Vai al contenuto
PLC Forum


Riscaldamento a Pavimento Setting


Ryuzaki21

Messaggi consigliati

Ciao a tutti,
complimenti intanto per l'ottimo forum e per la competenza che mostrate in ogni vostro intervento.


Scrivo perché avrei bisogno di un aiuto per impostare al meglio il mio impianto di riscaldamento a pavimento, in modo da prepararmi per il prossimo inverno.
Parto già dall'esperienza della scora stagione in cui ho utilizzato per la prima volta il nuovo impianto di riscaldamento, cimentandomi in vari tentativi per la corretta calibrazione.
Mi sono basato per tutto l'inverno sul concetto base che, impostata la temperatura ideale, non bisognava più fare nulla poiché l'impianto avrebbe gestito autonomamente tutto col minimo consumo, grazie anche alla resistenza termica insita del riscaldamento a pavimento.
Tuttavia non sono molto soddisfatto né dei consumi, né del modo di riscaldare l'ambiente che, quando a temperatura, presentava il pavimento freddo (poco piacevole se si vuol godere del tepore sotto i piedi).

Cercherò brevemente di darvi tutte le indicazioni possibili riguardo il mio impianto e le mie perplessità.

Dettagli Impianto:
- riscaldamento a pavimento
- caldaia Hermann a condensazione da 26 kW
- open space + 2 camerette + camera da letto + bagno

ogni ambiente ha un suo termostato (bpt_ta 350) e la sua termovalvolta; l'edificio non è coibentato (a parte i cassonetti delle tapparelle); tuttavia le mura esterne sono abbastanza spesse (30 cm)

Problema

Non sono molto soddisfatto di come è "settato" l'impianto e quindi dei relativi consumi; vero è che l'edificio non è coibentato, tuttavia mi sembra impossibile che lo scorso inverno abbia pagato di più rispetto a quanto avevo un impianto a termosifoni accompagnato da una vecchia caldaia.

Casistiche:
1) Se imposto, per ogni singolo ambiente, la propria temperatura ottimale c'è un continuo sollecitamento della caldaia poiché ogni stanza ha un fabbisogno di calore differente dovuto sia alla metratura che all'esposizione verso l'esterno.
2) Inoltre, la presenza del solo termostato (e non cronotermostato), non mi permette di creare dei piani personalizzati automatici per l'impostazione delle temperature, es: impostare 18° la notte, 19° la mattina e 20° la sera!
3) Quando la temperatura della stanza è in linea con le impostazioni del termostato il pavimento, solitamente, è freddo; se, ad esempio, un giorno X di pieno inverno la mia temperatura ideale dell'ambiente è di 19°, la sensazione del pavimento freddo sotto i piedi peggiora notevolmente la percezione della temperatura tollerata.

Possibili soluzioni pensate:

1) acquistare un cronotermostato da installare nella stanza pricipale (open space) e rimuovere le termovalvole da tutti i collettori.
In questo modo potrei controllare l'intero impianto tramite un'unica sollecitazione da parte del cronotermostato, e irrogare i tubi dell'impianto allo stesso modo per ogni stanza.
Avrei sicuramente delle temperature differenti per ogni stanza rispetto a quella impostata dal cronotermostato principale, anche se molto dipenderà dalla temperatura di mandata dell'acqua e dalla regolazione dei collettori.

oppure

2) installare i cronotermostati in ogni stanza,
così da poter regolare meglio le temperature minime e massime nei vari momenti della giornata.


Spero di essere stato abbastanza chiaro, anche perché sono decisamente Niubbo sull'argomento e quindi mi scuso; spero nella vostra magnanimità.
Si accettano consigli e pareri.

Grazie mille in anticipo a tutti.
Ciao

Link al commento
Condividi su altri siti


il primo errore è stato installare i termostati e non è mettendo più termostati che lo risolvi, il bilanciamento lo devi fare sulle valvole di zona ma gli idraulici non lo sanno fare o non hanno voglia di farlo allora mettono 50 termostati inutili, poi l'impianto chissà perché lavora male.

