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Certificazione Impianti elettrici Ente pubblico


iu3glz

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Ciao a tutti! 

Mi chiamo Giovanni, sono un perito elettrotecnico non inscritto all'albo. 

Vi porgo un quesito che io non trovo risposta. 

Sono un dipendente pubblico assunto dalla provincia con funzione di Elettricista specializzato,ad circa un anno sto dibattendo con i colleghi per un discorso riguardo l'istallazione di impianti elettrici di svariata potenza e tensione, comunque sempre tra BT ed MT(ora scusate per le inesattezze ma sono anni che non studio più leggi tipo 64-8 ecc.).

Io mi occupo di BT in particolare edifici scolastici superiori di proprietà della provincia nella quale io stesso lavoro. 

La domanda può essere banale, ma in questi casi se devo fare una nuova linea in 230V con potenza inferiore ai 6Kw il disegno va fatto? e se va fatto chi lo firma? perché da quello che so la qualifica di perito iscritto all'albo decade in un ente. 

Gli impianti di solito sono sempre dati a ditte che disegnano e certificano ma nel caso di dipendenti pubblici che devono fare un impianto sulla loro proprietà cosa devono fare? ci sono potenze limite sotto le quali non serve lo schema? 

Uno dei prossimi lavori é installare 15 asciugamani elettrici dalla potenza di 2.5kW l'uno...si avete capito bene2.5 l'uno, così penavo di prendere una linea trifase con neuto e di suddividere i carichi ottenendo circa 12.5kw di potenza per fase. lasciamo stare che personalmente ho già fatto lo schema con sezioni, differenziali, magneto, ecc ma in questo caso chi risponde e chi certifica? badate che non è una domanda semplice, da privato lo fai per esentati da responsabilità e dare conformità ma un ente come la provincia, progetta edificii scolastici, uffici pubblici ecc, ha ingegneri interni, approva decretti e balle varie. quindi è qui che voglio soffermarmi: interamente approviamo e certifichiamo ma possiamo anche approvare e certificare per impianti disegnati e fatti da noi su edifici scolastici di nostra proprietà? 

Scusate per il casino o se mi sono spiegato male ma sto in treno e con il cellulare è difficile leggere e scrivere bene

ciao a tutti e grazie 

 

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2 ore fa, iu3glz scrisse:

perché da quello che so la qualifica di perito iscritto all'albo decade in un ente.

 

Scusa ma questa la devo capire...cioè a tuo dire il mio diploma di perito non vale nulla? mah...

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Allora io sapevo che l'autorizzazione a firmare decade, non che decade il titolo di perito che ho pure io! 

Ma se faccio una linea a valle di un interruttore, cosa c'entra il vecchio installatore? 

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Maurizio Colombi

Ma questo "famigerato" ente, avrà un ufficio tecnico e di conseguenza un responsabile dell'ufficio tecnico!

Se tu sei manutentore, installatore, elettricista... sarai alle dipendenze dirette di questo ufficio, comparto, dipartimento, settore... che ti ha incaricato di realizzare questo lavoro.

Per quale motivo ti vuoi accollare responsabilità che non ti competono?

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È Il DM 37-08 che stabilisce quando, come e da chi deve essere fatto il progetto, in particolare gli impianti devono essere sempre progettati ma:

Il progetto può essere redatto dall'installatore tranne che nei casi in cui:

-la potenza impegnata supera i 6KW (e si intende la potenza contrattuale dell'utenza quindi riguarda tutto l'impianto a valle del contatore)

-se la superficie dell'immobile servito supera i 200mq in caso di unita immobiliare privata

-se la superficie supera i 100mq quando destinata ad uso pubblico

-se l'immobile contiene parti che per altri motivi devono essere progettati da ingegnere (es: l'immobile necessita di protezione da scariche atmosferiche)

In questi casi il progetto deve essere redatto da un ingegnere iscritto all'albo.

Perciò è chiaro che una scuola, ma direi praticamente qualsiasi struttura pubblica, rientra nell'obbligo di progetto fatto da ingegnere (non foss'altro per la superficie che sicuramente supera i 100mq). L'installatore a quel punto dovrà attenersi al progetto e rilasciare la propria dichiarazione di conformità al termine dei lavori.

Modificato: da hfdax
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Maurizio Colombi
1 ora fa, hfdax scrisse:

Il progetto può essere redatto dall'installatore

Ma se l'installatore è un dipendente?

