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Situazione scatola dei frutti nel mio studio


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Buona sera, da poco mi affacio nel mondo dell'elettrotecnica in generale, sto sostituendo i frutti in una stanza e una volta aperta la scatola mi sono ritrovato davanti ad una mostrosità di  lavoro, il colore dei cavi completamente a caso(nero per la neutro e "viola"per la fase), ovviamente il punto luce è alimentato direttaemente in fase ed interrotto sul neutrocon una splendida derivazione a T del neutro nella scatola dei frutti.

Volevo poi chiedervi si usa far passare una linea prese/luci dentro la scatoal dei frutti e magari derivando tramite forbox nella stessa?
Na nomativa non prevederebbe ogni scatola dei frutti sia alimentata singolarmente da una scatola di derivazione?
Grazie.

20191022_140156.jpg

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Ciao Aniki,

35 minuti fa, Aniki ha scritto:

il colore dei cavi completamente a caso(nero per la neutro e "viola"per la fase), ovviamente il punto luce è alimentato direttaemente in fase ed interrotto sul neutrocon una splendida derivazione a T del neutro nella scatola dei frutti.

eventualmente se tutti i punti luce sono cablati con la fase diretta sul lampadario, basterà invertire i fili sotto il contatore o sotto il magnetotermico di linea luci (se c'è), poi per i colori in effetti sono sbagliati.

Casomai descrivi com'è strutturato l'impianto e soprattutto il quadro generale, magari posta delle foto da aperto in modo che si vedano i collegamenti e le caratteristiche degli interruttori.

 

40 minuti fa, Aniki ha scritto:

Volevo poi chiedervi si usa far passare una linea prese/luci dentro la scatoal dei frutti e magari derivando tramite forbox nella stessa?
Na nomativa non prevederebbe ogni scatola dei frutti sia alimentata singolarmente da una scatola di derivazione?

Se le linee sono separate, tanto meglio, comunque non c'è una norma che vieta di fare giunzioni della linea luce all'interno delle scatole delle prese, chiaro che poi è da valutare di quante giunzioni si tratta ed in quel caso interviene anche "il buon senso" di chi fa il lavoro.

 

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45 minuti fa, Aniki ha scritto:

il colore dei cavi completamente a caso(nero per la neutro...

Ecco, questa è una bestialità.

 

45 minuti fa, Aniki ha scritto:

ovviamente il punto luce è alimentato direttaemente in fase ed interrotto sul neutro

Anche questo è da evitare ma non grave come il precedente. La norma in particolare consiglia di interrompere sulla fase ma non lo impone.

 

45 minuti fa, Aniki ha scritto:

Volevo poi chiedervi si usa far passare una linea prese/luci dentro la scatoal dei frutti e magari derivando tramite forbox nella stessa?

Il fatto che fili destinati ad una presa transitino in una scatola portafrutti prima di arrivare a destinazione non è nulla di strano.

Invece derivare dalla medesima linea circuito luce e circuito presa non si usa normalmente. Di regola si separano i due circuiti. In realtà però non è vietato dalle norme, a certe condizioni si può fare ma non è nemmeno il miglior modo di fare un impianto.

 

45 minuti fa, Aniki ha scritto:

Na nomativa non prevederebbe ogni scatola dei frutti sia alimentata singolarmente da una scatola di derivazione?

No. E in effetti non avrebbe molto senso. Se ho due scatole ravvicinate, una delle quali destinata ad ospitare un interruttore, l'altra una presa, perché posare due tubi quando uno è sufficiente. La coesistenza all'interno dello stesso tubo di conduttori destinati a funzioni diverse ma facenti tutti parte dello stesso impianto non pregiudica la sicurezza ne la funzionalità.

 

PS: Roby, mi hai battuto sul tempo. Ma di un pelo. :lol:

 

Modificato: da hfdax
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4 minuti fa, hfdax ha scritto:

PS: Roby, mi hai battuto sul tempo. Ma di un pelo. :lol:

Non ti preoccupare Dario, la prossima volta ti faccio passare, io mi fermo ai box  :superlol:

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Innanzitutto grazie ad entrambi per le risposte, se faccio domande assure è perche voglio essere sicuro di a quale sare il miglior modo di operare. xD
Allora per quello che ho potuto vedere in questa stanza arrivano solo due cavi piu la terra da una scatola di derivazione nel corridoio, entrano nella stanza e vanno alla classica scatola tonda del punto luce, scendono alla scatola dei frutti nentre i ritoni di(neutro) ritornano su, il neutro era derivato a T nella scatola poi proseguiva insieme gli altri due ad alimentare altre tre prese.
Tutto questo è alimentato 10A su cavi di diametro di 1,5 tranne il cavo di terra che è un 2,5, il corrugato è saturo e penso che per successivi lavori, per esempio cavo internet bisognerà fare un nuovo scasso.
Il resto della casa sembra essere correttamente separato su linea prese e luci ma dovrei controllare caso per caso, ricordo che si tratta di una appartamento anni 80.

