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Interruttori a leva metallici 220V - sicurezza?


masterb

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Buongiorno,

vorrei sapere se gli interruttori a leva metallici unipolari con rating a 250VAC e oltre, quelli per capirci in stile "flip switch", sono sicuri.

 

Questo perche' avere una leva in metallo mi da' qualche dubbio riguardo al reale isolamento.

 

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La tua è una ottima domanda  , che non darei per scontata

 

Mi verrebbe voglia di prenderne uno da sezionare , sacrificarlo  per il bene della conoscenza 🤣 e vedere che tipo è che spessore ha  l'isolante

Modificato: da luigi69
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A parte il fatto che è un argomento più da elettrotecnica che da elettronica, alla tua preoccupazione:

 

3 ore fa, masterb scrisse:

Questo perche' avere una leva in metallo mi da' qualche dubbio riguardo al reale isolamento.

 

Si può dare un solo tipo di risposta.

L'interruttore è certificato da enti seri come TUV, IMQ, etc? se la risposta è si per quale tensione di isolamento è certificato?

 

La tensione scritta sull'interruttore si riferisce alla massima tensione a cui è garantito il contatto aperto, anche aprendo sotto carico.

 

Sarà un caso ma sono decenni che sul mercato europeo non si producono più interruttori con levetta in metallo (se non per tensioni inferiori a 50V cc), c invece era normale, fino agli anni 60-70, trovare interruttori a leva metallica per tensioni di 220Vca

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Io li uso tutt'ora per i miei circuiti. Se ricordo bene sono 250V 2A come corrente di lavoro, il che vuol dire (si spera) che sono testati per 3A...basta farli lavorare a 1A. ( Li ho acquistati anni fa).

L'unico problema che ho avuto è il prendere una "botta" per non aver isolato il contatto/filo con della guaina termorestringente.

In definitiva la maggior parte degli strumenti da laboratorio non richiedono più di 1,5A sul primario inoltre c'è da presumere che se i contatti si incollano o si interrompono non vengono comunque a contatto con la leva...se poi si fondono perchè la corrente è 10A è un altro discorso.

Li uso perchè fare due fori con il trapano ( interruttore e spia al neon 230V) sul frontale è più facile e immediato del fare un rettangolo o quadrato per gli interruttori luminosi.

( Ma ormai autocostruire costa di più che acquistare il prodotto finito).

int.png

int2.png

Modificato: da Nino1001-b
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il mio rivenditore li vende nuovi... quelli piccoli sono dati per 3A se non ricordo male, quelli grossi 10A. Dovrebbero essere questi: http://www.phaseda.com/switch/KN3_toggle.htm

 

ne ho sotto mano uno e riporta un bollino TUV Nord, se poi il mio rivenditore si è messo a vendere roba contraffatta non lo so, ma è un negozio fisico piuttosto conosciuto e non credo si vada a "bruciare" così...

 

L'unico che ho usato a tensione di rete però ha il suo cappuccio isolante, non per ragioni di sicurezza ma di pulizia visto che è sulle luci di una cappa... di solito tendo a preferire il modello a bascula rotondo, per montarlo basta la fresa conica, esiste sia in versione normale che con spia integrata... per correnti basse va benone

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13 ore fa, Nino1001-b scrisse:

Se ricordo bene sono 250V 2A come corrente di lavoro, il che vuol dire (si spera) che sono testati per 3A...basta farli lavorare a 1A.

 

Non è questo il problema sollevato dalla discussione.

Il problema vero è: la levetta metallica è garantitaa con un isolamento di almeno 373V (230*1.15*1.41), anche in caso di guasto dell'interruttore?

 

Se l'interruttore non è dichiarato esplicitamente che è stato certificato per questo isolamento, non hai questa garanzia.

 

Ci sono tanti dispositivi che erano di uso comune e che non sono più a norma per motivi di sicurezza; tanto per fare un esempio: le placche portafrutti delle scatole 503, sino alla fine del secolo scorso eran tutte metalliche (io ne ho ancora qualc'una montata in casa), poi vennero messe al bando per motivi di sicurezza. In effetti se un filo all'interno della scatola perde isolamento o fuori esce dal morsetto, toccando la placca metallica potrebbe causare folgorazione, con la placca di amteriale isolante questo non può accadere.

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7 ore fa, Darlington scrisse:

ne ho sotto mano uno e riporta un bollino TUV Nord, se poi il mio rivenditore si è messo a vendere roba contraffatta non lo so, ma è un negozio fisico piuttosto conosciuto e non credo si vada a "bruciare" così..

 

Come ho scritto prima se l'interruttore ha superato i test di certificazione di un  ente serio, si può  avere una ragionevole certezza che è sicuro anche in caso di guasto.

 

Poi tutto può succedere. Recentemente hanno scoperto una rete di commercio di farmaci contraffatti venduti ad ignari farmacisti.

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4 ore fa, gabri-z scrisse:

Ignari ?

 

Si ignari e in buona fede; la truffa è a monte, a livello di grossista-distributore.

In genere chi fa queste truffe mischia prodotti regolari con prodotti falsificati.

In genere è una truffa solo commerciale, ovvero frode in commercio; si spacciano farmaci generici in falsi contenitori dei farmaci originali; la differenza di costo può anche arrivare ad oltr il 50%, quindi il gioco vale la candela perchè si commette il solo reato di frode in commercio.

Diifferente è quando si sostituise al farmaco un ..... placebo; qui si tratta di attentato alla salute pubblica.

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