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la giusta direzione della Corrente Continua (idee confuse)


Nadine 82

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Non pensavo che il mio nick venisse letto come alberta...e va beh..😕

 

Comunque non sto parlando di fabiola gianotti o chi per lei. O samantha cristoforetti.

Sul mondo del lavoro non mi è ancora capitato di trovare programmatori o tecnici elettronici di sesso femminile. è un dato di fatto.

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Guarda che lo pseudonimo è"albertagort" tutto attaccarto, potrebbe essere un acronimo o chissà cos'altro; potrebe anche essere Albert Gort:smile:

Semmai Agort.. ma mi sembrava ancora piu strano di Gort, comunque un trattino in piu o uno sapzio eviterebbe dubbi di tendenze strane..

Ciccio io non lavoro proprio di sola elettronica ma fatti un giro su tutti i forum e NG di elettronica e non c'e' nessuna dico nessuna femmina che si interessa. Non ci stiamo inventando niente. E nell'informatica non e' che cambia nulla o quasi.. Non c'e' nessuna tecnica installatrice di impianti elettrici poi.. in tutta la vita ho incontrato solo una volta un paio di ragazze che facevano le imbianchine anche se si definivano "pittrici"..

Modificato: da Trans Istor
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del_user_97632

Ci sono ci sono femmine che si interessano di elettronica, non molte ma ci sono, specie digitale. Altro che no. Con tutto il rispetto, non esistono solo i forum.

Modificato: da _angelo_
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Grazie alla domanda di Nadine,(giovanissima a quanto pare) , ma sopratutto alle vostre risposte, ,un vecchio (Capiss nagott ) come il sottoscritto si è schiarito le idee sul tema in oggetto.

Grazie a Nadine e atuuti voi.

Beonardo

 

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2 ore fa, albertagort scrisse:

Sul mondo del lavoro non mi è ancora capitato di trovare programmatori o tecnici elettronici di sesso femminile. è un dato di fatto.

 

Ma dove lavori?

E almeno dalla metàdegli anni 70 del secolo scorso che le programmatrici di computer sono una realtà abbastanza diffusa. Con l'avvento dei microprocessori poi spesso lavorano anche in Hw, oltre che in Sw. Quelle che hanno lavorato con me non avevano nulla da invidiare ai colleghi maschi in fatto di competenza professionale.

Magari se ne vedono poche sugli impianti di automazione proprio per i preconcetti dei datori di lavoro e degli uffici del personale.

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Questa è l'unica cosa che condivido, se esiste uno strumento non vedo perché non usarlo; n

Perchè ti fossilizza la mente. Hanno fatto esperimenti a riguardo. L'esperimento più semplice è dotare di calcolatrici programmate ad hoc per fare calcoli fasulli. Quasi nessuno si accorgeva, mano mano che proseguiva nello svolgimento, che quei calcoli non avevao ragione di esistere.

L'uso del vecchio regolo calcolatore o delle tavole numeriche o delle tavole logaritmiche era già "un ragionare".

 

 

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2 ore fa, Livio Orsini scrisse:

Ma dove lavori?

Non nel campo elettronica progettazione o informatico, e' una stima che mi sono fatto vedendo che nel web non vedo mai loro lavori, ad esempio il software scaricabile, non vedo mai, dico mai, uno schema con un nome femminile nel cartiglio, e di schemi non ne vedo pochi. Questo denota un po' di scarso interesse nella materia secondo me. Meglio cosi' forse, sul lavoro non ci si deve distrarre... dalle femmine. Va bene una ogni tanto, tanto per stimolo..

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Perchè ti fossilizza la mente.

Sono d'accordo, le calcolatrici da usare solo quando il calcolo si fa troppo complesso... o troppo frequente, come per gli studi di un fisico..

Modificato: da Trans Istor
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5 ore fa, Trans Istor scrisse:

Semmai Agort.. ma mi sembrava ancora piu strano di Gort, comunque un trattino in piu o uno sapzio eviterebbe dubbi di tendenze strane..

 

Ora capisco il tuo nick🤣🤣...hai vivo interesse :)

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del_user_97632
2 ore fa, Trans Istor scrisse:

Non nel campo elettronica progettazione o informatico, e' una stima che mi sono fatto vedendo che nel web non vedo mai loro lavori, ad esempio il software scaricabile, non vedo mai, dico mai, uno schema con un nome femminile nel cartiglio, e di schemi non ne vedo pochi. Questo denota un po' di scarso interesse nella materia secondo me. Meglio cosi' forse, sul lavoro non ci si deve distrarre... dalle femmine. Va bene una ogni tanto, tanto per stimolo..