Che altro dire, domani ci piazzo una nuova 503 e poi vedo il da farsi.
A voi la parola sulla situazione ed il povero centralino.

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Dalla tua descrizione sembra un normale impianto anni 80. Nello studio il circuito unico per luce e prese probabilmente dipende dal fatto che, come hai detto, il tubo in arrivo è già colmo e non c'era spazio per altri 2 conduttori da 2,5mm2. La sezione di 1,5mm2 giustifica la protezione a 10A.

Il centralino ospita un tipico magnetotermico differenziale a doppia linea Bticino degli anni 70.

Tecnicamente le uniche criticità che mi sembrano esserci sono il non rispetto del colore azzurro per il neutro e l'interruzione sul neutro del comando luce.

 

 

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del_user_233069
10 hours ago, hfdax said:

 La norma in particolare consiglia di interrompere sulla fase ma non lo impone.

 

Cei 64/8 art 465.1.2

I dispositivi di comando funzionale non devono necessariamente interrompere tutti I conduttori attivi di un circuito.

Un dispositivo di comando unipolare non deve essere inserito sul conduttore di neutro.

 

Inoltre sempre la 64/8 sconsiglia fortemente, ma non vieta, derivazioni all'interno delle scatole porta frutti.

 

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50 minuti fa, desperado74 ha scritto:

Un dispositivo di comando unipolare non deve essere inserito sul conduttore di neutro.

Io ricordavo che questa regola era inserita nei commenti sottoforma di consiglio. Però forse mi riferisco ad un ediizone vecchia. Se adesso è così, buono a sapersi.

Però se non era prescritto negli anni 80...

Modificato: da hfdax
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del_user_233069
27 minutes ago, hfdax said:

 

Però se non era prescritto negli anni 80...

Nel tempo Le cose cambiano 😉, in meglio o in peggio non si sa, ma cambiano😅

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Maurizio Colombi
54 minuti fa, desperado74 ha scritto:

in meglio o in peggio non si sa, ma cambiano

Purtroppo stiamo parlando di una realizzazione risalente agli anni 80.

O lo lasci così. o rifai interamente l'impianto, non ci sono alternative.

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del_user_233069
On 10/23/2019 at 12:34 PM, hfdax said:

Però se non era prescritto negli anni 80...

Rileggendo la tua risposta e poi quella  di Maurizio collegandole ho capito solo ora la sfumatura 😄.

Ho cercato di ricordare ma di questo particolare di poter interrompere il neutro (anche se sconsigliato) negli anni 80 non ho memoria. Ricordo la prima edizione della 64/8 dell’84 ma su questa cosa ho un vuoto e la cosa mi incuriosisce. Hai qualcosa per caso? 

Modificato: da desperado74
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Io ricordo che mettere il comando sulla fase era usanza già diffusa a quei tempi, per lo meno da parte degli elettricisti più tecnicamente preparati. Del resto nei primi anni 80 frequentavo l'ITIS e gli insegnanti di impianti elettrici già allora consideravano un "errore" l'interruttore sul neutro. Ho iniziato a lavorare nell'89 e se non ricordo male ai tempi la 64-8 consigliava ma non prescriveva di inserire il comando sulla fase. Anche io sarei curioso di verificare se i miei ricordi sono giusti ma, ahimè, la prima copia (cartacea) della 64-8 che comprai nel 90 o 91 chissà dov'è finita.

Ho anche cercato in rete "64-8 prima edizione" e simili ma non ho trovato niente.

Modificato: da hfdax
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del_user_233069

io iniziai nell’87, confido nella memoria di chi, più anziano, ha vissuto il passaggio dalla 186/68 alla 64/8 1 edizione della quale ricordo alcuni passaggi come la marcatura (Adeguamento minimo) con nastro giallo/verde per il conduttore di terra.

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