 

una volta fatto correttamente il bilanciamento in modo da avere apporto di calore adeguato su tutte le stanze l'impianto deve rimanere sempre acceso, l'unica regolazione deve essere sulla temperatura di mandata della caldaia ed eventualmente aggiungere una sonda climatica in modo che la caldaia gestisca la mandata sulla base della temperatura esterna, di sicuro l'impianto a pavimento non va gestito in on-off, l'inerzia è troppo elevata 

Link al commento
Condividi su altri siti

0> ferificare che l'impianto sia correttamente calibrato

1> imposta tutti i termostati al massimo (danno più problemi che altro)

2> installa una sonda sulla parete nord lontano da tetto e margini per far andare la caldaia in climatica

3> imposta la curva climatica: inizi con una curva di questo tipo: mandi 35° con fuori 0°, 30° con fuori 10° poi aggiusti,

 

Caldaia accesa H24 seguendo la curva, gli ambienti manterranno costantemente la temperatura impostata senza avere momenti col pavimento freddo.

Modificato: da DavideDaSerra
Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

Caldaia accesa H24 seguendo la curva, gli ambienti manterranno costantemente la temperatura impostata senza avere momenti col pavimento freddo.

tutti corretti gli interventi precedenti ma da dire che questa ultima frase fa la differenza con una casa senza isolamento!

Questa è una condizione vitale per un impianto a bassa temperatura ma appunto perchè deve essere acceso tutto il giorno se la casa non è ben isolata perderai molto di più che se accendessi 2 ore dei classici termosifoni!

Un impianto radiante si sceglie per il comfort non per il risparmio; per avere risparmio dovremo necessariamente avere la casa ISOLATA!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

Alessio Menditto

È vera la questione dell’isolamento, diciamo che qui parliamo in generale.

Ieri in un altra discussione dicevo che la caldaia deve andare 24/24, anche ponendo di avere una casa perfettamente isolata, mettiamo che la caldaia si fermi ogni tanto.

Certo sarà un risparmio, ma non sarà poi tantissimo, anche perché la fiamma del bruciatore al minimo non è un gran consumo.

Giustamente come dice Omaccio il punto forte dei pannelli radianti è il comfort, il risparmio è relativo più che altro al recupero di calore della caldaia a condensazione fatta lavorare al minimo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie mille a tutti per i preziosi consigli.

So perfettamente che la casa, non essendo isolata, perde in efficienza.

Tuttavia sono convinto che l'impianto sia calibrato male e che, oltre alla mancanza del cappotto esterno, ci sia un consumo eccessivo causato dal funzionamento non ottimizzato per le condizioni in cui lavora.

 

Se volessi regolare le singole valvole di zona, dovrei agire sulle valvole che ho cerchiato nell'immagine allegata?

In questo caso sarebbe opportuno scollegare tutte le valvole termostatiche e far lavorare l'intero impianto soltanto tramite i settaggi impostati nella caldaia, dico bene?

Al più, potrei installare un cronotermostato direttamente nella caldaia per un'interattività maggiore. Ho letto del WiGo Hermann che modulerebbe la mandata dell'acqua per la temperature interna basandosi sui gradi esterni rilevati su internet (https://www.hermann-saunierduval.it/...017-952368.pdf).

 

Grazie ancora a tutti.

valvole.png

Link al commento
Condividi su altri siti

Alessio Menditto

Vai nella funzione “cerca” e scrivi “impianti pavimento”.o “pannelli radianti”, e cerca la discussione che parla di come tararli.

Modificato: da Alessio Menditto
Link al commento
Condividi su altri siti

Ho trovato questa discussione che penso possa essere un'ottima guida dalla quale prendere spunto.

https://www.plcforum.it/f/topic/242538-bilanciamento-di-impianto-di-riscaldamento-a-pavimento-con-termometri/#comments

 

Confesso però la mia ignoranza in materia; tutto quello che sto imparando lo sto apprendendo dalle informazioni trovate sul web.

Guardando il mio impianto, rispetto a quello postato nella discussione sopra, ci sono delle piccole differenze di "componentistica" direi; ad esempio il mio ha i flussimetri, ma non ho le "rotelle blu".

 

Se ho capito bene, la portata dell'acqua per ogni collettore deve essere massima in entrata; quindi non devo agire sui flussimetri per il bilanciamento, giusto???

Cosa devo "toccare" per calibrare?

 

Credo, inoltre, che anche nel mio caso l'utilizzo di termometri con sonda applicati sul tubo di ritorno possa fornirmi le informazioni che mi servono per iniziare i vari settaggi.

 

Grazie ancora

Link al commento
Condividi su altri siti

Alessio Menditto

Esatto la discussione è quella.

Per quello che riguarda la regolazione, ci dev’essere per forza qualche rotella da girare per aprire o chiudere la portata d’acqua.

Come già detto il bilanciamento in portata è molto impreciso (ma rapido!) perché non tiene conto che due stanze con identici metri di tubi possono avere bisogno di diverso apporto di calore.

