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Alimentatore in parallelo


Gionny g

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Ti ringrazio Livio per il fatto che mi stai aiutando spero di capirci meglio dal disegno , Io vorrei partire tutto dopo  le 4 boccole m8 dei due alimentatori. ovvero direttamente da 4 fili da 10 mm quadrati come ho postato nel disegno... Grazie ancora e scusa se ti ho dato del lei

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Ti ringrazio Livio per il fatto che mi stai aiutando spero di capirci meglio dal disegno , Io vorrei partire tutto dopo  le 4 boccole m8 dei due alimentatori. ovvero direttamente da 4 fili da 10 mm quadrati come ho postato nel disegno... Grazie ancora e scusa se ti ho dato del lei... Provo a fare un nuovo grafico per vedere se ho capito bene come è fatto. 

 

 

I 35 ampère vengono prelevati dal primo alimentatore in questo caso , il secondo alimentatore Resta accesso ma non ha carico attaccato

 

 i due Ponticelli che uniscono i due positivi e i due negativi li userei Solo quando ho bisogno di avere 70 ampere continui 100 di picco, entrambi gli alimentatori hanno carico... 

 

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Buongiorno Ecco chiedo gentilmente se il grafico che ho postato è corretto e quindi vanno bene i collegamenti fatti in questo modo e chiedo inoltre se è possibile tenere sempre il ponticello sui due negativi e spostare solo il ponticello sui due positivi per avere appunto Nel primo caso solo 35 ampere Nel secondo caso 70..

 

ho aggiornato i cavi a 15 mm quadri come consigliatomi da altro utente del forum grazie

 

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3 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

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Questo è lo schema pratico del collegamento

 

 

Perfetto grazie mille e avevo più o meno capito dopo essermi scervellato stanotte fino all'una di notte rileggendo più volte quello che mi avevi saggiamente consigliato..

 

.l'unica domanda che adesso faccio è

1) possibile tenere sempre collegati i due negativi e spostare solo il ponticello sui due positivi ??

 

oppure sarebbe meglio per non creare problemi all'alimentatore che non ha carico non tenere sempre collegato nel ramo negativo dell'alimentazione quando non ha carico??

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8 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

parallelo-2_ps.jpg.14e13903460147edb461e44f1161dfe8.jpg

 

 

Questo è lo schema pratico del collegamento

 

 

Perfetto e puoi mostrarmi gentilmente anche Come realizzare il collegamento per utilizzare un solo alimentatore?? così da poter capire se è corretto il modo in cui vorrei fare io con i Ponticelli??? Grazie mille

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9 minuti fa, Gionny g ha scritto:

Come realizzare il collegamento per utilizzare un solo alimentatore??

 

Semplicemente stacchi il marchingegno da un alimentatore e usi direttamente l'alimentatore.

S potrebbe usare anche una commutazione con commutatore o con relè, però un commutatore o un contattore che sia in grado di commutare una tensione cc ed una corrente >=70A, oltre al costo spropositato, avrebbe dimensioni ragguardevoli.

 

Una soluzione pratica potrebbe essere quella di avere una terza vite/boccola di uscita, per un positivo preso prima del diodo; in questo modo scegli o alimentazione con 2 alimentatori in parallelo, o da alimentatore singolo.

 

Tieni presente che il parallelo funziona se, e solo se, le tensioni a monte sono perfettamente eguali; quindi ad ogni accensione dovrari ricalibrare le tensioni, sperando che gli alimentatori siano molto stabili nel tempo.

Altra metodo è dotare i 2 alimentatori di amperometro ed aggiustare la tensione di uno in modo da avere le 2 correnti eguali.

Modificato: da Livio Orsini
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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Semplicemente stacchi il marchingegno da un alimentatore e usi direttamente l'alimentatore.

S potrebbe usare anche una commutazione con commutatore o con relè, però un commutatore o un contattore che sia in grado di commutare una tensione cc ed una corrente >=70A, oltre al costo spropositato, avrebbe dimensioni ragguardevoli.