Ed in special modo un dipendente del proprietario dell'impianto?

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15 ore fa, Maurizio Colombi scrisse:

Ma se l'installatore è un dipendente?

Ed in special modo un dipendente del proprietario dell'impianto?

Anche questa possibilità è prevista nel decreto. Una azienda /ente/organizzazione può avere i suoi installatori interni che fanno i suoi impianti e dovrà avere un responsabile tecnico che firma le DiCo.

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Come correttamente evidenziato da hfdax, il progetto è sempre obbligatorio.

Cambia solo chi lo deve redarre e firmare

 

Solo una precisazione, visto che il forum è pubblico

il DM 37 specifica che il progetto deve essere redatto da un professionista iscritto nel relativo albo di appartenenza.

Pertanto non serve che sia obbligatoriamente un ingegnere (e anche qui' si dovrebbe verificare se abilitato in base al vecchio o nuovo ordinamento) , ma puo essere benissimo un Perito industriale regolarmente iscritto all'Ordine (visto che gli albi sono stati convertiti in Ordini)
 

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Maurizio Colombi
10 ore fa, hfdax scrisse:

Una azienda /ente/organizzazione può avere i suoi installatori interni che fanno i suoi impianti e dovrà avere un responsabile tecnico che firma le DiCo.

E quindi ribadisco,

il 30/8/2019 at 21:44 , Maurizio Colombi scrisse:

Per quale motivo ti vuoi accollare responsabilità che non ti competono?

 

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  • 2 weeks later...
il 30/8/2019 at 16:19 , iu3glz scrisse:

Ciao a tutti! 

Mi chiamo Giovanni, sono un perito elettrotecnico non inscritto all'albo. 

Vi porgo un quesito che io non trovo risposta. 

Sono un dipendente pubblico assunto dalla provincia con funzione di Elettricista specializzato,ad circa un anno sto dibattendo con i colleghi per un discorso riguardo l'istallazione di impianti elettrici di svariata potenza e tensione, comunque sempre tra BT ed MT(ora scusate per le inesattezze ma sono anni che non studio più leggi tipo 64-8 ecc.).

Io mi occupo di BT in particolare edifici scolastici superiori di proprietà della provincia nella quale io stesso lavoro. 

La domanda può essere banale, ma in questi casi se devo fare una nuova linea in 230V con potenza inferiore ai 6Kw il disegno va fatto? e se va fatto chi lo firma? perché da quello che so la qualifica di perito iscritto all'albo decade in un ente. 

Gli impianti di solito sono sempre dati a ditte che disegnano e certificano ma nel caso di dipendenti pubblici che devono fare un impianto sulla loro proprietà cosa devono fare? ci sono potenze limite sotto le quali non serve lo schema? 

Uno dei prossimi lavori é installare 15 asciugamani elettrici dalla potenza di 2.5kW l'uno...si avete capito bene2.5 l'uno, così penavo di prendere una linea trifase con neuto e di suddividere i carichi ottenendo circa 12.5kw di potenza per fase. lasciamo stare che personalmente ho già fatto lo schema con sezioni, differenziali, magneto, ecc ma in questo caso chi risponde e chi certifica? badate che non è una domanda semplice, da privato lo fai per esentati da responsabilità e dare conformità ma un ente come la provincia, progetta edificii scolastici, uffici pubblici ecc, ha ingegneri interni, approva decretti e balle varie. quindi è qui che voglio soffermarmi: interamente approviamo e certifichiamo ma possiamo anche approvare e certificare per impianti disegnati e fatti da noi su edifici scolastici di nostra proprietà? 

Scusate per il casino o se mi sono spiegato male ma sto in treno e con il cellulare è difficile leggere e scrivere bene

ciao a tutti e grazie 

 

Mi trovo nella stessa situazione e ancora non mi è data risposta dal mio ente ....Lavoro in un comune di 15.00 abitanti con 10 scuole e svariati altri edifici

 

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Maurizio Colombi
6 ore fa, maurotio scrisse:

ancora non mi è data risposta dal mio ente ..

Mah... forse questo periodo di artigianato mi ha reso "incolume" da certe preoccupazioni, forse l'avanzare dell'età non mi ha reso "resiliente" a certi pensieri... 

