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roberto michele Mazzilli

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roberto michele Mazzilli

Mi presento: Mi chiamo Roberto Michele Mazzilli.

Sono nato a Milano il 28/07/1948 (per molti sono vecchio, per me , no)

sono diplomato in Elettronica Industriale Controllo e Servomeccanismi nel 1967 a Milano al G.G.Feltrinelli

Al 4° anno feci un corso di elettrotecnica industriale con il Prof. Coletti, Ingegnere, Capitano dell'esercito: che ringrazio e rispetto tuttora.

Sono laureato in Fisica dello stato solido a Milano nel 1973 (sessione invernale del 1972) Università degli Studi di Milano, facoltà di Scienze.

ho lavorato in informatica tutta la vita facendo la carriera da programmatore in su.

Ho imparato in Inghilterra a fare il Quality Assurance e li mi è venuto il tarlo di fare le cose meglio.

Ho lavorato con Inglesi ed Americani

Da quando avevo 20 anni faccio impianti elettrici alla brutta Eva (anche se spesso sono a livello dei pessimi professionisti)

Ieri ho visto un quadro elettrico che ho modificato io: una schifezza.

Si può far meglio, certamente, molto meglio.

 

Ho bisogno del Vostro aiuto: so molto, ma anche niente.

 

Vorrei fare un quadro elettrico simil professionale prima di andarmene.

 

Mi potete consigliare un corso interattivo per iniziare ?? Poi vi seguo.

 

La teoria, in parte, me la ricordo ancora. OHM, KIRCHHOFF, THEVENIN (poco) , potenza efficace, già ma poi faccio degli impianti con i piedi.

Mi manca la pratica (non è vero che val più la pratica della grammatica, però al 50% si equivalgono, almeno).

Sono come un garzone alle prime armi, ma imparo volentieri.

 

Scusate la presentazione, ma è vera

 

datemi consigli: ascolto tutti e poi decido io.

 

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Maurizio Colombi

Buonasera Roberto e ben arrivato su PLCForum,

42 minuti fa, roberto michele Mazzilli ha scritto:

Scusate la presentazione, ma è vera

Non c'è da scusarsi di nulla, anzi, personalmente ammiro quanto hai scritto e mi inchino alla tua presentazione. Fatta bene e credo sincera!

A questo punto vorrei essere estremamente sincero:

44 minuti fa, roberto michele Mazzilli ha scritto:

Mi potete consigliare un corso interattivo per iniziare ??

non ce ne sono!

Sono delle enormi stupidaggini che lasciano il tempo che trovano, redatte e presentate da buffoni che credono che gli impianti elettrici si realizzino solamente leggendo le norme senza capirle e, soprattutto, senza sapere cosa sia una norma.

La realtà dei casi è completamente diversa da quanto scritto nelle norme, bisogna sapere coniugare la buona tecnica, le norme, le richieste del committente e le condizioni di fattibilità della "cosa"... un matrimonio poligamo che in Italia non è consentito.

 

Detto questo, posso aggiungere che altrettanto uguale è il rapporto che ho con progettisti puritani che non si interfacciano con l'installatore e che decidono unilateralmente il progetto e le procedure per la messa in opera dello stesso, sono personaggi che è meglio perdere che trovare e che non sanno cosa vuol dire lavorare alla realizzazione di un impianto elettrico.

Ma questi sono solo pareri personali che all'interno della discussione porteranno inevitabilmente allo "scleramento" totale dei puritani degli impianti elettrici, quelli che: "ho visto cose che voi umani..." quelli che: "ho visto la terra fatta con il filo marrone..." quelli che: "c'erano fili di colore uguale per fase e neutro..." ecc. ecc.

 

Quindi:

57 minuti fa, roberto michele Mazzilli ha scritto:

datemi consigli: ascolto tutti e poi decido io.

Il parere personale che mi sento di darti è questo:

hai i tuoi settanta e passa, hai un'esperienza enorme ed una volontà incommensurabile, cercati un bravo artigiano, senza dipendenti, che realizzi solo impianti elettrici (e non un tuttologo) che ti "accompagni" nell'apprendimento della buona tecnica della realizzazione degli impianti. Ti basterà vederlo lavorare un paio di settimane e che magari intervenga su impianti datati (diciamo che siano stati realizzati tra il tuo diploma e la tua laurea).

Avresti visto tutto quanto si può vedere ed avresti imparato tantissimo! Lo avresti fatto sul campo semplicemente guardando il lavoro di uno che in molti chiamerebbero un "tirafili", ma che ha l'esperienza, la malizia, la buona volontà e tutto quanto serve per realizzare un impianto elettrico con i fiocchi, perchè sa quello che sta facendo!

 

IMHO, ma adesso si dia fuoco alle polveri!

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Ciao Roberto ,

ti rispondo da ex installatore con vent'anni di esperienza e parecchi quadri piccoli/medi/grossi alle spalle..

A mio avviso,in assenza di un progetto (e questo capita parecchie volte) il primo passo per realizzare un quadro elettrico è studiare a tavolino la situazione, prima di prendere forbici e cacciavite.

Vanno individuati tutti i circuiti da esso derivati,la loro funzione,la loro composizione ed il carico presunto verificando coordinamento e protezioni necessarie.

Il secondo passo che è la diretta conseguenza del primo è stabilire la potenza massima teorica del quadro medesimo,quindi le caratteristiche della linea che lo alimenterà.

Tutto questo sarebbe meglio fosse rappresentato in forma grafica da traslare poi su uno dei tanti,utilissimi programmini gratuiti per la realizzazione dei quadri elettrici (ad esempio il Gewiss GWPBT-Q),questo è importante ed utile perchè se i dati che immetti sono corretti,sarà lo stesso programmino ad effettuare tutte le verifiche necessarie su sezioni,protezioni,ingombri etc..

Inoltre ti darà la possibilità di scegliere oppurtunamente la carpenteria del quadro stesso e di trascinare e collocare gli elementi modulari all'interno del "contenitore" , tutto ciò ti darà già una immagine verosimile di quale sarà il layout di quello che desideri realizzare,nonchè un dettagliato elenco dei materiali necessari e quindi anche una "valorizzazione" economica.

Il terzo passo sarà l'approvvigionamento dei componenti e di tutta l'attrezzatura necessaria (che non è poca : set completo di cacciaviti isolati professionali,forbici,crimpatrice,set puntalini,etichettatrice,avvitatore,tassellatore,frese coniche..etc.etc..)

Il quarto passo è la posa in opera e l'allacciamento dello stesso procedendo con una semplice ed utile regola : ordine,pulizia e logica !!

Immagina che tra dieci anni qualcuno o tu stesso, apra il quadro e debba metterci mano senza la documentazione cartacea o uno schema : non è concepibile dover impazzire a capire che cosa hai fatto e districare una informe "spaghettata" di fili intricati e nastrati,perchè istintivamente ti verrebbe voglia di richiuderlo immediatamente e fuggire...

Cerca su Youtube "elettricista barese.." e capirai cosa intendo..😁😁😁

Questo vale sia per un centralino da 12 moduli,sia per un quadro da 2 metri di altezza e centinaia di moduli occupati. Se è stato eseguito un lavoro lineare,logico,pulito e perdona il termine poco tecnico "pettinato" sarà più facile e rapido intervenire in caso di guasto o modifiche.

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