 

Una soluzione pratica potrebbe essere quella di avere una terza vite/boccola di uscita, per un positivo preso prima del diodo; in questo modo scegli o alimentazione con 2 alimentatori in parallelo, o da alimentatore singolo.

 

Tieni presente che il parallelo funziona se, e solo se, le tensioni a monte sono perfettamente eguali; quindi ad ogni accensione dovrari ricalibrare le tensioni, sperando che gli alimentatori siano molto stabili nel tempo.

Altra metodo è dotare i 2 alimentatori di amperometro ed aggiustare la tensione di uno in modo da avere le 2 correnti eguali.

Una soluzione pratica potrebbe essere quella di avere una terza vite/boccola di uscita, per un positivo preso prima del diodo; in questo modo scegli o alimentazione con 2 alimentatori in parallelo, o da alimentatore singolo...

 

 

Se Dovessi adottare questa soluzione da te proposta per avere solo 35 ampere.. prenderei il positivo a 13.8V prima del Diodo su uno dei due alimentatori poniamo caso Al 1 ..

il negativo deve essere singolo o posso sempre lasciarli comunque attaccati in parallelo?? Sia se uso singolo alimentatore sia se uso doppio alimentatore??

 

Ultima perplessità perché è sbagliato togliere il parallelo sui due catodi prelevare quindi un singolo 13.4v dopo il Diodo ma è giusto per il singolo carico prelevare il positivo prima del diodo??? Grazie mille 

 

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2 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

cerco di fare uno schema Quindi se ho ben capito in parallelo avrei la tensione dopo i diodi a 13,4 volt 70 ampere continui

 

per far funzionare il singolo preleveurei quindi a Monte del diodo un altro positivo quindi 13,8 volt e avrei 35 ampere continui

 

l'ultima perplessità i due negativi Quindi li posso sempre lasciare attaccati insieme qualunque delle due configurazioni io uso non ho alcun problema se lascio entrambi i negativi attaccati insieme ed entrambi gli alimentatori sempre accesi . Mi ripeto su questa cosa perché non mi è ancora Chiara e la richiedo.. grazie

1589630598999-1081657666.jpg

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2 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Quindi avrei la boccola dei due positivi in parallelo ( entranbi i Catodo a ponticello 13,4 volt 70 ampere)

 

La boccola del singolo positivo preso dall'alimentatore 1 senza il passaggio( escludendo il diodo) quindi 13,8 volt 35 ampere

 

La boccola dei due negativi che rimane sempre e comunque la stessa con entrambi negativi sempre attaccati qualunque delle due configurazioni uso

 

se voglio il parallelo prendo il più dalla boccola s ponticello è il meno dalla boccola dei negativi ponticello 

 

Se voglio il singolo (Al1) prendo la boccola positiva 13,8 volt e la boccola dei negativi poticello 

 

Ho detto in modo corretto?? Se si procedo alla realizzazione.. 

 

 

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2 ore fa, Gionny g ha scritto:

Ho detto in modo corretto??

 

Mi sembra di si

 

Ti prego di far molta attenzione a quanto ho scritto e che ripeto:

Tieni presente che il parallelo funziona se, e solo se, le tensioni a monte sono perfettamente eguali; quindi ad ogni accensione dovrari ricalibrare le tensioni, sperando che gli alimentatori siano molto stabili nel tempo.

Altra metodo è dotare i 2 alimentatori di amperometro ed aggiustare la tensione di uno in modo da avere le 2 correnti eguali.

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56 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Mi sembra di si

 

Ti prego di far molta attenzione a quanto ho scritto e che ripeto:

Tieni presente che il parallelo funziona se, e solo se, le tensioni a monte sono perfettamente eguali; quindi ad ogni accensione dovrari ricalibrare le tensioni, sperando che gli alimentatori siano molto stabili nel tempo.

Altra metodo è dotare i 2 alimentatori di amperometro ed aggiustare la tensione di uno in modo da avere le 2 correnti eguali.

