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Obbligo progetto per utenza privata allacciata al condominio


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Buongiorno, mi sorge un dubbio, c'è un condominio che viene alimentato da un suo trasformatore privato e a sua volta alimenta le utenze private. Se l'impianto privato viene predisposto per un utenza da 3 kw è comunque soggetto a obbligo di progetto da parte di un professionista in quanto viene comunque fornito da una potenza superiore di 6kw? 

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specificando quello che mi sembra d'aver capito, un condomino ha un contratto con una fornitura a MT (media tensione) tramite un trasformatore, questo privato a sua volta distribuisce la fornitura ad altre utenze, Le utenze devono essere a norma con certificato di un professionista installatore, La fornitura a monte riguarda solo il fornitore come normativa,

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cioè funziona come la normale fornitura da contattore?, che fino a 6 kw basta la dico dell' installatore e superiore a 6 kw si allega anche il progetto dell'ingegnere? Il mio dubbio veniva dal fatto che comunque la diramazione dell utenza privata cioè il mtd è installato nel quadro del condominio e cosi facendo diventasse parte dell'impianto condominiale.

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ho qualche dubbio sulla fattibilità della cosa:

 

il condominio è un utente del fornitore pubblico, e che io sappia nessun utente può cedere energia proveniente da una fornitura pubblica a terzi, ditemi se e dove sbaglio, se il trafo fosse pubblico non mi porrei il problema, ma ha scritto che è privato

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la presenza di un trasformatore privato a servizio di un condominio, è abbastanza strana

l'unica cosa che mi viene da pensare, è la presenza di pompe di calore a servizio del riscaldamento condominiale

 

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Non bisogna dimenticare di capire anche che di distribuzione si tratta TN-S o TT ?

Poi dipende se si tratta di ripartire i consumi e non di rivendita di energia... Una volta questo faceva la differenza. Ma questo non è elettrotecnica.

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Maurizio Colombi
7 minuti fa, max.bocca scrisse:

Ma questo non è elettrotecnica.

Appunto, e non spetta a noi "sputare" sentenze!

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1 ora fa, click0 scrisse:

l'utenza privata ha una contratto di fornitura? che potenza viene espessa sul contratto?

ogni utenza privata ha un proprio conta kw e poi l'amministratore fa i conteggi e fa pagare i corrispettivi. ma i condomini non hanno una bolletta. 

1 ora fa, D80 scrisse:

ho qualche dubbio sulla fattibilità della cosa:

 

il condominio è un utente del fornitore pubblico, e che io sappia nessun utente può cedere energia proveniente da una fornitura pubblica a terzi, ditemi se e dove sbaglio, se il trafo fosse pubblico non mi porrei il problema, ma ha scritto che è privato

da quello che so è privato e risale agli anni 60/65

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1 ora fa, click0 scrisse:

la presenza di un trasformatore privato a servizio di un condominio, è abbastanza strana

l'unica cosa che mi viene da pensare, è la presenza di pompe di calore a servizio del riscaldamento condominiale

 

quello che mi fa strano è la questione della liberalizzazione del mercato non dovrebbero avere un contattore di proprietà?

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il punto di "consegna" eccede i 6kw monofase...

è una cabina di MT

 

secondo me, serve un progettista e ogni singolo appartamento è una parte di un unico impianto elettrico (per quanto a monte ci sia un conta kw non vuol dire nulla)

 

ma aspettiamo che salti il trasfo...:lol:

Modificato: da click0
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Ciao terminator82,

perdonami se mi permetto, (poi puoi anche mandarmi a quel paese senza problemi che tanto non mi offendo :smile:) ma è solo per non confondere le idee a chi legge e magari non è del mestiere:

2 ore fa, terminator82 scrisse:

cioè funziona come la normale fornitura da contattore?,

27 minuti fa, terminator82 scrisse:

quello che mi fa strano è la questione della liberalizzazione del mercato non dovrebbero avere un contattore di proprietà?

 

se parliamo di misuratore di energia / KWh, allora dobbiamo chiamarlo Contatore (con una sola "t", proprio perché "conta"), mentre se parliamo di Contattore, allora è un relè o teleruttore o comunque un'apparecchiatura che chiude dei contatti elettrici e non "conta" niente.

Modificato: da ROBY 73
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Sinceramente non ho mai visto una cosa simile..  ma sarà legale  contabilizzare in quel modo ??

Modificato: da ilsolitario
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9 ore fa, ilsolitario scrisse:

 ma sarà legale  contabilizzare in quel modo ??

Sicuramente lo era fino a qualche anno fa. Quando la legge ammetteva la redistribuzione di energia da parte di un grande utente ad una serie di utenti minori ad esso collegati. Ad esempio il caso dei centri commerciali dove vi era un unica fornitura di grossa entità da parte dell'ente erogatore e il titolare di quest'ultima che poi redistribuiva ai singoli negozi l'energia tramite contatori interni ripartendo la spesa tra gli utenti. Poi il legislatore italiano ha pensato bene di vietare questo sistema stabilendo che ogni singola unità immobiliare debba avere un proprio contratto di fornitura con l'ente erogatore. Però voglio presumere che lo stesso legislatore abbia almeno avuto la lungimiranza di inserire una deroga per quelle strutture che già erano configurate in quel modo.