 

Io lavoro nel settore kernel Linux, di cui sono anche sviluppatore per passione. Solo per dire che almeno riguardo il kernel Linux, le donne esperte sono piu di qualcuna, certo non molte, ma quelle che ho conosciuto in questo settore sono moooolto brave, con conoscenze e abilita' anche superiori alla media.

Per vedere i "loro" lavori basta andare alle varie conferenze Linux foundation e sentirle parlare. Piu di una volta mi hanno impressionato.

Vero anche che forse nell'elettronica sono forse un po' meno preparate (in genere se mancano le basi l'elettronica e' di difficile digestione), ma almeno nel digitale hanno spesso buone conoscenze.

Modificato: da _angelo_
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11 ore fa, ciccioilgrande scrisse:

quindi non hai fatto scuole tecniche,per cui sei un autodidatta in elettronica,per curiosità come mai ti attira questa materia?per quanto riguarda gli insegnati,ognuno ha un suo modo di insegnare,poi dipende da chi deve recepire :c'è chi capisce subito e chi invece fa fatica,ammesso che ci metta impegno...a volte non è sempre colpa degli insegnanti...

mi piace tutto quello che riguarda la corrente, mio padre ci ha messo del suo in questo passione

;-)

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22 ore fa, Trans Istor scrisse:

Dopo uno stuolo di spiegazioni valide non mi dirai che non hai ancora capito..  forse comincio a capire perche' le donne in elettronica sono rare come tartufi bianchi, senza offesa.. beh comunque all'inizio forse e' difficile un po' per tutti.

faccio del mio meglio, sicuramente se nascevo uomo avrei già capito...

:-)

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6 minuti fa, Nadine 82 scrisse:

faccio del mio meglio, sicuramente se nascevo uomo avrei già capito...

🙂

 

Real men don't need instruction

Real men can fix everithing

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vediamo se ho fatto progressi:

 

corrente.jpg

 

Se alimento una scheda a 12vdc con un alimentatore da banco, ovviamente si attacca l'uscita + dell'alimentatore al + della scheda, e l'uscita negativa al - della scheda.

La corrente circolerà nella scheda andando dal potenziale maggiore a quello più basso, quindi secondo le frecce rosse e nere

 

Ma in realtà il verso sarà quello, ma a muoversi saranno le cariche negative (elettroni, frecce azzurre)

 

spero di aver capito

nady

;-)

 

 

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4 ore fa, Nino1001-b scrisse:

Quasi nessuno si accorgeva, mano mano che proseguiva nello svolgimento, che quei calcoli non avevao ragione di esistere

 

Questo succede anche in ambienti molto più mission critical: interi aerei si sono schiantati perché il pilota aspettava che il computer facesse la manovra al posto suo, quando magari neanche lo aveva configurato correttamente per farla. In questo caso la colpa non è dell'aereo (o della calcolatrice) ma sempre riconducibile ad un addestramento carente (o ad un metodo di studio sbagliato). Non per questo si decide di eliminare i computer e tornare a volare come negli apparecchi della seconda guerra mondiale. 

 

Lo strumento non è mai buono o cattivo, semmai lo è l'uso che se ne fa: il professore che incoraggia a fare con la calcolatrice anche 2+2 è un pessimo professore, quello che insegna ad usarla senza perdere di vista il flusso logico delle operazioni sta introducendo lo strumento nella maniera corretta. 

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Albert, Alberta come ti chiami, il mio nomignolo e' uno scherzo si capisce direi.

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lo strumento non è mai buono o cattivo, se

beh, prova a guidare un Savoia Marchetti in tela cerata del 43... con il Commodore Vic20 come computer di bordo..

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6 ore fa, Trans Istor scrisse:

beh, prova a guidare un Savoia Marchetti in tela cerata del 43..

 

Nel 1943 un Savoia Marchetti con propulsione a reazione aveva già volato da Varese a Roma; già alla fine del della guerra 15-18 gli aerei non eran più costruiti con latela cerata.

Sino alla fine degli anni '60 si volava tranquillamente su rotte trans oceaniche senza computer di bordo; la strumentazione era tutta analogica e, in molti casi, non era nemmeno elettronica.

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, in molti casi, non era nemmeno elettronica.

..e la cabina era ricca di nomogrammi, regolo calcolatore, carte geografiche, righe e compasso e oltre ai due piloti c'era la figura importante dell'ufficiale navigatore....almeno è quello che vedo nei film d'epoca.

 

Quote

il professore che incoraggia a fare con la calcolatrice anche 2+2 è u

Non è il professore che incoraggia ma lo studente che a lungo andare muove le dita sulla calcolatrice in modo automatico. Basta spiare chi usa spesso la calcolatrice per accorgersi che il 2+2 lo fa in automatico.

