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Temperatura nel quadro elettrico


FabrizioR

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Buona sera a tutti. I quadri elettrici civili moderni tendono ad essere corredati non solo da apparecchiature indispensabili ma anche da altre apparecchiature tanto da renderlo di dimensioni anche importanti. Un quadro elettrico che si rispetti ha minimo 2 differenziali e almeno il doppio di interruttori magnetotermici. Per non parlare del gestore di carico, dello scaricatore di tensione e altro. Tutto questo tende a surriscaldare il quadro elettrico che non è concepito per dissipare calore. Quale temperatura si può considerare ideale ? Ogni componente deve rimanere freddo oppure almeno uno caldo sarà inevitabile ? Prendiamo come riferimento la fornitura base 3.3 kwh

Modificato: da FabrizioR
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Completo la tua domanda aggiungendo anche la variabile Umidità e perché no anche la Pressione Atmosferica che non guasta mai ...

La risposta più sintetica che ti si possa dare sapendo che non ti basterà è la seguente :

- ogni componente elettrico (attraversato da corrente) dissipa un certa parte di potenza

- ogni quadro elettrico in funzione delle dimensioni, del materiale e del tipo di installazione ha  una massima potenza dissipabile

- la sommatoria della potenza dissipata dai componenti non deve superare la potenza ammessa dal quadro

- nel calcolo delle dissipazioni va considerata la temperatura di riferimento (ambiente / di progetto)

- in casi particolari (dubito nel ns. paese) occorre considerare anche l'umidità

- in caso di installazioni particolari (i.e. alta montagna > 2000 mt) potrebbe entrare in gioco anche la pressione atmosferica

Tutto quello ho scritto (sicuramente non completo magari anche con imprecisioni) si applica a quadri elettrici di tipo industriale,

non credo che nel mondo civile (domestico) ci si preoccupi di questo aspetto, anche perché

i centralini sono dimensionati per un certo numero di componenti e più di tanto non riesci ad infilarci dentro ...

 

 

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solitamente i centralini domestici hanno pochi interruttori che se ben calcolati come portata NON DEVONO SCALDARE. semmai un leggero tiepidio , non certo dannoso.

un riscaldamento significativo degli interruttori magnetotermici, indica che li si fa' lavorare  al massimo della corrente nominale, E CIO' VA' EVITATO.

i differenziali DEVONO  essere freddi ( cioe', ovviamente, alla temperatura ambiente)

se il quadro e' di dimensioni importanti ci si preoccupa del dimensionamento termico, ma difficilmente riguarda  una abitazione normale, dove oltre agli interruttore troviamo l'alimentatore del citofono, che difficilmente sviluppa   calore in modo significativo.

Modificato: da ivano65
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Maurizio Colombi
1 ora fa, max.riservo ha scritto:

è che in questo periodo si cerchi di 'aizzare' la folla ...

Il fatto è che, il più delle volte, si cerca il pelo nell'uovo con quesiti o problematiche inutili... :thumb_yello:

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8 ore fa, ivano65 ha scritto:

solitamente i centralini domestici hanno pochi interruttori che se ben calcolati come portata NON DEVONO SCALDARE. semmai un leggero tiepidio , non certo dannoso.

un riscaldamento significativo degli interruttori magnetotermici, indica che li si fa' lavorare  al massimo della corrente nominale, E CIO' VA' EVITATO.

i differenziali DEVONO  essere freddi ( cioe', ovviamente, alla temperatura ambiente)

se il quadro e' di dimensioni importanti ci si preoccupa del dimensionamento termico, ma difficilmente riguarda  una abitazione normale, dove oltre agli interruttore troviamo l'alimentatore del citofono, che difficilmente sviluppa   calore in modo significativo.

 

Grazie per la risposta

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8 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Il fatto è che, il più delle volte, si cerca il pelo nell'uovo con quesiti o problematiche inutili... :thumb_yello:

 

A volte, quando si ha molta esperienza, si tende a sottovalutare possibili problemi che nella pratica risolviamo ad occhi chiusi, senza accorgerci che, quello che per noi è una buona norma consolidata, potrebbe non esserlo per altri. Racconto quindi questo episodio. Un mio vicino mi ha raccontato di aver fatto rifare il suo impianto elettrico. Quadro elettrico compreso. Dopo qualche settimana, lui ha raccontato, gli ha preso fuoco il quadro elettrico, per fortuna con lui in casa.  Dovendo rifare il mio impianto elettrico, e memore del racconto del mio vicino, ho posto il quesito per sapere in quali casi un episodio del genere potrebbe capitare. Ovviamente il mio vicino era convinto di essersi affidato a persone competenti. 

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Il problema del tuo vicino, senza voler entrare nel dettaglio, probabilmente non è dovuto al surriscaldamento del centralino, bensì a qualche contatto non correttamente serrato.