Quindi ogni volta che accendo se necessito di boccola ponticello;        (+13.4 V 70Amp a valle dei due diodi) Devo controllare con il multimetro Prima di attaccare il carico che entrambi gli alimentatori sono ad esempio a 13,80 volts....prima del diodo??

 

e invece non ho capito a cosa mi servirebbe l'amperometro visto che misurerebbe gli ampere e non i volts.. 

 

 

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 se puoi spiegarmi gentilmente Come funziona l'altro metodo... Ove attaccare amperometro , e se le due correnti devo misurarle prima di attaccare il carico 

 

Inoltre, quando utilizzo la boccola da 13,8V 35 ampere e quindi diciamo un unico alimentatore l'altro mi conviene spegnerlo oppure lo posso lasciare acceso senza alcun problema ( in quanto entrambi hanno tasto di accensione e spegnimento indipendente) Ma entrambi attaccati alla stessa ciabatta.. grazie Molte

Modificato: da Gionny g
Mancava una domanda. Scusate
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13 ore fa, Gionny g ha scritto:

e invece non ho capito a cosa mi servirebbe l'amperometro visto che misurerebbe gli ampere e non i volts..

 

Verifichi che le correnti siano ben ripartite e, nel caso, aggiusti la tensione di uno o di entrambi, per avere l'esatto bilanciamento.

Negli alimentatori che permettono il parallelo, questa operazione è effettuata in automatico dall'alimentatore stesso, nel tuo caso devi provvedere tu.

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5 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Verifichi che le correnti siano ben ripartite e, nel caso, aggiusti la tensione di uno o di entrambi, per avere l'esatto bilanciamento.

Negli alimentatori che permettono il parallelo, questa operazione è effettuata in automatico dall'alimentatore stesso, nel tuo caso devi provvedere tu.

buona domenica e grazie per avermi risposto...

 

1) L'operazione di verifica delle correnti come si farebbe nella in pratica?? 

 

2) se magari le due tensioni non sono perfettamente identiche alla terza cifra decimale ma sono uguali alla seconda ovvero 13.802 e 13.808 prima di allacciamento del carico Va bene ugualmente?? 

 

3)Nel caso non fossero perfettamente uguali funzionerebbe solo un alimentatore e poi come supera la soglia di assorbimento Massimo 55 ampère penso in automatico si spegnerebbe ... ?? Corretto

 

cioè l'importante è che io non rovino nulla come sai bene sono oggetti di un certo valore Non voglio rovinare nulla importante è questo.. grazie

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5 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

4) quando utilizzo un unico alimentatore l'altro mi conviene spegnerlo o è preferibile lasciarlo acceso comunque?

 

queste sono le ultime 4 domande che ho da fare poi su questo argomento penso di aver capito abbastanza e sono molto soddisfatto dell'aiuto ricevuto.. grazie

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2 ore fa, Gionny g ha scritto:

2) se magari le due tensioni non sono perfettamente identiche alla terza cifra decimale ma sono uguali alla seconda ovvero 13.802 e 13.808 prima di allacciamento del carico Va bene ugualmente?? 

 

Se vuoi fare un parallelo di 2 alimentatori, la tensione di uno dei 2 ha relativamente poca importanza.

 

Devi misurare entrambe le correnti, poi aggiusti la tensione di uno dei 2 per avere i valori di corrente eguali. Potrebbe anche capitare che le tensioni in uscita ai 2 alimentatori non siano perfettamente eguali, ma le correnti si.

 

Io non conosco le tue conoscenze di elettrotecnica ma, se hai almeno le conoscenze basilari, puoi benissimo verificare il sistema in teoria.

Queste è un classico esempio di applicazione dei principi di Kirchoff sui nodi e sulle maglie; essendo in continua è anche oltremodo facile.

Hai 2 generatori che alimentano un carico comune.

Ogni generatore ha la sua "E", la sua resistenza interna e la sua "V" che misuri ai morsetti ed è applicata al carico resistivo.