Sono stato dipendente per una ventina d'anni presso un grandissima azienda alimentare, dove non si facevano solo impianti civili, ma tutt'altro, ma non mi sono mai chiesto di chi fosse la responsabilità dei lavori che andavo ad eseguire. La mia non di certo!

Non capisco questa mania di "protagonismo"...:senzasperanza:

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9 ore fa, maurotio scrisse:

Mi trovo nella stessa situazione e ancora non mi è data risposta dal mio ente ....Lavoro in un comune di 15.00 abitanti con 10 scuole e svariati altri edifici

Scusa, ma le DiCo relative agli impianti che installi attualmente chi le firma?

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il 17/9/2019 at 06:57 , Maurizio Colombi scrisse:

Mah... forse questo periodo di artigianato mi ha reso "incolume" da certe preoccupazioni, forse l'avanzare dell'età non mi ha reso "resiliente" a certi pensieri... 

Sono stato dipendente per una ventina d'anni presso un grandissima azienda alimentare, dove non si facevano solo impianti civili, ma tutt'altro, ma non mi sono mai chiesto di chi fosse la responsabilità dei lavori che andavo ad eseguire. La mia non di certo!

Non capisco questa mania di "protagonismo"...:senzasperanza:

Ma non c'è nessuna mania di protagonismo...solo la voglia di lavorare bene senza essere inchiappettato☺️....attualmente tutti ilavori che ho eseguito non sono stati certificati da nessuno ne nessuno si preoccupa di certificarli....anche la parte progettuale non esiste(viene predisposto e dimensionata dal sottoscritto.....nell'ambito del pubblico sono abili a scaricare le responsabilità agli altri...non vorrei che se dovesse succedere qualcosa (in 23 anni è sempre stato tutto ok) mi venga accollata qualsiasi responsabilità....alternativa?danno tutto in esterno e si tolgono il problema e io andrò a pulire le strade....dopo 12 anni nel privato e 23 nel pubblico perdere tuta la professionalità.....anche se per vivere farei qualsiasi cosa...già mi ritengo fortunato.      Ciao.        Mauro

il 17/9/2019 at 10:01 , hfdax scrisse:

Scusa, ma le DiCo relative agli impianti che installi attualmente chi le firma?

Mai nessuno......ovviamente ore il problema è venuto a galla....si potrà sanare gli impianti precedenti,ma quelli che dovrò fare?visto che disponibilità finanziarie sono limitate....Ciao           Mauro

Modificato: da maurotio
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1 ora fa, maurotio scrisse:

tutti ilavori che ho eseguito non sono stati certificati da nessuno ne nessuno si preoccupa di certificarli....anche la parte progettuale non esiste(viene predisposto e dimensionata dal sottoscritto....

Maurotio, Il fatto che un operaio installatore sia in grado di dimensionare e scegliere correttamente i componenti di un impianto ne fa un buon operaio installatore, non un responsabile tecnico.

Da un punto di vista legale non credo che tu possa essere considerato responsabile di nulla. Nessuno ha firmato la DiCo? Nessuno è responsabile. Se ci fosse un responsabile tecnico, assunto e inquadrato con tale qualifica che non ha firmato le DiCo si potrebbe accusarlo di omissione (ma assieme a lui anche il suo principale che non è intervenuto) ma non c'è. Tu sei un dipendente che esegue gli ordini, assunto come prestatore d'opera. Con la qualifica di operaio specializzato o tecnico o che so io ma non con quella di responsabile tecnico. Che responsabilità vuoi che ti accollino? Di aver eseguito degli ordini? Di aver fatto bene il tuo lavoro che è quello di installare correttamente gli impianti?

 

1 ora fa, maurotio scrisse:

.nell'ambito del pubblico sono abili a scaricare le responsabilità agli altri...

Questo è vero ma per farlo bisogna pure che abbiano un pretesto a cui aggrapparsi e in questo caso a mio avviso non c'è.

 

aggiungo che:

il 30/8/2019 at 16:19 , iu3glz scrisse:

Uno dei prossimi lavori é installare 15 asciugamani elettrici dalla potenza di 2.5kW

Quindi un impianto da 37,5KW. Tu pensa che al di sopra dei 6KW la legge obbliga a far progettare l'impianto ad un professionista iscritto all'albo. E chi ha la responsabilità di trovarlo e incaricarlo? Il lavoratore che monta l'impianto o il suo principale?

Modificato: da hfdax
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