Per il resto è spiegato nella discussione, non è per mancanza di voglia di aiutare, ma dover ripetere tutto è veramente un impresa improba, ma tu cerca di leggere e se non capisci qualcosa volentieri approfondiamo.

Link al commento
Condividi su altri siti

3 ore fa, Ryuzaki21 scrisse:

Ho letto del WiGo Hermann che modulerebbe la mandata dell'acqua per la temperature interna basandosi sui gradi esterni rilevati su internet

 

si in effetti la cosa migliore è uno schifostato che richiede collegamento ad internet per sapere LA TEMPERATURA ESTERNA, rilevata poi chissà dove... anche io voglio spendere centinaia di euro per regolare la mandata di casa mia sulla temperatura media di Bolzano, invece che spenderne qualche decina e montare una volgare sonda climatica che non è smart-fuffo-internettosa, non richiede collegamenti ad un bel niente e legge la temperatura FUORI CASA MIA e non fuori casa di un altro... ma veramente si può arrivare ad un tale imbesuimento di marketing?? 

Link al commento
Condividi su altri siti

15 ore fa, Darlington scrisse:

 

si in effetti la cosa migliore è uno schifostato che richiede collegamento ad internet per sapere LA TEMPERATURA ESTERNA, rilevata poi chissà dove... 

Ironie a parte, se ho richiesto un consiglio in merito è perché installare una sonda sul lato nord della casa richiederebbe un intervento anche del muratore, poiché non ho la minima intenzione di avere nulla che attreversi casa "a vista".

Inoltre, il vano caldaia, che si trova in uno sgabuzzino, non confina con alcuna parete esterna e la prima camera esposta a nord è nel lato opposto dell'appartamento.

Se la soluzione della sonda è meno invasiva di quello che ho detto, accetto consigli.

Modificato: da Alessio Menditto
Ridotto quote
Link al commento
Condividi su altri siti

15 hours ago, Alessio Menditto said:

Esatto la discussione è quella.

Per quello che riguarda la regolazione, ci dev’essere per forza qualche rotella da girare per aprire o chiudere la portata d’acqua.

Come già detto il bilanciamento in portata è molto impreciso (ma rapido!) perché non tiene conto che due stanze con identici metri di tubi possono avere bisogno di diverso apporto di calore.

Per il resto è spiegato nella discussione, non è per mancanza di voglia di aiutare, ma dover ripetere tutto è veramente un impresa improba, ma tu cerca di leggere e se non capisci qualcosa volentieri approfondiamo.

 

Condivido Alessio, infatti ritengo la discussione molto chiara.

Ho solo il problema di identificare ed associare gli elementi dell'impianto in questione con quelli del mio.

Le uniche rotelle che mi sembrano maneggiabili si trovano sotto i flussimetri; ha senso agire su quelle?

Grazie

Modificato: da Ryuzaki21
Link al commento
Condividi su altri siti

Alessio Menditto

Direi di sì, ti chiedo solo la cortesia di non quotare tutta la frase, quota solo piccoli passaggi che vuoi fare risaltare.

Link al commento
Condividi su altri siti

OK grazie.

Ultima cosa, prima di rimandare l'aggiornamento a "tra qualche mese" con l'inizio dell'inverno.

 

Forse, i regolatori per il bilanciamento del flusso si trovano sotto le valvole termostatiche; credo siano regolabili tramite il tappino bianco che si può vedere nell'immagine dell'impianto allegata in precedenza: c'è un collettore senza termovalvola.

 

Infatti, quando l'impianto è in funzione, le termovalvole sono aperte - sulla loro estremità hanno un pistoncino alzato - per le stanze che richiedono calore. Quel pistoncino agisce su una sorta di "pulsantino" in metallo che, immagino, regoli il flusso.

Con lo stesso ragionamento, togliendo le termovalvole, girando e svitando il tappino ridurrei e aumenterei il flusso.

 

Se non ho detto una sciocchezza, dovrei essere sulla buona strada per iniziare i test.

 

Ciao e sempre grazie.

 

Modificato: da Ryuzaki21
Link al commento
Condividi su altri siti

3 ore fa, Ryuzaki21 scrisse:

Ironie a parte

 

infatti non era per niente ironico, l'idea di doversi collegare ad internet per ottenere una misura da fare IN LOCALE come quella della temperatura esterna è una scemenza, senza se e senza ma.

 

Tu se sei al ristorante e vuoi sapere se ti sei macchiato la camicia di sugo abbassi gli occhi e guardi la tua camicia, oppure scrivi via Whatsapp a quello che sta sei posti più in là per sapere se la SUA camicia è macchiata?