Il non uso della calcolatrice o di facile scorciatoie allena ed elesticizza la mente

 

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1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

Sino alla fine degli anni '60 si volava tranquillamente su rotte trans oceaniche senza computer di bordo

 

...ma con uno, a volte due, membri di equipaggio in più in cabina.

 

Oltre ai due piloti c'era la figura dell'ingegnere di volo, ex motorista di bordo, poi gradualmente sostituita dal FADEC; prima ancora si aggiungeva l'ufficiale di rotta che, come sulle navi, aveva il compito di assicurarsi che l'aereo andasse nella direzione giusta. Per il volo notturno molti aerei avevano anche un finestrino che guardava verso il cielo e serviva all'ufficiale per fare il punto aereo con il sestante. Poi sono arrivate le piattaforme inerziali e non si è più reso necessario.

 

Il bello è che ad oggi si vola sopra l'oceano grosso modo come si faceva negli anni '60; direzione magnetica, piattaforma inerziale e waypoints. Si è aggiunto anche il GPS ma viene usato come riferimento secondario, perché il suo corretto funzionamento dipende da fonti esterne all'aereo (meteo, stato dei satelliti...). Perdere anche momentaneamente il collegamento GPS è possibile, mentre un guasto simultaneo ad entrambe le piattaforme inerziali o alle tre bussole magnetiche di bordo è piuttosto improbabile.

 

Per contro volare sui moderni apparecchi rinunciando all'automazione spinta è quasi impossibile, intanto su molti aerei non c'è fisicamente spazio per il terzo membro d'equipaggio che dovrebbe sostituire i computers, poi aggiungere una terza persona aumenta le possibilità di errore umano, già causa primaria di incidente.

 

Gli aerei più grandi hanno ancora uno o due membri di equipaggio extra in cabina, ma il loro carico di lavoro è molto ridotto rispetto al passato, fanno perlopiù da supporto.

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1 ora fa, Darlington scrisse:

.ma con uno, a volte due, membri di equipaggio in più in cabina.

 

Assolutamente no!

I membri son sempre gli stessi: Comandante, copilota e ufficile tecnico per i voli di grande cabotaggio, mentre per i voli di piccolo cabotaggio, tipo quelli inter europei, l'equipaggio è sempre stato composto sola comandante e copilota. Nei primi voli transoceanici di linea era anche imbarcato un motorista.

 

La parte di equipaggio che è drasticamente diminuita è la parte dedicata all'assisteza passeggeri: Hostess e Steward; ma questo è nell'ottica della riduzione delle spese.

Purtroppo in quest'ottica si è anche ridotta la sicurezza abrogando l'obblico di usare aueri con più di 2 motori per i voli transoceanici. Se poi ci aggiungiamo le stupidate di software si arriva alle inutili tragedie recenti.

 

30 minuti fa, Trans Istor scrisse:

Caspita era una battuta di Fantozzi mica ero serio...

 

Che fosse una citazione fantozziana era chiaro, però ho colto l'occasione per ricordare una cosa che pochi sanno: il primo volo vero di un aereoplano a reazione fu di un aereo italiano.

Poi, come sempre, la cronica stupidità dei politici nostrani non spinse in quella direzione, così come non aiutò il progettista della vespa a lavorare sull'elicottero.

I tedechi invece ci credettero di più ed alla fine del 1944 avevano messo in linea di combattimento alcuni Messerschimt a reazione che causarono notevoli problemi alla RAF, ma oramai era la fine.

Così come il miglior aereoda caccia della seconda guarra mondiale fu giudicato il RE2002, peccato che ne furono costruiti solo 2 esemplari..

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Nadine : nel tuo disegno il verso degli elettroni è al contrario. ..vanno dal meno al più. 

Le frecce rosse che hai disegnato invece sono corrette se si guarda il verso CONVENZIONALE della corrente. Nella realtà fisica andrebbero girate anche quelle. 

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1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

Assolutamente no!

I membri son sempre gli stessi

 

Ma no!

 

L'Airbus A330, il Boeing 777 sono long range, effettuano voli transoceanici e richiedono due persone come cabin crew, come gli apparecchi medium-range. Questo perché l'elettronica fa quello che era compito una volta dell'ingegnere di volo (monitorare lo stato dei motori e degli impianti idraulici, effettuare calcoli relativi al consumo di carburante). Può esserci un terzo pilota su tratte particolarmente lunghe in modo da dare il cambio e far riposare a turno uno degli altri due in modo che non sforino il monte ore di volo, come accade anche per i camionisti, ma chi non è chiamato a pilotare l'aereo non deve stare in cockpit, altrimenti tecnicamente non sta riposando.