 

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5 ore fa, Cialtrone ha scritto:

Il problema del tuo vicino, senza voler entrare nel dettaglio, probabilmente non è dovuto al surriscaldamento del centralino, bensì a qualche contatto non correttamente serrato.

 

 

Ciao Cialtrone, certo che hai scelto un nick che rievoca una persona della quale ben pochi si fiderebbero.... In ogni caso io non so il motivo per cui è successo, tra l'altro parliamo di diversi anni fa, 5 o 10, periodo in cui l'elettricità mi interessava relativamente, quindi ho solo ascoltato il racconto senza commentare, non capendo nulla di collegamenti. L'episodio mi colpi, pensando che sarebbe potuto succedere  anche a me. Dopo tanti anni sono qui a verificare con voi come potrebbe avvenire. 

Modificato: da FabrizioR
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Ho scelto il Nickname per un leggero senso di inferiorità rispetto a tanti utenti del forum che sono moooooolto più preparati di me, ma siccome anche un orologio fermo è giusto due volte al giorno, anche io ogni tanto voglio provare a dire la mia. Il bello del forum è che confrontandosi si imparano anche tante cose.

 

Comunque io penso che un non corretto smaltimento del calore su un centralino domestico porti principalmente a uno scatto intempestivo dei magnetotermici. Per generare un incendio ci vuole ben altro.

 

Per cui, tornando al tuo quesito iniziale, lo smaltimento del calore in un centralino domestico è trascurabile. Se vuoi evitare problemi in genere fai dei controlli periodici (almeno una volta l'anno) sui differenziali e sul serraggio dei morsetti nel centralino. Così ci butti anche un occhio, che non fa mai male.

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Ciao per abitudine dimensiono in abbondanza, compro da 24 moduli in sù.quando apro un centralino per qualche modifica,ripasso tutte le viti ,mi capita di trovare morsetti laschi.

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2 ore fa, Cialtrone ha scritto:

 

Ho scelto il Nickname per un leggero senso di inferiorità rispetto a tanti utenti del forum che sono moooooolto più preparati di me, ma siccome anche un orologio fermo è giusto due volte al giorno, anche io ogni tanto voglio provare a dire la mia. Il bello del forum è che confrontandosi si imparano anche tante cose.

 

Comunque io penso che un non corretto smaltimento del calore su un centralino domestico porti principalmente a uno scatto intempestivo dei magnetotermici. Per generare un incendio ci vuole ben altro.

 

Per cui, tornando al tuo quesito iniziale, lo smaltimento del calore in un centralino domestico è trascurabile. Se vuoi evitare problemi in genere fai dei controlli periodici (almeno una volta l'anno) sui differenziali e sul serraggio dei morsetti nel centralino. Così ci butti anche un occhio, che non fa mai male.

 

Grazie per la risposta. La spiegazione sulla scelta del nick mi è stata utile 👍 tra l'altro è sicuramente più originale del mio... Ritieni consigliabile un componente (DIN) che misuri la temperatura dell'area centralino? Molti quadri elettrici hanno lo sportello semitrasparente, magari ogni tanto ci si butta un occhio, anche per sapere alla fine quale sia la temperatura media di quella zona. 

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1 ora fa, elettromega ha scritto:

Ciao per abitudine dimensiono in abbondanza, compro da 24 moduli in sù.quando apro un centralino per qualche modifica,ripasso tutte le viti ,mi capita di trovare morsetti laschi.

 

Sei un installatore ovviamente... Oppure scopro realtà insospettabili. Credevo che il quadro elettrico fosse un compenente domestico tra i meno bisognosi di rifacimenti. 

Modificato: da FabrizioR
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Buongiorno a tutti voi

 

leggendo i posto di questa discussione, vedo un certo ottimismo... ma solo io mi imbatto in quadri dove manca una stufa elettrica poi vi hanno messo di tutto ?

le sovratemperature non sono trascurabili , e soprattutto , come gia indicato in altri post , si continua a dimensionare i quadri in base ai moduli , ma non si verifica mai la dissipazione dei componenti .

Sarebbe come se io comprassi via internet un bel  paio di pantaloni taglia 48...50  e quando mi arrivano , ne fossi davvero soddisfatto senza provarli .

Poi una bella mattina , l'unica in cui avrò fretta di vestirmi e scappare via, scopro che non riesco a chiudere il bottone

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La gente dovrebbe preoccuparsi più degli accrocchi che mette in pratica con ciabatte triple e cineserie varie non mi starei a preoccupare dei centralini che nella quasi totalità è fatta di componenti di qualità .Per cui se si vuole avere una maggiore sicurezza di questi si possono prendere a doppio modulo che assicurano una maggiore dispersione termica .