E' facile osservare che se i 2 generatori hanno identica "E", ma una differente resistenza interna (come è normale nel caso pratico), le due "V" ai morsetti saranno differentti, ed uno dei 2 si comporterebbe da carico invece che da generatore.

I due diodi in serie alle 2 uscite, sono messi proprio per evitare il verificarsi di questa sgradevole eventualità.

Però anche se il generatore con la "V" minore non assorbirà corrente dall'altro, perchè il diodo blocca la circolazione inversa, non darà alcun contributo all'alimentazione del carico.

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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Devi misurare entrambe le correnti, poi aggiusti la tensione di uno dei 2 per avere i valori di corrente eguali. Potrebbe anche capitare che le tensioni in uscita ai 2 alimentatori non siano perfettamente eguali, ma le correnti si.

È proprio qui che io chiedo una spiegazione molto molto spicciola in quanto proprio non saprei come, dove, ne quando ovvero la misurazione va fatta prima di attaccare il carico all'alimentatore o dopo aver attaccato il carico??? Va fatta prima del diodo?? 

 

attaccando io degli amplificatori audio car  che hanno un carico variabile in base a come alzo il gain o guadagno Come faccio a regolarmi ?? Grazie..

 

 

2) inoltre è opportuno spegnere il secondo alimentatore quando ne uso solo uno oppure è meglio lasciarli accesi sempre entrambi visto comunque il negativo di entrambi è sempre attaccato insieme tramite ponticello?? Grazie

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13 ore fa, Gionny g ha scritto:

o dopo aver attaccato il carico??? Va fatta prima del diodo?? 

 

 

la corrente è quella che scorre nel carico, quindi devi attaccare il carico.

Devi misurare le correnti di ogni singolo alimentatore, quindi prima dei diodi.

 

13 ore fa, Gionny g ha scritto:

Come faccio a regolarmi ??

 

Siamo arrivati al vero problema.

Rischi di lavorare per niente. Molto probabilmente, una volta bilanciate le correnti per il valore massimo, la ripartizione permane abbastanza corretta su tutta la gamma di corrente, però potrebbe anche non essere così.

 

Questo è il problema di fondo di quando si cerca, usando "pezze" improvvisate di far fare qualche cosa non previsto dal progetto.

Se tu avessi spiegato subito il tipo di carico su cui volevi utilizzare gli alimentatori sarei stato ancora più drastico nel dissuaderti.

 

Poi magari il mio pessimismo, dovuto all'esoerienza ed alla conoscenza circuitale, mi fa esagerare nelle ipotesi negative e gli alimentatori si comportano meglio delle mie pessimistiche previsioni.

Modificato: da Livio Orsini
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2 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

la corrente è quella che scorre nel carico, quindi devi attaccare il carico.

Devi misurare le correnti di ogni singolo alimentatore, quindi prima dei diodi.

 

 

Siamo arrivati al vero problema.

Rischi di lavorare per niente. Molto probabilmente, una volta bilanciate le correnti per il valore massimo, la ripartizione permane abbastanza corretta su tutta la gamma di corrente, però potrebbe anche non essere così.

 

Questo è il problema di fondo di quando si cerca, usando "pezze" improvvisate di far fare qualche cosa non previsto dal progetto.

Se tu avessi spiegato subito il tipo di carico su cui volevi utilizzare gli alimentatori sarei stato ancora più drastico nel dissuaderti.

 

Poi magari il mio pessimismo, dovuto all'esoerienza ed alla conoscenza circuitale, mi fa esagerare nelle ipotesi negative e gli alimentatori si comportano meglio delle mie pessimistiche previsioni.

ho capito Quindi mi consiglieresti Invece di mettere in parallelo due alimentatori di attaccare una batteria piombo-acido da 100 ampere in parallelo all'alimentatore???è possibile collegarsi una batteria in parallelo però poi come funzionerebbe per la ricarica in quando l'alimentatore non è che fa da ricarica???Mi potresti spiegare in questo caso se ho problemi e se posso farlo quindi con una batteria ad  es 75 ah??

