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PLC Forum


Requisiti per attività di ordinaria manutenzione impianti elettrici


FrabiTe

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Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e sono un perito elettrotecnico iscritto all'albo, in passato ho lavorato da elettricista dipendente per poi diventare progettista dipendente, attualmente lavoro in proprio e posseggo una partita IVA per l'attività di studio tecnico (mi occupo di progettazione elettrica, prevenzione incendi e acustica ambientale). Vorrei allargare il mio giro d'affari all'ordinaria manutenzione degli impianti elettrici, ho tutti i requisiti per iscrivermi alla Camera di Commercio come impresa installatrice (nominando me stesso come responsabile tecnico) ma non sono interessato a svolgere attività diverse dalla manutenzione ordinaria e non vorrei complicare troppo la mia situazione fiscale.

Vorrei chiedervi, posso fornire questo ulteriore servizio utilizzando la partita IVA dello studio tecnico (con il codice Ateco dello studio tecnico), considerando che non farò compravendita di materiale elettrico ma il materiale sarà acquistato in nome e per conto del cliente (nella fattura addebiterei solo la manodopera e non i materiali che vengono comprati direttamente dal cliente o acquistati su sua delega)?

Se quanto sopra non è possibile, quale sarebbe la soluzione più semplice per svolgere entrambe le attività? Ho sentito dire che non è ammesso essere titolari di due partite IVA contemporaneamente ma una singola partita IVA potrebbe avere più codici Ateco, tuttavia a me non interessa il codice Ateco delle imprese installatrici iscritte alla Camera di Commercio, l'ordinaria manutenzione per il DM 37/2008 è un'attività "liberalizzata" che può svolgere chiunque (persino i manutentori dipendenti delle grandi aziende).

Senz'altro farei gestire il tutto dal mio commercialista, però, se possibile vorrei sapere qualcosa da forummisti che ci sono già passati o che ne sanno più di me, per un parere "neutrale" rispetto a quello del commercialista. Grazie a tutti.

 

Modificato: da FrabiTe
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Se come "ordinaria manutenzione" intendi il classico cambio lampadine puoi benissimo rilasciare fatture per prestazioni occasionali

Potresti benissimo utilizzare il regime dei minimi ed aprire una piccola p.iva per prestazione di servizi.

Se invece intendi anche, ad esempio, installare quadri elettrici o fare impianti di appartamento dovrai necessariamente aprire una p.iva separata (cosa che è possibile, visto che l'attività di progettazione ha un suo codice ateco, ben diverso da quella d'installazione) e adempiere a tutto il bordello di pratiche necessarie

Già il solo allaccio di un elettrodomestico che non sia collegato con presa-spina ti obbliga ad avere questo inquadramento

In questo caso occhio anche alla cavolata di far acquistare il materiale dal cliente e tu fornire solo mano d'opera, in quanto ne sarai comunque sempre responsabile (oltre a sbilanciarti la gestione a livello di fatturazione).Ovviamente in questo caso nel costo della mano d'opera dovrai comprendere una parte che ti tuteli in fase d'installazione (ad esempio se colleghi in maniera errata un dispositivo o ti si danneggia durante l'installazione, ovviamente il cliente pretenderà che tu lo sistemi a tue spese).

Alcune case costruttrici di quadri elettrici ti installano quello che tu gli fornisci applicando in genere un aggravio pari al 10-20% (e anche oltre su piccole cose) del costo dell'apparecchio, proprio per questi rischi.

Se invece lo forniscono loro il prezzo esposto del componente comprende già questo rischio

Purtroppo il codice ateco "installazione d'impianti" rientra nel casino del reverse charge oltre al fatto che entri nella classe di rischio alto come lavoro.

Quindi se rimani da solo non ci sono grossi problemi (per lo stato se muore il datore di lavoro i problemi sono minimi).

Se solo ti viene in mente di prendere un aiutante apriti o cielo tra corsi della sicurezza (che, indipendentemente dagli obblighi, se fatti bene non sono MAI soldi buttati ma anzi ti permettono di evitare casini), corsi di primo soccorso, corsi antincendio, verifiche ed altro....

 

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Grazie per la risposta. Per ordinaria manutenzione intendo la sostituzione di componenti danneggiati con altri di caratteristiche equivalenti, che si tratti di una lampadina o di una presa o di un magnetotermico... sempre nella condizione di non modificare l'impianto rispetto alle condizioni originarie. Uno dei motivi per limitarmi ai piccoli interventi di ordinaria manutenzione è evitare l'assunzione di un aiutante, per tutti gli oneri e le responsabilità che ne conseguono. Se non chiedo troppo, mi sapresti dire se per aggiungere questa attività dovrei creare una società (tipo srl unipersonale) oppure ci sono strade meno complesse e onerose fiscalmente? Grazie

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Grazie ad entrambi. L'articolo del link chiarisce che non è possibile avere una doppia partita IVA come persona fisica (ma il possesso di partita IVA da persona fisica non impedisce la partecipazione in una persona giuridica). Sperando di non complicarmi le cose con una Srl unipersonale dedicata all'attività di installatore, resta solo da capire se sono possibili altre strade. Oltre alla citata fattura per prestazioni occasionali, posso aggiungere un secondo codice Ateco alla mia partita IVA attuale?

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