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un esempio potrebbe essere che un costruttore costruisce un condominio in una zona non fornita da energia a 230/400 V,, pertanto fa un contratto di fornitura MT e si installa il trasformatore (100KVA), alimenta il condominio da lui costruito e tramite amministratore fa pagare l'energia ai condomini muniti di contatore, avendo energia disponibile in fornitura non raggiunta dai consumi condominiali, fornisce ulteriore energia ad altri appartamenti o palazzine adiacenti, se il contratto di fornitura è in regola con le normative e viene registrato, gli impianti delle utenze sono a norma con certificato emesso da un artigiano iscritto all'albo, tutto è regolare, ognuno ha le responsabilità che gli competono.

Modificato: da dnmeza
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6 minuti fa, dnmeza scrisse:

un esempio potrebbe essere che un costruttore costruisce un condominio in una zona non fornita da energia a 230/400 V,, pertanto fa un contratto di fornitura MT e si installa il trasformatore (100KVA), alimenta il condominio da lui costruito e tramite amministratore fa pagare l'energia ai condomini muniti di contatore, avendo energia disponibile in fornitura non raggiunta dai consumi condominiali, fornisce ulteriore energia ad altri appartamenti o palazzine adiacenti, se il contratto di fornitura è in regola con le normative e viene registrato, gli impianti delle utenze sono a norma con certificato emesso da un artigiano iscritto all'albo, tutto è regolare, ognuno ha le responsabilità che gli competono. 

Ma questo è buon senso. Cosa ha a che fare con il legislatore italiano? :whistling:

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Carlo Albinoni
16 ore fa, D80 scrisse:

e che io sappia nessun utente può cedere energia proveniente da una fornitura pubblica a terzi, ditemi se e dove sbaglio,

 Prima o poi le cose cambieranno con la futura direttiva europea sul commercio dell'energia.

Comunque potrebbe essere un residence o simile.

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Microchip1967

Non è piu' ammessa una cosa del genere

Era uno degli argomneti principali trattati negli ultimi incontri di tuttonormel

sono i cosiddetti "utenti nascosti" che devono essere dichiarati

In questo caso tutti gli impianti sono soggetti a progettazione in quanto il punto di fornitura è unico e supera i limiti dimensionali

Alcuni link:

https://nt24.it/2018/01/clienti-finali-nascosti/

http://www.confindustria.pu.it/industria-report/2018/06/energia-elettrica-emersione-dei-clienti-nascosti.html

https://www.arera.it/it/schedetecniche/16/653-16st.htm

 

se questa cosa emerge sono grossi casini per chi sta gestendo la cosa

Modificato: da Microchip1967
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5 minuti fa, Microchip1967 scrisse:

Non è piu' ammessa una cosa del genere

Era uno degli argomneti principali trattati negli ultimi incontri di tuttonormel

sono i cosiddetti "utenti nascosti" che devono essere dichiarati

In questo caso tutti gli impianti sono soggetti a progettazione in quanto il punto di fornitura è unico e supera i limiti dimensionali

Alcuni link:

https://nt24.it/2018/01/clienti-finali-nascosti/

http://www.confindustria.pu.it/industria-report/2018/06/energia-elettrica-emersione-dei-clienti-nascosti.html

https://www.arera.it/it/schedetecniche/16/653-16st.htm

 

se questa cosa emerge sono grossi casini per chi sta gestendo la cosa

Ho letto l'articolo anche se pero parla di imprese, ma penso che sia uguale per i privati. Ma comunque conferma quello che pensavo, i privati allacciati alla fornitura del condominio sono i cosidetti "nascosti" quindi non sono in regola per quanto riquarda le norme sulla fornitura e neanche non sono a norma a livello di normative sugli impianti elettrici in quanto non in regola. 

2 ore fa, Carlo Albinoni scrisse:

 Prima o poi le cose cambieranno con la futura direttiva europea sul commercio dell'energia.

Comunque potrebbe essere un residence o simile.

No parlo di condominio (ne ho visti altri, sempre nella stessa zona), a mio parere dovrebbe essere l ente fornitore a verificare i propri clienti e a chiedere di adeguarsi.

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16 ore fa, ROBY 73 scrisse:

Ciao terminator82,

perdonami se mi permetto, (poi puoi anche mandarmi a quel paese senza problemi che tanto non mi offendo :smile:) ma è solo per non confondere le idee a chi legge e magari non è del mestiere:

se parliamo di misuratore di energia / KWh, allora dobbiamo chiamarlo Contatore (con una sola "t", proprio perché "conta"), mentre se parliamo di Contattore, allora è un relè o teleruttore o comunque un'apparecchiatura che chiude dei contatti elettrici e non "conta" niente.

parlo di contatore con una t cioè fornitura ENEL, comunque tranquillo non mando nessuno a quel paese, per la t errore mio, è un fourm per discutere e volevo sentire altri pareri non di provocare o offendere. 

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2 ore fa, Carlo Albinoni scrisse:

 Prima o poi le cose cambieranno con la futura direttiva europea sul commercio dell'energia.

Comunque potrebbe essere un residence o simile.

é un condominio degli anni 60, comunque per me è il fornitore che deve opporsi e richiedere all'utente privato di allacciarsi a un suo contattore. Dal momento che l'abitazione è dichiarata agibile dovrà avere una fornitura di acqua e corrente, quindi basta una verifica e sarebbe tutto risolto.

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14 minuti fa, terminator82 scrisse:

a mio parere dovrebbe essere l ente fornitore a verificare i propri clienti e a chiedere di adeguarsi.

questo rientra nelle sub forniture non in regola, come se io con il mio contatore alimentassi un appartamento adiacente non di mia proprietà, anche se l'impianto è in regola, per legge sono abusivi

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