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35 minuti fa, Resiliente ha scritto:

La gente dovrebbe preoccuparsi più degli accrocchi che mette in pratica con ciabatte triple e cineserie varie

Concordo assolutamente

 

35 minuti fa, Resiliente ha scritto:

che nella quasi totalità è fatta di componenti di qualità

 

io provo ad allegare un paio di foto che ho preso adesso dalla rete...

Ditemi voi...😲

 

Cattura_foto_QE_1.JPG.8bb5e7e8389a9060b49c8a19ca7386c8.JPG

 

Cattura_QE_2.JPG.126ddcf32f71a272443ae8d8c52b4819.JPG

 

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La rete non può fare testo chissà da quale parte del mondo arrivano quelle foto.

Modificato: da Resiliente
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Bè, grazie del consiglio Resiliente , vedrò di andare a bottega...la stessa mia che frequento da tanti , tanti anni ?

Cattura_morsertti.JPG.bc67837162e3c4431b226fe4a385e6de.JPG

Non so se si vede nel ritaglio che ho fatto

 

si discute del problema della temperatura , generato sia dai componenti del quadro elettrico , che dai morsetti molli o erroneamente collegati .

E si discuteva del fatto che un quadro prende fuoco non per sovratemperatura del componente ( che gli fa peggiorare le caratteristiche elettriche e di durata ) , ma per morsetti molli

 

Il 22/4/2020 alle 09:23 , Cialtrone ha scritto:

, bensì a qualche contatto non correttamente serrato.

 

a vedere la foto , quanti fili sono in teoria "serrati" sotto a quel povero interruttore ?  il loro morsetto sicuramente ha la giusta capienza...

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Be',il tuo approccio è sbagliato a cosa serve postare delle foto che arrivano da chissà dove che ne so dalla corea  del nord ,devi postare foto trovate da te sul campo.

 

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la foto  è pubblicata in rete da uno studio associato dell'emilia, non della corea....

 

provvederò a pubblicare qualche cosa che ho trovato in giro io...

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La domanda era chiara (cause di sovratemperatura in un centralino domestico (3 kw)).

Le risposte parevano aver soddisfatto  l'OP (sono state fornite spiegazioni minimali e un link per approfondire, la risposta più sensata è che il rischio di sovratemperatura è trascurabile in riferimento al campo di applicazione (ambito domestico)).

Credo che chiunque di noi sappia  che il rischio zero NON esiste, quindi ci saranno anche dei centralini domestici che inevitabilmente prenderanno fuoco.

Quali sono le possibili cause ? Sempre le solite (quasi in ordine decrescente di probabilità):

- difetto nell'installazione;

- difetto nella manutenzione;

- difetto nei materiali;

- mancanza di conoscenza del problema nel suo insieme (possibile mancanza normativa);

- sfiga (ovvero somma di situazioni sfavorevoli ritenuta talmente poco probabile da non essere stata deliberatamente presa in considerazioni dai normatori);

A me sembrava che potesse ritenere il post esaurito ...

 

Comunque se volete adesso magari possiamo cambiare argomento passando a parlare di quante probabilità esistono che un distributore di benzina (zona Atex) possa saltare in aria a causa di un cellulare (NON Atex) che squilla mentre si sta facendo rifornimento ... magari ipotizzando che tra le possibili cause ci possa essere la marca del telefono :)

 

Modificato: da max.riservo
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6 ore fa, luigi69 ha scritto:

Concordo assolutamente

 

 

io provo ad allegare un paio di foto che ho preso adesso dalla rete...

Ditemi voi...😲

 

Cattura_foto_QE_1.JPG.8bb5e7e8389a9060b49c8a19ca7386c8.JPG

 

Cattura_QE_2.JPG.126ddcf32f71a272443ae8d8c52b4819.JPG

 

 

Anche io ho visto queste foto, ho letto di alcuni utenti (non so quanti siano sul totale) che hanno intenzione di espandere il loro quadro elettrico, che hanno voglia, o esigenza, di aumentare la portata  contrattuale standard, per avere il controllo capillare di ogni zona della casa. L'elettronica mette a disposizione molte apparecchiature DIN anche "sfiziose" e, semplicemente, mi sono domandato se, tra le verifiche che vengono fatte come regola d'arte, c'è anche quella di valutare, in relazione alla posizione del quadro elettrico, il suo conseguente surriscaldamento. 

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Non ti resta che attendere la risposta di qualcun esperto di normativa per sapere se esiste una norma che impone l'obbligo di effettuare una termografia (in ambito civile/domestico)...

 

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quelle foto andrebbero pubblicate nel bestiario.

solo una bestia poteva realizzare una cosa simile.

non sapeva ad esempio che esistono i distributori da quadro?

ovviamente qualche spazio da sacrificare, ma connessioni sicure anche al massimo carico.

nel civile una termografia non avrebbe nemmeno molto senso per i motivi gia' detti

Modificato: da ivano65
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