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Per prima cosa evita di quotare i messaggi al completo, questa discussione è diventata illeggibile o quasi. Quota solo una frase significativa.

 

1 ora fa, Gionny g ha scritto:

Mi potresti spiegare in questo caso se ho problemi e se posso farlo quindi con una batteria ad  es 75 ah??

 

ammettiamo che il tuocarico dreni 70 A dalla batteria.

Collega il tuo alimentatore da 35A, con uscita di tensione compresa tra 13.7V e 14V.

in assenza di carico l'alimentatore funzionerà come carica batteria; a batteria completamente carica la corrente si ridurrà alla sola compensazione della corrente di autoscarica, quindi l'accumulatore può stare sotto carica per un tempo illimitato.

Ora colleghi il carico al sistema..

Il carico drenerà una corrente variabile di valore compreso, per esempio, da un minio di 10A sino ad un massimo di 70A.

L'alimnetatore commpenserà interamente sino ad una richiesta di 35A, poi per la parte eccedente l'energia viene fornita dal solo accumulatore.

Se hai una batteria da 70A, perfettamente carica, da cui dreni 70A in pratica ne dreni 35A dalla batteria e 35A dall'alimentatore, quindi domo 1h di funzionamento il tuo alimentatore ha ceduto metà della sua carica, quindi comincia ad essere al limite.

Ovviamente se il consumo è variabile bisognerà calcolare il consumo medio per capire qunato ha scaricato la batteria.

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8 ore fa, Livio Orsini ha scritto:


.

Scusami è che appena vado a premere rispondi Non so perché mi allega sempre tutta la conversazione ogni volta devo cancellare tutto prima di poter scrivere.. Comunque ho capito A questo punto mi conviene mettere una batteria tampone attaccata in parallelo all'alimentatore.... Mettere il mio alimentatore al massimo ovvero 13.8 volts... . in questo modo i primi 35 ampere vengono drenati dall'alimentatore gli altri 35 o più dalla batteria.. il tempo di scarica della batteria dipende appunto dal carico applicato... Ok ho capito Quindi metterò sicuramente una normale batteria tampone in parallelo così da poter utilizzare un unico alimentatore... E poi quando la batteria inizia a scaricarsi tolgo il carico e la faccio caricare.... Grazie molte.. Scusami ancora se ogni volta che vado a premere rispondi sulla conversazione e non su quota Comunque sia mi rimette sempre tutto il messaggio sulla chat e non capisco perché ogni volta devo andare a evidenziare tutto e fare cancella... scusami ancora.. chiedo scusa

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1 ora fa, Gionny g ha scritto:

ogni volta devo cancellare tutto prima di poter scrivere..

 

Basta premere "Ctrl + z" e pulisci la cache della finestra di editing.

 

1 ora fa, Gionny g ha scritto:

.. scusami ancora.. chiedo scusa

 

Non ti preoccupare, sono cose che capitano quando non si conosce ancora il sistema.

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  • 5 weeks later...

 scusami Livio, ho una domanda sul potenziometro rotto che ho appena sostituito nell' alimentatore... Sigla 1ka presumo da 0.25w lo allego in foto

Prima avevo una tensione massima di 13.78v 

Adesso dopo aver sostituito il potenziometro con uno dato da un mio amico la massima tensione è 13.59v 

Premetto che il potenziometro è sempre lineare al carbone 1k +-20% come il mio.. stesse caratteristiche.. queste mi ha dato la casa come originale

 

Come posso fare per avere la stessa tensionee di prima?? Ovvero 13.78v??

 

Come posso avere stessa tensione??   Grazie mille

 

 

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Devi, per prima, capire come viene impiegato il potenziometro nel circuito (come potenziometro oppure come resistore variabile) 

Poi bisogna vedere un po' il circuito di cui è parte. Ti servono proprio quei mV ? 

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