 

Gli unici aerei che ancora richiedono un equipaggio di più di due persone, almeno in ambito civile, sono quelli veramente grandi, come l'A380 ed il B747, quest'ultimo neanche in tutte le versioni e configurazioni. In quei casi il terzo membro, quando c'è, ha funzioni diverse sia da quello che una volta era il motorista sia dall'ingegnere di volo: si occupa perlopiù di fornire supporto, specie in tutte quelle operazioni non strettamente correlate al pilotaggio.

 

1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

Purtroppo in quest'ottica si è anche ridotta la sicurezza abrogando l'obblico di usare aueri con più di 2 motori per i voli transoceanici.

 

Questo è correlato al miglioramento delle tecnologie costruttive: i turbofan moderni sono più efficienti, più sicuri e meno esosi di carburante rispetto ai vecchi modelli a singolo flusso.

 

Una volta era obbligatorio affrontare viaggi lunghi almeno con un trimotore perché all'epoca, un solo motore funzionante non ti avrebbe consentito di raggiungere in sicurezza un aeroporto vicino: tieni conto che meno spinta hai e più sei obbligato a scendere, perché sotto una certa velocità l'aria eccessivamente rarefatta non genera portanza sulle ali sufficiente a mantenerti in quota. Però più scendi e più l'aria densa ti obbliga a consumare carburante per avanzare, quindi bruci lo stesso carburante ma copri una distanza inferiore, e questo è importante per i piloti che calcolano il carburante da imbarcare sulla base della distanza da percorrere, perché è uno spreco caricare quantità eccessive di carburante extra (torniamo al discorso di prima: quota - velocità - portanza, se pesi non sali, se non sali consumi, più pesi più consumi).

 

Un turbofan moderno ha molta più spinta di uno degli anni '50 (JT3D contro PW2000, 75kN contro 170, entrambi della P&W), di conseguenza averne uno funzionante su due ti permette ancora di volare in maniera sicura con consumi non troppo eccessivi, e quindi di atterrare in sicurezza. Questo è il motivo per cui è sparito l'obbligo di avere più di due motori per attraversare l'oceano; ciò non significa comunque che tutti i bimotore possono fare voli transoceanici, anzi: è richiesta una certificazione apposita, che dimostri che l'apparecchio può percorrere nella peggiore delle ipotesi una distanza minima di tot miglia nautiche con un solo motore funzionante. Questo per garantire che, a prescindere da dove si verifichi l'avaria, sia comunque garantita la possibilità di raggiungere l'aeroporto più vicino.

 

Simili restrizioni vengono applicate anche sul sorvolo dell'Antartide, per gli stessi motivi (le uniche piste di atterraggio sono coperte di neve e vi puoi atterrare solo con un apparecchio specificatamente attrezzato).

 

1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

Se poi ci aggiungiamo le stupidate di software

 

Non c'è mai una sola causa per un incidente aereo, ma l'errore "della macchina" è quasi sempre una concausa che aggrava la scatenante, quasi sempre umana.

 

Se due primi ufficiali hanno ricevuto un addestramento carente e non erano in grado di recuperare da uno stallo, manovra credo che ti viene insegnata al secondo volo con l'istruttore dell'aeroclub più scalcinato, è colpa del computer?

 

Se si blocca un sensore e tu che sei al comando non vedi la scritta use man pitch trim sul monitor che hai di fronte e finisci in picchiata perché non hai girato la rotella, è colpa del computer? Il computer ti ha pure detto "non sono più in grado di fare questa cosa, scusami, falla tu"; che altro doveva fare?

 

Ci sono anche stati incidenti causati da cattivo design (un volo si è schiantato perché il comando dove impostare velocità ed angolo di discesa era lo stesso, ed il comandante anziché selezionare una velocità verticale di 3300 piedi/min ha selezionato senza accorgersene un angolo di -3.3°, due manovre con conseguenze estremamente diverse tra loro; le indagini sono ancora in corso ma pare anche che Ethopian ET302 e Lion Air JT610 siano stati causati da un automatismo che interviene anche se viene disattivato), ma la maggioranza ha come causa l'errore umano e le lacune di addestramento. Anche e soprattutto da parte di compagnie di bandiera, ed è questa la cosa preoccupante.

 

Modificato: da Darlington
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2 ore fa, Darlington scrisse:

Ma no!

 

Ci sono alcune inesattezze in quello che hai scritto, ma nion rispondo perchè siamo completamente OT.

Come moderatore ti invito fermamente a non continuare sino a che non separerò tutti i messaggi OT in una nuova discussione.

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