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Dimmer sfarfalla e ora resta acceso


rimonta

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Buongiorno, ho un semplice dimmer spezzafilo per lampade a logene che da qualche giorno ha iniziato a sfarfallare al minimo e improvvisamente rimande acceso al 100% indipendenrtemente dalla posizione del potenziometro.

Credo possa essere colpa del Triac, come potrei fare per testarlo con un normale multimetro?

Un'altra domanda: il dimmer quando si ruota il potenziometro, non sia accende mai dal minimo, ma si innesca sempre circa al 20 % della luminosità, poi ruotando nuovamente la rotella si riesce a farlo ridurre fino a che il filamento della lampadina resta appena appena acceso. Come potrei fare per abbassare la soglia di accensione?

 

Grazie a tutti.

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Prima operazione, smontarlo dallo stampato. Poi col tester in ohm, scala bassa, misurare la resistenza tra il centrale (uno degli anodi) e i laterali (uno dei due è l'altro anodo, e poi c'è il gate). Se hai un corto circuito netto tra il centrale e uno degli altri, il triac è in corto, quindi è sempre attiva la lampada al massimo. Te lo do' al 99.99%

Altrimenti, ma più raramente, è in corto il diac DK... che si intravede sotto la rotella del trimmer.

Il comportamento della soglia è abbastanza normale, il circuito è molto semplice, e quando innescato, puoi anche diminuire senza disinnescarlo, ripeto, è normale (si chiama isteresi).

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Dipende anche dalla potenza della lampada, di solito il range di utilizzo và dal massimo sopportabile ad un minimo circuitale al quale innesca, poi a filamento caldo si può scendere ancora un poco, però se sfarfalla il triac dovrebbe essere a posto altrimenti andrebbe al massimo da subito appena acceso, punterei sui condensatori e sul diac o sul potenziometro e magari una ripassata alle saldature

Vedo adesso che non c'è il diac ma un pisello al neon

Modificato: da Lorenzo-53
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Grazie per le risposte. In effetti c'è amche un diac sotto al potenziometro. Da stanotte la lampada resta sempre accesa, anche ruotando il potenziometro. Ora testo il triac. Cone si testa il diac? Per variare la tensione di innesco su che componenti potrei lavorare?

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Il diac ha una soglia d'intervento non si può provare come un diodo, però dovrebbe essere in corto per tenere in conduzione il triac

la catena è diac, triac, condensatore e potenziometro , l'altro condensatore e la bobina servono ad attenuare i disturbi

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Ho smontato il triac. Tra il centrale e il laterali misuro sempre circuito aperto.

Tra i 2 laterali trovo 450 Ohm. Il diac invece mi da resistenza infinita. I due condensatori sembrano essere a posto.

 

Edit: beccato il colpevole. Il potenziometro  ha un estremo che risulta scollegato dal centrale e dall'altro estremo. Pista  interrotta

2020-04-04_16_19_12.jpg

Modificato: da rimonta
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  • 1 month later...

Dopo un mese è arrivato il potenziometro, l'ho sostituito ma il risultato non cambia.... lampada sempre a 100%. Il triac originale è un bt 134.in  casa ho un bta 10, posso provare a scambiarli per verificare?

Modificato: da rimonta
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30 minuti fa, rimonta ha scritto:

posso provare a scambiarli per verificare?

 

Le riparazioni non si fanno con il metodo "a pene di segugio", ma ricercando le cause.

Se fosse il triac guasto che per dare la piena potenza in uscita, significherebbe che è in corto circuito, quindi basta dissaldrlo e misurarlo con un semplice ohmetro.

Se il triac non è in corto significa che gli arriva l'impulso di accensione immediatamente dopo il passaggio dello zero, come se il potenziometro non esistesse.

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19 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Le riparazioni non si fanno con il metodo "a pene di segugio", ma ricercando le cause.

Se fosse il triac guasto che per dare la piena potenza in uscita, significherebbe che è in corto circuito, quindi basta dissaldrlo e misurarlo con un semplice ohmetro.

Se il triac non è in corto significa che gli arriva l'impulso di accensione immediatamente dopo il passaggio dello zero, come se il potenziometro non esistesse.

Hai ragione, volevo tagliare la testa al toro....  Quindi ho seguito le indicazioni. La catena condensatore (ok 0,1 uF), il diac da resistenza infinita. Il triac mi da resistenza 457 ohm tra gate e terminale 1, resistenza infinita tra gate e terminale 2, resistenza infinita tra i 2 terminali. Quindi non sembrerebbe in corto. Durante le prove, avevo lasciato scollegato il gate del triac. Una volta acceso il dimmer invece di accendersi fisso al massimo, sfarfallava. Quindi forse l'indiziato è il diac

Modificato: da rimonta
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  • 2 weeks later...

Scusate, ma non ne vengo fuori.

Ho cambiato il potenziometro, ora è Ok. Ho verificato tutte le resistenze, che risultano essere ok

Ho cambiato il condensatore .1j63 con uno nuovo che avevo in casa. Ho verificato condensatore del filtro antidisturbo che risulta Ok. Alla fine mi sono arreso e ho acquistato un triac 6065 ag (equivalente al bt 134 600d, secondo il negoziante)  e un diac db3 di ricambio per pochi cent.

Risultato: il dimmer non regola. Si accende al massimo, girando il potenziometro fino a 0 cala appena appena la luminosità , direi circa fino al 98 % circa. Ho provato anche a rimontare il triac originale e fa lo stesso lavoro. Non ho piu pezzi da cambiare....

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Controlla bene le saldature magari avrai sbordato un pò con lo stagno, non si può diventare matti con un circuitino semplice semplice cosi controlla meglio.

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34 minuti fa, rfabri ha scritto:

Controlla bene le saldature magari avrai sbordato un pò con lo stagno, non si può diventare matti con un circuitino semplice semplice cosi controlla meglio.

Credo che hai trovato la soluzione. In realtà ho provato a pulire bene gli spazi tra i pin del triac, passando anche con la lama del cacciavite piu volte. Alla fine ho provato a mettere pochissimo stagno e ho risolto. Potrebbe essere che la vicinanza, anche senza contatto, tra gate e terminale possa far attivare il triac per induzione?

 

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8 ore fa, rimonta ha scritto:

Potrebbe essere che la vicinanza, anche senza contatto, tra gate e terminale possa far attivare il triac per induzione?

 

No, ma a volte ci sono dei sottilissimi "baffetti" di stagno che fanno corto circuito, oppure la distanza tra le piste è talmente ridotta da non garantire l'isolamento.

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Dopo aver saldato sarebbe buona cosa passare con un piccolo pennello un pochino di trielina che pulisce lo stampato e fa vedere meglio eventuali corto-circuiti e soprattutto la qualità della saldatura.

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Già è un circuito in bachelite che non è il massimo di isolamento  e tende a deteriorarsi facilmente con la  temperatura alta del saldatore se poi c'è un po di sporco di stagno peggio ancora, bene dai hai risolto.

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