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Carica batteria switching - Salta resistenza fusibile


REDCAT2

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Comunque, dalla mia esperienza, mi pare che le resistenze fusibili non siano tutte uguali...

Avevo una scheda su cui si osservava il seguente comportamento:

- con resistenza fusibile originale (le dimensioni sono quelle di una resistenza da 2W): tutto bene

- con resistenza stesso valore nominale, non-fusibile, 2W, a film metallico: dopo un paio di accensioni la resistenza si interrompe (senza nessun surriscaldamento). La resistenza sembra suscettibile a brevi impulsi di grande corrente

- con resistenza stesso valore nominale, non-fusibile, 1/4 W, a carbone: dura anche una decina di accensioni senza problemi (oltre non ho provato). Sembra semplicemente più resistente alle correnti impulsive.

- con altra resistenza fusibile (quindi altra marca/modello), stesso valore originale: va in circuito aperto subito, senza intiepidirsi.

 

Tutte le prove sono state eseguite con almeno due campioni della stessa resistenza.

Mi sembra di poter dire che la possibilità di sopportare i picchi di corrente sia diversa tra le varie resistenze fusibili. Ci vorrebbe il datasheet.

Il caso in oggetto sembra identico al mio...

Modificato: da davide_m
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Io non ho ancora capito bene la funzione di quella resistenza, 230V/3,3Ohm=70A, la corr. impulsiva di un 1n400x e' 30A, come fa a non bruciarsi il ponte? E perche' si brucia la R e non il ponte? Non e' che per caso c'e' un diodo mezzo in corto? Perche' la storia dell'elettrolitico non mi convince.. :huh:

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Il tuo conto suppone la resistenza in parallelo all'alimentazione, non mi risulta che sia così, ma magari mi sbaglio. 

Oppure se l'uscita del ponte fosse in corto secco, ma nemmeno questo ricordo che sia stato detto. 

 

P. S. La mia memoria non è affidabile. 😄

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Io ho letto che i condensatori di livellamento dopo ponte quando scarichi sono assimilabili a un corto momentaneo.. da qui la classica NTC che protegge gli alim. un po' piu grossi di questo..

Modificato: da Gorilla-K2
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La corrente impulsiva dura una frazione di secondo. Ci sono anche delle induttanze che sicuramente abbassano sotto 70 A la corrente di picco.

Modificato: da davide_m
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0,99 secondi sono sempre una frazione di secondo, e sarebbe una frazione fatale per tanti componenti, ma non era questo il punto. 

Hai detto quel che serviva. 

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3 minuti fa, gabri-z ha scritto:

0,99 secondi sono sempre una frazione di secondo, e sarebbe una frazione fatale per tanti componenti, ma non era questo il punto. 

Hai detto quel che serviva. 

Giusto, mi sono espresso male.
Intendevo dire che quando le cose sono così brevi, non è detto che si trovino davvero sul datasheet informazioni al riguardo. Se i diodi supportano 30 A per 8,3 ms (da datasheet), non si sa esattamente cosa supportino per 1 ms... e così via. E comunque per gradini così ripidi, le induttanze probabilmente limitano a sufficienza. Ad ogni modo non si può essere sicuri se non simulando il circuito in oggetto con tutte le grandezze parassite esplicitate.

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se devi dire in corto perche' scrivi "fuori"?  Se mettono una NTC al posto di un'induttanza e' forse perche' questa costa di piu, dunque rimaniamo sul circuito, perche' 3,3ohm? Su un circuito dove dovrebbe circolare max 66mA circa mettere una 3,3 o una 7,7 non credo abbia differenze notevoli sulla potenza dissipata.. non si sta precisi nei progetti credo, bisogna considerare un margine..

Modificato: da Gorilla-K2
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9 minuti fa, Gorilla-K2 ha scritto:

se devi dire in corto perche' scrivi "fuori"?  Se mettono una NTC al posto di un'induttanza e' forse perche' questa costa di piu, dunque rimaniamo sul circuito, perche' 3,3ohm? Su un circuito dove dovrebbe circolare max 66mA circa mettere una 3,3 o una 7,7 non credo abbia differenze notevoli sulla potenza dissipata..

Una motivazione potrebbe essere che, a naso, una resistenza più alta è maggiormente stressata da correnti impulsive (avendo magari lo strato di film più sottile). E dunque potrebbe interrompersi dopo un po' di accensioni.

Se supponiamo che la corrente di inrush sia determinata dalle induttanze parassite, raddoppiando la resistenza la corrente non viene dimezzata; mentre la capacità impulsiva viene probabilmente dimezzata (rimangono comunque in parte speculazioni, sto solo cercando di fare ipotesi ragionevoli).

A questo proposito faccio riferimento al post che ho scritto ieri, riguardante la mia esperienza con le correnti impulsive nelle resistenze fusibili.

Modificato: da davide_m
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Buongiorno a tutti,

purtroppo è saltata nuovamente la resistenza da 3,3 ohm e questa volta ho recuperato il recuperabile e buttato il resto.

A conferma che riparare gli alimentatori switching è difficile e talvolta io non ci riesco.

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Il 21/7/2020 alle 11:47 , Gorilla-K2 ha scritto:

Ma questo era un alimentatore un po' scemo mi sa..

 

Già, ma adesso non lo è più ... demolito.

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