 

Qua è lo stesso concetto. Con in più l'ulteriore idiozia di spendere dieci volte tanto e doversi appoggiare ad una connessione esterna per venire a conoscenza di un parametro che va rilevato LOCALMENTE e non da remoto. Per ottenere quale vantaggio ulteriore poi? boh, solo il dio marketing lo sa.

Modificato: da Darlington
Link al commento
Condividi su altri siti

Alessio Menditto

Darlington, nella sua personale e coraggiosa lotta contro questi armenicoli e contro l’obsolescenza programmata (che c’è ma è difficile da provare in giudizio), combatte però contemporaneamente e senza possibilità di vittoria secondo me, anche su quell’ineffabile gioia che praticamente tutti abbiamo di maneggiare gli apparecchi elettronici, questo spiega perché le fiere dell’elettronica facciano sempre il pienone di uomini donne e bambini.

 

Nel nostro caso, l’impianto a pavimento è proprio una di quelle cose che avrebbe bisogno di MENO controlli possibili, non fosse altro per la enorme inerzia termica delle tonnellate di cemento, malta, piastrelle, mobilio che formano l’insieme radiante.

È vero che una sonda esterna adeguerebbe la temperatura di mandata “in diretta” rispetto ai termosifone, ma appunto rispetto al termosifone che ha pochissima inerzia termica.

In altre parole prima che vari il calore del pannello rispetto alla temperatura esterna, passa molto tempo, oltretutto se si tiene la temperatura di mandata al minimo, più basso del minimo non si può scendere.

 

Queste regolazioni se si vogliono fare vanno fatte veramente molto accuratamente.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 years later...

Ciao a tutti,

 

ci tenevo a riprendere questa discussione per aggiornarvi sulle soluzioni adottate e ai miglioramenti ottenuti; magari può essere d’aiuto per chi, come me, si è trovato nella stessa situazione a parità di condizioni.

 

Premetto che gli anni 2020 e 2021 sono stati anni di studio, tentativi e “bestemmie”; mi ero appoggiato anche al termostato MIGO WIFI modulante della Duval, ottenendo solamente insuccessi e insoddisfazioni. Tuttavia, proprio il MIGO, oggi sembra essere il mio più fedele alleato fermo restando che, ovviamente, la sonda esterna sarebbe la soluzione più efficiente.

 

Andando per ordine:

 

  1. Ho coibentato con cappotto interno da 8 cm (pannelli di cartongesso accoppiato con EPS con grafite) le pareti confinanti con l’esterno (esposizione NORD) sia della camera da letto sia delle due camerette zona notte (esposte ad ovest ma una coibentazione non fa di certo male);
  2. Installato il termostato WIFI modulante in camera da letto;
  3. Aperte tutte le termovalvole e calibrato i flussimetri.

 

Mi sono reso conto (oppure ne ho preso piena consapevolezza) che con un riscaldamento radiante, la temperatura indicata e/o impostata dai vari termostati non è sinonimo di benessere oggettivo.

Mi spiego meglio: Impostando il MIGO con curva climatica 0,9 e settando la temperatura ambiente a 18 °C ho una perfetta sensazione di benessere in casa.

 

Molto meglio rispetto a quando impostavo manualmente:

  • una temperatura di mandata fissa a 38/40 °C ;
  • temperatura ambiente nelle varie stanze a 20 °C

con continui apri e chiudi delle termovalvole che raffreddavano il pavimento quando la stanza era a temperatura con conseguente perdita di comfort e benessere.

 

Adesso, invece:

  • la caldaia modula la temperatura di mandata in funzione della temperatura esterna grazie al MIGO (si, non sarà precisa quanto la sonda ma ci si avvicina) con temp max di mandata intorno ai 38 °C quando fuori si registrano 2 – 0 °C;
  • il pavimento è sempre tiepido (una goduria);
  • tutte le stanze sono più o meno alla stessa temperatura ambiente;
  • i consumi sono drasticamente scesi.

 

Fine.

 

Ci tenevo a condividere con voi, avendomi aiutato a riflettere, studiare e capire come intervenire nel modo più corretto possibile.

 

Ciao.

Link al commento
Condividi su altri siti

Alessio Menditto

Bene grazie dell’aggiornamento, hai impostato come ti ho detto, nel modo “essenziale”, ma ripeto sempre che non c’è solo questo, io conosco solo questo e non posso suggerire altrimenti, ma presumo che altre regolazioni e impostazioni funzionano lo stesso.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...