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PLC Forum


Revamping calandra 4 rulli


suppaman87

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Buongiorno,

 

Un cliente mi chiede il revamping di una vecchia calandra automatica con 4 rulli, gestita con un vecchissimo plc/cn a me sconosciuto.

L'automazione al momento sarebbe anche funzionante, ma spesso si inchioda senza un apparente motivo, questo il motivo principale del revamping oltre ovviamente alla diagnostica ed eventuale manutenzione. Ci sono 6 pistoni idraulici (ogni rulli ne ha due) azionati da servovalvole ed altrettanti encoder per la lettura della posizione.

 

E'  la prima volta che mi cimento in una macchina del genere e sinceramente, al dilà di qualche lavorazione che sono riuscito a vedere con il cliente, non conosco bene i principi di funzionamento.
Al cliente non interessa il funzionamento automatico, gli basta poter posizionare i rulli per dare la giusta curvatura e poi far avanzare la lamiera a mano per ottenere il cilindro desiderato (la utilizzano quasi esclusivamente per cilindri).

Il mio dubbio principale quindi è conoscere il principio di funzionamento della macchina.

 

Qualcuno ha esperienza in merito e può darmi qualche dritta?

Ovviamente rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e dettagli in merito.

Grazie in anticipo 

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Marco Fornaciari

Magari se citi marca e modello del PLC, si può anche ipotizzare di estrarre il programma.

Che poi diventa tutto più facile.

Ma in ogni caso se serve solo il manuale, quindi comandare direttamente valvole e motori, il PLC potrebbe anche non servire.

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Purtroppo non ho potuto fare foto, ma almeno sul frontale non era riportata nessuna scritta e nessuna marca.E' un sistema posto su rack con varie schede, la "carcassa" sia di quella che sembrava essere la cpu sia delle schede era completamente nere, con qualche scritta bianca sulle varie schede di I-O ormai illeggibili (la macchina è datata 1978).

 

Dubito che si possa estrarre qualcosa.

In ogni caso il plc servirebbe: ok il manuale, ma almeno leggere la posizione dei rulli su un display e comandarne il posizionamento ad una certa quota è necessario anche lavorando "manualmente".

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Marco Fornaciari

Con data 1978 e schede su rack (19" ?), e trattandosi di macchina utensile, potrebbe essere qualsiasi cosa, eventualmente anche un sistema a porte logiche cablate.

Se a microporocessore (?) potrebbe essere che va programmata in assembler e ad ogni modifica bisogna riprogrammare la memora con l'apposita consolle, e in esadecimale.

Temo che ci sia da rifare tutta la parte elettrica di sana pianta.

Va da se che solo chi conosce quella macchima specifica può dirti come funziona, anche se una calandra è sempre una calandra.

Ritornando al discorso del solo manuale e della mera visualizzazione di quote, si può fare anche senza PLC:

Certo se si vuole poi posizionarsi rapidamente sulla stessa quota anche in manuale, il PLC o una apparecchiatura per CNC, con tanto di visualizzatore e tastiera, sono necessari: quindi minimo PLC + HMI + nuovo hardware di rilevamento quote (digitale o analogico che sia).

Modificato: da Marco Fornaciari
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Scusa i convertitori di che tipo e marca sono? Questo potrebbe esserenun valido indizio.

Poi per il posizionamento dei dei vitoni vediamo la soluzione migliore.

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8 ore fa, Livio Orsini scrisse:

Scusa i convertitori di che tipo e marca sono? Questo potrebbe esserenun valido indizio.

Poi per il posizionamento dei dei vitoni vediamo la soluzione migliore.

 

Intendi per il pilotaggio delle servovalvole? Se si è comandata da un non meglio specificato Amplificatore della Bosh/Rexroth. Anche qui non si riesce a leggere il codice del modello, sono solo in possesso di un schema a blocchi da dove si intuisce che alla scheda elettronica arriva un alimentazione e un segnale di riferimento +-0/10Vdc ed in uscita pilota la servovalvola (sempre Rexroth) con un comando +-15Vdc.

Almeno in un primo momento, visto che comunque sono funzionanti, vorremmo lasciare inalterata questa parte, sostituendo solo la parte di controllo a monte.

 

Oltre il posizionamento, vorrei capire se durante l'immissione della lamiera i pistoni devono continuare a spingere oppure semplicemente rimanere fermi. I pistoni sono abbastanza importanti come dimensioni, dubito quindi che anche se non in spinta la lamiera riesca a farli abbassare, ma è proprio perché non conosco il normale funzionamento di una calandra che sto chiedendo consigli :)

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Io di calandre non ne ho mai fatte ma di macchine per la lavorazione della lamiera ne faccio a spanciate.

Più che il PLC secondo me bisognerebbe avere lo schema oleodinamico, per capire come viene getita la proporzionale, se ci sono degli accumulatori, come viene fatta la messa in carico ecc.

Io farei una semplice prova, durante il funzionamento traccerei col tester il riferimento analogico che arriva all'amplificatore e traccerei lo stato delle valvole monostabili-bistabili.

Per quanto riguarda il posizionamento invece puoi utilizzare un bel PID tenendo conto che le valvole hanno una banda morta del 10-20% in entrambe le direzioni.

Qualsiasi straccio di PLC odierno permette l'ingresso di encoder e le uscite analogiche per gli amplificatori.....

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il 24/5/2019 at 16:26 , pigroplc scrisse:

Più che il PLC secondo me bisognerebbe avere lo schema oleodinamico, per capire come viene getita la proporzionale, se ci sono degli accumulatori, come viene fatta la messa in carico ecc.

 

Purtroppo non sono molto pratico di circuiti oleodinamici, in ogni caso allego quello che dovrebbe essere lo schema della macchina. Si intravede anche qualche anche appunto in italiano..

SchemaIdraulico.png

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lo schema è semplice, una pompa a pistoni, qualche proporzionale, ritegni pilotati e valvole antiscoppio, infine una messa in carico.

Ripeto il consiglio che ti ho dato in precedenza: ti prendi uno straccio di oscilloscopio e fai la traccia dei segnali che vanno alle proporzionali, se le due messe in carico monostabili che hai non hanno il LED basta che gliene metti 2 volanti, inoltre senti cambiare il rumore della pompa quando va in carico.

Quanto al PID, confermo quanto già scritto in precedenza.... In fase di messa in servizio devi tracciare la massima velocità col pilotaggio al massimo per gestire correttamente il posizionamento, quindi ti devi trovare le curve di risposta di ciascuno degli attuatori, altrimenti fai il festival del pendolamento. Attento a non sovramodulare col riferimento che manda in confusione e basta. In genere lavorare con 4-8 ms di chiusura di anello è più che sufficiente.

Modificato: da pigroplc
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