inattiva da oltre 3 anni!!
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  • Livio Orsini locked this discussione
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